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Piracy Shield: duri gli scontri in Agcom
Piracy Shield è negli ultimi giorni al centro di alcune importanti discussioni tra i membri di Agcom. Non a caso, infatti, la piattaforma è stata criticata ed attaccata, tanto che si sarebbe arrivati a chiederne la chiusura. A tal proposito, il commissario Elisa Giomi ha nuovamente espresso il proprio parere pubblicando anche un post sulla nota piattaforma online LinkedIn.
La stessa Elisa Giomi avrebbe infatti posto le distanze in merito alle dichiarazioni che il Presidente di Agcom ha rilasciato nei giorni scorsi alla commissione Cultura della Camera dei Deputati. Scopriamo nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli che riguardano la questione.
Piracy Shield: le critiche nei giorni scorsiIl commissario Elisa Giomi ha assunto delle posizioni critiche in merito a quello che è il tema dell’attuale scudo antipirateria. Tema che Giomi considera un elemento che comporta rischi semplicemente non sostenibili, per le aziende e per gli utenti.
Ed è proprio tramite un recente post sulla piattaforma LinkedIn che il commissario ha nuovamente sottolineato i malumori e la frattura presente all’interno di Agcom. Ad essere critica, in particolare, la posizione assunta dal presidente Agcom Giacomo Lasorella. Lo stesso commissario ha infatti ribadito più volte di prendere le distanze dalle dichiarazioni del presidente.
Oltre a ribadire che il presidente può rappresentare l’Autorità, ma non può certo sostituirla, Giomi ha sottolineato che la reingegnerizzazione della piattaforma di blocco dei siti pirata e degli indirizzi IP non si è resa necessaria per ottimizzare l’impianto esistente e adeguarlo all’evoluzione tecnologica ma perché generava una percentuale significativa e costante di errori non compatibili con le prescrizioni normative. Tali errori, secondo il commissario, non sono da attribuirsi a difetti nelle segnalazioni ma al funzionamento della piattaforma stessa.
La lotta alla pirateria, ribadisce ancora, è fondamentale, ma nel farlo bisogna sempre tenere in considerazione il rispetto degli altri.
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How To Create Aliases In Linux: A Beginners Guide
Boost your Linux command line efficiency with aliases. Learn how to create and manage aliases in Linux for Bash, Zsh, and Fish shells.
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Samsung, il SoC Snapdragon 8 Elite for Galaxy non impressiona nei benchmark
Nelle scorse ore è emersa l’indiscrezione che la famiglia Galaxy S25 potrebbe arrivare in tutto il mondo dotata del chipset Snapdragon 8 Elite for Galaxy. Questa versione personalizzata del System-on-Chip Qualcomm consente di raggiungere frequenze operative più alte.
Sulla carta, il vantaggio di un clock più veloce è la possibilità di ottenere prestazioni migliori rispetto alla versione standard. Tuttavia, i primi test benchmark registrati dal Galaxy S25 con SoC “for Galaxy” non ha impressionato.
I punteggi ottenuti su Geekbenk risultato più basi della versione non overcloccata dello Snapdragon 8 Elite. Il divario prestazionale è talmente elevato da sembrare addirittura due chipset provenienti da generazioni hardware diverse.
Samsung potrebbe aver scelto un approccio più conservativo per l’utilizzo del Snapdragon 8 Elite for Galaxy sui prossimi Galaxy S25
Non essendo disponibili informazioni più precise e dettagliate, possiamo solo ipotizzare quale sia il motivo di tali risultati. Considerando queste differenze, non possiamo che pensare che Samsung stia eseguendo dei test e che, quindi, il SoC Qualcomm non sia stato utilizzato al massimo della potenza disponibile.
Tuttavia, nonostante le prestazioni sulla carta maggiorate, storicamente i punteggi ottenuti dai device Samsung sono sempre stati inferiori a quelle dei competitor. Il motivo potrebbe essere legato alla volontà del produttore coreano di massimizzare l’efficienza piuttosto che le prestazioni pure.
Il brand adotterebbe un utilizzo più conservativo dei core che compongono il SoC, bilanciando la fluidità e l’esperienza utente con un’autonomia maggiore della batteria. Il vantaggio di questo approccio è anche quello di avere un chipset che scalda meno e che non deve essere raffreddato tramite imponenti sistemi di scambio termico. La conseguenza diretta di questa situazione è la mancanza di un sistema di dissipazione attiva con ventole e camere di vapore, pesanti ed ingombranti.
Non resta che attendere maggiori dettagli da parte di Samsung o di fonti vicine all’azienda per scoprire la scheda tecnica completa e definitiva dei prossimi Galaxy S25.
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Recensione Oura Ring 4: il miglior smart ring è abbastanza?
La prima cosa che si nota è che è cambiata la base di ricarica di questo anello. Rimane una base "classica", ma adesso di forma squadrata, dove si poggia l'anello al centro per avviare la ricarica. Il modo migliore per essere sicuri di allinearlo correttamente è quello di posizionare il piccolo trattino nella stessa direzione del led di stato sulla base. Peccato che Oura non abbia colto l'occasione di aggiornarsi con una base powerbank come fanno Samsung Galaxy Ring e Ringconn. È però aumentata l'autonomia diventando uno dei migliori in tal senso. L'azienda parla di 8 giorni, noi possiamo confermarne almeno 6 pieni (comprensivi delle notti) nell'utilizzo reale. Decisamente niente male.
Cambia la costruzione dell'anello che adesso non è solo rivestito in titanio ma è interamente realizzato in titanio. La finitura argento lucida che abbiamo ri-provato anche su questo modello tende a trattenere abbastanza i segni della vita, fin dal primo momento. Aiuterà a dargli un aspetto più realistico rispetto ad un anello non smart. Valutate voi se questo si avvicina al vostro gusto. L'anello resiste ad acqua e polvere e può tranquillamente essere utilizzato nel quotidiano, anche in bagno mentre ci laviamo.
Oura Ring 4 è disponibile in tante taglie diverse e potrete anche ricevere un kit di misurazione prima dell'acquisto per scegliere quello più adatto a voi. È stata riprogettata poi la parte interna dove non ci sono più i "bulbi" sporgenti per far sì che i sensori siano più a contatto possibile con la pelle. Non c'è più bisogno e questo sembra effettivamente non pregiudicare la precisione delle misurazione. Vi semplificherà però l'inserimento e la rimozione dell'anello, creando decisamente meno frizione. A noi piaceva il design "tagliato" della terza versione, ma capiamo che una forma perfettamente circolare e più classica possa essere di più ampia adozione.
La configurazione con lo smartphone tramite Bluetooth è semplicissima ed è anche molto stabile. Non ci ha mai dato problemi di disconnessione. Dalle impostazioni dell'app potete anche mettere l'anello in modalità aereo se volete temporaneamente disabilitare il Bluetooth.
Ancora una volta il punto chiave di questo dispositivo rimane la sua applicazione. Il fatto che l'anello integri tutta quella tecnologia è veramente stupefacente, ma tutto questo non varrebbe nulla se non venisse tradotto in informazioni davvero utili per l'utente dall'applicazione per smartphone.
In alto ci sono i quattro badge di prontezza, sonno, attività, frequenza cardiaca e stress. Ciascuno riporta ad una pagina dettagliata che è il vero cuore di questo software. Non solo infatti numeri, ma anche una rappresentazione grafica e testuale che davvero è un valore aggiunto, per capire meglio il nostro corpo e il nostro livello di benessere. Per ogni voce mostra quali sono gli indicatori che compongo il punteggio e se toccati avrete una spiegazione più dettagliata di cosa significano e di come impattano la nostra vita.
E ancora una volta più di tutti Oura sembra riportare fedelmente in dati le nostre sensazioni. Due giorni particolarmente difficili in termini di malessere si sono tramutati in dati ben chiari e leggibili, con anche un pratico consiglio di abbassare temporaneamente le proprie pretese in termini di statistiche attivando nell'app la Modalità Riposo.
Nella home page vengono mostrati poi dei widget, dinamici in base al momento della giornata, per mettere in risalto alcuni valori, come quello dell'obiettivo di attività, lo stress diurno oppure la frequenza cardiaca. Una comodità di Oura è sicuramente quella di poter "taggare" vari momenti della giornata, permettendovi nel tempo di estrarre informazioni utili sulla correlazione fra benessere e alcuni eventi, come l'assunzione di caffeina o di medicinali.
Ci sono poi delle pagine dedicate al riepilogo di tutti i parametri vitali e al riepilogo della propria salute con dei dati relativi alla resilienza, alla salute del cuore (con una stima "dell'età cardiovascolare") e alla qualità del sonno.
Se fate molto sport però Oura Ring non fa ancora per voi. Dall'applicazione è possibile infatti avviare una sessione di attività fisica. Oura Ring può anche raccogliere i dati in automatico di alcune attività (come camminate, corse o bici) e poi chiedervi conferma nell'app per aggiungerle definitivamente. Lo fa con maggiore precisione rispetto ai concorrenti, così come anche il tracciamento del battito cardiaco durante lo sport ci è sembrato migliore degli altri prodotti, ma ancora non all'altezza di smartwatch e sportwatch.
Tutto questo però è strettamente collegato all'abbonamento da 6€ al mese, senza il quale il vostro Oura Ring diventa un anello quasi puramente estetico. Il punto chiave è uno: nessun anello smart è come Oura Ring se l'obiettivo dell'acquisto è il tracciare il proprio benessere in modo preciso e anche utile. E la differenza con i concorrenti nella chiarezza delle informazioni può davvero valere i 6€ al mese richiesti per l'abbonamento. Il problema è che in pochi saranno disposti a investire questa cifra su questo tipo di prodotti, considerando anche i 399€ necessari per l'acquisto dell'anello, che salgono fino a 549€ in base alla finitura.
A margine di questa recensione abbiamo realizzato un video che speriamo possa comunque spiegare le nostre ragioni per cui anche il miglior anello smart in circolazione, com questo Oura Ring 4, non è riuscita a convincerci che il mercato degli anelli smart sia davvero decollato.
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Cina: installato il più grande parco fotovoltaico al mondo
Transizione energetica e decarbonizzazione sono ormai temi che interessano da vicini i più grandi Paesi. Non a caso, infatti, come obiettivo principale viene posto il raggiungimento di adeguate risorse derivanti dalle energie rinnovabili. Tra questi, la Cina è riuscita ad ottenere ottimi risultati diventando il principale installatore di energia rinnovabile al mondo.
In particolare, i risultati ottimali raggiunti dalla Cina riguardano l’energia eolica a solare. Non a caso, infatti, una notizia diffusasi nelle scorse ore annuncia proprio un grandioso traguardo ottenuto in merito all’energia solare. Scopriamo nel corso di questo nuovo articolo perché ad oggi la Cina non può passare inosservata per quanto riguarda le energie rinnovabili.
Cina: installato il più grande parco fotovoltaicoIl più grande parco fotovoltaico si trova in Cina. Parliamo di un risultato importantissimo ottenuto dall’azienda cinese CHN Energy che si è occupata di installare e collegare alla rete il primo parco fotovoltaico offshore da 1 GW. Per lo sviluppo del parco invece bisogna nominare la Guohua Energy Investment Co. di CHN Energy per il grande lavoro che è stata in grado di portare a termine.
Secondo quanto diffuso, il parco fotovoltaico, installato al largo della costa di Dongying, ha un’estensione di ben 1.223 ettari. Le piattaforme che sono state utilizzate arrivano ad un totale di ben 2.934 unità. Ciascuna con una lunghezza pari a 60 metri e una larghezza di 35 metri.
Oltre alle enormi dimensioni, a confermare il grande risultato raggiunto dalla Cina è anche l’utilizzo, per la prima volta, di un cavo per trasportare l’energia prodotta in mare fino alla terraferma. Un sistema del tutto eccellente che consente ti portare energia a case e aziende per un totale che dovrebbe raggiungere i 1,78 miliardi di kW/h di elettricità all’anno. Non possiamo, dunque, non dire che il traguardo raggiunto dalla Cina rappresenta un importante esempio di transizione energetica per tutto in mondo.
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Swisscom acquisisce Vodafone Italia: ok dell’Agcom e attesa per l’AGCM
L’operazione che vede Swisscom acquisire la divisione italiana di Vodafone, che include anche il controllo di Fastweb, ha finalmente ottenuto l’ok dall’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Dopo un’attesa di quasi due mesi, l’approvazione è arrivata il 6 novembre, mettendo fine a una lunga fase di analisi che era iniziata il 15 marzo scorso, quando Swisscom aveva annunciato ufficialmente l’intenzione di acquistare Vodafone Italia. La transazione era stata notificata all’Agcom il 17 settembre e, nonostante l’attesa, l’Autorità non ha sollevato obiezioni, dando il via libera senza condizioni. La notizia è stata resa nota successivamente tramite una comunicazione ufficiale del gruppo.
Swisscom passa l’approvazione dell’Agcom
Tuttavia, sebbene l’approvazione dell’Agcom rappresenti un passo importante, il processo non è ancora completamente concluso. Restano da affrontare altre fasi burocratiche, in particolare l’approvazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che a settembre ha avviato una seconda fase di indagine per valutare gli effetti di questa concentrazione nel mercato italiano delle telecomunicazioni. Questo approfondimento riguarda la possibile alterazione della concorrenza e, sebbene non vi siano indicazioni che possano ostacolare il procedimento, l’AGCM non ha ancora emesso il suo verdetto finale. Swisscom, comunque, si dice ottimista, confidando nell’approvazione da parte dell’antitrust italiano forte anche dei successi già ottenuti.
Nel frattempo, Swisscom ha già provveduto a garantire i fondi necessari per l’acquisizione, pari a 8 miliardi di euro, e ha ottenuto il via libera anche da altre autorità, tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri italiano, che ha autorizzato l’operazione nell’ambito delle leggi sul golden power. Anche la Commissione Europea ha dato il proprio consenso, confermando che la transazione rispetta le normative relative ai sussidi esteri. L’azienda svizzera prevede di completare l’acquisizione nel primo trimestre del 2025, mantenendo intatti i tempi e confermando il suo impegno a rafforzare ancora la propria posizione nel mercato delle telecomunicazioni italiane.
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Oppo Reno 13 e 13 Pro avvistati in foto dal vivo
Continuano ad arrivare nuove indiscrezioni riguardanti i prossimi smartphone di punta del colosso cinese Oppo. Ci stiamo riferendo ai prossimi smartphone di fascia alta denominati Oppo Reno 13 e Oppo Reno 13 Pro. Nel corso delle ultime ore, sono state pubblicate in rete alcune foto dal vivo che non fanno altro che confermarci quello che dovrebbe essere il design definitivo di questi smartphone. Vediamo qui di seguito i dettagli.
Oppo Reno 13 e Oppo Reno 13 Pro, trapelano in rete alcune foto dal vivo
Nel corso delle ultime ore due dei prossimi smartphone di punta del colosso cinese Oppo sono stati avvistati in rete in alcune foto dal vivo. Come già accennato in apertura, ci stiamo riferendo ai prossimi Oppo Reno 13 e Oppo Reno 13 Pro. Le foto in questione sono state pubblicate dall’utente Zions Anvin sulla propria pagina del social network X.
Come è possibile osservare anche da queste foto, anche questa volta sembra che ci saranno non poche similitudini con i modelli del rivale di casa Apple. Il modulo fotografico ricorda infatti moltissimo quello presente sui dispositivi del rivale ed è anche piuttosto simile la curvatura degli angoli della backcover. Possiamo poi inoltre scoprire due delle colorazioni che saranno disponibili. Si tratta di quelle più classiche, ovvero Black e White, in una rifinitura che sembra per lo più opaca.
Entrambi i nuovi smartphone dovrebbero essere annunciati durante un evento che si terrà ufficialmente fra pochi giorni, ovvero il prossimo 25 novembre 2024. Ricordiamo che, dal punto di vista tecnico, ci troveremo di fronte a dei dispositivi di rilievo. Il nuovo Oppo Reno 13 Pro, in particolare, sappiamo che potrà contare sulla presenza di un ampio display con tecnologia OLED di tipo LTPO. Dal punto di vista prestazionale, invece, sappiamo che il tutto sarà alimentato dalla presenza di un potente processore, ovvero il potente soc MediaTek Dimensity 9300.
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WindTre: la promo 2×1 per il cinema torna con WinDay
WindTre rinnova il suo programma di fidelizzazione gratuito, WinDay, con un’offerta dedicata agli appassionati di cinema. Dal 14 al 27 novembre 2024, alcuni clienti selezionati potranno acquistare due biglietti per le sale The Space Cinema al prezzo di uno. L’iniziativa, accessibile tramite l’app dell’ operatore, sarà visibile solo ai residenti in province coperte da queste sale.
WindTre: vantaggi settimanali e altre sorprese con WinDayWinDay, disponibile per clienti sia di rete fissa che mobile, offre vantaggi esclusivi ogni giorno della settimana. Per partecipare, è necessario scaricare l’app WindTre e registrarsi gratuitamente. La promo 2×1 si affianca ad altre offerte disponibili, come sconti su prodotti e concorsi giornalieri. In più, per i clienti che hanno aderito al programma premium WinDay+, l’iniziativa era già attiva all’inizio di novembre.
WinDay non si limita però alla sola promozione per il cinema. Ma offre anche una varietà di premi e attività. Tra queste, il quiz del martedì, con la possibilità di vincere ricariche o sconti, e il concorso Instant Win del mercoledì. Il quale questa settimana mette in palio un soggiorno a Perugia. I giochi del giovedì includono il WinQuiz e lo SmartGigaQuiz, che premiano i partecipanti con Giga extra o smartphone in omaggio.
Tra le iniziative fisse, troviamo sconti su prodotti Oral-B e donazioni gratuite tramite il progetto Share The Meal, che garantisce pasti a chi ne ha bisogno. Inoltre, la sezione WINGAMES nell’app offre una sala giochi con titoli come Scopa e Puzzle Gift, pensata per divertirsi.
WindTre consolida così la sua strategia di fidelizzazione. Proponendo un’offerta diversificata che unisce intrattenimento, risparmio e iniziative sociali. In modo da rafforzare considerevolmente il legame con la propria clientela. Se siete desiderosi di conoscere altre novità e sorprese messe a disposizione dall’ operatore, vi consigliamo anche di consultare il suo sito web ufficiale. Su cui troverete una soluzione per ogni vostra esigenza.
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Bug e ritardi complicano il rilascio della One UI 7 Beta
Il lancio della One UI 7 Beta, l’interfaccia Samsung basata su Android 15, sta incontrando più ostacoli del previsto. Secondo il noto leaker Ice Universe, la versione attualmente in fase di test interno presenta numerosi bug. Alcuni dei quali del tutto nuovi rispetto alle versioni precedenti. Ciò ha spinto Samsung a posticipare ulteriormente il rilascio pubblico della Beta, per garantire appunto un’esperienza più stabile.
One UI 7: cosa aspettarsi dalla nuova interfaccia e le sfide per il rilascioQuesti problemi spaziano da semplici malfunzionamenti a criticità più complesse. Di conseguenza la loro presenza sta richiedendo un lavoro in più da parte del team di sviluppo. Samsung, pur non avendo ufficializzato una nuova data, si trova ora in una difficile posizione. Ovvero dover bilanciare il desiderio di rispettare le tempistiche annunciate con la necessità di garantire un prodotto di qualità. Il risultato è che, nonostante alcune indiscrezioni avessero ipotizzato il 17 novembre 2024 come giorno di rilascio della Beta, è altamente probabile che si debba aspettare ancora.
La One UI 7 promette infatti importanti miglioramenti rispetto alle versioni precedenti. Tra le novità attese si segnalano animazioni più fluide, funzionalità di sicurezza avanzate. Oltre che una maggiore personalizzazione e il supporto al tasto Galaxy AI per i tablet Galaxy
Tab S9. L’interfaccia si propone di migliorare radicalmente l’esperienza utente. Introducendo anche un pannello rapido più personalizzabile e un design aggiornato per alcune icone, come quella della galleria.
Samsung sembra quindi determinata a non ripetere gli errori del passato. Puntando a un software che rispecchi gli standard qualitativi elevati per cui il marchio è conosciuto.
Un’attesa giustificata?Per molte persone, la delusione per i ritardi è compensata dalla possibilità di ricevere un prodotto rifinito e senza problemi. Però, questa scelta non è priva di rischi. In quanto il mercato degli smartphone è altamente competitivo, e ogni passo falso potrebbe avvantaggiare i rivali. Con il debutto di Android 15 sui dispositivi di altri produttori, l’ azienda deve dunque muoversi con cautela. Ma anche con una certa urgenza, per non perdere terreno.
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Benzinai: il Governo interviene per evitare lo sciopero nazionale
Gli scioperi nelle città italiane sono ormai, purtroppo, eventi all’ordine del giorno. Quante volte si è sentito parlare di scioperi dei benzinai nell’ultimo periodo? Decisioni che, quasi sempre, derivano da una serie di problematiche che portano i lavoratori a scioperare e a far sentire la propria voce. In merito allo sciopero nazionale dei benzinai che si sarebbe dovuto proclamare nei prossimi giorni sembrerebbe essersi trovata una “soluzione“.
Nei giorni scorsi tra Faib-Fegica-Figisc/Anisa era stato convocato un incontro indispensabile per poter decidere se proclamare lo sciopero nazionale. Al proposito, però, sembrerebbe che il Governo sia riuscito ad evitare la proclamazione. Scopriamo insieme in questo articolo tutti i dettagli sulla questione che coinvolgerebbe numerosi lavoratori impiegati nel settore ma anche tantissimi automobilisti.
Benzinai: l’intervento del Governo per evitare lo sciopero nazionaleLa proclamazione di uno sciopero nazionale ha, come ben sappiamo, diverse conseguenze sia per i lavoratori stessi che per i cittadini che si trovano a dover fare i conti con molti disagi. Secondo quanto diffuso nelle scorse ore, il Governo sarebbe intervenuto per evitare il prossimo sciopero nazionale dei benzinai. Quest’ultimo, infatti, si sarebbe proposto di intervenire per farsi carico di una mediazione tra le diverse posizioni espresse dal settore.
Tale decisione che ha visto coinvolte le diverse organizzazioni sembrerebbe essere piaciuta e non è mancato quel pizzico di entusiasmo per il lavoro di cui si occuperà il Governo. Le stesse organizzazioni hanno reso noto di voler sostenere il compito assunto dal Governo, sospendendo la proclamazione formale dello sciopero nazionale sia su rete ordinaria che autostradale. Tutto ciò nel chiaro intento di dare la possibilità per un estremo tentativo di riportare nel recinto della piena legalità anche i comportamenti delle compagnie petrolifere più retrive. Non ci resta, dunque, che attendere gli aggiornamenti in merito ai risultati della mediazione di cui si occuperà il Governo italiano nelle prossime ore.
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Stellantis: nessuna chiusura in Italia e nuovi modelli in arrivo
Stellantis ha ribadito un punto fermo durante il Tavolo Stellantis con il Governo: nessuna chiusura di stabilimenti né licenziamenti collettivi in Italia. Giuseppe Manca, responsabile delle risorse umane per Stellantis Italia, ha sottolineato che il gruppo intende mantenere la propria presenza industriale nel Paese, pur riconoscendo le difficoltà del settore.
Le rassicurazioni giungono in un momento critico per il settore italiano, con stabilimenti come quello di Mirafiori al centro di polemiche e preoccupazioni. La cassa integrazione prolungata alimenta timori sul futuro di questa fabbrica storica. È realistico pensare che tutto si risolva con le promesse di nuovi modelli? Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, resta cauto, richiamando Stellantis a maggiore impegno. Il Governo annuncia, intanto, un aumento del Fondo Automotive nella prossima manovra dopo i tagli. Questi fondi, tuttavia, non saranno utilizzati per nuovi incentivi come sperato, lasciando aperti interrogativi sulle misure effettive per sostenere il comparto. A cosa serviranno?
Nuovi modelli e prospettive future StellantisLa strategia di Stellantis punta sulla produzione di nuovi veicoli per rilanciare gli stabilimenti italiani. A Melfi, nel 2025, debutterà una DS e la Jeep Compass elettrica, seguite da altre vetture nei due anni successivi. Una programmazione che mira a garantire occupazione e continuità. Ma saranno sufficienti queste innovazioni per invertire la crisi?
Anche Pomigliano guarda al futuro. La produzione della Panda proseguirà fino al 2029 e si studia l’arrivo di un modello aggiuntivo. A Cassino, invece, la Maserati Grecale sarà prodotta oltre il 2030, mentre un nuovo veicolo commerciale approderà ad Atessa. Nonostante gli annunci, restano dubbi. Il piano sembra solido, ma l’industria automobilistica italiana affronta sfide globali, dalla transizione elettrica alla competitività dei costi. I nuovi modelli riusciranno a garantire la sostenibilità delle fabbriche a lungo termine Il prossimo incontro del Tavolo Stellantis, previsto per il 16 dicembre, sarà decisivo. Il futuro del settore e degli stabilimenti italiani è ancora in gioco. Tra manovre contrastanti, rinnovi e incentivi, la situazione generale resta in bilico.
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Oppo Reno 13: sul web un’immagine che svela il design
Il debutto del nuovo Oppo Reno 13 dovrebbe avvenire il 25 novembre in Cina ma, nel frattempo, sul web non si ferma la diffusione di nuove immagini che vedono come protagonista il nuovo smartphone dell’azienda cinese.
Come sappiamo, la diffusione di foto prima di un debutto ufficiale consente di avere un’idea piuttosto chiara di quello che sarà il design che contraddistinguerà quel determinato device. Nel caso del nuovo Oppo Reno 13, le immagini diffuse nelle scorse ore confermano quanto si era visto in precedenza, ovvero che avrà un look del tutto simile al nuovo smartphone dell’azienda Apple. Scopriamo insieme in questo nuovo articolo tutti i dettagli che sono emersi nelle scorse ore.
Oppo Reno 13: nuove immagini sul design del nuovo smartphoneQuel che sappiamo, ad oggi, è che il nuovo Reno 13 Pro ospiterà un display LTPO OLED quad-curvo da 6,78 pollici (1264×2780 pixel). Per quanto riguarda il comparto fotografico, quest’ultimo dovrebbe offrire una fotocamera periscopica da 50 MP con zoom ottico 3x.
Un’adeguata autonomia, invece, dovrebbe essere assicurata grazie alla presenza di una La batteria con capacità di 5.900 mAh e non mancherà il supporto alla ricarica wireless da 50W e cablata da 80W. Alla base di tutto, il processore che il costruttore potrebbe aver scelto è il MediaTek Dimensity 9300.
Non a caso, anche questa volta Oppo ha lavorato al fine di portare sul mercato uno smartphone in grado di competere con device di altri noti brand. Come anticipato in apertura, le nuove immagini diffuse sul web confermano che il design richiamerà molto quello del nuovo iPhone 16 da poco lanciato dal colosso Apple. A confermare ciò, le dimensioni dell’Reno 13 e dell’iPhone 16 che risultato essere del tutto uguali. Alcune piccole differenze possono essere riscontrate solamente nel modulo fotografico e nelle colorazioni dei dispositivi. Non ci resta dunque che attendere il debutto del 25 novembre per scoprire ulteriori dettagli sul nuovo smartphone dell’azienda cinese.
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Galaxy S25: Snapdragon il processore, Exynos non convince
Chi da tempo ormai acquista smartphone Samsung dovrebbe sapere benissimo che l’azienda coreana per quanto riguarda i dispositivi top di gamma adopera un approccio binomiale, infatti su alcuni mercati il device arriva con processore Snapdragon mentre su altri con processore Exynos, una scelta che da sempre non convince la gran parte degli utenti, ma che Samsung giustifica attestando che i due processori offrono prestazioni praticamente paragonabili.
La verità che in cuore nostro sappiamo un po’ tutti è che non è così, nonostante tutto Samsung non perde mai occasione per poter mettere alla prova il proprio processore, facendolo girare su smartphone ritenuti top di gamma, cosa che non va completamente giù agli utenti, ma che alla fine non si può cambiare, più o meno.
Sembra infatti che per quanto riguarda la prossima generazione di Samsung top di gamma l’azienda coreana stia valutando forzatamente di introdurre solo ed unicamente la variante Snapdragon, il motivo sarebbe legato al fatto che il processore prodotto nelle proprie fonderie non stia convincendo appieno l’azienda offrendo prestazioni non sufficientemente soddisfacenti al punto da poterlo utilizzare sul larga scala.
Risultati e futuro
Recentemente non a caso sono apparsi online i risultati di un ipotetico Galaxy S25 che monterebbe a bordo il processore Snapdragon 8 Elite, scelta che confermerebbe le indiscrezioni che vedono non solo il processore in questione non offrire abbastanza prestazioni da soddisfare l’azienda, ma anche le fonderie di Samsung non in grado di soddisfare la richiesta in modo adeguato a causa di problemi di produzione evidenti e manifesti, sembra infatti che circa il 70% dei chip usciti dalle fonderie di Samsung soffra di problemi e difetti che li rendono di fatto inutilizzabili.
Non a caso pare addirittura che i Samsung abbia intenzione di rivolgersi a TSMC per la produzione dei propri chip e che per il prossimo smartphone abbia deciso di rivolgersi a Qualcomm come soluzioni di ripiego d’eccellenza e di lusso.
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DAZN, super promo con prezzi shock per il Black Friday
Il Black Friday 2024 è sempre più vicino e varie aziende e operatori telefonici so stanno preparando per stupire al meglio i propri utenti con tantissime offerte e promozioni. Tra i vari big del settore, ora anche il colosso dello streaming DAZN ha deciso di dire la sua per celebrare questa occasione, proponendo una super promozione. L’azienda, in particolare, ha deciso di proporre ad un super prezzo il piano in abbonamento a DAZN Standard nelle sue diverse versioni. Vediamo qui di seguito i dettagli.
DAZN, per il Black Friday l’azienda propone una super promozione
Il Black Friday si sta avvicinando e il colosso dello streaming DAZN si sta preparando per rendere disponibile una nuova promozione. Come già accennato in apertura, l’azienda ha deciso di proporre in sconto il suo piano in abbonamento a DAZN Standard. L’azienda ha deciso di proporre questo piano ad un prezzo scontato in tutte le sue versioni.
Il piano a DAZN Standard nella sua versione mensile, in particolare, sarà ora disponibile all’attivazione ad un costo di 19,90 euro al mese per i primi tre mesi. Dopo i primi tre mesi, gli utenti dovranno sostenere un costo pari a 44,99 euro al mese. Gli utenti potranno inoltre scegliere anche il piano a DAZN Standard nella sua versione annuale con pagamento però dilazionato. In questo caso, gli utenti dovranno sostenere un costo scontato pari a 14,90 euro al mese sempre per i primi tre mesi.
Successivamente, gli utenti dovranno poi sostenere un costo di 34,99 euro al mese per il resto dei mesi. Nel caso in cui gli utenti decidessero di attivare il piano in abbonamento a DAZN Standard in versione annuale con un unico pagamento, gli utenti potranno usufruire in ugual modo della promozione lanciata da DAZN. In questo caso, infatti, gli utenti dovranno sostenere un costo scontato pari a 259 euro.
Insomma, si tratta di una super occasione per tutti coloro che hanno intenzione di passare a DAZN.
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Pneumatici invernali: ciò che devi sapere sul nuovo obbligo stradale
Il freddo è arrivato e con esso l’obbligo di dotazioni invernali per alcune strade italiane. Dal 15 novembre, chi percorre tratti extraurbani o autostradali con appositi cartelli deve avere pneumatici invernali o catene a bordo. Non si tratta solo di rispettare la legge, ma anche di garantire la propria sicurezza. Le sanzioni possono essere salate, partendo da 42 euro nei centri abitati fino a 344 euro fuori città. E il fermo del veicolo? È un rischio reale per chi viaggia senza le dotazioni richieste. Ma non è meglio pensare alla sicurezza, oltre che al portafoglio? Fabio Bertolotti, di Assogomma, ribadisce appunto che gli pneumatici invernali migliorano mobilità e sicurezza, anche quando difatti la neve non c’è. Le gomme adatte riducono il rischio di molto incidenti. Come fare a sapere se i propri pneumatici sono adatti? E se non li si ha? Solo un professionista può valutare correttamente lo stato delle gomme e consigliare eventuali sostituzioni.
Pneumatici 4 stagioni: un’opzione valida?Non tutti gli automobilisti affrontano condizioni estreme. Per chi vive in pianura o non percorre strade di montagna, le gomme 4 stagioni possono essere una scelta pratica. Questi pneumatici, utilizzabili tutto l’anno ed evitano il cambio stagionale delle gomme ogni qualvolta faccia caldo o freddo. Chi abita in zone con inverni rigidi o con nevicate frequenti, invece, dovrebbe optare per le coperture invernali, più sicure in situazioni critiche.
Come distinguere le gomme giuste? Gli pneumatici invernali hanno il simbolo del fiocco di neve e la sigla M+S (Mud and Snow). I 4 stagioni riportano solo quest’ultima. Adeguarsi alla normativa non è solo un dovere legale, ma una scelta di buon senso. Gli pneumatici invernali garantiscono maggiore aderenza, frenate più sicure e controllo del veicolo anche su fondi bagnati o ghiacciati. Ignorare queste dotazioni può trasformarsi in un rischio per sé e per gli altri. La tecnologia delle gomme moderne, dai modelli all season a quelli specifici per l’inverno, donano soluzioni per ogni esigenza. Scegliere bene significa viaggiare tranquilli, a prescindere dalle condizioni climatiche oltre a non dover incorrere in multe.
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Trump e Musk: verso la fine degli incentivi per le auto elettriche?
La presidenza Trump potrebbe segnare un netto cambio di rotta nella politica in generale negli Stati Uniti. “Colpite” anche le auto elettriche nei suoi piani. Pare che lo staff del presidente starebbe considerando di eliminare il credito d’imposta di 7.500 dollari per l’acquisto di veicoli elettrici. Questo incentivo, pilastro dell’Inflation Reduction Act voluto da Joe Biden, è stato importantissimo per la diffusione di tali vetture. Perché questa mossa? Perché fermare la transizione verso l’elettrico ed il sostenibile?
Ci si aspettava che Elon Musk, uno dei protagonisti del settore e alleato di Trump, non avrebbe condiviso tale piano. Sembra invece che abbia già espresso espresso il suo assenso allo stop dei sussidi. Tesla sarebbe meno colpita rispetto ai concorrenti americani, che invece potrebbero subire un danno significativo. Insomma, per Musk sarebbero gli altri a pagarne le conseguenze e non lui. La strategia potrebbe anzi favorire il suo marchio sul mercato.
Il futuro delle auto elettriche americane con l’insediamento TrumpSe Trump decidesse di eliminare il credito d’imposta, le conseguenze potrebbero essere profonde infatti per l’intera industria. Tesla, già leader consolidato, potrebbe mantenere il proprio slancio. Altre case automobilistiche potrebbero però incontrare ostacoli enormi nella transizione verso le BEV (Battery Electric Vehicles). Gli Stati Uniti rischierebbero di perdere terreno rispetto a Europa e Cina.
Le reazioni non si sono fatte attendere. L’Alliance for Automotive Innovation, associazione che rappresenta le maggiori case automobilistiche, ha chiesto al Congresso di mantenere gli incentivi. Per l’associazione il credito d’imposta è essenziale, fondamentale per mantenere alto il nome degli Stati Uniti nei produttori d’auto. Il presidente Trump dovrà inoltre affrontare un altro punto sempre riguardante le vetture. Parliamo i dazi sulle auto europee. Una decisione che potrebbe influenzare non solo l’economia americana, ma anche i rapporti commerciali internazionali. Il futuro della mobilità negli Stati Uniti si gioca su un equilibrio delicato. Trump manterrà la sua linea o ascolterà le pressioni del settore? La risposta potrebbe segnare il destino del mercato elettrico americano per i prossimi anni. Rallentare ora non significa rischiare di restare indietro?
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Fastweb: come attivare la fibra gratuitamente
Tutti gli utenti che desiderano una connessione in fibra ottica ad alta velocità potrebbero ritenere interessante la nuova proposta Fastweb. L’operatore presenta un’offerta molto conveniente per tutti i nuovi utenti. Si tratta di Fastweb Casa Light. Al momento, l’offerta è disponibile a 27,95 euro al mese. È possibile ridurre il costo, già vantaggioso, a 23,95 euro mensili abbinando la promo per la rete fissa ad una per mobile. Tale opzione consente di risparmiare 4 euro al mese, rendendo l’offerta ancora più conveniente.
Fastweb: l’opzione ideale per la rete di casaL’abbonamento include diversi vantaggi. Il primo è sicuramente l’attivazione gratuita. Ciò elimina ulteriori spese iniziali. Inoltre, viene fornito l’innovativo Internet Box NeXXt One, dotato di tecnologia Wi-Fi 6. Quest’ultimo garantisce una connessione stabile e performante in tutta la casa.
Le chiamate da rete fissa sono a consumo, con un costo di 15 centesimi al minuto per le telefonate verso numeri nazionali, sia fissi che mobili. Inoltre, Fastweb offre una garanzia di soddisfazione. Cosa significa? Gli utenti hanno la possibilità di disdire la promo. Ciò purchè procedano entro 30 giorni dall’attivazione. Chi decide di procedere in tal senso riceverà il rimborso completo delle spese sostenute.
Una volta attivata l’offerta fibra, così come quella mobile, bisogna installare l’app MyFastweb. Quest’ultima è disponibile gratuitamente su App Store e Google Play. L’applicazione permette di monitorare i consumi, consultare le fatture e gestire eventuali problematiche legate alla linea. Tale strumento rende ancora più agevole il controllo dei servizi attivi e l’interazione con il servizio clienti.
L’offerta Fastweb Casa Light rappresenta un’opzione estremamente vantaggiosa per tutti coloro che cercano una linea fissa sicura e vantaggiosa. Per ulteriori dettagli e condizioni della promo, è possibile consultare la pagina apposita sul sito ufficiale dell’operatore. Inoltre, la possibilità di aggiungere servizi mobili personalizzati è un ulteriore vantaggio. Per sottoscrivere la promozione è sufficiente recarsi sul sito ufficiale di Fastweb e seguire le indicazioni.
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Xiaomi accelera: raggiunte 100.000 SU7 prodotte
Xiaomi ha fatto un debutto sorprendente nel mondo delle auto elettriche. La sua berlina elettrica, la SU7, ha raggiunto un grande traguardo. La sua produzione ha toccato le 100.000 auto in appena 230 giorni. Un numero impressionante. Considerando la complessità del settore automotive, dominato da colossi affermati come Tesla, l’aziende ha dimostrato quanto sia potente. Ma come ha fatto Xiaomi, nota per l’elettronica perlopiù, a ottenere un successo così rapido?
La risposta sta in una strategia precisa e ben pianificata. Xiaomi ha sfruttato le sue capacità. Ha lavorato sulla progettazione, produzione e gestione della catena di approvvigionamento. Questo le ha permesso di accelerare i tempi. In tal modo ha superato superando molti ostacoli che altre aziende hanno incontrato nel settore. Nonostante le sfide iniziali, Xiaomi ha dimostrato di poter competere così con brand ben più conosciuti. L’obiettivo di ora dell’azienda è raggiungere le 100.000 consegne entro novembre. Un risultato che confermerebbe ulteriormente la solidità del progetto. Mostrerebbe anche la crescente domanda del modello SU7. Ma questo è solo l’inizio del percorso di Xiaomi nel mercato.
Progetti ambiziosi e nuove sfide all’orizzonte per XiaomiLa Xiaomi non si fermerà dopo il recente successo, anzi, vuole volare sempre più in alto. Il CEO Lei Jun ha già annunciato nuove ambizioni per il futuro. Tra queste, un SUV elettrico che potrebbe essere presentato già nel 2025. Ci sarà inoltre una versione ad alte prestazioni della berlina SU7, chiamata SU7 Ultra, per attrarre gli amanti della velocità.
Queste mosse indicano che Xiaomi è pronta a diversificare la sua gamma di veicoli elettrici. Ma la domanda sorge spontanea: riuscirà a competere con Tesla e altre aziende leader su scala globale? La capacità produttiva e l’innovazione tecnologica sono punti di forza che l’azienda ha dimostrato di saper sfruttare. Con una crescita così rapida, la società sta dimostrando di poter diventare un attore importante nel mercato globale delle auto elettriche. Il futuro di questo settore si preannuncia molto interessante e Xiaomi è pronta a giocare un ruolo da protagonista.
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Google Ricerca si rinnova: arriva la scheda notifiche per Android
L’app Ricerca di Google per Android si evolve con l’introduzione definitiva della scheda Notifiche. Una funzione che punta a migliorare l’organizzazione e l’accesso agli avvisi personalizzati. Dopo una fase di test in beta all’inizio dell’anno, l’aggiornamento è ora distribuito in modo stabile a tutti. La nuova scheda è posizionata nella barra inferiore accanto a Home, Cerca e Pagine salvate. Essa sostituisce l’icona a forma di campanella, in precedenza collocata nell’angolo superiore destro dell’app.
Un cambiamento in linea con la strategia di GoogleLa finestra Notifiche raccoglie gli avvisi che in passato venivano mostrati come note sparse. Ora però vengono presentate in un feed cronologico. In cui le informazioni più recenti, come “Oggi” o “Novità per te“, sono visualizzate nella parte superiore. Mentre quelle più datate appaiono più in basso sotto la dicitura “In precedenza”. Il contenuto delle notifiche è estremamente vario. Si va dalle previsioni meteo del giorno successivo ai risultati sportivi, fino a suggerimenti su programmi TV, film e persino la parola del giorno. Ogni notifica offre una doppia interazione. Infatti selezionandola, si accede ai risultati di ricerca correlati. Invece tramite il menu con i tre puntini, si può eliminarla, disattivare avvisi simili o inviare un feedback per migliorare ancora di più il servizio.
L’aggiornamento è stato distribuito con la versione 15.44+ dell’app Google per Android e presenta il design come quello già disponibile da tempo su iOS. Questo adeguamento non è un caso isolato. Rientra infatti in una strategia più ampia del colosso di Mountain View che intende migliorare l’esperienza d’uso e integrare l’intelligenza artificiale, in modo sempre più profondo, nei suoi servizi. Altri esempi di questa tendenza sono l’introduzione della ricerca musicale avanzata, la riorganizzazione dell’interfaccia grazie a tecnologie AI. Ma anche modifiche estetiche come il cambio dei colori dei risultati in modalità scura.
L’obiettivo principale di queste innovazioni è offrire un’esperienza sempre più personalizzata e controllabile, mettendo l’utente al centro. Grazie a questa funzione, infatti , le persone gli possono evitare di essere sommersi da notifiche inutili e accedere rapidamente alle informazioni più importanti.
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Jaguar: la rivoluzione elettrica inizia ora con la nuova GT
Jaguar sta cambiando pelle. Con la Design Vision Concept, che sarà svelata il 2 dicembre alla Miami Art Week, la storica casa automobilistica inglese anticipa un futuro esclusivamente elettrico. Questo concept rappresenta un assaggio del primo modello 100% elettrico del marchio, previsto per il 2025. Sarà una GT a 4 porte, e dalle prime immagini si intuisce una rottura netta con il passato.
Le foto rilasciate della Jaguar mostrano linee ancora camuffate, ma alcuni dettagli emergono chiaramente. Il frontale squadrato e la grande presa d’aria inferiore suggeriscono un design audace e moderno. Il lungo cofano, altro elemento distintivo, sembra evocare eleganza e potenza. Jaguar aveva già dichiarato che per i suoi modelli elettrici avrebbe anche adottato un linguaggio di design completamente nuovo. Questo progetto non riguarda solo un cambio di alimentazione, ma una rivoluzione concettuale. Cosa significa per un marchio tradizionale come Jaguar ripensarsi totalmente? Un rischio calcolato o una visione lungimirante? La risposta potrebbe arrivare con questa vettura che promette di ridefinire i canoni del lusso elettrico.
Innovazione della Jaguar sulla piattaforma JEASe l’estetica è intrigante, la meccanica rimane avvolta nel mistero. Jaguar ha svelato solo che il concept si baserà sulla nuova piattaforma modulare JEA. Questa architettura, pensata esclusivamente per modelli BEV (Battery Electric Vehicle), sarà la base per una gamma completa. Secondo anticipazioni, l’autonomia potrebbe raggiungere i 700 km, mentre il powertrain dovrebbe garantire circa 600 CV. Prestazioni che posizionerebbero il modello ai vertici della categoria. Ma a quale prezzo? Con un costo stimato sopra le 120 mila euro, Jaguar punta decisamente al mercato premium.
La Design Vision Concept non è solo una vettura, ma una dichiarazione di intenti. Può Jaguar trasformarsi da icona di tradizione a pioniere dell’elettrico? Gli indizi, per ora, promettono una risposta positiva. I test su strada inizieranno dopo la presentazione, aprendo la strada a un futuro che punta molto in alto. Cosa ci riserveranno le scelte della casa britannica? A dicembre ne sapremo di più. Una cosa è certa intanto. Quale? Che Jaguar sta accelerando verso il futuro.
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