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Updated: 3 hours 2 min ago

I JVC Gummy mini costano così poco che meritano un'occhiata

Tue, 01/19/2038 - 04:14

All'interno della confezione di vendita troviamo la solita dotazione: due gommini aggiuntivi (taglie S ed L) e un cavetto USB/USB-C per la ricarica.

Gli auricolari sono in-ear e si incastrano ben a fondo nel canale uditivo: sono piccoli, leggeri e con una forma affusolata, se siete abituati agli in-ear non avrete troppi problemi. Al contrario, se siete tra gli utenti che non amano avere auricolari incastrati nell'orecchio, vi suggerisco di guardare oltre.

Nel complesso, però, i JVC Gummy mini rimangono ben incastrati e isolano molto dal rumore esterno, con i gommini in silicone che fungono un po' da tappi.

Il case è relativamente grosso, soprattutto considerando che offre solo 9 ore di autonomia in più. Pur non essendo particolarmente lungo, è molto spesso, il che lo rende più scomodo di altri in tasca.

La qualità audio non è elevatissima (parliamo sempre di un auricolari molto economici), ma l'ascolto è divertente: JVC scommette sui bassi e lo fa bene, con un un suono caldo e avvolgente. L'isolamento acustico garantito dalla forma degli auricolari migliora ulteriormente la resa dei bassi.

Il Bluetooth è in versione 5.1 e la connessione è sempre stabile, i codec supportati sono AAC e SBC e non c'è nessun problema di ritardo nell'audio guardando un film.

I controlli sono basati su tasti fisici, nascosti dietro la plastica degli auricolari. I pulsanti danno un bel feedback chiaro, ma sono duri da premere e fastidiosi, perché ti costringono a spingere l'auricolare dentro l'orecchio, soprattutto per doppio clic e triplo clic. Un workaround è tenere fermo l'auricolare tra pollice e medio, cliccando con l'indice, ma ovviamente non è il massimo della comodità. 

I comandi funzionano così:

  • Auricolare SX:
    • Clic: Play/Pausa
    • Doppio clic: Volume -
    • Triplo clic: Volume+
  • Auricolare DX:
    • Clic: Play/Pausa
    • Doppio clic: Traccia successiva
    • Triplo clic: Traccia precedente

L'autonomia è di 6 ore con una singola ricarica: sufficiente, ma non eccelsa, considerando che non troviamo ANC o altre funzioni smart. Il case offre solo 9 ore aggiuntive (per un totale di 15 ore complessive), un po' poco, considerando le alternative sul mercato.

I microfoni sono sufficienti per chiamate in casa, in silenzio, ma subiscono molto il rumore di fondo e diventano praticamente inutilizzabili se ci si trova in contesti rumorosi.

Il prezzo è il punto forte di questi auricolari: 35€, un costo assolutamente accessibile, che ne giustifica (almeno in parte) le carenze.

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Il nuovo Codice della Strada diventa legge: stretta su monopattini, neopatentati, guida al telefono e non solo

7 hours 32 min ago

Quello di cui abbiamo parlato ampiamente nei mesi scorsi alla fine si è concretizzato. Il nuovo Codice della Strada ora è legge. Arrivano diverse novità per noi che circoliamo sulle strade, con nuove strette che riguardano soprattutto chi usa i monopattini elettrici e non solo.

Il nuovo Codice della Strada include una serie di nuove normative, essenzialmente più restrittive in determinati contesti. Andiamo a vedere quali sono tutte le novità.

Il nuovo Codice della Strada è ufficialmente legge. Dopo l'approvazione della Camera avvenuta recentemente, il Senato ha approvato il nuovo Codice. Questo significa che tutte le modifiche che contiene rispetto alle precedenti normative sono subito in vigore.

Andiamo quindi a vedere quali sono le novità introdotte:

  • Importanti novità arrivano per chi si sposta in monopattino. Arriva infatti l'obbligo di targa, casco e assicurazione (responsabilità civile) e il divieto di andare fuori dai centri urbani. Sono state introdotte multe salate per chi trasgredisce: si parla di sanzioni da 100 a 400 euro per chi circola in monopattino senza assicurazione, mentre la sanzione va da 200 a 800 euro per chi circola privo frecce e freno su entrambe le ruote. Abbiamo parlato nel dettaglio di queste novità in questo approfondimento.
  • Per i neopatentati arrivano limitazioni più stringenti in termini di potenza del veicolo da guidare:
    • Nuovo limite a 75 chilowatt per tonnellata per i primi 3 anni.
    • Limite di 105 chilowatt per tonnellata per i veicoli M1 (anche elettrici o ibridi) per i primi 3 anni.
  • Altra stretta arriva per la guida al telefono. Chi viene sorpreso usando il telefono alla guida infatti incorrerà subito in una multa che va da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 euro. Inoltre, è prevista la sospensione automatica della patente per una settimana se si hanno almeno 10 punti. Se si hanno meno di 10 punti invece la sospensione può allungarsi a 15 giorni. Questa è un'importante modifica rispetto alla precedente normativa, la quale prevedeva la sospensione solo in caso di recidiva. Con la nuova norma invece, in caso di recidiva, la multa sale fino a 1.400 euro con sospensione della patente fino a tre mesi e la decurtazione da 8 a 10 punti.
  • Vengono inasprite anche le sanzioni per chi viene sorpreso alla guida sotto effetto di alcol e droghe:
    • Chi ha un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 grammi per litro si rischia di incorrere in una multa tra 573 e 2.170 euro, con una sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
    • Tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, si rischia l'arresto fino a 6 mesi, una sanzione che va da 800 a 3.200 euro e la sospensione della patente da 6 mesi a un anno.
    • Se il tasso è superiore a 1,5 grammi per litro, è previsto l'arresto con una pena da 6 mesi e un anno e una sanzione che va da 1.500 a 6.000 euro, e la sospensione della patente da uno a due anni.
  • Sempre per coloro che vengono sorpresi sotto effetto di alcol alla guida, in caso di recidiva (entro i due anni dalla prima sanzione) è prevista l'installazione del dispositivo alcolock sul veicolo, il quale impedisce l'avvio del motore se non viene verificato che il guidatore non è in stato di ebrezza.
  • Chi provoca incidenti mortali o con lesioni gravi durante la guida in stato di ebrezza o sotto l'effetto di alcol sono previste pene più severe. Si parla di una reclusione da 2 a 7 anni per chi provoca un omicidio stradale.
  • Le multe diventano più salate anche per l'eccesso di velocità:
    • Chi supera il limite di oltre 10 km/h e non oltre 40 km/h incorrerà in una sanzione da 173 a 694 euro.
    • Superando il limite di 40 km/h e non oltre 60 km/h rischia una sanzione che varia tra 543 e 2.170 euro.
    • Chi supera il limite di oltre 60 km/h rischia una sanzione tra gli 845 e i 3.382 euro, con la sospensione della patente di guida da sei a dodici mesi.
  • Con questo nuovo Codice della Strada arrivano nuove norme più restrittive anche sull'uso degli autovelox. Questi dispositivi dovranno essere certificati e tarati più frequentemente. Inoltre, viene abolito il cumulo delle multe in caso di più violazioni nella stessa ora e sullo stesso tratto di strada di competenza dello stesso ente. Se volete approfondire potete fare riferimento a questo nostro articolo.

Insomma, tutte le voci iniziate a circolare mesi fa sono confermate. Il nuovo Codice della Strada si rivela più restrittivo nei confronti di determinate categorie, soprattutto per quelle meno regolamentate finora.

Se siete frequentatori abituali delle autostrade italiane potrebbero interessarvi le guide e gli approfondimenti che trovate qui sotto:

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Black Friday 2024 TV: i migliori televisori da comprare, anche per Natale

7 hours 54 min ago

Il Black Friday è sempre più vicino e con il Natale che quest'anno cade particolarmente a ridosso è senz'altro un'ottima idea sfruttare gli sconti del venerdì nero per fare dei regali.

Ecco quindi che in questa pagina troverete una selezione dei migliori TV da acquistare a occhi chiusi, divisi per tipologia. Ma come funzionerà la nostra raccolta, dato che non è ancora il Black Friday?

Anzitutto abbiamo diviso questa pagina per tipologia di televisore, in base a 5 categorie diverse che sono particolarmente popolari, in modo che ciascuno possa orientarsi subito su quella che gli interessa di più.

In ciascuna di queste categorie trovate una guida all'acquisto dedicata e i migliori TV in offerta al momento. Via via che ci avvicineremo al Black Friday aggiorneremo la pagina con le offerte del momento.

Se stavate insomma cercando una TV in offerta Black Friday 2024 salvate questa pagina tra i preferiti, perché diventerà una continua fonte di sconti.

I TV LED sono ormai largamente i più diffusi, quelli che riescono anche a essere più economici degli altri. 

Chi cerchi quindi offerte su TV dall'ottimo rapporto qualità/prezzo può intanto guardare anche la nostra selezione di TV LED, aggiornata ogni mese.

I TV OLED sono spesso ritenuti i migliori in assoluto come qualità del pannello.

Che condividiate o meno questa scelta, è indubbio che la loro esperienza di visione è diversa dagli altri e pertanto meritevole di una sezione a parte e di una intera guida all'acquisto dedicata ai migliori TV OLED.

Le TV 4K sono senz'altro le più comuni in assoluto, tanto che diventa davvero difficile destreggiarsi tra le varie tecnologie che le animano.

Trovate diversi esempi nella nostra pagina dedicata ai migliori TV 4K, ma in occasione del Black Friday cercheremo di fare ancora di meglio, proponendovi solo modelli che siano al miglior prezzo.

I televisori da 55 e 65 pollici sono a oggi i due formati più popolari, quindi abbiamo deciso di dedicare una sezione specifica solo a questi modelli.

Oltre alle offerte Black Friday sui TV da 55 o 65 pollici vi lasciamo la nostra selezione con i migliori TV da 55 pollici, che aggiorniamo ogni mese con i dispositivi più convenienti con questa diagonale.

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Black Friday 2024 Notebook: i migliori portatili in offerta, perfetti anche per Natale

8 hours 23 min ago

Il Black Friday è entrato nel vivo, con oltre una settimana di anticipo sulla data del "venerdì nero" propriamente detto. Chi punti all'acquisto di un notebook ha quindi una buona scelta già da ora, anche senza aspettare il Black Friday.

Ecco quindi che in questa pagina, fino al Cyber Monday del 2 dicembre, troverete una serie di portatili in offerta, divisi per tipologia e fascia di prezzo.

Se stavate insomma cercando una notebook in offerta Black Friday 2024 salvate questa pagina tra i preferiti e tornate a visitarla spesso.

Partiamo dalle basi, ovvero dai notebook che costano meno di 500 euro.

Abbiamo una pagina intera dedicata ai portatili economici in offerta, che ogni mese aggiorniamo con gli ultimi arrivi, ma logicamente durante questo novembre 2024 ci saranno parecchi rimpasti.

Quando si parla di portatili da gioco bisogna essere disposti a spendere cifre un po' più importanti, ma questo non vuol dire per forza stratosferiche.

Nella nostra raccolta dei migliori notebook gaming è possibile infatti trovare dignitosi modelli anche a meno di 1000 euro. Eccone alcuni esempi.

È difficile dare oggi una precisa definizione di "ultrabook". Tendenzialmente possiamo definirli come i portatili più leggeri e trasportabili, ma anche (spesso) come i più stilosi, quelli sui quali le aziende investono di più anche in termini di design.

Alcuni esempi di ottimi ultrabook, che trovate tutti raccolti nella nostra pagina dedicata, sono l'XPS 13 di Dell o il Galaxy Book 4 di Samsung, ma ce ne sono anche molti altri, e speriamo che il Black Friday sappia regalarci dei begli sconti.

E tutti gli altri notebook in offerta? Li trovate qui ovviamente, oppure ogni mese nella nostra pagina dei migliori notebook. In questo caso c'è solo l'imbarazzo della scelta, e sicuramente via via che ci avvicineremo al Black Friday le offerte non faranno che aumentare.

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Anche Gemini ora ha la sua memoria, ma è un po' selettiva

8 hours 46 min ago

Gemini è il chatbot AI di Google che ormai si è preso la sua posizione stabile nel contesto dei servizi con intelligenza artificiale. Negli ultimi mesi abbiamo visto importanti novità arrivare sul chatbot, come Gemini Live anche in Italia. Ora apprendiamo della capacità di Gemini di sviluppare una sua memoria. Si tratta della nuova funzione introdotta da Google.

La funzione memoria di Google Gemini arriva come un'ulteriore personalizzazione del noto chatbot, andiamo a vedere chi può usarla e come usarla.

Nelle ultime ore Google ha rilasciato una nuova funzione per Gemini. Si tratta della possibilità di istruire Gemini con le proprie preferenze, caratterizzanti il proprio quotidiano. Gemini quindi può sviluppare una memoria riferita all'utente che lo utilizza.

La nuova funzione introdotta da Google ci permetterà quindi di dire a Gemini quali sono i tratti più importanti del nostro quotidiano, con l'obiettivo di permettere al chatbot di fornire risposte sicuramente più accurate e più indicate per il nostro profilo.

Con questa novità sarà possibile, ad esempio, dire a Gemini che siamo vegetariani, e quindi di proporre delle risposte coerenti quando gli chiediamo dei consigli culinari. Allo stesso modo, potremo dire a Gemini che preferiamo ricevere risposte chiare e concise, in modo che il chatbot si adegui di conseguenza quando risponde alle nostre richieste.

Le preferenze che possiamo inculcare a Gemini sono di qualsiasi tipo. Come vedete dalle immagini in galleria, Gemini permette di inserire qualsiasi tipo di preferenze, in qualsiasi ambito, tramite un prompt testuale. La stessa funzione permette anche di resettare la memoria di Gemini, cancellando di fatto tutte le preferenze inserite in precedenza.

E ora le brutte notizie, quelle "selettive" a cui accennavamo nel titolo.

La novità che abbiamo appena visto è disponibile per tutti coloro che sono abbonati a Gemini Advanced, e dunque non sarà possibile utilizzarla per chi usi il profilo base del chatbot, ovvero quello gratuito.

Come vedete dagli screenshot, che abbiamo acquisito dal nostro profilo Gemini Advanced, la funzionalità è disponibile esclusivamente in lingua inglese al momento. Potete iniziare a costruire la memoria del vostro Gemini direttamente da questo link. Ci aspettiamo però che in futuro supporterà anche altre lingue.

Si tratta sicuramente di un passo in avanti consistente del chatbot di Google, il quale deve tenere costantemente il passo dei suoi rivali. In questo modo Gemini diventa più personalizzabile, più a misura di utente, e la sua accuratezza ovviamente ne gioverà.

Se volete approfondire il tema dell'intelligenza artificiale e conoscere come utilizzarla nel quotidiano, allora vi suggeriamo di leggere le guide che trovate di seguito:

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È già tempo di YouTube Music Recap 2024: gli artisti e il mood che più ci hanno accompagnato quest'anno

Wed, 11/20/2024 - 18:05

Continuano le "classifiche del 2024". Dopo quella sulle app Windows e sulle app Android, è ora il momento di YouTube Music Recap 2024, una simpatica carrellata di canzoni, artisti e stati d'animo che ci hanno tenuto compagnia in questo 2024.

Tramite un meccanismo stile "Storie", YouTube Music ci fa rivivere il nostro 2024 attraverso la musica che abbiamo ascoltato con questo servizio, partendo dal mood associato ai brani che abbiamo preferito, e illustrando via via varie curiosità: i minuti di ascolto, i brani diversi, e ovviamente la canzone preferita (seguita dalla top 5) e l'artista prediletto (anche qui con successiva top 5), oltre a qualche altra informazione cronologica.

Il tutto termina con la domanda: se il tuo anno fosse un film, quale parte reciteresti? Nel mio caso la risposta è "l'anima della festa", ma ovviamente ciascuno avrà la sua.

Inoltre è possibile salvare una playlist cucita ad-hoc sul nostro 2024, in modo da continuare ad ascoltare e riascoltare i brani che già abbiamo ascoltato più degli altri (al momento io vedo l'opzione per salvarla, ma non sembra sortire effetto perché poi non compare nella mia raccolta; probabilmente è solo questione di tempo - NdR).

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iPhone, iPad e Mac vanno subito aggiornati: risolte un paio di vulnerabilità critiche

Wed, 11/20/2024 - 16:02

Apple ha rilasciato due minor update che però conviene fare prima possibile, perché risolvono alcune vulnerabilità che venivano effettivamente sfruttate dai malintenzionati.

Parliamo di iOS/iPadOS 18.1.1 e macOS Sequoia 15.1.1, che mettono una patch sui dei bug di WebKit e di JavaScriptCore, nello specifico un problema di gestione dei cookie, che riguarda iPhone XS e successivi, oltre anche a svariati iPad.

Per aggiornare è sufficiente andare nelle impostazioni del dispositivo, scheda Generali, e selezionare il menu Aggiornamento software. Molto probabilmente gli utenti interessati avranno già trovato una notifica ad accoglierli.

In caso di dubbi ci sono le guide su come aggiornare macOS e su come aggiornare iPhone.

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Tesla Phone: lo smartphone impossibile con Starlink e pannelli solari

Wed, 11/20/2024 - 15:49

Del Tesla Phone (per la precisione Tesla Pi Phone) si è parlato tanto nel corso degli ultimi mesi sul web. Avevamo evitato di parlarne perché la notizia era molto lontana dall'essere ufficiale, ma ora, forse anche complice il nuovo incarico governativo di Elon Musk, sembra che l'argomento sia tornato di nuovo alla ribalta.

Lo smartphone impossibile

Le prime voci di un Tesla Phone circolano già da un paio di anni, quando alcuni utenti si erano divertiti a realizzare dei concept. E in realtà da quel momento non è più successo niente. Le voci sono rimaste tali, senza nessuna base di fondamento e le possibilità che un Tesla Phone diventasse davvero realtà non sono mai cresciute. Salvo poi l'argomento tornare alla ribalta, forse anche per desiderio di alcuni siti web di cavalcare l'onda della popolarità di Musk, come se fosse una notizia dell'ultimo minuto.

Musk in più occasioni ha ribadito che non ha nessuna intenzione di realizzare uno smartphone in senso assoluto e non solo associandolo al marchio Tesla. Elon Musk pensa infatti che il metodo di comunicazione del futuro sia Neuralink e che non avrebbe senso oggi concentrarsi sullo sviluppo di uno smartphone. E considerando quanto futuristici siano spesso i progetti dell'uomo più ricco del mondo non fatichiamo a credere che questo sia davvero il suo pensiero e non solo una strada per depistare la stampa.

A rendere più improbabile l'esistenza di un Tesla Phone ci sono le presunte specifiche tecniche di questo smartphone, che includerebbero anche la connettività satellitare Starlink e dei pannelli solari integrati. Due tecnologie che mal si sposano con il formato smartphone. Se anche Starlink e Tesla fossero riuscite a miniaturizzare queste tecnologie così tanto rimarrebbe il problema concreto del direzionamento (verso il satellite e verso il sole), il consumo dell'antenna e la scarsissima produzione che potrebbe generare un pannello solare così piccolo. In pratica sono due idee partorite da qualche fan ma che non hanno nessuna possibilità di concretizzarsi.

A questo si aggiungevano anche improbabili voci di prezzi super contenuti, che avrebbero spazzato via la concorrenza. E anche se Tesla Phone fosse vero (e non lo è): vi fidereste di un annuncio di prezzo fatto da Musk?

Ancora una volta quindi si è parlato del nulla, girando attorno alla necessità di cavalcare l'onda del personaggio Elon Musk e delle sue notevoli aziende, che siano essere Tesla o Starlink.

Parliamo di cose possibili:

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I LEGO presto fuori catalogo da comprare per il Black Friday: ci sono veri pezzi da novanta, fra cui anche lo Shuttle e la ECTO-1

Wed, 11/20/2024 - 15:04

Con l'avvicinarsi della fine dell'anno, LEGO cala la scure (si fa per dire) su tutta una serie di set appartenenti ai filoni più disparati.

Si fa insomma spazio a nuovi prodotti, e di conseguenza i più vecchi o magari quelli che hanno venduto di meno vengono tolti dal catalogo.

Cosa significa? Che questi modelli diventeranno difficilissimi da trovare, e anche se li troverete disponibili da qualche rivenditore terzo (non affiliato a LEGO), i prezzi saranno decisamente più salati.

Vediamo quelli che stanno per uscire fuori catalogo entro la fine del 2024, alcuni di quei quali potreste riuscire ad acquistare in sconto in occasione del Black Friday. E occhio all'avvicinarsi del Weekend Insiders!

Il più goloso è probabilmente il set LEGO Icons NASA Space Shuttle Discovery, che uscirà di produzione e di vendita a fine 2024.

Si tratta di un set imponente, che una volta assemblato è lungo più di mezzo metro. Composto da 2.354 pezzi, include anche il telescopio Hubble da esporre a sé stante o dentro lo Shuttle.

Sul LEGO Store potete comprarlo a prezzo pieno, 199,99€, con 1.500 punti Insiders (3.000 questo weekend) e regali con l'acquisto eventuali acquistandolo il 23 e il 24 novembre.

Non vi conviene comprarlo su Amazon. Si trova disponibile solo da venditori terzi che stanno già cercando di guadagnarci qualcosa in più, proponendolo a prezzi più alti di almeno 50€ rispetto al LEGO Store.

Un po' meglio su eBay, dove potreste trovarlo anche a qualcosa in meno.

Anche il mitico set LEGO ECTO-1 Ghostbusters della linea Icons sarà presto fuori catalogo. Questo è un set da collezione imperdibile, che sicuramente acquisirà ulteriore valore nel tempo.

Composto da 2.352 pezzi, è una riproduzione fedele al 100% della versione cinematografica. Ci sono anche tanti dettagli presi dal film Afterlife.

Il prezzo di listino è pure più salato di quello dello Shuttle: 239,99€. Gli utenti Insiders questo weekend racimoleranno 3.600 punti Insiders.

Questo se non altro si riesce ad acquistare in sconto anche su Amazon. Non tornerà mai al minimo assoluto di qualche anno fa, anche perché appunto sta per uscire di produzione, ma comunque 40/50€ meno lo pagate.

Per i nostalgici delle vetture di un tempo, potrebbe essere arrivato il momento giusto per recuperare LEGO Chevrolet Camaro Z28 della linea Icons da collezione. Sarà fuori catalogo da fine dicembre.

Si tratta di un modello personalizzabile con tante parti interattive. Assemblata è lunga 36 centimetri, quindi un set bello grande, composto da un totale di 1.456 pezzi.

Il prezzo di listino ammonta a 169,99€. Gli utenti Insiders si accaparreranno anche 1.275 punti.

Potrebbe far parte delle offerte speciali del Weekend LEGO Insiders. Nel caso apparirà in questa pagina a partire da sabato 23 novembre.

Su Amazon già la trovate a circa 15€ meno, e non è da escludersi che ci siano pure sconti più golosi nei prossimi giorni.

LEGO Ideas Baita #21338 uscirà presto di produzione. È un set doppiamente prezioso: da una parte appena non sarà più disponibile aumenterà di valore. Dall'altro stiamo parlando di un progetto Made in Italy!

Inoltre è un set esclusivo del LEGO Store, per cui potete recuperarlo solo da lì (o quasi).

Si parla di 2.082 pezzi, una base di 22 x 44 cm, altezza di 28 centimetri, varie minifigure. Il prezzo di listino ammonta a 179,99€, e con l'acquisto gli utenti Insiders guadagnano 1.350 punti.

Tra i set Icons e Ideas da collezione che usciranno fra pochissimo di produzione ce ne sono due che sono degli ottimi complementi di arredo: LEGO Il Mappamondo #21332 e la splendida Macchina da scrivere LEGO #21327.

Ve lo dico: è un po' inutile cercarli in store che non siano quello ufficiale LEGO. Qualcosa potreste trovare nei negozi fisici, ma il prezzo sarebbe più o meno lo stesso (se non rincarato).

Inoltre comprandoli questo weekend accumulereste punti doppi e regali esclusivi, quindi tanto vale rivolgersi direttamente a LEGO.

Ogni anno LEGO lancia nuovi set delle linee Star Wars ed Harry Potter, e ogni anno puntualmente alcuni dei modelli di queste due serie escono di produzione. Ve ne elenchiamo alcuni qui di seguito, si trovano su Amazon a prezzi scontati rispetto a quelli applicati sul LEGO Store.

Tutti quelli che vedete qui usciranno di produzione fra poche settimane. Ci sono anche il Millennium Falcon (l'edizione classica, non quella enorme) e la Stamberga Strillante.

Ce ne sono tantissimi altri di set che presto non saranno più venduti ufficialmente da LEGO.

Come già accennato nelle varie sezioni di questo articolo, i modelli in questione diventeranno presto molto difficili da reperire e a prezzi molto più alti di quelli che vedete ora.

LEGO ha raccolto tutti i set che a dicembre 2024 usciranno di produzione in questa pagina.

TUTTI I LEGO PRESTO FUORI CATALOGO

Fra quelli che non abbiamo nominato finora, ci sono anche:

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IT-Wallet a quota un milione il 30 novembre

Wed, 11/20/2024 - 14:17

In vista del lancio ufficiale per tutti i cittadini italiani previsto per il 4 dicembre, IT-Wallet doveva oggi allargare ulteriormente il suo bacino, giungendo a un milione di utenti.

Inizialmente infatti il calendario di espansione del servizio prevedeva un allargamento del bacino di utenza ogni 2 settimane, per giungere poi alla fatidica data del 4 dicembre a tutti gli utenti.

Qualcosa è però cambiato nei rilasci e siccome avevamo inizialmente segnato in calendario questo percorso, oggi abbiamo erroneamente comunicato che ci sarebbe stato un nuovo gruppo di cittadini che avrebbero potuto avvalersi di IT-Wallet. Così non è stato invece, dato che l'espansione a un milione di utenti è prevista per sabato 30 novembre, a pochi giorni dal lancio generale.

Scusateci per ogni possibile disagio arrecato.

Per arrivare comunque preparati alle date del 30 novembre e ancora più a quella generale del 4 dicembre, potete leggere le nostre guide su come caricare documenti su IT-Wallet e la FAQ su IT-Wallet, con le risposte alle domande più comuni. 

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Google sta per lanciare gli avvisi per i social-dipendenti: novità in arrivo su Benessere Digitale

Wed, 11/20/2024 - 11:33

Google offre tanti strumenti interessanti ai suoi utenti, soprattutto a coloro che hanno un dispositivo Android. Qualche anno fa proprio sul robottino verde abbiamo visto debuttare un tool per monitorare il benessere digitale degli utenti. E proprio Benessere Digitale negli ultimi giorni ha ricevuto gli avvisi per i social-dipendenti, e non solo.

La nuova funzionalità che arriva su Benessere Digitale ci renderà ancora più consapevoli di quanto tempo spendiamo della nostra giornata guardando lo schermo del nostro telefono. Andiamo a vedere di cosa si tratta. 

Benessere Digitale è arrivato inizialmente come un'app indipendente su Android. Nel tempo ha visto diversi aggiornamenti, con funzionalità sempre più specifiche per monitorare l'utilizzo che facciamo del nostro smartphone, e soprattutto con suggerimenti per incrementare il nostro benessere digitale.

Attualmente Benessere Digitale è profondamente integrato su Android, al punto che il suo accesso è direttamente localizzato all'interno delle impostazioni di sistema. E la novità appena arrivata lo rende ancora più potente.

Lo strumento di Google infatti ha ricevuto i promemoria basati sul tempo di utilizzo. Si tratta di una funzionalità che sarà in grado di monitorare il tempo di utilizzo delle app installate sul nostro dispositivo, per poi mostrare dei promemoria periodici per renderci maggiormente consapevoli di quanto la nostra giornata si svolge guardando lo schermo del telefono.

Quanto tempo avete speso oggi su Instagram o su TikTok? Finora Benessere Digitale ha offerto agli utenti la possibilità di visualizzare statistiche sul tempo di utilizzo di ciascuna app installata, così come consultare il numero di sblocchi del dispositivo nella giornata e il numero di notifiche ricevute. Abbiamo anche avuto modo di usare i timer per specifiche app, basate appunto sul tempo di utilizzo.

Finora quindi abbiamo avuto a disposizione delle opzioni utili per monitorare il tempo speso sul telefono, accomunate però dalla necessità di consultazione manuale da parte nostra. La nuova funzione di Benessere Digitale invece supera questo limite, proponendo degli avvisi automatici che ci mostreranno il tempo di utilizzo di ciascuna app.

Come vedete dagli screenshot in galleria, la nuova opzione è accessibile dalla schermata principale di Benessere Digitale. Una volta attivata, sarà possibile scegliere per quali app attivare i promemoria. Quindi, tutte le app che sono flaggate proporranno periodicamente gli avvisi sul tempo di utilizzo agli utenti.

La novità che abbiamo appena visto dovrebbe essere già disponibile per tutti gli utenti Android. La sua distribuzione avviene automaticamente via server, e pertanto dovreste già averla disponibile all'interno della vostra sezione Benessere Digitale.

Se oltre al benessere digitale siete interessati anche alla personalizzazione di Android, allora dovete dare un'occhiata alle guide che trovate qui sotto:

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Mi sono vestito da Babbo Natale per recensire le nuove luci smart di Govee

Wed, 11/20/2024 - 10:30

Già dalla confezione si capisce che Govee ha puntato sull'idea regalo natalizia, visto che l'esperienza di unboxing è molto piacevole. All'apertura, si viene accolti da una cartolina con scritto "Merry Christmas" e tutto è ben organizzato: cavo delle luci ben arrotolato e alimentatore sono riposti con ordine.

Insomma, non che ci siano grandi sorprese al suo interno, ma l'impacchettamento fa la sua bella figura anche in caso, appunto, di dono ad amici e parenti.

Le luci che abbiamo testato sono il modello da 20 metri con 200 LED. Per la prova, le abbiamo installate su un albero di Natale di 180 cm di altezza e circa 90 cm di diametro, il più "piccolo" a nostra disposizione.

Su alberi più grandi (come il nostro da 2,10 m e circa 1,50 m di diametro), il rischio è che la distribuzione risulti troppo "larga": vale la pena, in questo caso, puntare sulla variante a 30 metri e 300 LED.

La chiave è prendere il tempo necessario per posizionare le luci in modo uniforme, perché la qualità dell'effetto finale dipende molto da come vengono disposte, oltre che dal numero di LED presenti: del resto, più luci ci saranno sull'albero e più l'effettistica sarà ad "alta definizione", per così dire. Vedetele un po' come i pixel del vostro "schermo" natalizio.

Per ottenere il massimo, abbiamo avvolto persino il puntale, sfruttando ogni centimetro e lasciando fuori giusto qualche LED da avvolgere attorno ad uno gnomo a mo' di sciarpa.

Prima che vi spaventiate come è successo a me, vi avviso che il primo LED è spento: credevo fosse rotto, ma in realtà, contattando Govee, ci ha spiegato che per come è strutturata la striscia a livello tecnico, l'estremità della catena luminosa è stata progettata senza perline LED.

Una volta accese, ho notato subito che la qualità delle luci vanta due punti a favore rispetto alla prima versione: i LED hanno un'illuminazione più calda, quindi tendenzialmente meno aggressiva alla vista, e soprattutto la corda intrecciata delle luci è di colore verde, e non più bianca, cosa che la fa mimetizzare meglio tra le foglie finte dell'albero, dando più valore agli effetti.

Piccola postilla: le luci sono resistenti all'acqua (certificazione IP65), quindi potenzialmente possono essere installate all'esterno, ma l'alimentatore non lo è. O, meglio, è resistente solo agli schizzi, dunque andrebbe ben protetto per l'uso in giardino, in terrazzo o sul balcone.

Tutto il controllo delle luci avviene tramite l'app Govee Home: si è evoluta rispetto alle versioni precedenti, che avevamo avuto il piacere di sperimentare nelle lampade da terra Govee Lyra.

Non ci sono però telecomandi o altri accessori fisici: vi è un tastino di accensione, su un supporto dotato anche di adesivo, ma per gestire le luci dovete necessariamente scaricare l'app, disponibile per Android e iOS.

La configurazione, però, è semplice e veloce. Basta seguire i vari passaggi e collegare le luci ad una rete Wi-Fi (va bene anche un hotspot), dopodiché l'app farà il resto.

Un aggiornamento del firmware è generalmente richiesto al primo avvio, ma è una procedura rapida che apre la porta a nuovi effetti e funzionalità, aggiunti regolarmente dall'azienda.

Durante la nostra prova, infatti, sono stati rilasciati diversi nuovi effetti natalizi, segno che Govee continua a migliorare l'esperienza anche dopo l'acquisto.

Tra l'altro le luci sono compatibili con Alexa e Google Assistant proprio come buona parte dei prodotti di Govee, permettendo un controllo vocale intuitivo. C'è anche il supporto a Matter, il che è davvero gradito per gli amanti della domotica.

L'apertura dell'app, inizialmente, può risultare un po' disorientante. Se avete già esperienza con altri prodotti dell'azienda, questa navigazione sarà più familiare, ma chi è alle prime armi potrebbe sentirsi sopraffatto dalle tante opzioni.

Una volta presa confidenza con l'interfaccia, è evidente che la grafica aggiornata ha migliorato l'usabilità complessiva, rispetto appunto a quando abbiamo testato Govee Lyra.

Scelte appunto le luci dall'homepage che racchiude tutti i prodotti dell'ecosistema installati, si viene accolti da diverse icone, ciascuna delle quali, una volta premuta, svela un sottomenù.

Il cuore dell'app è la sezione "Scena", che raccoglie più di un centinaio di opzioni per gli effetti luminosi, divisi in categorie come festività, emozioni, stagioni e molto altro.

Ogni scena ha una sua personalità: ci sono luci che vanno a ritmo di musica (catturando l'audio dai microfoni interni delle luci o dallo smartphone, ed in entrambi i casi funzionano molto bene), altre che cambiano colore in base a specifici eventi o festività, e persino modalità di simulazione come un cielo stellato o l'effetto "Corsa ai regali" che evoca l'immagine della slitta di Babbo Natale, con una fila di LED rossi e marroni che salirà dal basso verso l'alto.

È un peccato però che non ci sia un'anteprima dell'effetto in app, anche per paragonarlo alla realtà.

La varietà è davvero sorprendente e permette di creare un'atmosfera unica per qualsiasi occasione, che vogliate un'atmosfera più evocativa, più gioiosa o più dinamica, in base alle vostre preferenze.

Il controllo è semplice, preciso e soprattutto fulmineo, e la possibilità di sincronizzare le luci con la musica è una funzione che arricchisce ulteriormente l'esperienza.

Di funzioni di personalizzazione ne è pieno: molti di voi si accontenteranno delle scene pre-impostate, che sono senz'altro le migliori, ma Govee mette in campo tutta una serie di strumenti aggiuntivi, molti dei quali, almeno dal nostro punto di vista, sono pure superflui.

Di sicuro meglio uno in più che uno in meno, anche se l'interfaccia, come detto, è un po' confusionaria.

In ogni caso, per i più creativi, l'app offre anche la possibilità di personalizzare le luci grazie alla funzione graffiti, che permette di disegnare pattern personalizzati.

Bisogna anzitutto effettuare la scansione 3D dell'albero con la fotocamera, operazione in grado di far capire all'app la posizione di ogni LED, in modo tale che possiate intervenire sulla singola luce, tracciando magari delle linee illuminate.

Purtroppo la funzione non è molto intuitiva, e risulta imprecisa e poco pratica perché si fa fatica ad identificare la posizione di un LED rispetto ad un altro.

Poi, proprio perché Govee vuole farvi divertire, ci ha piazzato pure dei minigiochi, uno dei quali vi chiede di battere le mani per accendere tutte le luci nel più breve tempo possibile. Ecco, la vicina non credo che sarà contenta.

Meglio di sicuro la funzione di intelligenza artificiale, che consente di creare una scena in base alla vostra richiesta: l'AI non è molto creativa e si perde in scene un po' troppo statiche per i miei gusti, limitandosi a farvi poco più da consulente tra le scene già disponibili, ma magari in futuro potrebbe migliorare.

Insomma, una volta digerita l'interfaccia dell'app, vi divertirete a sperimentare le scene, combinando i colori tra loro e cercando la migliore, in base ai vostri gusti.

Il prezzo di 99€ per 200 LED e 20 metri non è basso, anche considerando la qualità, la tecnologia e la continua aggiunta di nuove funzionalità tramite aggiornamenti. Si tratta di un investimento che vale la pena per chi è un grande fan del Natale, ma vi invitiamo comunque ad acquistarle quando vanno in offerta, poiché i periodi di promozione sono frequenti sui dispositivi Govee.

Con gli sconti (al momento vi è un 25% tramite casella "COUPON"), il costo scende a cifre più appettibili. Date uno sguardo ai box in alto, anche perché ci sono più varianti, sia con cavo verde, che con quello trasparente.

Il sample per questa recensione è stato fornito da Govee, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha offerto alcun tipo di compenso monetario.

L'articolo Mi sono vestito da Babbo Natale per recensire le nuove luci smart di Govee sembra essere il primo su Smartworld.

Mentre (quasi) nessuno ha Android 15, Google ha già rilasciato Android 16 DP1

Wed, 11/20/2024 - 08:40

Appena un mese fa Google ha rilasciato la prima versione stabile di Android 15, e incredibilmente nella serata di oggi ha rilasciato Android 16. Sì, avete capito bene: Google rilascia la prima Developer Preview di Android 16, il major update del robottino verde che era atteso per il prossimo anno.

Un cambio di passo in termini di tempistiche era nell'aria, ma di certo non ci aspettavamo Android 16 così in anticipo rispetto ai classici tempi di Google nel rilasciare le nuove versioni di Android. Andiamo quindi a vedere quali sono le novità di questo primo assaggio di Android 16, e come provarle.

La release appena rilasciata da Google si identifica con Android 16 DP1, ovvero la prima Developer Preview di Android 16. Le anteprime per sviluppatori sono delle build abbastanza primitive, le quali potrebbero non funzionare correttamente sotto diversi aspetti. Ma questo non ci impedisce di vedere quali sono le novità di Google per Android 16, almeno in parte.

  • Connessione Salute, la piattaforma integrata su Android che permette di raccogliere dati relativi alla salute e alle attività fisiche, soprattutto dai dispositivi indossabili connessi al nostro smartphone, sarà in grado di registrare e sincronizzare anche i referti medici. Una novità di particolare rilevanza considerando come la digitalizzazione stia correndo rapidamente anche nel settore clinico e ospedaliero.
  • Con Android 16 sarà anche più semplice non farsi assillare dalle notifiche compulsive. Con la funzionalità cooldown per le notifiche (ancora non sappiamo come verrà tradotta in italiano) Android minimizzerà il volume e le notifiche quando se ne riceveranno in gran numero nello stesso arco di tempo. Il tempo di minimizzazione potrà arrivare a due minuti, e non impatterà su sveglie, chiamate e conversazioni contrassegnate come prioritarie.
  • Arriva la possibilità di condividere l'audio con dispositivi multipli. Con Audio Sharing sarà infatti possibile condividere i contenuti che si stanno ascoltando con altri dispositivi, e quindi potenzialmente con altre persone. Come vedete dalle immagini in basso, la funzionalità permetterà la connessione e la condivisione dell'audio con altri dispositivi compatibili con Bluetooth LE. Al momento sembra essere disponibile per Pixel 8 e Pixel 9.
  • Per il display arriva la possibilità di diminuire ulteriormente la luminosità in determinate condizioni. Si tratta della funzione che sostituirà l'opzione Extra dim che abbiamo avuto a disposizione fino ad Android 15.
  • Dalle informazioni di sistema viene confermato che il nome in codice di Android 16 è Baklava, e in questo articolo abbiamo spiegato il motivo della scelta di Google.

Cominciamo subito con il vedere quali sono i modelli compatibili con la prima Developer Preview di Android 16. Si tratta ovviamente dei Pixel di Google, cosa che avverrà anche per le beta pubbliche. Ecco i modelli compatibili:

  • Pixel 6, Pixel 6 Pro
  • Pixel 6a
  • Pixel 7, Pixel 7 Pro
  • Pixel 7a
  • Pixel Tablet
  • Pixel Fold
  • Pixel 8, Pixel 8 Pro
  • Pixel 8a
  • Pixel 9, Pixel 9 Pro, Pixel 9 Pro XL
  • Pixel 9 Pro Fold

Come si installa Android 16 DP1? Ribadiamo che non si tratta di una beta, e quindi non potremo seguire la guida per entrare nella beta di Android. Sarà infatti necessario usare Android Flash Tool, lo strumento messo a disposizione da Google per sviluppatori e utenti più curiosi, e anche temerari.

Questo perché si tratta di una Developer Preview, e installarla sul proprio dispositivo potrebbe pregiudicarne l'utilizzo quotidiano. Se volete comunque provare, allora dovete accedere a questo link dove troverete la procedura e i link di download. Sottolineiamo che si tratta di una procedura che prevede lo sblocco del bootloader, un'operazione che implica il reset del dispositivo ai dati di fabbrica (ecco come fare un backup su Android).

Se invece volete stare tranquilli, allora vi suggeriamo di attendere almeno il rilascio della prima beta pubblica di Android 16.

Con il rilascio di questa prima Developer Preview di Android 16 abbiamo anche modo di vedere quando arriveranno i prossimi aggiornamenti della nuova versione di Android.

La linea temporale che trovate in basso è stata appena condivisa da Google, e ci mostra quando arriverà la seconda Developer Preview e le beta pubbliche. L'altra notizia importante riguarda proprio il rilascio delle prime beta, il quale avverrà a partire da gennaio 2025, ovvero con un rilevante anticipo rispetto alle solite tempistiche di Google.

La prima versione stabile di Android 16 dovrebbe arrivare intorno a maggio 2025, o al massimo giugno.

Per rimanere in tema, qui sotto trovate una serie di guide che potrebbero interessarvi se volete approfondire l'utilizzo di Android:

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Microsoft presenta un PC Windows... senza Windows!

Tue, 11/19/2024 - 18:02

Microsoft ha annunciato oggi il suo primo PC Desktop, ma non è esattamente quello che chiunque avrebbe pensato. Si tratta del prmio dispositivo al mondo "boot to cloud", ovvero progettato per far girare una versione di Windows 11 che non è installata localmente, ma disponibile in streaming online tramite Windows 365.

Questa quintessenza del cloud computing si chiama Windows 365 Link e sarà in vendita da aprile 2025 per 349$. In realtà un minimo di software è installato al suo interno, ma giusto quello che basta per eseguire Windows dal cloud, piuttosto che il classico sistema operativo standalone.

Come conseguenza di ciò, le sue specifiche sono abbastanza di basso livello. Ignoto processore Intel (il suo stesso anonimato è segno che non ci sia di che vantarsi), 8 GB di RAM, 64 GB di archiviazione, e un design fanless. Nonostante ciò sono supportati fino a 2 monitor 4K, e a bordo c'è anche un buon numero di porte (USB-A, USB-C, jack audio, ethernet, DisplayPort, e HDMI)

Ovviamente buono il fronte connettività, col supporto al Wi-Fi 6E, ma è chiaro che ci sarà bisogno anche di una buona connessione in generale, o il sistema sarà letteralmente inutilizzabile. Presente anche il Bluetooth 5.3, per collegare accessori vari.

Piccolissime le dimensioni, con appena 120 x 120 x 30 mm (Mac mini M4 chi?), ideale per qualsiasi scrivania e per dei setup davvero ultra minimali. Se e quando arriverà anche da noi, sarà un piacere provarlo, ma non perderemo il sonno nell'attesa.

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I suggerimenti di Instagram fanno schifo? È in arrivo il tasto reset per tutti!

Tue, 11/19/2024 - 17:47

Sarà capitato a tutti prima poi: qualche like di troppo qua e là, qualche persona seguita un po' a caso, e Instagram comincia a suggerirci contenuti che non ci interessano minimamente.

Che siano nel feed, in Esplora o nei Reels, i consigli di Instagram sono comunque una fonte preziosa per scoprire qualcosa di nuovo, nonché uno dei modi più facili per tenerci incollati all'app, uno scroll dopo l'altro. 

Ebbene, se non dovessimo essere soddisfatti, a breve potremo resettare tutto con un semplice clic e ripartire da zero, come se fossimo nuovi utenti Instagram.

L'idea è nata per tutelare gli adolescenti, un tema sempre caldo per molti social network, ma questa funzione non sarà limitata solo a loro, ma disponibile per tutti.

Una volta "resettato Instagram", la personalizzazione tornerà col tempo, mostrando contenuti basati su quelli con cui abbiamo interagito, inclusi gli account. Al momento del reset, l'app proporrà anche di controllare gli account seguiti e di cancellare quelli che condividono contenuti che non ci interessano, a ulteriore conferma di come questi influenzino le decisioni dell'algoritmo di Instagram.

In un mondo ideale un algoritmo del genere dovrebbe capire da solo, col passare del tempo, come evolvono i gusti dei singoli utenti, senza bisogno di un'azione così drastica, ma in mancanza di ciò il classico "formattone riparatore" è sempre la soluzione a ogni male.

In attesa che questa opzione diventi disponibile per tutti (potrebbe volerci qualche settimana) vi lasciamo alcune guide utili per usare Instagram.

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Arriva il fine settimana LEGO Insiders: doppi punti, tre regali (c'è anche il Giradischi) e sconti esclusivi per gli iscritti

Tue, 11/19/2024 - 16:59

Torna il Weekend LEGO Insiders, un fine settimana dedicato agli iscritti al programma Insiders ufficiale.

Il 23 e il 24 novembre il LEGO Store online si popolerà di sconti speciali, regali con gli acquisti, doppi punti e anche nuovi premi da riscattare nell'area apposita.

Scopriamo insieme tutti i dettagli del fine settimana dedicato ai soci LEGO. E ricordatevi di iscrivervi al nostro gruppo Facebook ufficiale!

Per sbloccare i due regali con gli acquisti di cui vi parleremo a breve servono investimenti piuttosto cospicui. Se non altro questo Weekend Insiders è come sempre caratterizzato da doppi punti con gli acquisti!

Solitamente 1€ di spesa equivale a 7,5 punti Insiders. Per questo weekend (23 e 24 novembre 2024) 1€ di spesa equivale a 15 punti Insiders. 100€ di spesa quindi vengono convertiti in 1.500 punti.

Per capirsi, può quindi equivalere a 10€ di cashback su 100€ di spesa. Ora più che mai risulta valida questa affermazione, visto che LEGO ha rivoluzionato il modo in cui si possono riscattare i punti per convertirli in sconto.

Se spendete 250€, che è la cifra richiesta per portarsi a casa i due regali che vedremo qui di seguito, guadagnerete 3.750 punti Insiders, che equivalgono a 25€ di cashback.

E ora vediamo i due regali con gli acquisti!

È il regalo più ambito di questo Weekend Insiders. LEGO Giradischi vintage #40699 è composto da 310 mattoncini, e una volta assemblato misura 16 x 12 centimetri di base e circa 4 di altezza.

È piccolino, ma è una riproduzione fedelissima, dotata di LP, puntina mobile, coperchio, pulsanti e tanti altri dettagli. Il valore del set è di 29,99€.

L'unico modo di averlo è spendere almeno 250€ sul LEGO Store ufficiale a partire dalla mezzanotte di sabato 23 novembre. Qui trovate il countdown preciso.

C'è un altro regalo sempre a partire dal prossimo weekend: LEGO Treno di Natale #40700. Del valore di 19,99€, questo set permette di riprodurre un piccolo treno dotato di locomotiva a vapore e 2 carrozze che possono essere staccate per riorganizzare il loro ordine.

Le due carrozze sono cariche di regali, e c'è anche un albero di Natale girevole. È composto da 294 pezzi, e una volta assemblato misura 15 cm di lunghezza, 4 di larghezza e 8 di altezza.

Può essere vostro spendendo da 170€ in su sul LEGO Store online a partire sempre da sabato 23 novembre.

Ci sarebbe anche lui, il Set attività artistiche natalizie #5009114, una valigetta che include:

  • 4 cracker di Natale
  • 4 adesivi in feltro (minifigure dell'omino di pan di zenzero, pupazzo di neve, renna e schiaccianoci)
  • 4 biglietti di auguri, buste ed etichette regalo
  • 4 fogli con minifigure a tema natalizio da colorare
  • 2 cartellini per porta a tema natalizio
  • 2 fogli di adesivi festivi

Su questo però c'è una ulteriore limitazione. La spesa minima deve ammontare a 65€, ma è valida solo con acquisti su temi selezionati, ovvero City, Friends, DUPLO, DREAMZzz e NINJAGO.

L'area Insiders si arricchirà anche di nuovi premi da riscattare con i punti. Non possiamo linkarvi la pagina dei nuovi prodotti, ma sul sito LEGO ci sono le immagini dei primi premi che faranno capolino il 23 novembre prossimo.

Fra questi c'è un mini set che riproduce la nave dei pirati e una pallina di Natale da 1.800 punti.

Non possiamo mostrarvi nulla in anteprima, ma dal 23 novembre fino al 2 dicembre prossimi, gli iscritti al programma LEGO Insiders potranno accedere a una selezione ristretta di set in sconto.

Possiamo però dirvi in quale pagina saranno pubblicati gli sconti. In questa pagina qui! Aggiungetela ai preferiti, è sempre la stessa e periodicamente potreste trovarci nuovi sconti, soprattutto in questo periodo di feste.

Pagina sconti speciali LEGO Insiders

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Android 15 arriva anche sui tablet: ecco l'aggiornamento per OnePlus Pad 2

Tue, 11/19/2024 - 14:54

OnePlus Pad 2 è uno dei primi tablet in assoluto a ricevere ufficialmente l'aggiornamento ad Android 15. L'arrivo del nuovo sistema personalizzato OxygenOS 15 segna, infatti, il passaggio alla nuova versione di Android, ed include anche tante funzionalità aggiuntive in esclusiva per il tablet di OnePlus.

L'aggiornamento ad OxygenOS 15 per OnePlus Pad 2 è stato ufficialmente rilasciato in versione stabile, quindi nelle prossime settimane arriverà a tutti i dispositivi compatibili.

Oltre ad integrare tutte le novità di Android 15, la nuova versione del sistema OnePlus ha al suo interno anche tante funzionalità particolari, come spiega il lunghissimo changelog che trovate a seguire.

I cambiamenti più interessanti, oltre a quelli relativi a performance e animazioni, sono legati alle notifiche Live Alerts, che hanno subito un netto miglioramento sia a livello estetico che per l'interagibilità.

Importanti miglioramenti anche per la gestione delle finestre flottanti (utilissime su tablet) e per le funzioni di elaborazione delle immagini, sempre più potenti.

In attesa dell'arrivo di Android 15 sul vostro OnePlus Pad 2, vi consigliamo di dare un'occhiata alla prova di OxygenOS 15 sullo smartphone OnePlus 12, il primo a ricevere l'aggiornamento. Abbiamo scritto un articolo con tutte le novità e girato un video per mostrarvele in uso.

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Scintille Folgoranti, la nuova espansione Pokémon GCC che sta andando a ruba: cosa offre e dove comprarla

Tue, 11/19/2024 - 14:43

L'espansione Scarlatto e Violetto – Scintille Folgoranti del Gioco di Carte Collezionabili Pokémon (GCC), rilasciata l'8 novembre 2024, ha introdotto una serie di novità che hanno catturato l'attenzione sia dei collezionisti che dei giocatori competitivi.

Questo set si distingue per l'introduzione di nuovi Pokémon-ex Teracristal Astrali e nuove carte ASSO TATTICO, il ritorno delle meccaniche Tempo Passato e Tempo Futuro, e una varietà di altre carte che arricchiscono l'esperienza di gioco.

È insomma il set da puntare per questo Black Friday, anche se i prodotti a esso legati sono andati letteralmente a ruba.

Con oltre 250 carte uniche, tra cui Pokémon-ex, carte Allenatore e nuove Energie, Scintille Folgoranti punta a soddisfare le esigenze sia dei collezionisti che dei giocatori competitivi, consolidando il suo ruolo di espansione fondamentale per il metagame attuale.

Un elemento distintivo dell'espansione è il focus su Pokémon di tipo Lampo e Drago, due categorie che raramente condividono una presenza così dominante nello stesso set. Questa scelta non solo porta una ventata d'aria fresca nelle strategie di gioco, ma apre anche la strada a mazzi tematici incentrati su tipi che spesso erano rimasti in secondo piano nelle espansioni precedenti.

Le carte di tipo Lampo, ad esempio, offrono una velocità di gioco elevata e attacchi potenti a basso costo energetico, mentre i Pokémon di tipo Drago, pur richiedendo costi di Energia misti, compensano con abilità devastanti e resistenza superiore.

L'espansione è arricchita anche da un forte impatto estetico: molte carte presentano illustrazioni dettagliate che mettono in risalto i Pokémon in pose dinamiche, spesso ambientati in contesti naturali o in battaglia. C'è anche da dire che questa cosa si può dire anche di tante altre espansioni che hanno preceduto Scintille Folgoranti.

Le carte olografiche e le versioni rare alternative sono un chiaro richiamo per i collezionisti, con disegni esclusivi e un livello di dettaglio che impreziosisce ulteriormente il set. Gli appassionati di artwork non potranno resistere alla bellezza di carte come Pikachu-ex Teracristal Astrale, che unisce il design cristallino alle luci vibranti del tipo Lampo.

Vorremmo mostrarvela dal vivo, ma dovrete accontentarvi di uno Slaking-ex che comunque, con il suo Colpo Immane da 280 danni, fa la sua sporca figura.

Tra le tante carte che compongono l'espansione ce ne sono alcune contraddistinte dai simboli Tempo Futuro e Tempo Passato, meccaniche introdotte nell'espansione Paradosso Temporale.

Ci sono poi Pokémon-EX Teracristal Astrali, come il Pikachu EX che è un po' il simbolo di questa nuova espansione, e c'è anche il ritorno di carte ASSO TATTICO.

L'introduzione di Scarlatto e Violetto – Scintille Folgoranti ha avuto un impatto significativo sul metagame del GCC Pokémon.

Proprio le carte Teracristal Astrali e ASSO TATTICO appena citate permettono di introdurre nuove strategie, obbligando magari tanti giocatori a rivedere i loro mazzi.

Non solo: la presenza di tante carte di tipo Lampo e Drago poteranno sicuramente all'aumento dell'uso di carte di questo tipo, e di conseguenza anche questo potrebbe portare a dover correre ai ripari con carte specifiche.

Su Amazon l'espansione Scintille Folgoranti è andata letteralmente a ruba, tant'è che uno dei migliori prodotti a essa legata, il Set Allenatore Fuoriclasse, risulta esaurito. Persino da altri rivenditori, come MediaWorld, al momento non risulta disponibile.

Occhio al prezzo di listino: ammonta a circa 55€, se lo trovate a di più è perché il rivenditore sta applicando dei rincari. Su eBay alcuni prodotti dell'espansione hanno raggiunto prezzi folli.

Potete però consolarvi con altri prodotti. C'è per esempio il Bauletto da Collezione che include tre carte promozionali olografiche, sei buste di espansione e altri gadget a 34,90€, anche se ci vuole una settimana circa per averlo.

Ci sono tanti altri prodotti, ma vi conviene controllare la disponibilità di ognuno prima di ordinarli.

Oltre a quelle che vi abbiamo mostrato nei paragrafi precedenti, vediamo qualche altra carta che abbiamo avuto la fortuna di trovare nelle bustine dell'espansione Scintille Folgoranti. Tra queste c'è anche Kecleon con illustrazione esclusiva che vi avevamo mostrato in anteprima assoluta a metà ottobre.

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Cringe, pistacchio e "ignoranza": come i catanesi hanno conquistato TikTok

Tue, 11/19/2024 - 13:46

La Gen Z ha rovinato i social network. So che è un'affermazione forte, probabilmente impopolare, ma mi prendo la piena responsabilità per scriverla.

E di modi per dimostrare la mia tesi ce ne sarebbero a bizzeffe: potrei analizzare gli aspetti socio-culturali dei contenuti pubblicati, scandagliare i trend del momento, mostrare numeri e statistiche. Non farò nulla di tutto questo.

Esiste un argomento più convincente per spiegare quello che voglio dire, ed è dannatamente più divertente (cosa che non guasta). Oggi vi racconterò una delle wave più pazze che mi sia capitato di vedere sui social negli ultimi anni.

Gli ingredienti principali sono tre: Catania, TikTok e il marketing. Armatevi di una generosa dose di sospensione dell'incredulità ed immergetevi con me in questo mare di trash auto-compiaciuto. Ne uscirete migliori, o almeno vi sarete fatti qualche risata.

Maggio 2024. Nella sezione "Per te" del mio TikTok compare un video, quello che vedete a seguire. L'ambientazione è chiara, è scritto esplicitamente che si tratta di un "incidente folle a Catania". La situazione sembra drammatica, eppure bastano solo pochi secondi per accorgersi della burla.

L'uomo disteso a terra, di fianco ad un enorme tagliere pieno di cibo, è lo chef della Trattoria Sapuri. Quello a cui stiamo assistendo non è un vero incidente, è una goffa scenetta che introduce lo spettatore al vero focus del video: la presentazione dell'apericarbonara.

Insomma, è una pubblicità, in tutto e per tutto.

Da buon cacciatore di tesori del trash, come sono sempre stato, vado sul profilo della trattoria e inizio a spulciare qualche altro video. Vedo che il format è sempre lo stesso: inizio che non c'entra nulla col resto (il famoso gancio), presentazione velocissima dei prodotti, capacità attoriali sotto zero, movimenti di macchina da mal di mare, montaggio frenetico, effetti sonori a profusione.

Inoltre, ci sono alcuni elementi ricorrenti su cui voglio puntare l'attenzione, già presenti nel video in alto:

  • Il prezzo viene detto solo alla fine, ma già nella prima parte c'è una piccola anticipazione, per creare hype e far rimanere lo spettatore ancorato ("Il prezzo? Un attimo, ora te lo dico...");
  • Elementi divisivi e palesemente sbagliati (La carbonara viene indicata come "La regina di Napoli") per generare reazioni e commenti indignati;
  • Atmosfera surreale e commenti di scherno da parte dei (finti) passanti, perché non ci si prende troppo sul serio;
  • Montaggio talmente serrato che le frasi vengono tagliate male, perdono le ultime sillabe, per rendere il tutto ancora più confuso.

Alla fine della fiera, il video è super trash ma è divertente, lo guardo e me ne dimentico. Penso, tra me e me, che è solo un goffo modo di sponsorizzare una trattoria di dubbia qualità. Mi sbaglio di grosso, ma ancora non posso saperlo.

Dopo qualche giorno, sui miei feed di TikTok e Instagram iniziano a spuntare altri video simili a quello di Trattoria Sapuri, pubblicati da profili diversi ma con uno stile molto simile.

Tra i migliori mi tocca segnalare questi:

  • Un bar tabaccheria che fa i "flat croissant" senza saperne pronunciare il nome, con un dissing a Iginio Massari;
  • Un panificio che rischia di essere sfondato da un'auto perché fa i panuozzi super pistacchiosi;
  • Una pizzeria che sventa una rapina con un tagliere pieno di cibo pistacchioso;
  • Una kebabberia sul rischio del fallimento salvata dal kebab super pistacchioso;
  • Una pinseria con tanti giochi da tavolo che sta per essere presa a palate;
  • Una gastronomia che sfama un bambino venuto da Napoli con la carbonara.

Tutti i video hanno tre cose in comune: sono sponsorizzazioni di attività commerciali catanesi, riguardano il cibo e sono realizzati in modo molto trash.

Ovviamente hanno tutti valanghe di visualizzazioni, spesso a milioni, condite anche da migliaia di like e commenti. Un successo strepitoso, non c'è che dire.

Questo mi pare il momento adatto per rivelarvi un dato importante: io non vivo a Catania, anzi non ci sono mai stato. In più, non seguo e non ho mai seguito profili dedicati alla cucina, né su TikTok né su Instagram.

Dunque, com'è possibile che io sia costretto a vedere tutti questi video di foodpornari catanesi? Perché continuano ad apparire senza sosta sui miei feed in due social diversi? Cos'ho fatto di male all'algoritmo?

Col passare delle settimane la situazione si fa ancora più demenziale. Se finora avevo visto questo strano format usato solo per ristoranti e trattorie, in pochissimo tempo si allarga anche ad altri tipi di attività commerciali, anche quelli più inaspettati.

Non mi credete, vero? Farei fatica anch'io, non lo nego. Allora sentitelo con le vostre orecchie, il video è questo.

Anche in questo caso, il successo è immediato. Alcuni di questi video superano ampiamente 3 milioni di visualizzazioni, altri hanno numeri più contenuti, ma sta di fatto che sono cifre ben più alte da quelle che ci si potrebbe aspettare da contenuti di questo tipo.

Cosa li rende così accattivanti? Perché vanno così forte sia su TikTok che su Instagram?

A questo punto, gli indizi sono troppi. I miei feed sono intasati di video di catanesi che provavano a vendermi qualcosa, tra kebab, pizze, profumi, porte o altro ancora. I miei amici mi mandano quotidianamente messaggi per segnalarmi che anche loro sono stati colpiti da quest'invasione.

I catanesi si stanno prendendo TikTok.

Ma non è un'invasione, non è un glitch nella matrice. È solo un'enorme campagna di marketing, orchestrata da una furba agenzia di social media management di Catania.

La verità non è così difficile da scoprire, perché è la stessa agenzia a rivelarsi. La formula viene spiegata, è tutto alla luce del sole. Nessun mistero, solo pochi scrupoli e tantissimi trend da cavalcare.

Tutti i ristoranti, le pizzerie, le aziende e gli altri esercizi commerciali di cui vi ho parlato si appoggiano a quest'agenzia di comunicazione per far crescere i numeri sui loro profili social, per farsi vedere e far aumentare i guadagni. E non è importante che lo facciano a suon di trash, quello che conta è fare visualizzazioni.

Non è un caso, dunque, che nei video ci sia un tasso di cringe da far lacrimare gli occhi. Quel cringe è voluto, è fatto apposta per generare sorpresa, ilarità, disgusto, imbarazzo, livore. Un'emozione, una qualsiasi.

E quindi via a quintalate di pistacchio ovunque, al trapianto della carbonara a Napoli, ai bambini che vengono usati come cavalli di Troia per intenerire (prima) e vendere il prodotto (poi). Vanno bene anche la le tirate di capelli, le palate al marciapiede, il maschilismo tossico, gli incidenti simulati.

Vanno bene, persino, gli stessi format rubati dall'estero e riclicati a più non posso. E se l'algoritmo non ti premia una volta, ci si riprova finché non arriva il vento giusto.

Ormai ho superato da un pezzo i 30 anni, non dovrei più sorprendermi. Eppure, ogni volta che mi accorgo dei piccoli cambiamenti generazionali nel modo d'interpretare la realtà, resto sempre a bocca aperta.

Badate bene, non è un giudizio di valore, non è una condanna. Tocca spiegarmi bene, per evitare fraintendimenti.

La campagna di marketing portata avanti dall'agenzia di Catania e dai suoi clienti è indiscutibilmente un successo. I numeri sono altissimi, anche per i contenuti meno "provocatori", anche se il grosso lo fanno sempre quelli più assurdi o quelli di cattivo gusto.

Il successo è talmente evidente che sono addirittura nate imitazioni e parodie, che usano lo stesso stile e cercano di cavalcare l'onda. Funziona tutto alla grande, ormai è un meccanismo che si auto-alimenta.

E non è una sorpresa, ci mancherebbe altro. Sono anni che sui social il marketing è diventato trash, punta più ad intrattenere che a vendere direttamente. In origine era Taffo, poi sono arrivati il social media manager di Unieuro, Angela e la "bela fisica", il commesso tifoso del Napoli, New Martina, "con mollica o senza".

La mia impressione è che siamo già entrati in una nuova fase, con figure più peculiari che stanno emergendo: oltre a quelle di cui ho già parlato, segnalo la Dottoressa Amelia, l'Antico Forno Santa Caterina, quello che sbatte le pale per vendere auto. Ultima chicca: l'account ufficiale Samsung dei Paesi Bassi, che pubblica roba così fuori di testa che faccio fatica a descriverla.

Insomma, l'asticella del trash si sta alzando (o abbassando, sono punti di vista) sempre di più in pochissimo tempo. All'alba dei social network (2008-2013) servivano anni per poter creare una wave, per imporre uno stile riconoscibile, per fare in modo che quel linguaggio diventasse comprensibile ad un pubblico ampio. Adesso avviene tutto in pochi mesi, a volte basta qualche settimana.

Il vero problema è che ormai siamo entrati in un loop. I format, i contenuti, i prodotti sono sempre gli stessi. Cambia l'intensità delle urla, cambia l'oggetto della provocazione, tutto il resto rimane sostanzialmente invariato.

Il trash di qualche anno fa torna in versione remastered, con nuovi linguaggi e nuovi mezzi, ma trash era e trash rimane.

La domanda che mi sono fatto in questi mesi, studiando l'inesorabile crescita dei video trash catanesi, è stata sempre la stessa: perché funzionano così dannatamente bene?

La risposta, per me, è sin troppo semplice: è colpa della Gen Z. L'ho detto all'inizio, non ci dovrebbero essere sorprese a questo punto. Era qui che volevo arrivare.

Se questi video hanno fatto così tanto successo, è perché hanno saputo intercettare alla perfezione il loro target di riferimento (la Gen Z appunto), soprattutto su TikTok. Un target che si è dimostrato molto attratto da contenuti trash e cringe, che già da un paio d'anni è capace d'indirizzare l'attenzione degli algoritmi verso format discutibili, almeno agli occhi delle generazioni meno giovani.

E sarebbe un problema di poco conto se questi benedetti algoritmi proponessero davvero contenuti basati sugli interessi degli utenti, ma sappiamo tutti che non è così. Quando parte una wave, parte per tutti.

Se l'algoritmo intuisce che c'è un forte interesse su un determinato format, stai sicuro che lo farà vedere a quante più persone possibili, anche quelle che non c'entrano assolutamente nulla coi contenuti dei video.

La colpa della Gen Z è di essere cascata all'interno del meccanismo orchestrato dalle società di marketing, diventandone l'ingranaggio centrale, quello che permette a tutto il carrozzone di andare avanti e diventare ancora più chiassoso.

E forse è una colpa indiretta, sto volutamente esagerando il tono del discorso, eppure produce effetti reali. La Gen Z è stata capace di portare al successo contenuti che altre generazioni avrebbero fatto fatica a prendere sul serio, ha già creato problemi assurdi frutto solo di una concentrazione delle attenzioni molto più alta del necessario.

Non che i millennial o i boomer siano mediamente più svegli, sia chiaro. Non voglio difendere i vecchi, non voglio attaccare i giovani. Mi sembra solo che, in questo caso specifico, la Gen Z abbia contribuito molto più delle altre generazioni.

Tanto, alla fine della fiera, ci perdiamo tutti. La nuova wave di cui parlo è un meccanismo auto-distruttivo, che sta provocando un impoverimento della varietà di contenuti di cui potremo valutare la gravità solo tra qualche anno.

L'algoritmo di TikTok – e in modo non dissimile quello di Instagram – è costruito non per farvi vedere contenuti di qualità, ma per mostrarvi quello che va di moda, secondo i vostri interessi (ma non troppo). E quello che va di moda, spesso, è un format riciclato mille volte.

A maggio di quest'anno, Alessandro Mannucci scriveva su Rolling Stone che "i food pornari catanesi si stanno mangiando il tuo algoritmo", ed era vero. Anzi, è ancora più vero adesso, che l'algoritmo sembra sia stato completamente divorato dai contenuti di cui vi ho parlato.

Non ce l'ho davvero con la Gen Z, anche se ormai mi sono arreso al fatto che mediamente ha gusti troppo lontani dai miei. Sto generalizzando, sto facendo un po' di sarcasmo, prendete queste parole con la dovuta ironia.

Non ce l'ho nemmeno coi catanesi, ci mancherebbe altro. Vorrei scrivere che "ho tanti amici catanesi" e sarebbe anche la verità, ma frasi di questo genere sono diventate ormai troppo cringe.

Quello di cui vi ho parlato finora non è tanto un problema generazionale, è un problema tecnologico (ed è per questo che ne parlo su SmartWorld). Il responsabile ultimo della situazione attuale dei social è l'algoritmo, che decide vita o morte dei contenuti, al netto della loro qualità.

Si fa presto a fare milioni di visualizzazioni con contenuti provocatori, con le urla e con gli eccessi. Si fa ancora più presto su TikTok, che sembra un social fatto apposta per dare spazio a tali contenuti.

Bisognerebbe creare un algoritmo più etico? Sarebbe utile cambiare i parametri di valutazione dei contenuti, preferendo la qualità ai numeri puri? E chi dovrebbe stabilire cos'è davvero la "qualità"?

Sono domande troppo grandi e troppo complesse, non è questo il momento per discuterne. Quello che è più urgente, per me, è salvare i catanesi da TikTok e dalle agenzie di comunicazione.

Certo, i numeroni sui social piacciono a tutti, ma poi cosa rimane? A lungo andare, l'immagine di un'intera città rischia di essere compromessa perché l'algoritmo ha deciso di mostrare solo il suo lato trash. Il successo sui social, però, è passeggero, mentre l'onta del trash fa fatica ad essere ripulita.

Quando anche la wave dei food pornari catanesi sarà passata, forse vedremo con più chiarezza la situazione. Ma a quel punto ci sarà già una nuova wave, probabilmente peggiore, che invaderà il nostro feed su TikTok e ci distrarrà da tutti questi pensieri.

Magari sarà il grande ritorno dei gattini, gli unici esseri in grado di sconfiggere qualsiasi algoritmo per qualsiasi generazione.

L'articolo Cringe, pistacchio e "ignoranza": come i catanesi hanno conquistato TikTok sembra essere il primo su Smartworld.

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Tue, 11/19/2024 - 12:20

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