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I JVC Gummy mini costano così poco che meritano un'occhiata
All'interno della confezione di vendita troviamo la solita dotazione: due gommini aggiuntivi (taglie S ed L) e un cavetto USB/USB-C per la ricarica.
Gli auricolari sono in-ear e si incastrano ben a fondo nel canale uditivo: sono piccoli, leggeri e con una forma affusolata, se siete abituati agli in-ear non avrete troppi problemi. Al contrario, se siete tra gli utenti che non amano avere auricolari incastrati nell'orecchio, vi suggerisco di guardare oltre.
Nel complesso, però, i JVC Gummy mini rimangono ben incastrati e isolano molto dal rumore esterno, con i gommini in silicone che fungono un po' da tappi.
Il case è relativamente grosso, soprattutto considerando che offre solo 9 ore di autonomia in più. Pur non essendo particolarmente lungo, è molto spesso, il che lo rende più scomodo di altri in tasca.
La qualità audio non è elevatissima (parliamo sempre di un auricolari molto economici), ma l'ascolto è divertente: JVC scommette sui bassi e lo fa bene, con un un suono caldo e avvolgente. L'isolamento acustico garantito dalla forma degli auricolari migliora ulteriormente la resa dei bassi.
Il Bluetooth è in versione 5.1 e la connessione è sempre stabile, i codec supportati sono AAC e SBC e non c'è nessun problema di ritardo nell'audio guardando un film.
I controlli sono basati su tasti fisici, nascosti dietro la plastica degli auricolari. I pulsanti danno un bel feedback chiaro, ma sono duri da premere e fastidiosi, perché ti costringono a spingere l'auricolare dentro l'orecchio, soprattutto per doppio clic e triplo clic. Un workaround è tenere fermo l'auricolare tra pollice e medio, cliccando con l'indice, ma ovviamente non è il massimo della comodità.
I comandi funzionano così:
- Auricolare SX:
- Clic: Play/Pausa
- Doppio clic: Volume -
- Triplo clic: Volume+
- Auricolare DX:
- Clic: Play/Pausa
- Doppio clic: Traccia successiva
- Triplo clic: Traccia precedente
L'autonomia è di 6 ore con una singola ricarica: sufficiente, ma non eccelsa, considerando che non troviamo ANC o altre funzioni smart. Il case offre solo 9 ore aggiuntive (per un totale di 15 ore complessive), un po' poco, considerando le alternative sul mercato.
I microfoni sono sufficienti per chiamate in casa, in silenzio, ma subiscono molto il rumore di fondo e diventano praticamente inutilizzabili se ci si trova in contesti rumorosi.
Il prezzo è il punto forte di questi auricolari: 35€, un costo assolutamente accessibile, che ne giustifica (almeno in parte) le carenze.
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Il nuovo Codice della Strada diventa legge: stretta su monopattini, neopatentati, guida al telefono e non solo
Quello di cui abbiamo parlato ampiamente nei mesi scorsi alla fine si è concretizzato. Il nuovo Codice della Strada ora è legge. Arrivano diverse novità per noi che circoliamo sulle strade, con nuove strette che riguardano soprattutto chi usa i monopattini elettrici e non solo.
Il nuovo Codice della Strada include una serie di nuove normative, essenzialmente più restrittive in determinati contesti. Andiamo a vedere quali sono tutte le novità.
Il nuovo Codice della Strada è ufficialmente legge. Dopo l'approvazione della Camera avvenuta recentemente, il Senato ha approvato il nuovo Codice. Questo significa che tutte le modifiche che contiene rispetto alle precedenti normative sono subito in vigore.
Andiamo quindi a vedere quali sono le novità introdotte:
- Importanti novità arrivano per chi si sposta in monopattino. Arriva infatti l'obbligo di targa, casco e assicurazione (responsabilità civile) e il divieto di andare fuori dai centri urbani. Sono state introdotte multe salate per chi trasgredisce: si parla di sanzioni da 100 a 400 euro per chi circola in monopattino senza assicurazione, mentre la sanzione va da 200 a 800 euro per chi circola privo frecce e freno su entrambe le ruote. Abbiamo parlato nel dettaglio di queste novità in questo approfondimento.
- Per i neopatentati arrivano limitazioni più stringenti in termini di potenza del veicolo da guidare:
- Nuovo limite a 75 chilowatt per tonnellata per i primi 3 anni.
- Limite di 105 chilowatt per tonnellata per i veicoli M1 (anche elettrici o ibridi) per i primi 3 anni.
- Altra stretta arriva per la guida al telefono. Chi viene sorpreso usando il telefono alla guida infatti incorrerà subito in una multa che va da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 euro. Inoltre, è prevista la sospensione automatica della patente per una settimana se si hanno almeno 10 punti. Se si hanno meno di 10 punti invece la sospensione può allungarsi a 15 giorni. Questa è un'importante modifica rispetto alla precedente normativa, la quale prevedeva la sospensione solo in caso di recidiva. Con la nuova norma invece, in caso di recidiva, la multa sale fino a 1.400 euro con sospensione della patente fino a tre mesi e la decurtazione da 8 a 10 punti.
- Vengono inasprite anche le sanzioni per chi viene sorpreso alla guida sotto effetto di alcol e droghe:
- Chi ha un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 grammi per litro si rischia di incorrere in una multa tra 573 e 2.170 euro, con una sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
- Tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, si rischia l'arresto fino a 6 mesi, una sanzione che va da 800 a 3.200 euro e la sospensione della patente da 6 mesi a un anno.
- Se il tasso è superiore a 1,5 grammi per litro, è previsto l'arresto con una pena da 6 mesi e un anno e una sanzione che va da 1.500 a 6.000 euro, e la sospensione della patente da uno a due anni.
- Sempre per coloro che vengono sorpresi sotto effetto di alcol alla guida, in caso di recidiva (entro i due anni dalla prima sanzione) è prevista l'installazione del dispositivo alcolock sul veicolo, il quale impedisce l'avvio del motore se non viene verificato che il guidatore non è in stato di ebrezza.
- Chi provoca incidenti mortali o con lesioni gravi durante la guida in stato di ebrezza o sotto l'effetto di alcol sono previste pene più severe. Si parla di una reclusione da 2 a 7 anni per chi provoca un omicidio stradale.
- Le multe diventano più salate anche per l'eccesso di velocità:
- Chi supera il limite di oltre 10 km/h e non oltre 40 km/h incorrerà in una sanzione da 173 a 694 euro.
- Superando il limite di 40 km/h e non oltre 60 km/h rischia una sanzione che varia tra 543 e 2.170 euro.
- Chi supera il limite di oltre 60 km/h rischia una sanzione tra gli 845 e i 3.382 euro, con la sospensione della patente di guida da sei a dodici mesi.
- Con questo nuovo Codice della Strada arrivano nuove norme più restrittive anche sull'uso degli autovelox. Questi dispositivi dovranno essere certificati e tarati più frequentemente. Inoltre, viene abolito il cumulo delle multe in caso di più violazioni nella stessa ora e sullo stesso tratto di strada di competenza dello stesso ente. Se volete approfondire potete fare riferimento a questo nostro articolo.
Insomma, tutte le voci iniziate a circolare mesi fa sono confermate. Il nuovo Codice della Strada si rivela più restrittivo nei confronti di determinate categorie, soprattutto per quelle meno regolamentate finora.
Se siete frequentatori abituali delle autostrade italiane potrebbero interessarvi le guide e gli approfondimenti che trovate qui sotto:
- Come funziona il tutor in autostrada
- Come calcolare il pedaggio autostradale
- Come pagare il pedaggio autostradale
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Black Friday 2024 TV: i migliori televisori da comprare, anche per Natale
Il Black Friday è sempre più vicino e con il Natale che quest'anno cade particolarmente a ridosso è senz'altro un'ottima idea sfruttare gli sconti del venerdì nero per fare dei regali.
Ecco quindi che in questa pagina troverete una selezione dei migliori TV da acquistare a occhi chiusi, divisi per tipologia. Ma come funzionerà la nostra raccolta, dato che non è ancora il Black Friday?
Anzitutto abbiamo diviso questa pagina per tipologia di televisore, in base a 5 categorie diverse che sono particolarmente popolari, in modo che ciascuno possa orientarsi subito su quella che gli interessa di più.
In ciascuna di queste categorie trovate una guida all'acquisto dedicata e i migliori TV in offerta al momento. Via via che ci avvicineremo al Black Friday aggiorneremo la pagina con le offerte del momento.
Se stavate insomma cercando una TV in offerta Black Friday 2024 salvate questa pagina tra i preferiti, perché diventerà una continua fonte di sconti.
I TV LED sono ormai largamente i più diffusi, quelli che riescono anche a essere più economici degli altri.
Chi cerchi quindi offerte su TV dall'ottimo rapporto qualità/prezzo può intanto guardare anche la nostra selezione di TV LED, aggiornata ogni mese.
I TV OLED sono spesso ritenuti i migliori in assoluto come qualità del pannello.
Che condividiate o meno questa scelta, è indubbio che la loro esperienza di visione è diversa dagli altri e pertanto meritevole di una sezione a parte e di una intera guida all'acquisto dedicata ai migliori TV OLED.
Le TV 4K sono senz'altro le più comuni in assoluto, tanto che diventa davvero difficile destreggiarsi tra le varie tecnologie che le animano.
Trovate diversi esempi nella nostra pagina dedicata ai migliori TV 4K, ma in occasione del Black Friday cercheremo di fare ancora di meglio, proponendovi solo modelli che siano al miglior prezzo.
I televisori da 55 e 65 pollici sono a oggi i due formati più popolari, quindi abbiamo deciso di dedicare una sezione specifica solo a questi modelli.
Oltre alle offerte Black Friday sui TV da 55 o 65 pollici vi lasciamo la nostra selezione con i migliori TV da 55 pollici, che aggiorniamo ogni mese con i dispositivi più convenienti con questa diagonale.
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Black Friday 2024 Notebook: i migliori portatili in offerta, perfetti anche per Natale
Il Black Friday è entrato nel vivo, con oltre una settimana di anticipo sulla data del "venerdì nero" propriamente detto. Chi punti all'acquisto di un notebook ha quindi una buona scelta già da ora, anche senza aspettare il Black Friday.
Ecco quindi che in questa pagina, fino al Cyber Monday del 2 dicembre, troverete una serie di portatili in offerta, divisi per tipologia e fascia di prezzo.
Se stavate insomma cercando una notebook in offerta Black Friday 2024 salvate questa pagina tra i preferiti e tornate a visitarla spesso.
Partiamo dalle basi, ovvero dai notebook che costano meno di 500 euro.
Abbiamo una pagina intera dedicata ai portatili economici in offerta, che ogni mese aggiorniamo con gli ultimi arrivi, ma logicamente durante questo novembre 2024 ci saranno parecchi rimpasti.
Quando si parla di portatili da gioco bisogna essere disposti a spendere cifre un po' più importanti, ma questo non vuol dire per forza stratosferiche.
Nella nostra raccolta dei migliori notebook gaming è possibile infatti trovare dignitosi modelli anche a meno di 1000 euro. Eccone alcuni esempi.
È difficile dare oggi una precisa definizione di "ultrabook". Tendenzialmente possiamo definirli come i portatili più leggeri e trasportabili, ma anche (spesso) come i più stilosi, quelli sui quali le aziende investono di più anche in termini di design.
Alcuni esempi di ottimi ultrabook, che trovate tutti raccolti nella nostra pagina dedicata, sono l'XPS 13 di Dell o il Galaxy Book 4 di Samsung, ma ce ne sono anche molti altri, e speriamo che il Black Friday sappia regalarci dei begli sconti.
E tutti gli altri notebook in offerta? Li trovate qui ovviamente, oppure ogni mese nella nostra pagina dei migliori notebook. In questo caso c'è solo l'imbarazzo della scelta, e sicuramente via via che ci avvicineremo al Black Friday le offerte non faranno che aumentare.
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Anche Gemini ora ha la sua memoria, ma è un po' selettiva
Gemini è il chatbot AI di Google che ormai si è preso la sua posizione stabile nel contesto dei servizi con intelligenza artificiale. Negli ultimi mesi abbiamo visto importanti novità arrivare sul chatbot, come Gemini Live anche in Italia. Ora apprendiamo della capacità di Gemini di sviluppare una sua memoria. Si tratta della nuova funzione introdotta da Google.
La funzione memoria di Google Gemini arriva come un'ulteriore personalizzazione del noto chatbot, andiamo a vedere chi può usarla e come usarla.
Nelle ultime ore Google ha rilasciato una nuova funzione per Gemini. Si tratta della possibilità di istruire Gemini con le proprie preferenze, caratterizzanti il proprio quotidiano. Gemini quindi può sviluppare una memoria riferita all'utente che lo utilizza.
La nuova funzione introdotta da Google ci permetterà quindi di dire a Gemini quali sono i tratti più importanti del nostro quotidiano, con l'obiettivo di permettere al chatbot di fornire risposte sicuramente più accurate e più indicate per il nostro profilo.
Con questa novità sarà possibile, ad esempio, dire a Gemini che siamo vegetariani, e quindi di proporre delle risposte coerenti quando gli chiediamo dei consigli culinari. Allo stesso modo, potremo dire a Gemini che preferiamo ricevere risposte chiare e concise, in modo che il chatbot si adegui di conseguenza quando risponde alle nostre richieste.
Le preferenze che possiamo inculcare a Gemini sono di qualsiasi tipo. Come vedete dalle immagini in galleria, Gemini permette di inserire qualsiasi tipo di preferenze, in qualsiasi ambito, tramite un prompt testuale. La stessa funzione permette anche di resettare la memoria di Gemini, cancellando di fatto tutte le preferenze inserite in precedenza.
E ora le brutte notizie, quelle "selettive" a cui accennavamo nel titolo.
La novità che abbiamo appena visto è disponibile per tutti coloro che sono abbonati a Gemini Advanced, e dunque non sarà possibile utilizzarla per chi usi il profilo base del chatbot, ovvero quello gratuito.
Come vedete dagli screenshot, che abbiamo acquisito dal nostro profilo Gemini Advanced, la funzionalità è disponibile esclusivamente in lingua inglese al momento. Potete iniziare a costruire la memoria del vostro Gemini direttamente da questo link. Ci aspettiamo però che in futuro supporterà anche altre lingue.
Si tratta sicuramente di un passo in avanti consistente del chatbot di Google, il quale deve tenere costantemente il passo dei suoi rivali. In questo modo Gemini diventa più personalizzabile, più a misura di utente, e la sua accuratezza ovviamente ne gioverà.
Se volete approfondire il tema dell'intelligenza artificiale e conoscere come utilizzarla nel quotidiano, allora vi suggeriamo di leggere le guide che trovate di seguito:
- Le migliori app per l'intelligenza artificiale
- Come usare Gemini su Android e iPhone
- Come usare Gemini al posto di Google Assistant
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Samsung Galaxy S25, la famiglia avrà più RAM ma lo stesso prezzo di lancio
Il debutto della famiglia Galaxy S25 è atteso nei primi mesi del prossimo anno e Samsung presenterà al mondo i nuovi flagship. La famiglia sarà composta da Galaxy S25, S25 Plus e S25 Ultra e tutti e tre i device potranno contare sulle prestazioni offerte dal SoC Snapdragon 8 Elite.
Tuttavia, alcune recenti indiscrezioni suggeriscono che Samsung potrebbe fare un ulteriore regalo ai propri utenti. I primi report indicavano che i device sarebbero stati dotati di 8GB di RAM mentre i nuovi leak lasciano intendere che la quantità di memoria RAM aumenterà.
L’azienda coreana potrebbe equipaggiare 12GB di RAM come base su tutti i modelli. Inoltre, al netto dell’aumento di memoria rispetto alla generazione precedente, i dispositivi manterranno lo stesso prezzo di lancio.
Samsung potrebbe aumentare la memoria RAM a bordo dei Galaxy S25 senza cambiare il prezzo di lancio dei tre flagship
A lanciare questa indiscrezione è stato il leaker Jukanlosreve che poi ha rimosso il tweet. All’interno del post era possibile leggere che i prezzi di riferimento per il mercato americano saranno rispettivamente di 799, 999 e 1.299 dollari per Galaxy S25, S25 Plus e S25 Ultra.
Le cifre si riferiscono ai modelli base per ogni versione, quindi con 128GB per il Galaxy S25 e 256GB per gli altri due smartphone. Il motivo dell’aumento di memoria RAM probabilmente è legato all’utilizzo del SoC Snapdragon 8 Elite e alle richieste del sistema operativo.
Infatti, il chipset è in grado di elaborare tantissime informazioni al secondo e l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale a tutti i livelli del sistema richiede maggiore RAM. Inoltre, Samsung ha lavorato sodo per rendere Galaxy AI uno dei principali elementi distintivi dei propri device.
Anche solo 4GB di memoria RAM in più possono rendere il sistema più reattivo e in grado di migliorare le prestazioni legate all’IA e all’intera gestione del dispositivo. Non resta che attendere maggiori dettagli sui prossimi flagship di Sa
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OnePlus, in arrivo un tablet da 13 pollici
OnePlus potrebbe presto ampliare la propria offerta di device presentano un nuovo tablet. L’azienda ha lanciato il Pad Pro che rappresenta un vero e proprio flagship ma l’obiettivo del brand è quello di presentare un device ulteriormente migliorato.
Stando a quanto indicato dal tipster cinese WHYLAB, OnePlus sta valutando il lancio di un tablet con display più grande. Il report indica che si potrebbe raggiungere una diagonale da 13 pollici. Grazie a questa dimensione, il tablet si configurerebbe come un dispositivo pensato sia per lo svago ma anche per la produttività.
Infatti, un display così ampio consentirebbe di mantenere la portabilità che da sempre caratterizza i tablet ma, associando una testiera ed un mouse, permetterebbe di lavorare in mobilità. Inoltre, sarebbe un ottimo supporto per il gaming o la fruizione dei contenuti multimediali.
OnePlus sta lavorando allo sviluppo di un tablet più grande dell’attuale Pad Pro che sia in grado di unire svago e produttività
Dal punto di vista delle caratteristiche hardware, ci aspettiamo che il nuovo tablet dell’azienda cinese sarà basato sulla scheda tecnica del OnePlus Pad Pro con qualche miglioria. Possiamo dare per scontato la presenza almeno del SoC Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 e tanta memoria RAM per essere sempre reattivo ed efficiente nelle operazioni quotidiane e nel multitasking.
Chiaramente, OnePlus punterà su un display importante che possa anche garantire un’ottima qualità visiva. Le prime indiscrezioni lasciano intendere che l’azienda opterà per un pannello in grado di raggiungere la risoluzione di 3840×2400 pixel.
Il refresh rate raggiungerà i 144Hz mentre il campionamento del tocco i 240Hz. La luminosità massima attesa è di circa 600 nits, un valore inferiore rispetto ai 900 nits raggiunti dall’attuale modello in commercio.
Purtroppo, non è chiaro quando questo dispositivo vedrà la luce e il possibile prezzo di lancio. Non resta che attendere ancora qualche settimana per avere maggiori dettagli sul nuovo tablet di OnePlus.
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OPPO rivoluziona ColorOS 15 con l’intelligenza artificiale di Google
Con ColorOS 15, OPPO rivoluziona completamente l’esperienza utente grazie alla profonda integrazione dell’intelligenza artificiale di Google. A tal proposito, i modelli Gemini 1.5 Pro e 1.5Flash rappresentano il cuore delle nuove funzionalità. Tutte pensate per rendere il sistema operativo più intuitivo ed efficiente che mai. Tra le applicazioni che beneficiano maggiormente di questa evoluzione vi sono OPPO Notes e Documents. Grazie ad esse, infatti, le persone possono rielaborare testi, generare contenuti o perfezionare bozze in pochi secondi. Riducendo notevolmente il tempo necessario per attività complesse di questo tipo.
OPPO: “Cerchia e Trova” e Gemini, un sistema interattivo e dinamicoUn’altra innovazione chiave è l’AI Recording Summary. Si tratta di una funzione che analizza automaticamente le registrazioni vocali per creare sintesi dettagliate. Questo strumento si rivela particolarmente utile in ambito lavorativo. In quanto super affidabile per preparare report di riunioni o riassunti di lezioni, ottimizzando il flusso di lavoro e risparmiando tempo. Con queste novità, OPPO non solo punta a semplificare le operazioni quotidiane, ma anche a migliorare la creatività e la produttività dei suoi clienti. Offrendo appunto strumenti che si adattano alle loro esigenze.
L’esperienza offerta da ColorOS 15 non si limita alla produttività. La funzione “Cerchia e Cerca” con Google rende più veloce e semplice accedere alle informazioni. Con una pressione prolungata sul tasto home o sulla barra di navigazione, gli utenti possono cercare rapidamente contenuti legati a ciò che vedono sullo schermo. Dunque senza dover abbandonare l’app in uso. Tale funzione elimina passaggi superflui e migliora l’efficienza durante la navigazione.
Un ruolo centrale, come detto, è svolto dall’app Google Gemini. Quest’ ultima trasforma il modo in cui gli individui interagiscono con l’intelligenza artificiale. Gemini permette di chattare con un assistente virtuale in grado di offrire supporto su più fronti. In più la funzione Live offre risposte in tempo reale. Rendendolo uno strumento ideale per chi vuole affrontare attività impegnative o prepararsi a eventi importanti.
Il debutto di ColorOS 15 è previsto con il lancio della nuova serie OPPO Find X8. Un evento che segna un importante passo avanti per l’azienda. Grazie all’unione di design, funzionalità e intelligenza artificiale, l’ azienda conferma la sua posizione tra i leader mondiali del settore tecnologico.
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ZTE Blade V70 è ufficiale con la sua Dynamic Island
Il produttore tech ZTE ha da poco sfornato un nuovo prodotto. Ci stiamo riferendo nello specifico ad un nuovo smartphone appartenente alla fascia media del mercato, ovvero il nuovo ZTE Blade V70. Quest’ultimo sembra già essere disponibile all’acquisto sul mercato e dispone di alcune caratteristiche molto particolari, come ad esempio una sua versione della Dynamic Island. Vediamo qui di seguito i dettagli.
ZTE svela ufficialmente sul mercato il nuovo ZTE Blade V70, ecco le specifiche
Nel corso delle ultime ore il produttore tech ZTE ha annunciato in veste ufficiale sul mercato un nuovo smartphone di fascia media. Come già accennato in apertura, ci stiamo riferendo al nuovo ZTE Blade V70. Quest’ultimo, come già accennato, si tratta di un dispositivo piuttosto interessante e che può vantare una feature simile a quella introdotta qualche tempo fa da Apple.
Il nuovo device a marchio ZTE può infatti vantare la presenza di una sua versione della Dynamic Island. Quest’ultima viene denominata in questo caso da ZTE Live Island 2.0 e, in maniera analoga a quella di Apple, mostrerà l’arrivo di notifiche e molto altro. Sul fronte troviamo poi un display con tecnologia IPS LCD. La diagonale è pari a 6.7 pollici ed è inoltre presente una frequenza di aggiornamento pari a 120Hz.
Il comparto fotografico include poi un sensore fotografico posteriore principale da 108 MP, mentre sul fronte è presente una selfie camera da 16 MP. Le prestazioni sono invece affidate ad un innominato soc octa core da 2 GHz. È infine presente una batteria con una capienza da 5000 mah con supporto alla ricarica rapida da 22.5W. il sistema operativo installato a bordo è invece Android 14 con l’interfaccia utente personalizzata da ZTE, ovvero la MyOS 14.
Per il momento, l’azienda non ha svelato ancora i prezzi di vendita ufficiali e la disponibilità sul mercato di questo nuovo ZTE Blade V70. Vi terremo aggiornati.
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Oppo Pad 3, scopriamo le caratteristiche del tablet prima del lancio ufficiale
Oppo sta pianificando il lancio di un nuovo tablet che dovrebbe prendere il nome di Pad 3. Tuttavia, i lavori per il brand sono stati in parte facilitati e resi più snelli in quanto lo sviluppo del dispositivo non è partito da zero.
Infatti, Oppo ha sfruttato le sinergie interne al proprio gruppo partendo da OnePlus Pad Pro. Il tablet è stato presentato questa estate e sarà utilizzato come base hardware per effettuare un rebrand e lanciare il nuovo dispositivo.
Il debutto ufficiale di Oppo Pad 3 è atteso il prossimo 25 novembre durante la conferenza dedicata al lancio della nuova famiglia Reno 13. Stando alle indiscrezioni emerse fino ad ora, il tablet sarà caratterizzato da un display dotato di una diagonale compresa tra 11,6 pollici e 12 pollici.
Oppo Pad 3 sarà il nuovo tablet del brand che verrà presentato insieme alla famiglia Reno 13 il prossimo 25 novembre
Il pannello avrà una risoluzione da 2,8K e supporterà le stylus per utilizzarlo con le penne per disegnare e prendere appunti. Inoltre, ci aspettiamo che il pannello sia LCD con una luminosità massima di circa 700 nits. La vocazione del device sarà la multimedialità, consentendo tante ore di gioco e di streaming a casa e in mobilità.
Le prestazioni di Oppo Pad 3 saranno garantite dal SOC Dimensity 8350 a cui si affiancheranno 8 o 12 GB di RAM e fino a 512GB di memoria interna. La batteria sarà da oltre 9000mAh di capacità e consentirà ampia autonomia anche grazie alla ricarica rapida SuperVOOC in grado di raggiungere i 67W con cavo.
Le indiscrezioni trapelate confermano che lo spessore del device sarà di 6,29 mm con un peso che raggiunge i 533 grammi. Le colorazioni disponibili al lancio potrebbero essere bianco, viola e blu. Purtroppo, non sono disponibili ulteriori dettagli sulle specifiche tecniche, quindi non resta che attendere il lancio ufficiale previsto nei prossimi giorni per scoprire nuovi dettagli.
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FrankenPHP: A Modern PHP App Server in Go (Install + Use)
FrankenPHP is a modern PHP app server built on Go and C that comes with a Caddy server to redefine traditional PHP servers and outshine competitors.
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How I Turned My Raspberry Pi Into a Private Internet Archive
After the Internet Archive breach, I built my own private Internet archive using a Raspberry Pi and ArchiveBox. Here’s how I did it.
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OpenELA Publishes Code for Devs Who Want to DIY RHEL 9.5
Wanna build your own RHEL clone? OpenELA’s got all the source code you need, ready to download for free.
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BYD: dai 10 Milioni di NEV ai 30 Anni di innovazione
BYD, fondata quasi 30 anni fa, ha iniziato producendo batterie ricaricabili. Come è arrivata a dominare il settore? Com’è diventata la potenza che conosciamo? Oggi l’azienda conta quasi 900.000 dipendenti ed è tra i leader globali delle New Energy Vehicles (NEV). All’inizio, BYD collaborava con clienti come Motorola e Nokia. La svolta avvenne nel 2003. Allora ci fu l’acquisizione di Xi’an Qinchuan Automobile. Il debutto fu lento e con i piedi di ferro, ma nel 2005 arrivò il primo vero successo. La BYD F3 conquistò il mercato, vendendo oltre 10.000 unità al mese in Cina.
L’innovazione è sempre stata il motore dell’azienda e continua ad esserlo. Nel 2008, BYD lanciò il suo primo veicolo elettrico, prima che altre aziende si interessassero anche solo a tale motorizzazione. Da quel momento, ha continuato a rivoluzionare il mercato. Nel 2020, con la Blade Battery, ha rafforzato il suo primato nel settore. Un cambiamento radicale è arrivato nel 2022. BYD ha detto addio ai motori tradizionali per concentrarsi solo su Plug-in ed elettriche. Perché questa scelta? La visione di un futuro sostenibile guida ogni passo. Oggi è simbolo di crescita e innovazione. Chi riuscirà a seguirne il ritmo? Da quel momento, la crescita è stata esplosiva. Come interpretare un tale successo? Visione strategica, innovazione costante e la capacità di anticipare le tendenze globali.
Traguardi globali e sfide future per la BYDLa produzione della 10 milionesima NEV, una Denza Z9, rappresenta non solo un traguardo, ma un simbolo dell’espansione globale di BYD. Il nuovo proprietario, Feng Ji, fondatore di una nota società di videogiochi, testimonia come il marchio attiri sempre più attenzione anche tra personalità di spicco. BYD non si ferma qui. Sta costruendo nuove fabbriche, inclusa una in Europa, per consolidare la propria presenza internazionale.
Quanto tempo occorrerà per vedere BYD superare giganti come Ford? Solo nel 2024, si prevede che l’azienda venderà oltre 4 milioni di veicoli, confermando il suo ruolo di protagonista assoluto nel mercato automobilistico. La chiave di questo successo? Una gamma sempre più ricca di modelli innovativi, adatti a mercati diversi. BYD sta cambiando le regole del gioco. L’azienda cinese non è più solo un emergente, ma un punto di riferimento per l’intero settore. La domanda è inevitabile: chi potrà davvero tenere il passo?
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Major Security Audit of Critical FreeBSD Components Now Available
The FreeBSD Foundation, in partnership with the Alpha-Omega Project, has released the results of an extensive security audit of two critical FreeBSD components: the bhyve hypervisor and the Capsicum sandboxing framework.
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ScubaGear: Open-source tool to assess Microsoft 365 configurations for security gaps
ScubaGear is an open-source tool the Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) created to automatically evaluate Microsoft 365 (M365) configurations for potential security gaps.
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Camera Control di iPhone 16 guadagna una nuova funzionalità con iOS 18.2
Con l’uscita dell’aggiornamento iOS 18.2, Apple ha introdotto una novità per il prioprio iPhone 16: il pulsante di controllo della fotocamera può ora attivare la modalità di scatto anche quando il dispositivo è in standby.
Ecco le novità nello specificoLa decisione iniziale di Apple di non includere questa opzione ha sorpreso moltissimi utenti, dato che anche alcuni smartphone Android di fascia bassa offrono da tempo la possibilità di attivare rapidamente la fotocamera con lo smartphone bloccato. La mancanza di questa funzione nel pulsante dedicato alla fotocamera di iPhone 16 è stata evidenziata come una mancanza nell’esperienza utente proposta da Apple, solitamente nota per la sua attenzione al dettaglio. A tal proposito, è probabile che Apple renda questa funzione la predefinita a seguito del rilascio pubblico dell’iOS 18.2 previsto per dicembre. Inoltre, potrebbe essere presentata come opzione durante la configurazione iniziale dei nuovi iPhone 16.
Anche le funzioni Apple Intelligence, altro motivo per scegliere iPhone 16, sono state aggiunte prontamente e gradualmente, con la previsione di completare il lancio entro aprile dell’anno prossimo, nel 2025. Questo roll-out per fa si che gli utenti che hanno acquistato iPhone 16 al lancio non hanno avuto accesso immediato a tutte le funzionalità mostrate da Apple all’evento in cui gli smartphone sono stati svelati.
Nel corso degli anni, nonostante l’eccellenza tecnologica, Apple ha affrontato anche alcune critiche: con l’aumentare delle aspettative, ogni piccola mancanza viene messa sotto l’occhio del ciclone. Questo approccio critico, tuttavia, spinge costantemente l’azienda a superare i propri limiti in cerca di innovazione e migliorie.
Per questo, l‘attenzione ai dettagli e l’impegno nella presentazione sono diventati quasi tanto importanti quanto le caratteristiche tecniche degli stessi dispositivi.
Il cammino di Apple con l’iPhone è un processo di innovazione continua, con ogni nuovo modello che cerca di anticipare o rispondere ai desideri degli utenti. Nonostante questo, come ogni gigante della tecnologia, gli errori sono inevitabili, ma è la capacità di recupero e miglioramento che continua a definire il loro percorso nel settore.
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Samsung pronta a sfidare meta con gli occhiali smart
Samsung, in collaborazione con Google, sta sviluppando degli occhiali XR che saranno lanciati nel 2025, secondo un nuovo rapporto di ricerca proveniente dalla Cina. Il dispositivo condividerà alcune specifiche tecniche con i popolari occhiali Ray-Ban Meta, proponendosi come competitor a tutti gli effetti.
Ecco le novitàSecondo quanto trapela, Samsung sta pianificando una produzione iniziale di 500.000 unità di questi occhiali smart, con un lancio previsto nel terzo trimestre del 2025. Questa tempistica è in linea con quanto anticipato da Samsung lo scorso ottobre. Gli occhiali in questione saranno alimentati dal chipset AR1 di Qualcomm, lo stesso utilizzato negli occhiali Ray-Ban Meta. Condivideranno anche altre specifiche con il prodotto di Meta, tra cui:
- Una fotocamera da 12MP
- Una batteria da 155 mAh
- Un peso di circa 50g
Il rapporto non prende in considerazione la presenza di un display, suggerendo che questi occhiali potrebbero non includerne uno. Ciò nonostante, si prevede che il dispositivo sarà in grado di gestire compiti di intelligenza artificiale tramite Gemini, oltre a supportare funzioni come pagamenti, riconoscimento di codici QR e infine riconoscimento gestuale. Queste caratteristiche offrono in piazza un prodotto potenzialmente più capace rispetto all’offerta di Meta, che utilizza l’IA sui suoi occhiali per analisi multimodale, risposte basate sulle immagini catturate, scansione di codici QR, impostazione di promemoria e funzioni di traduzione.
Nonostante la data di lancio nel terzo trimestre 2025 sembri abbastanza distanza rispetto ad oggi, è possibile che Samsung decida di anticipare il prodotto ben prima del debutto ufficiale, come ha fatto con il Galaxy Ring all’inizio di quest’anno. Non è da escludere una presentazione in anteprima al lancio del Galaxy S25, previsto per gennaio.
Gli occhiali smart rappresentano senza dubbio una delle novità più affascinanti della tecnologia indossabile: questa innovazione affonda le sue radici nei primi esperimenti di realtà aumentata degli anni ’60, quando Ivan Sutherland creò il primo display montato sulla testa nel 1968. Nonostante i tempi di attesa, l’ingresso di Samsung nel mercato degli occhiali smart XR promette di portare innovazione e concorrenza in un settore in rapida evoluzione, sfidando prodotti esistenti come i Ray-Ban Meta e potenzialmente aprendo nuove possibilità per l’interazione tra realtà aumentata e intelligenza artificiale nella vita quotidiana. Sarà una vera e propria bagarre di concorrenza nel settore specifico.
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Guida autonoma: con Trump nuove regole in arrivo
Le auto elettriche sono state sempre al centro delle tematiche legate alla transizione all’elettrico. Una transizione che punta a ridurre le emissioni di CO2 causate dai veicoli e dai mezzi di trasporto tradizionali. Oggi torniamo a parlare di auto elettriche ma non solo. L’attenzione viene posta sulle auto a guida autonoma. Sembrerebbe che il nuovo presidente americano, Donald Trump, abbia intenzione di introdurre nuove regole per quanto riguarda le vetture senza conducente. Quali saranno le intenzioni di Trump in merito?
Secondo quanto diffuso, dunque, le novità potrebbero riguardare la realizzazione di un nuovo quadro federale per i veicoli a guida autonoma. Una novità che, se dovesse entrare realmente in vigore, andrebbe ad avvantaggiare la casa automobilistica di Elon Musk. Non dimentichiamo che Tesla è al lavoro già da tempo su veicoli a guida autonoma come il robotaxi Cybercab. Scopriamo dunque nel corso di questo nuovo articolo tutte le novità che potrebbero riguardate la guida autonoma in futuro.
Guida autonoma: nuove regole con l’amministrazione di Donald Trump?Ormai da tempo la casa automobilistica Tesla porta sul mercato veicoli dalle prestazioni eccellenti e dall’esperienza d’uso ottimale, ma non solo. La casa automobilistica di Elon Musk è nota a tutti per il lavoro che sta portando avanti per riuscire a portare su strada veicoli senza conducente altrettanto eccellenti dal punto di vista delle specifiche tecniche.
Non dimentichiamo che le attuali norme federali presenti attualmente negli Stati Uniti ostacolano parecchio i costruttori che puntano a introdurre sul mercato vetture autonome. Alcune fonti dichiarano, però, che l’amministrazione di Trump starebbe lavorando per decidere a chi far guidare l’importante Dipartimento dei trasporti. Tra le figure sembrerebbero esserci Emil Michael, ex dirigente di Uber. Dunque non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti per capire se la Elon Musk e la sua casa costruttrice potranno finalmente accelerare i piani in termini di guida autonoma.
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