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Arch Linux Adopts 0BSD License for Package Sources
Breaking News: Arch Linux adopts the liberal 0BSD license for all package sources, ensuring freedom and flexibility. Details inside!
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Redmi K80 e K80 Pro si preannunciano dei veri flagship
L’esistenza della famiglia Redmi K80 è stata ufficializzata da parte del produttore ma l’azienda non ha condiviso una data di lancio ufficiale. L’unica certezza al momento è che i due device che comporranno la serie saranno presentati entro la fine dell’anno.
Tuttavia, considerando che mancano poche settimane alla fine dell’anno, possiamo provare ad immaginare quale sarà la scheda tecnica di Redmi K80 e della versione Pro. Una certezza ce la offre direttamente il produttore, confermando che i device sono pensati per garantire la miglior qualità visiva possibile.
Dal punto di vista hardware, invece, ci aspettiamo che i due dispositivi si potranno configurare come dei flagship che ambiscono a conquistare la fascia alta del mercato. Considerando questa ambizione, i Redmi K80 non potranno che essere spinti dai due migliori SoC in circolazione.
Iniziano a trapelare i primi dettagli sulla scheda tecnica della famiglia Redmi K80, SoC Snapdragon 8 e fotocamera principale da 50MP
Per la variante base, ci aspettiamo la presenza dal SoC Snapdragon 8 Gen 3. Sebbene non si tratti dell’ultimo chipset realizzato da Qualcomm, le prestazioni saranno comunque elevate e in grado di coprire tutti i principali task che gli utenti svolgeranno nel corso della giornata. Sul Redmi K80 Pro, invece, troverà spazio lo Snapdragon 8 Elite. Questa scelta permetterà di garantire le massime prestazioni attualmente disponibili nel settore mobile.
Passando al comparto fotografico, ci aspettiamo delle differenze tra il modello base e la versione Pro. In particolare, il Redmi K80 potrà contare su una tripla ottica composta da una fotocamera principale da 50MP, una lente ultra-wide da 8MP e un sensore macro da 2MP. La fotocamera frontale, invece, sarà da 20MP ottimizzata per i selfie e le videochiamate.
Per quanto riguarda il modello Pro, il numero di ottiche resta invariato ma cambiano i sensori. La fotocamera principale da 50MP sarà affiancata da una lente ultrawide da 32 MP e un teleobiettivo da 50MP. Invariata la fotocamera frontale da 20MP.
Passando alla batteria, per il K80 Pro sembra quasi certa una unità da 6000 mAh con supporto alla ricarica rapida a 120W con cavo e a 50W in modalità wireless. Non resta che attendere ancora qualche giorno per scoprire ulteriori dettagli.
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Major Overhaul: OpenWrt Adopts Alpine’s APK as New Package Manager
Goodbye OPKG, hello APK! Starting in November 2024, OpenWrt’s snapshots and future stable builds will replace OPKG with APK for better package management.
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GOVE: il futuro delle auto volanti prende il via
L’auto volante GOVE, presentata da GAC alla China International Aviation and Aerospace Exhibition, è un passo concreto verso il futuro della mobilità. Durante l’evento il veicolo ha eseguito una dimostrazione di decollo. L’auto volante alzandosi dal suolo ha confermato la sua capacità di combinare tecnologie avanzate con un design tutto nuovo. Ma di cosa si tratta? È un’auto volante completamente elettrica. Essa è stata progettata per operare sia a terra che in aria. Una creazione che potrebbe creare un mondo alla “Futurama” prima o poi.
Lo scorso marzo, GOVE ha sorvolato il Central Business District di Guangzhou, segnando il suo primo volo urbano a bassa quota. Inoltre, l’11 settembre, GAC ha ricevuto il certificato speciale di volo per velivoli senza pilota dall’Aviazione Civile Cinese. Un segnale chiaro che il progetto sta superando le sfide regolamentari. Riuscirà GOVE a rendere l’auto volante una realtà quotidiana?
Tecnologia e prospettive di mercato per l’auto volanteLa vera forza di GOVE sta nella sua versatilità. Grazie a un telaio intelligente, la cabina di volo può separarsi per trasformarsi in un veicolo terrestre o aereo. Il telaio funge anche da stazione di ricarica mobile, garantendo autonomia e precisione negli spostamenti. La cabina dell’auto volante utilizza un sistema multi-rotore con 12 eliche, progettato per ottimizzare la sicurezza e l’efficienza. Dal 2023, sono stati condotti oltre 400 test di volo, dimostrando la capacità del veicolo di adattarsi alle sfide operative. Il mercato dell’economia a bassa quota, secondo le stime, raggiungerà 1,5 trilioni di yuan entro il 2025. GAC punta a lanciare operazioni pilota già nel 2027, mirando alla Greater Bay Area. La domanda sorge spontanea: il futuro delle città sarà nei cieli?
Con i principali produttori cinesi, come Xpeng e Geely, pronti a investire, il panorama appare promettente. GOVE, con il suo design innovativo, potrebbe trasformare un’idea ambiziosa in un’opzione concreta. La mobilità aerea urbana non è più solo un sogno. Tutto quello che per anni ci è sembrato un mero sogno ora, con lavoro, diverrà realtà. In leggero ritardo rispetto le previsioni di “Ritorno al futuro”, le auto volanti arriveranno presto?
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Mercedes CLA 2025: la nuova era della berlina tedesca
La nuova Mercedes CLA, attesa per l’autunno 2025, promette di ridefinire il concetto di berlina compatta. Con un design elegante e proporzioni slanciate, rimarrà fedele alle sue linee iconiche. La nuova Mercedes CLA prenderà il posto di Classe A e Classe B, ormai fuori produzione. Si propone come il modello d’ingresso nel mondo Mercedes, unendo tecnologia avanzata e prezzi competitivi. Riuscirà a soddisfare un mercato sempre più orientato alla sostenibilità?
Basata sulla piattaforma modulare MMA, la Mercedes CLA garantisce versatilità e l’innovazione desiderata da chiunque si affidi al brand. Questa architettura supporta diverse motorizzazioni per una versatilità a tutto tondo. Ci sono infatti versioni a benzina, diesel ibridi e completamente elettriche. Oltre alla berlina, arriveranno anche una versione Shooting Brake e due nuovi crossover. Questi ultimi sostituiranno GLA e GLB, incluse le versioni elettriche EQA ed EQB. Mercedes punta così a coprire una gamma completa, combinando lusso e sostenibilità per conquistare nuovi clienti.
Innovazione nei motori nello stile MercedesMercedes non abbandona i motori termici. La nuova Mercedes CLA offrirà una motorizzazione 1.5 turbo mild hybrid, un compromesso tra prestazioni e consumi ridotti. Funzionando secondo il ciclo Miller, più efficiente del tradizionale ciclo Otto, sarà disponibile in tre potenze (136, 163 e 190 CV). Questo motore, supportato da un sistema a 48 volt, garantirà agilità e fluidità, con trazione anteriore o integrale. Il prezzo iniziale della Mercedes? Si ipotizza poco sotto i 50.000 euro. Ma è l’elettrica a promettere una vera rivoluzione. Con un sistema a 800 volt, accoglierà ricariche rapide fino a 320 kW, garantendo tempi di sosta ridotti. La versione top di gamma, dotata di una batteria da 85 kWh, offrirà un’autonomia media di oltre 750 km. Una soluzione sufficiente per ridurre l’ansia da ricarica? Probabilmente sì.
L’innovazione tecnologica include anodi all’ossido di silicio, che migliorano l’efficienza e la durata della batteria. La versione elettrica, disponibile a trazione posteriore o integrale, offrirà prestazioni interessanti, con una potenza fino a 381 CV nella configurazione più spinta. Il prezzo di partenza, in questo caso, dovrebbe aggirarsi intorno ai 55.000 euro. Mercedes, dunque, non si accontenta. La nuova CLA punta a un equilibrio tra lusso, efficienza e sostenibilità. Riuscirà a conquistare un mercato sempre più competitivo? I presupposti ci sono tutti.
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Samsung ripensa la fotografia mobile per rendere le ottiche meno sporgenti
La qualità fotografica che gli smartphone moderni sono in grado di esprimere è costantemente aumentata nel corso degli anni. I produttori hanno inserito moduli fotografici di altissima qualità all’interno dei propri device per ottenere fotografie sempre più nitide, luminose e fedeli alla realtà.
Tuttavia, per garantire risultati eccezionali, i sensori e gli obiettivi stanno diventando sempre più ingombranti. Questa situazione causa non pochi problemi di design, con i vari dispositivi che nella parte posteriore hanno ottiche ampie che aumentano notevolmente lo spessore degli smartphone.
Le fotocamere sporgenti sono un problema da non sottovalutare e Samsung sta lavorando proprio per cercare di risolverlo. Il brand coreano ha svelato la nuova tecnologia ISOCELL ALoP (All Lenses on Prism) che permetterà di mantenere inalterata la qualità fotografica e ridurre lo spessore delle fotocamere.
Samsung sta sviluppando un nuovo modulo fotografico meno spesso degli attuali ma di pari prestazioni per rendere i device più sottili
Alla base della tecnologia ALoP di Samsung c’è un cambiamento radicale della disposizione delle lenti che compongono la fotocamera. Attraverso gli studi condotti dal brand, grazie al riposizionamento delle lenti all’interno dello smartphone, è possibile migliorare la qualità fotografica riducendo lo spessore esterno dell’ottica.
L’azienda indica che con la tecnologia ISOCELL ALoP è possibile ottenere un diametro dell’apertura effettiva (EPD) notevolmente più grande senza aumentare la distanza tra le lenti e, di conseguenza, lo spessore dell’obiettivo. Il tutto si basa su un prisma posizionato con un angolo di 40° che riflette la luce verso le lenti e i sensori disposti perpendicolarmente nel dispositivo.
Le stime effettuate da Samsung indicano una riduzione complessiva di spessore del 22% rispetto alle soluzioni tradizionali. Il primo modulo messo a punto con questa tecnologia supporta un’apertura focale di f/2.58 e una lunghezza focale di 80mm. Questa combinazione permette di ottenere foto con bassi livelli di rumore anche in condizioni di illuminazione ambientale scarsa.
Non sappiamo se il primo smartphone dotato di questa tecnologia sarà il Galaxy S25 Slim o un device che arriverà successivamente. In ogni caso attendiamo nuove informazioni non appena possibile.
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AlmaLinux OS 9.5 Is Here as a Free Alternative to Red Hat Enterprise Linux 9.5
Built from the same sources as Red Hat Enterprise Linux and fully compatible with Red Hat Enterprise Linux 9.5, AlmaLinux OS 9.5 is here to introduce improvements to system performance monitoring, visualization, and system performance data collecting.
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Moxi migliora la logistica ospedaliera e l’efficienza del personale
Mentre l’innovazione nel campo dei robot umanoidi avanza, Moxi, un robot sviluppato da Diligent Robotics, sta già rivoluzionando il settore sanitario negli Stati Uniti. Questo robot mobile, progettato per assistere il personale ospedaliero, ha raggiunto un importante traguardo: 100.000 corse in ascensore effettuate in completa autonomia. Equipaggiato con un braccio robotico, Moxi può aprire porte e premere pulsanti, incluso quelli degli ascensori, dimostrando la sua capacità di muoversi in ambienti complessi.
Moxi, il robot facchino che aiuta l’ospedale
Il robot è stato integrato nelle routine quotidiane degli ospedali, svolgendo mansioni come la consegna di forniture mediche e il trasporto di campioni di laboratorio. Operando senza sosta, Moxi permette al personale sanitario di dedicarsi maggiormente alla cura dei pazienti, sollevandolo da compiti logistici ripetitivi. Questo risultato è reso possibile grazie all’intelligenza artificiale che guida le sue operazioni, rendendolo in grado di navigare e interagire in ambienti dinamici e imprevedibili.
La formazione di Moxi ha seguito un approccio “human-in-the-loop“, in cui inizialmente gli operatori di Diligent Robotics supervisionavano le attività per raccogliere dati utili ad addestrare i modelli di intelligenza artificiale. Attualmente, una flotta di 100 Moxi è operativa in 20 strutture sanitarie, con supervisione a distanza, mostrando un grado di autonomia sempre più avanzato.
Grazie alla capacità di interagire con porte e ascensori di diversa tipologia, Moxi ha contribuito allo sviluppo di modelli di azione che potrebbero essere applicati in altre aree dell’automazione. Inoltre, il robot ottimizza i suoi spostamenti evitando percorsi congestionati e comunicando con il personale tramite il suo schermo, migliorando ulteriormente la sua efficienza.
Parallelamente, si registrano progressi in altri ambiti della robotica medica. Ricercatori della Johns Hopkins University e della Stanford University hanno recentemente addestrato un sistema robotico a eseguire interventi chirurgici complessi. Utilizzando video di procedure mediche, i robot hanno raggiunto un livello di abilità comparabile a quello dei chirurghi umani, aprendo la strada a nuove applicazioni nel settore sanitario.
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Car TV Mate Pro: l’adattatore che trasforma la tua auto in cinema! – Review
Gli adattatori da HDMI a CarPlay e Android Auto stanno rapidamente diventando una nuova tendenza tra i produttori di accessori, che lanciano idee innovative per dispositivi da collegare alle porte USB delle auto.
Table of Contents
Toggle- Caratteristiche e Design
- Avvio e CarPlay e Android Auto Wireless
- Prestazioni HDMI
- Verdetto Finale
- Acquisto
Nella confezione troverete un manuale di istruzioni cartaceo, l’adattatore stesso con il suo cavo integrato lungo 60 cm, e un adattatore da USB-A a USB-C per le moderne porte CarPlay e Android Auto USB-C.
L’aspetto esteriore e le dimensioni dell’adattatore sono molto simili al modello non-pro. L’adattatore ha una forma quadrata con un dettaglio circolare texturizzato sulla parte superiore. Presenta le stesse luci di stato, loghi, porte HDMI e USB sull’esterno del modello precedente.
Una volta collegato e alimentato, questo adattatore si avvia in 10 secondi e mostra due opzioni principali nel menu: CarPlay e Android Auto wireless e HDMI.
In alto a sinistra c’è un pulsante più piccolo per tornare alla schermata del sistema dell’auto e alcune etichette di testo che informano sul numero di firmware attuale dell’adattatore.
Toccando prima CarPlay, si viene portati a una schermata di connessione dall’aspetto familiare, che attende la connessione del vostro iPhone. In caso di Android Auto, il collegamento avviene immediatamente, mostrando l’interfaccia principale. Dal momento dell’accoppiamento Bluetooth all’attivazione del collegamento wireless sono necessari 23 secondi, un tempo che non regge il confronto con gli adattatori più veloci attualmente disponibili.
A livello di prestazioni, si comporta come altri adattatori wireless di Ottocast, simile al modello U2-Air. Tuttavia, il Car TV Mate MAX ha un’altra caratteristica unica: l’ingresso HDMI.
Prestazioni HDMIToccando l’icona di uscita da CarPlay o Android Auto, si torna alla schermata del menu con due opzioni: CarPlay/Android Auto e HDMI.
Selezionando HDMI, viene visualizzato un messaggio “nessuna connessione” mentre l’adattatore attende un dispositivo da collegare. In un test con Google Chromecast, l’animazione di avvio del dispositivo è apparsa in pochi secondi. L’audio era riprodotto attraverso tutti gli altoparlanti dell’auto, con interazioni fluide.
Google Chromecast via HDMICon YouTube, si è notata una scarsa sincronizzazione audio su una Honda VR-V, con un ritardo di -400 ms. Un test con Netflix ha mostrato risultati migliori, evidenziando che le prestazioni variano a seconda delle app. Per risolvere il problema, è necessario aggiornare il prodotto tramite l’app “OttoPilot” e la funzione Firmware Upgrade.
iPhone via HDMICollegando un iPhone 15 Pro tramite un cavo HDMI a USB-C del produttore UNI, lo schermo del telefono è apparso sul display CarPlay. Testando YouTube, si è riscontrato un ritardo di +380 ms, meno pronunciato rispetto ad altri dispositivi.
Galaxy S24 Ultra e HDMICollegando un Samsung Galaxy S24 Ultra, l’interfaccia è apparsa senza problemi. Con YouTube Music, la sincronizzazione audio-video era fluida, con un differenziale di +60 ms, praticamente impercettibile.
Verdetto FinaleIl Car TV Mate MAX di Ottocast rappresenta un passo avanti interessante nel mondo degli adattatori CarPlay, ma non è ancora perfetto.
Punti di forza:
- Integrazione di CarPlay wireless, Android Auto Wireless e ingresso HDMI.
- Facilità di passaggio tra modalità CarPlay e HDMI.
- Pulsante di regolazione dello schermo.
Punti deboli:
- Problemi di sincronizzazione audio-video.
- Incompatibilità con alcuni dispositivi.
Per chi è adatto?
Adatto agli early adopter e agli appassionati di tecnologia, ma per l’utente medio potrebbe essere meglio attendere miglioramenti futuri.
Prospettive future:
Con aggiornamenti e ottimizzazioni, il Car TV Mate MAX potrebbe diventare lo standard per gli adattatori di prossima generazione.
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Voto: 7.5/10
Un prodotto promettente che necessita di miglioramenti per giustificare pienamente il prezzo premium.
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Ottimizzazione ricarica ritorna sui pixel che eseguono la beta 1 di android 15 QPR2
Google ha recentemente avviato il secondo ciclo di sviluppo intermedio di Android 15, rilasciando la beta 1 di Android 15 QPR2 su tutti i Pixel compatibili.
Dapprima, però, la più recente versione in anteprima aveva rimosso la funzionalità Ottimizzazione ricarica: nelle ultime ore, però, la stessa la funzionalità ha fatto ritorno sui Pixel, dando un pizzico notevole di novità in tal senso
Ottimizzazione ricaricaLa beta 1 di Android 15 QPR2, disponibile da qualche giorno sui dispositivi Pixel supportati che vengono registrati al programma, aveva rimosso una funzionalità già avvistata durante il ciclo di sviluppo di Android 15 e poi rilasciata ai beta tester con la beta 2 di Android 15 QPR1.
Ci si riferisce all’Ottimizzazione ricarica, quella che la scorsa settimana sembrava in distribuzione anche per gli utenti del canale stabile. In breve perciò, questa funzionalità consente agli utenti di scegliere tra ricarica adattiva o limita a 80%.
Nelle ultime ore, la funzionalità è stata resa disponibile per tutti coloro che eseguono la beta 1 di Android 15 QPR2 sui loro Pixel supportati: tutto ciò è possibile perché la disponibilità della funzionalità è regolata da un server.
Il mese prossimo, inoltre, la funzionalità Ottimizzazione ricarica dovrebbe essere resa disponibile anche sul canale stabile.
Per ricevere le versioni in anteprima del secondo ciclo di sviluppo intermedio di Android 15, vi basterà raggiungere la pagina dedicata al programma Android Beta, individuare la sezione “I tuoi dispositivi idonei”, cliccare su “Registra” e accettare termini e condizioni per partecipare al programma.
Appurato questo, lo smartphone registrato riceverà la nuova versione in anteprima di Android 15 QPR2 come se fosse un normalissimo aggiornamento tramite OTA.
Qualora installiate la beta 1 di Android 15 QPR2, la prima finestra utile per l’abbandono del programma beta cadrà a nel prossimo marzo 2025, momento in cui dovrebbe avvenire, qualora le previsioni e la tradizione venissero rispettate, il rilascio in forma stabile di Android 15 QPR2 e, assieme a lui, del Pixel Drop di marzo 2025.
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3 Best Free and Open Source Scheme Static Site Generators
To provide an insight into the quality of software that is available, we have compiled a list of 3 best Scheme static site generators. All of these tools are released under a freely distributable license.
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Android XR è in arrivo e c’è un’app che lo conferma
Samsung, Qualcomm e Google stanno collaborando per la realizzazione di una nuova versione di Android dedicata ai dispositivi XR e che sarà lanciata con il nome di Android XR.
Oggi sono pochi i dettagli noti su questa nuova versione del sistema operativo del colosso statunitense e nelle scorse ore è emerso qualche interessante particolare su come dovrebbe integrarsi con Android sui dispositivi mobile.
Ecco gli indiziNei giorni scorsi Google ha rilasciato una prima versione beta di Android 15 QPR2 e tra le varie novità che porta c’è anche un’applicazione chiamata Android Glasses Core. Nello specifico, si tratta di un’app di sistema primaria situata nella partizione del prodotto. Ad oggi, però, Android Glasses Core in Android 15 QPR2 Beta 1 è un pacchetto non pieno e ciò significa che ci sono pochissime informazioni che possiamo apprendere sul suo conto.
Secondo ciò che viene riportato sembrerebbe che Android Glasses Core sia in realtà l’app companion per gli occhiali smart Google Glass Enterprise Edition 2, lanciati da Google nel 2019 e se viene installata su uno smartphone Android consente lo streaming di app dal telefono sugli smartglass e la modifica di tante opzioni.
Google, inoltre, ha terminato il supporto per Google Glass Enterprise Edition 2 l’anno scorso e non ha annunciato ulteriormente che i piani per rilasciarne un altro paio e non sembra avere senso aggiornare l’app Android Glasses Core. Inoltre, l’applicazione trovata in Android 15 QPR2 Beta 1 non è solo più recente ma ha anche una nuova icona.
Dunque, ciò suggerisce che Google abbia intenzione di riutilizzare l’app Android Glasses Core per i prossimi prodotti che eseguono Android XR, sfruttando così parte del lavoro già svolto per l’app companion dei suoi occhiali smart. Ad ogni modo, Android XR dovrebbe essere lanciato il prossimo anno. Dunque sono attese delle copiose e interessanti novità per quanto riguarda Android XR. Senz’altro avremo un quadro chiaro nelle prossime settimane o mesi.
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TerraMaster rivoluziona il backup aziendale: 5 server che cambiano tutto!
In un contesto in cui i dati rappresentano una risorsa cruciale per le imprese moderne, TerraMaster, un leader globale nel settore dell’archiviazione e gestione dei dati, ha presentato ufficialmente i suoi nuovi server di backup ad alte prestazioni: T9-500 Pro, T12-500 Pro, U4-500, U8-500 Plus e U12-500 Plus. Questo lancio arricchisce l’offerta dell’azienda e fornisce agli utenti aziendali una soluzione integrata, efficiente e sicura per il backup dei dati, combinando hardware e software attraverso la suite di backup aziendale BBS.**** Caratteristiche principali dei nuovi server di backup integrati
- T9-500 Pro & T12-500 Pro: Questi modelli high-end si distinguono per il loro design compatto e la facilità di gestione. Dotati di potenti processori, ampie capacità di memoria e interfacce di rete duali 10GbE, garantiscono operazioni di backup altamente efficienti, ideali per le esigenze di archiviazione delle piccole e medie imprese.
- U4-500: Progettato per piccole aziende e scenari di lavoro remoto, l’U4-500 ha un design compatto a 4 baie e una connessione di rete pratica. La sua interfaccia intuitiva facilita l’implementazione e la manutenzione.
- U8-500 Plus & U12-500 Plus: Questi modelli rackmount da 8 e 12 baie presentano un design ottimizzato, processori ad alte prestazioni e interfacce di rete 10GbE duali. Sono progettati per migliorare la velocità di elaborazione dei dati e aumentare la sicurezza, risultando particolarmente adatti per le piccole e medie imprese che gestiscono grandi volumi di dati.
Per potenziare ulteriormente l’efficienza e la sicurezza dei backup aziendali, TerraMaster ha lanciato contemporaneamente la BBS Business Backup Suite. Questa suite include software avanzato come Centralized Backup, TerraSync, Duple Backup, CloudSync e Snapshot, insieme a tecnologie di crittografia dei dati. Automatizza i compiti di backup riducendo gli errori umani e supporta la sincronizzazione su cloud per garantire la protezione dei dati in ogni situazione.
Vantaggi della soluzione di backup integrata- Copertura completa: La nuova linea TerraMaster è progettata per soddisfare le esigenze di backup delle aziende di tutte le dimensioni.
- Gestione efficiente: La piattaforma centralizzata della BBS semplifica l’impostazione e il monitoraggio delle attività di backup, riducendo i costi operativi.
- Sicurezza dei dati: Con standard avanzati di crittografia, TerraMaster assicura la protezione dei dati durante la trasmissione e l’archiviazione.
- Espansione flessibile: Il design dei prodotti consente aggiornamenti ed espansioni facili, proteggendo gli investimenti a lungo termine delle aziende.
La nuova serie di server di backup integrati TerraMaster e la BBS Business Backup Suite sono ora disponibili a livello globale. L’azienda accoglie richieste e ordini da ogni tipo di organizzazione, offrendo sistemi affidabili per la protezione dei dati aziendali.
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Rover Perseverance: rocce bianche e luminose su Marte
Particolari rocce bianche e luminose. E’ quanto è stato individuato nei giorni scorsi su Marte dal rover Perseverance della NASA. A tal proposito, è certamente importante ricordare che il rover Perseverance ha iniziato la sua esplorazione del bordo del cratere Jezero da due mesi.
Secondo quanto diffuso, dunque, sarebbero state rilevate rocce bianche e luminose alla base del Mist Park, sul bordo del cratere. Un’area che sta dunque attirando l’attenzione di tutti grazie al rilevamento del rover Perseverance. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli diffusi nelle scorse ore.
Rover Perseverance: rocce bianche luminose su MarteIl ritrovamento di rocce bianche sulla terra può essere considerato qualcosa di inevitabilmente comune. Ma quando la questione vede come protagonista Marte le cose non possono che diventare del tutto più misteriose. Come ben sappiamo, infatti Marte si contraddistingue grazie alla presenza di minerali prevalentemente scuri. Ma nel momento in cui ad essere state individuate sono delle rocce bianche luminose? Una notizia che non fa che attirare l’attenzione e aumentare la curiosità di tutti verso il pianeta rosso.
Non casualmente, l’individuazione di tale tipologia di materiale su Marte viene considerato piuttosto anomalo dal punto di vista geologico. Ecco perché tutto ciò si pone al centro di quello che in futuro potrà essere un importante approfondimento per riuscire a comprendere la “causa”. Di certo, parliamo di un ritrovamento non del tutto unico da parte di Perseverance che ormai da due mesi ha iniziato la sua esplorazione del bordo del cratere Jezero. A tal proposito è importante ricordare che si tratta della sua quinta campagna scientifica, campagna che vede il rover protagonista di un’esplorazione tra rocce che possono essere definite del tutto particolari. Non ci resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti per comprendere la natura e il motivo del ritrovamento di rocce bianca su Marte che, come accennato, sono del tutto insolite.
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Microsoft presenta un PC Windows... senza Windows!
Microsoft ha annunciato oggi il suo primo PC Desktop, ma non è esattamente quello che chiunque avrebbe pensato. Si tratta del prmio dispositivo al mondo "boot to cloud", ovvero progettato per far girare una versione di Windows 11 che non è installata localmente, ma disponibile in streaming online tramite Windows 365.
Questa quintessenza del cloud computing si chiama Windows 365 Link e sarà in vendita da aprile 2025 per 349$. In realtà un minimo di software è installato al suo interno, ma giusto quello che basta per eseguire Windows dal cloud, piuttosto che il classico sistema operativo standalone.
Come conseguenza di ciò, le sue specifiche sono abbastanza di basso livello. Ignoto processore Intel (il suo stesso anonimato è segno che non ci sia di che vantarsi), 8 GB di RAM, 64 GB di archiviazione, e un design fanless. Nonostante ciò sono supportati fino a 2 monitor 4K, e a bordo c'è anche un buon numero di porte (USB-A, USB-C, jack audio, ethernet, DisplayPort, e HDMI)
Ovviamente buono il fronte connettività, col supporto al Wi-Fi 6E, ma è chiaro che ci sarà bisogno anche di una buona connessione in generale, o il sistema sarà letteralmente inutilizzabile. Presente anche il Bluetooth 5.3, per collegare accessori vari.
Piccolissime le dimensioni, con appena 120 x 120 x 30 mm (Mac mini M4 chi?), ideale per qualsiasi scrivania e per dei setup davvero ultra minimali. Se e quando arriverà anche da noi, sarà un piacere provarlo, ma non perderemo il sonno nell'attesa.
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Sony accusata di aver rubato e venduto l’account di un gamer
Chi di noi non ha mai sentito parlare almeno una volta nella vita di Sony? Un’azienda che nel corso degli anni è riuscita a farsi conoscere e a conquistare tantissimi utenti in tutto il mondo grazie alla varietà di prodotti portati sul mercato. Oggi ne sentiamo però parlare per un motivo differente.
Secondo quanto diffuso nei giorni scorsi, la multinazionale giapponese è stata accusata per aver rubato e successivamente venduto l’account di un gamer. Una questione che attira l’attenzione di molti, tanto da far discutere diversi appassionati del settore. Scopriamo insieme in questo nuovo articolo tutti i dettagli della questione che sta coinvolgendo direttamente l’azienda Sony.
Sony: accusa di account rubato e vendutoIl diretto interessato della storia di cui stiamo parlando è Hakaam Kareem, noto per aver cinque record mondiali per il maggior numero di trofei di platino conquistati proprio su PlayStation. Nello specifico, il protagonista della storia è stato spiacevolmente bannato sul suo account. Ban che ha inevitabilmente visto la denuncia da parte di Hakaam Kareem a Sony per aver rubato e venduto il suo account con ben 17 anni di attività.
Naturalmente, non sono mancati da parte dell’utente tentativi di contattare il servizio assistenza Sony per poter comprendere le ragioni di tale ban. Solamente dopo una serie di diversi tentativi, Sony avrebbe giustificato la decisione come conseguenza di alcune violazioni dei termini di servizio. Tra queste, l’azienda avrebbe citato tempi troppo rapidi relativi al completamento dei giochi e l’uso dell’account su ben 29 console durante gli anni di attività dell’utente.
Quasi inutile ribadire che le dichiarazioni di Kareem sono state diverse. Tra queste, la giustificazione per i cambi di console nel corso degli anni considerando che, in 17 anni, ha trascorso la maggior parte delle giornate giocando. La decisione di Sony, in seguito ad una nuova rivalutazione, è stata quella di ridurre il ban ad un totale di 45 giorni. Oltre a rimuovere l’utente dal programma per partner.
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I suggerimenti di Instagram fanno schifo? È in arrivo il tasto reset per tutti!
Sarà capitato a tutti prima poi: qualche like di troppo qua e là, qualche persona seguita un po' a caso, e Instagram comincia a suggerirci contenuti che non ci interessano minimamente.
Che siano nel feed, in Esplora o nei Reels, i consigli di Instagram sono comunque una fonte preziosa per scoprire qualcosa di nuovo, nonché uno dei modi più facili per tenerci incollati all'app, uno scroll dopo l'altro.
Ebbene, se non dovessimo essere soddisfatti, a breve potremo resettare tutto con un semplice clic e ripartire da zero, come se fossimo nuovi utenti Instagram.
L'idea è nata per tutelare gli adolescenti, un tema sempre caldo per molti social network, ma questa funzione non sarà limitata solo a loro, ma disponibile per tutti.
Una volta "resettato Instagram", la personalizzazione tornerà col tempo, mostrando contenuti basati su quelli con cui abbiamo interagito, inclusi gli account. Al momento del reset, l'app proporrà anche di controllare gli account seguiti e di cancellare quelli che condividono contenuti che non ci interessano, a ulteriore conferma di come questi influenzino le decisioni dell'algoritmo di Instagram.
In un mondo ideale un algoritmo del genere dovrebbe capire da solo, col passare del tempo, come evolvono i gusti dei singoli utenti, senza bisogno di un'azione così drastica, ma in mancanza di ciò il classico "formattone riparatore" è sempre la soluzione a ogni male.
In attesa che questa opzione diventi disponibile per tutti (potrebbe volerci qualche settimana) vi lasciamo alcune guide utili per usare Instagram.
- Come migliorare un profilo Instagram
- Come mettere in pausa l'account Instagram
- Come bloccare i commenti offensivi su Instagram
- Come vedere in anonimo le Storie su Instagram
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Gemini: l’AI di Google insulta e invita a morire uno studente
Secondo le ultime notizie trapelate sul web, un nuovo episodio avrebbe messo al centro dell’attenzione l’AI di Google. Gemini, stando a quanto riportato, avrebbe infatti avuto un’interazione con uno studente rifilandogli un messaggio davvero assurdo.
Tramite ciò che è emerso, uno studente universitario del Michigan avrebbe ricevuto un invito esplicito a togliersi la vita.
Google Gemini spinge un ragazzo a togliersi la vita: l’azienda intervieneVidhay Reddy, 29 anni, utilizzava il sistema per supporto scolastico, quando si è trovato di fronte a una risposta che definisce “spaventosa”. Anche la sorella, leggendo il messaggio, ha raccontato di aver provato un panico fuori dal comune.
L’intervento di Google è stato perentorio, con l’azienda americana che ha definito quanto accaduto una grave violazione delle sue politiche interne. BigG ha sottolineato che i filtri di sicurezza del chatbot dovrebbero prevenire contenuti pericolosi. Sarebbero stati dunque presi dei provvedimenti per evitare che tutto ciò possa ripetersi in futuro. È allo stesso tempo inevitabile che il dibattito sull’affidabilità dell’intelligenza artificiale torni ad aprirsi.
La famiglia Reddy ha sottolineato i potenziali pericoli di queste tecnologie. “Se una persona fragile avesse ricevuto quel messaggio, avrebbe potuto interpretarlo come una spinta verso decisioni fatali”, ha detto lo studente. La responsabilità delle aziende tecnologiche in questi casi è un punto centrale, secondo Reddy: “Se una persona minacciasse un’altra, ci sarebbero conseguenze. Perché dovrebbe essere diverso per un chatbot?”
Non è la prima volta che AI avanzate come Gemini finiscono sotto accusa. In passato, chatbot di Google e altre piattaforme hanno fornito risposte pericolose, dai consigli di salute errati a vere e proprie istigazioni. Anche Character.AI, una piattaforma simile, è stata collegata a un episodio tragico in Florida, portando l’azienda a limitare l’accesso ai minori e a rafforzare le misure di sicurezza.
Gli esperti avvertono che con la diffusione delle AI, è cruciale stabilire regolamentazioni più severe. Questi strumenti offrono opportunità straordinarie, ma episodi come questo evidenziano la necessità di maggiore controllo e responsabilità da parte delle aziende.
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L’aggiornamento precursore di One UI 7 è in arrivo per la serie Galaxy S24
Asus Zenbook Duo nel listino di un rivenditore con l’Arrow Lake-H
Il dispositivo Asus Zenbook Duo, equipaggiato con due schermi touch e un processore della serie IntelArrow Lake-H, è stato inserito nel listino dei device del rivenditore online Gear-up.me.
Un dispositivo che attira dunque l’attenzione di tantissimi appassionati di dispositivi tech visto che alla base del laptop trova spazio l’innovativo processore. Non a caso, proprio la presenza del processore Intel Arrow Lake-H non può assolutamente passare inosservata. Sappiamo bene, infatti, che il lancio di questo processore è previsto per inizio 2025 e, nello specifico, durante il mese di gennaio. Scopriamo insieme tutti i dettagli di questo Asus Zenbook Duo nel corso di questo nuovo articolo.
Asus Zenbook Duo: in listino con il processore Intel Arrow Lake-HProbabilmente nessuno si sarebbe aspettato già di vedere il laptop Asus Zenbook Duo con processore della serie Intel Arrow Lake-H già in un listino. A farlo è stato il rivenditore online Gear-up.me che ha sede negli Emirati Arabi Uniti. Un laptop che viene presentato con delle caratteristiche tecniche di tutto rispetto e che non passano inosservate. Tra queste proprio la presenza di processore Intel Core Ultra 9 285H, 32GB di RAM, 2TB di storage SSD e due schermi touchscreen che consentono di svolgere una migliore esperienza d’uso durante l’utilizzo. Quel che sappiamo, al momento, è che il dispositivo è non disponibile ma nonostante ciò l’attenzione è alta considerando che presenta delle specifiche tecniche inevitabilmente interessanti.
L’inserimento nel listino dell’Asus Zenbook Duo da parte del rivenditore online Gear-up.me non rappresenta l’unico caso visto finora di laptop con processore Arrow Lake-H. Non a caso, infatti, alcuni benchmark presenti Geekbench 6 mostravano come protagonista proprio un Dell Pro Max 16. Anche in questo caso, in dispositivo era equipaggiato con un chip della serie Intel Arrow Lake-H. Non ci resta dunque che attendere ancora un po’ in vista del lancio ufficiale questi processori, previsto per gennaio 2025.
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