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Recensione ASUS ROG Phone 9 Pro: un ritorno alle origini
All'interno della confezione di ASUS ROG Phone 9 Pro Edition troviamo un alimentatore da 65W, un cavo USB-C/USB-C in corda, due cover in plastica rigida (una con un foro sul retro una semi-trasparente) e l'AeroActive Cooler X Pro con la sua custodia per il trasporto. Quest'ultimo accessorio è incluso solo nella versione Pro Edition, ma al lancio c'è una promo per averlo con tutte la varianti di ROG Phone 9.
Con ASUS ROG Phone 9 Pro l'azienda riparte esattamente da dove era rimasta con il precedente modello. Abbiamo quindi un design molto più pulito e meno aggressivo. Per certi versi anche più anonimo. C'è chi apprezzerà questa maggior semplicità per un utilizzo quotidiano dettato da una maggiore sobrietà, mentre invece qualcuno non gradirà l'aver "semplificato" troppo uno smartphone che aveva un'estetica unica.
Anche quest'anno ROG Phone 9 Pro ha a disposizione una griglia Anime Vision sul retro che permette di mostrare orario, disegni, grafiche, batterie e altre informazioni tramite una griglia di pixel composta da 648 punti e che ora è in parte di colore rosso nella striscia inferiore. Si può personalizzare e come abbiamo detto può mostrare informazioni diverse, ma la verità è che rimane pur sempre una soluzione puramente estetica e non dettata dall'utilità. Su di uno smartphone così, secondo noi, però ci sta.
Lo smartphone ha delle dimensioni generose ma in linea con gli altri prodotti di questa tipologia. Abbiamo uno spessore di 8,9 millimetri e un peso di 227 grammi. Anche quest'anno lo smartphone è resistente ad acqua e polvere secondo lo standard IP68.
Anche quest'anno però si candida per essere lo smartphone più scivoloso di sempre con la sua finitura bellissima al tatto e che non trattiene affatto le impronte ma che non permette mai una presa solida. A meno che non si utilizzi una cover.
ASUS non ha risparmiato sulla scheda tecnica. Alla fine è pur sempre uno smartphone da gioco. Abbiamo un processore Snapdragon 8 Elite di ultima generazione a 3 nanometri e con frequenza massima a 4,3 GHz. Si tratta di un bel salto in avanti, soprattutto per l'adozione dei core Oryon. Abbiamo poi una GPU Adreno 830 e ben 16 GB di RAM che diventano addirittura 24 nella assurda versione da noi provata chiamata in modo un po' ambiguo Pro Edition. La RAM è di tipo LPDDR5X, mentre la memoria interna è nella velocissima tecnologia UFS 4.0. Ancora una volta non è espandibile ma i 512 GB a disposizione (1 TB in Pro Edition) probabilmente saranno più che sufficienti.
Buona la connettività: Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4 e anche jack audio da 3,5 millimetri per le cuffie, che è ormai una vera rarità in tutti gli smartphone in circolazione, soprattutto quelli di fascia alta. Non manca poi l'uscita video tramite USB-C 3.1 e anche la seconda porta USB-C posizionata sul lato lungo dello smartphone per poter tenere lo smartphone in carica durante il gioco (o per collegare l'AeroActive Cooler X Pro).
Il sistema di raffreddamento è poi stato ancora migliorato e ora abbiamo il GameCool 9 realizzato di 5 strati diversi che dissipa il calore che intelligentemente è stato posizionato al centro dello smartphone dove le mani non poggiano. Lo strato di grafite quest'anno è più largo e tutto il sistema è pensato per raffreddare lo smartphone sia per il casual gaming rapido, sia per quello pro e prolungato.
Presente sotto al display un lettore ottico di impronte digitali, ma è invece assente il supporto alle eSIM. Per noi un'assenza ingiustificabile per uno smartphone premium, soprattutto se pensiamo che è presente nella versione taiwanese e giapponese.
ASUS non ha portato particolari novità nel suo comparto fotografico, anche se rispetto al passato sembrano esserci miglioramenti negli scatti finali. La fotocamera principale è da 50 megapixel, supportata da una 32 megapixel zoom 3x e da una 13 megapixel grandangolare. La resa è nel complesso buona e abbiamo notato miglioramenti sia nella gestione delle luci e dei colori che negli scatti notturni, dove ROG Phone 9 Pro si inizia a difendere davvero bene.
Le foto non sono perfette e uno smartphone premium classico vi offrirà non solo più qualità nei dettagli, ma anche più flessibilità negli scatti. Questo smartphone ASUS però raggiunge secondo noi un risultato soddisfacente per uno smartphone top di gamma. Appena sufficiente purtroppo la fotocamera selfie da 32 megapixel.
Bene la parte video dove in 4K a 30fps avrete il compromesso migliore, anche se sono disponibili sia i filmati a 60fps che quelli in 8K. In Full HD potrete sfruttare una super stabilizzazione gimbal, che secondo noi ha senso solo in caso di sport molto movimentati. Altrimenti il compromesso del 4K rimane quello migliore.
C'è una sola grande differenza rispetto alla precedente generazione su questo display. Il refresh rate che ora può arrivare a 185 Hz, un valore record nel mondo smartphone e che batte i 165 Hz della generazione precedente, che però rimangono il valore massimo quando si utilizza lo smartphone normalmente. Il nuovo valore di fatto si può ottenere solo nei pochissimi giochi compatibili. Riuscireste a vedere e ad apprezzare davvero questa novità su di uno smartphone? Forse no.
Luminosità di picco del display da 6,78 pollici rimane a 2.500 nit e abbiamo sempre il supporto all'HDR10+, così come la risoluzione che rimane FullHD+ (1080 x 2400 pixel). Lo schermo è ancora una volta con pochi bordi e interrotto solo dalla fotocamera frontale nel foro. È stato aggiornato però il vetro protettivo che ora è un Gorilla Glass Victus 2.
ASUS ROG Phone 9 Pro arriva sul mercato aggiornato con Android 15 e con le patch di settembre 2024. Si poteva forse fare leggermente meglio soprattutto considerando l'uscita nel mese di novembre. È anche vero però che lo smartphone arriverà sul mercato solo più avanti rendendo di fatto poco rilevante la versione delle patch attuale. Più importante la questione degli aggiornamenti software che riceverà. Visto che questo smartphone può mettere sul piatto solo 2 nuove versioni di Android, poco per uno smartphone in questa fascia di prezzo.
Il software non riceve nel complesso particolari novità se non quelle relative alla AI, comunque interessanti. Abbiamo il traduttore delle telefonate in varie lingue (fra cui l'italiano), il trascrittore delle registrazioni audio e Circle to Search. Non mancano poi le altre funzionalità che già conosciamo come il menù laterale per aprire le app in finestra.
Ovviamente ci sono ben più funzionalità per quanto riguarda la parte del gioco. Abbiamo Armoury Crate che raccoglie tutti i giochi a disposizione a li raccoglie in un unico posto dove gestire le impostazioni hardware per singolo gioco, riguardare le registrazioni video e consultare le statistiche di gioco.
All'interno del gioco si può poi avviare Game Genie che è la dashboard da cui controllare ogni opzione possibile. Sono ancora presenti i trigger touch sul dorso del telefono, programmabili per eseguire operazioni diverse in base al gioco e anche di associarci delle macro per compiere con rapidità una sequenza di operazioni con un solo tocco. Potrete fare la stessa cosa anche mappando i movimenti del telefono, oppure associando altre funzioni ai due tasti fisici dell'AeroActive Cooler X Pro.
Abbiamo poi AI grabber che permette di cercare al volo sul web informazioni su qualcosa che è successo nel gioco semplicemente disegnando un rettangolo attorno all'elemento. Per alcuni giochi specifici (quasi sempre fra questi c'è Genshin Impact) abbiamo poi delle novità gestite dalla AI. Possiamo per sempio velocizzare i dialoghi, scappare velocemente da alcuni combattimenti complicati oppure raccogliere automaticamente gli oggetti sulla mappa. Sono tante piccole funzioni, che si aggiungono a quelle che vi abbiamo già raccontato in altre occasioni, che possono davvero fare la differenza nelle prestazioni e nella piacevolezza di gioco per chi spende molto tempo con i giochi su smartphone (o in streaming). Ovviamente Game Genie permette anche di adattare al volo le prestazioni dello smartphone per ottenere sempre il massimo.
Il display Anime Vision sul retro è simpatico ma mai davvero utile. Si può personalizzare però anche con immagini, testi e gif realizzate ad hoc. C'è poi una modalità Anime Play per giocare a dei mini giochi usando i trigger dorsali e questo micro schermo. Sarà divertente farlo vedere agli amici ma poi non lo userete mai.
La batteria torna a crescere, arrivando ora a 5.800 mAh. Si tratta di un incremento apprezzato ma che nel complesso non cambia le carte in tavola. Riuscirete comunque sempre ad arrivare a fine giornata anche con qualche ora di gaming. In più abbiamo ancora la ricarica rapida a 65W e quella wireless a 15W. Indubbiamente l'ottimizzazione energetica garantita da questo smartphone lo rende un eccellente prodotto per chi vuole giocare nei suoi momenti liberi e non solo.
Ci vogliono 1.299€ per ROG Phone 9 Pro. La versione non-Pro parte invece ancora da 1.099€. Il modello Pro Edition da noi provato, nella folle configurazione 24GB/1TB ha invece un prezzo di 1.499€. Le prevendite partono oggi 19 novembre 2024 ma le consegne saranno attorno a metà gennaio. Ci vorrà quindi ancora un po' di pazienza. Per chi lo preordina fino al 19 dicembre avrà in omaggio AeroActive Cooler X Pro (già incluso nella variante più costosa).
Il sample per questa recensione è stato fornito da ASUS, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.
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Serie ASUS ROG Phone 9 ufficiale: il gaming phone si rinnova, ma sarà sufficiente per spiccare sugli altri?
Il panorama dei dispositivi mobili dedicati al gaming accoglie oggi la nuova versione dello smartphone ROG di casa ASUS. Stiamo ovviamente parlando della nuova serie ASUS ROG Phone 9.
Come ogni anno, il nuovo modello vanta serie di miglioramenti rispetto ai suoi predecessori. Il mercato però è sempre più aggressivo, e nonostante la presenza del nuovissimo SoC Snapdragon 8 Elite, tanti altri concorrenti stanno arrivando in commercio.
Vediamo quindi cosa ha da offrire e se effettivamente potrebbe elevarsi sopra la concorrenza.
Vediamo come prima cosa le caratteristiche tecniche dei due ROG Phone 9 in arrivo sul mercato italiano:
Schermo- Dimensioni: 6,78 pollici
- Tecnologia: AMOLED E6 con LTPO
- Risoluzione: 2400 x 1080 pixel
- Frequenza di aggiornamento: Fino a 185 Hz (abilitabile in Game Genie)
- Luminosità: HBM 1.600 nits, picco fino a 2.500 nits
- Protezione: Corning® Gorilla® Glass Victus 2
- Colori: Supporta 107,62% DCI-P3, 103,40% NTSC e 145,99% sRGB
- Modello: Qualcomm Snapdragon® 8 Elite
- Architettura: 2+6 core Oryon, fino a 4,3 GHz
- GPU: Adreno 830, incremento del 40% nelle prestazioni rispetto alla generazione precedente
- ROG Phone 9: Fino a 16 GB LPDDR5X
- ROG Phone 9 Pro: Fino a 24 GB LPDDR5X
- ROG Phone 9: Fino a 512 GB UFS 4.0
- ROG Phone 9 Pro: Fino a 1 TB UFS 4.0
- Principale: 50 MP Sony Lytia 700, sensore da 1/1,56" con stabilizzatore gimbal a 6 assi (±5° di correzione)
- Macro: 5 MP (solo modello standard)
- Telefoto (solo Pro): 32 MP con zoom ottico 3x, fino a 30x con tecnologia HyperClarity
- Ultra-wide (solo Pro): 13 MP con lente Free-form
- Risoluzione: 32 MP RGBW
- Angolo di visione: 90° (22mm ultrawide)
- Wi-Fi: Dual-band Wi-Fi 6E
- Bluetooth: Versione 5.3
- NFC: Supportato
- Dual SIM: Supportato con opzione eSIM in alcuni mercati
- USB-C laterale per accessori e ricarica durante il gioco
- Jack da 3,5 mm per cuffie
- Slot per AeroActive Cooler
- Tecnologia: Dirac Virtuo con suono spaziale
- Altoparlanti: Stereo con ottimizzazione AI per la cancellazione del rumore
- Accessori: Supporto subwoofer nel cooler esterno AeroActive X Pro
- Resistenza: IP68 contro polvere e acqua
- 163,8 x 76,8 x 8,9 mm
- ROG Phone 9: 227 g
- ROG Phone 9 Pro: 225 g
- Capacità: 5.800 mAh
- Ricarica rapida: 65W con HyperCharge, da 0% a 100% in 46 minuti
- Ricarica wireless: Standard Qi 1.3, fino a 15W
- Android 13 con interfaccia personalizzata ASUS Armoury Crate e ottimizzazioni per il gaming.
Il ROG Phone 9 non solo mantiene l'iconico design aggressivo tipico della serie, ma introduce anche novità che colpiscono l'occhio e che potrebbero anche migliorare l'esperienza di utilizzo.
Al centro troviamo il display AniMe Matrix, una soluzione mini-LED che permette una personalizzazione estetica rinnovata. Sul modello standard sono presenti 85 LED, mentre la versione Pro ne vanta 648, permettendo una personalizzazione ancora più dettagliata.
Tra le funzionalità degne di nota c'è quella che anima il display posteriore quando state per scattare una foto a qualcuno ricordandogli di sorridere.
Il display frontale del ROG Phone 9 è un pannello AMOLED da 6,78 pollici con una frequenza di aggiornamento che raggiunge i 185Hz, garantendo una fluidità visiva al top per il panorama mobile. La protezione è assicurata dal Gorilla Glass Victus 2, mentre la luminosità massima di 2.500 nits permette un'ottima leggibilità anche sotto la luce diretta del sole.
Il cuore pulsante del ROG Phone 9 è il nuovissimo processore Snapdragon 8 Elite, che assicura prestazioni superiori del 45% rispetto al modello precedente. Questo chip è supportato da configurazioni di RAM e memoria interna che soddisfano anche gli utenti più esigenti (non solo i gamer), con versioni che arrivano fino a 24 GB di RAM e 1 TB di storage UFS 4.0.
Una delle caratteristiche distintive dei ROG Phone è il sistema AirTrigger, che trasforma i lati dello smartphone in pulsanti tattili, offrendo un'esperienza di gioco simile a quella di una console portatile. Li ritroviamo ovviamente anche su questa nuova famiglia, e sono come sempre personalizzabili per reagire in modo diverso a seconda del gioco che avviate.
Il nuovo sistema GameCool 9 migliora ulteriormente la dissipazione del calore grazie a un design innovativo che mantiene le prestazioni anche nelle sessioni di gioco più lunghe e intense. Quest'anno in più c'è anche un foglio di graffite.
ROG Phone 9 ha anche tutta una serie di funzionalità basate su intelligenza artificiale che vi aiutano nelle sessioni di gaming.
X Sense per esempio sfrutta il riconoscimento di immagini basato su intelligenza artificiale per riconoscere oggetti e situazioni nei giochi. Potete attivare l'auto raccoglimento di oggetti, impostare la corsa automatica quando camminate da un po', avviare sequenze automatiche di pulsanti in caso di avvenimenti particolari, e tanto altro.
Ovviamente alcune cose funzionano solo in giochi specifici, come Genshin Impact, League of Legends Wild Rift e Arena of Valor o MLBB, mentre altre sono pensate per funzionare ovunque.
Ci sarebbe tanto altro di cui parlare, fra cui la nuova batteria da 5.800 mAh con ricarica rapida a 65W e ricarica wireless, il comparto fotografico con gimbal e zoom ottico 3x e gli accessori. A tal proposito ecco la nostra recensione completa dove potreste trovare tutte le risposte alle vostre domande.
C'è un solo, piccolissimo (per usare un eufemismo) problemino. E no, non è l'affacciarsi sul mercato di vari concorrenti dotati di Snapdragon 8 Elite. È che dovremo aspettare gennaio per poterci mettere le mani sopra.
Vediamo quando aprono i preordini e i prezzi:
- ROG Phone 9 (12/256 Black)- prezzo 1.099€, in pre-order dal 19/11 con disponibilità da metà gennaio Eshop ASUS
- ROG Phone 9 (12/512 White) - prezzo 1.149€, in pre-order dal 19/11 con disponibilità da metà gennaio Eshop ASUS e Gold Store
- ROG Phone 9 (12/512 Black) - prezzo 1.149€, in pre-order dal 19/11 con disponibilità da metà gennaio esclusiva Amazon
- ROG Phone 9 Pro - prezzo 1.299€, in pre-order dal 19/11 con disponibilità da metà gennaio (Eshop ASUS, Gold Store e Amazon)
- ROG Phone 9 Pro Edition - prezzo 1.499€, in pre-order dal 19/11 con disponibilità da metà gennaio (Eshop ASUS, Gold Store e Amazon)
Preordinandolo dal 19 novembre al 19 dicembre, con l'acquisto di tutte le versioni riceverete in regalo anche un AeroActive Cooler X.
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One UI 6 Watch si allarga: l'aggiornamento sta arrivando anche sui Galaxy Watch di 3 anni fa
Il vostro smartwatch Samsung Galaxy sta per ricevere un nuovo aggiornamento. A partire da oggi 19 novembre 2024, la disponibilità della One UI 6 Watch si allargherà a tanti dispositivi dell'ecosistema Galaxy Watch, che finalmente potranno godere delle funzioni già viste su Galaxy Watch Ultra e Galaxy Watch 7. Vediamo insieme quali saranno i modelli aggiornati e quali funzionalità saranno introdotte.
Il nuovo aggiornamento al sistema One UI 6 Watch in versione definitiva è compatibile con la maggior parte degli smartwatch Samsung delle ultime 4 generazioni.
Come accennato all'inizio, questa versione è già disponibile su Galaxy Watch 7 e Galaxy Watch Ultra, mentre nelle prossime settimane sarà in rollout per i seguenti modelli.
- Galaxy Watch 6
- Galaxy Watch 6 Classic
- Galaxy Watch 5
- Galaxy Watch 5 Pro
- Galaxy Watch 4
- Galaxy Watch 4 Classic
- Galaxy Watch FE
Come da tradizione, essendo un rollout diviso in diverse fasi, potrebbero servire parecchie settimane per completare la distribuzione a tutti i dispositivi attivi nel mondo. Se avete uno dei dispositivi compatibili nella lista in alto, tenete dritte le antenne e controllate se nei prossimi giorni l'aggiornamento arriverà anche per voi.
La maggior parte delle novità di One UI 6 Watch riguardano Galaxy AI, l'intelligenza artificiale che permette di ottimizzare il tracciamento e l'analisi dei dati per fitness e salute.
Grazie all'AI, infatti, sono state aggiunte alcune funzionalità più avanzate per la gestione degli allenamenti e della salute nel suo complesso, molto interessanti per gli utenti più sportivi.
- Energy Score: punteggio calcolato in base a diversi parametri, permette di avere un'indicazione rapida sulle proprie condizioni fisiche e mentali;
- Sleep Analysis: nuovo algoritmo basato su AI per le analisi dei dati sul sonno;
- Sleep Apnea: avvisi di apnee notturne;
- Race: analizzatore in tempo reale per corsa e ciclismo;
- Workout Routine: pianificazione degli allenamenti con possibilità di combinare diversi esercizi;
- Nuove watchface: nuove interfacce per la home come Simple Digital, Simple Digital, Ultra Info Board;
- Risposte suggerite (solo accoppiato con smartphone Galaxy): nuovi suggerimenti basati su AI;
- Double Pinch Gesture (solo accoppiato con smartphone Galaxy): gesti rapidi per controllare alcune funzioni sullo smartphone, come risposta alle telefonate, spegnimento di sveglie, scatto di foto e altro.
Per maggiori informazioni su One UI 6 Watch vi rimandiamo al nostro articolo di approfondimento dedicato a questo indirizzo.
Date un'occhiata agli altri smartwatch e alle altre smartband arrivati negli ultimi mesi, grazie alle nostre recensioni più recenti. Ci sono tanti modelli molto interessanti, con funzionalità diverse rispetto a quelle dei Samsung Galaxy Watch.
- Recensione Xiaomi Smart Band 9
- Recensione Google Pixel Watch 3
- Recensione Huawei Watch GT 5 Pro
- Recensione Amazfit T-Rex 3
- Recensione ASUS VivoWatch 6
- Recensione OnePlus Watch 2R
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Telegram vuole dare battaglia ad App Store e Google Play con uno dei suoi aggiornamenti più importanti di sempre
Pavel Durov, il celebre fondatore di Telegram, non usa mezze parole: si tratta del più grande aggiornamento di sempre per le Mini App, che guadagnano il full-screen, scorciatoie in home, geolocalizzazione, tracciamento del movimento, condivisione di contenuti multimediali, creazione di documenti, regali, vari livelli di abbonamento, emoji di stato e tanto altro.
Per chi non lo sapesse, le mini app sono applicazioni interattive integrate direttamente in Telegram. Queste applicazioni non richiedono download separati né installazioni aggiuntive, poiché funzionano all'interno delle chat e dei bot di Telegram. È un po' come avere app all'interno di un'altra app (Telegram, in questo caso), che diventa sempre più "totipotente" in questo modo.
Di fatto, con quest'ultimo aggiornamento, le mini app hanno le stesse potenzialità di un'app di terze parti, pur rimanendo integrate in Telegram. Non siamo del tutto sicuri del perché qualcuno dovrebbe sviluppare qualcosa del genere e non una più generica app per Android e iOS, ma questo è un altro discorso. Ecco infatti un assaggio delle loro nuove potenzialità.
- Schermo intero: le mini app possono ora andare full screen, sia in verticale che orizzontale.
- Tracciamento del movimento: le mini app adesso sanno come si muove il dispositivo, e di conseguenza possono sfruttare questi dati per controlli e interazioni contestuali.
- Scorciatoie in home: è possibile aggiungere un'icona sulla home del telefono che lancia direttamente a una mini app, che in questo modo diventa in pratica come un'app a sé stante.
- Geolocalizzazione: le mini app possono accedere alla posizione del dispositivo, dando così agli sviluppatori la possibilità di realizzare esperienze basate sulla posizione.
- Regali: le mini app ora possono inviare regali virtuali ai propri utenti, come ricompense per celebrare certi traguardi.
- Contenuti multimediali: è ora possibile condividere foto e video direttamente dalle mini app, e dal canto loro le mini app possono anche creare contenuti da pubblicare nelle storie dell'utente.
- Documenti: le mini app possono generare documenti e file generici da scaricare, anche tramite IA.
- Abbonamento: gli sviluppatori possono offrire abbonamenti alla loro mini app utilizzando le Stelle di Telegram. Di fatto potremmo definirli "acquisti in app-in-app"
E questo è solo un assaggio. Gli sviluppatori interessati troveranno maggiori informazioni nel changelog ufficiale, mentre noi utenti possiamo provare le prime implementazioni di queste novità in mini app quali @playdeckbot, @tverse e @major, dopo aver aggiornato Telegram all'ultima versione (pena: possibili crash).
Infine, per chi desideri approfondire l'uso di Telegram, ecco alcune utili guide che abbiamo realizzato.
- Come trovare canali Telegram
- Come creare una chat segreta su Telegram
- Come aprire un canale su Telegram
- Come creare un bot Telegram
- Come accedere a Telegram Web
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Le app e i giochi da installare su Android nel 2024 (e anche qualche bel ebook)
Siamo già entrati in quel periodo dell'anno fatto di bilanci e classifiche che ripercorrono quanto è successo nel corso degli ultimi 365 giorni.
Abbiamo infatti già visto le app che tutti dovrebbero avere su Windows e oggi guardiamo quelle che invece dovremmo installare su Android, almeno secondo Google.
Sono infatti usciti i Google Play's Best of 2024 awards, ovvero dei "riconoscimenti" per app e giochi che si sono particolarmente distinti quest'anno, in varie categorie.
Migliore appPartiful, un'app per pianificare eventi, con un design intuitivo e alcuni spunti originali. Spicca il tool "Party Genie" che permette di creare facilmente gli inviti e offre un comodo sistema per confermare la presenza da parte degli ospiti.
Miglior giocoAFK Journey, un fantasy RPG ambientato in un open world pieno con un suo stile originale con un ampio ventaglio di personaggi e un sistema di combattimento tattico ma ben fatto.
Migliore app multi-dispositivoMax, purtroppo non ci riguarda, perché è un'app per lo streaming multi-piattaforma ma pensata per il mercato USA.
Migliore gioco multi-dispositivoClash of Clans, questo è invece un titolo che difficilmente ha bisogno di presentazioni. Nonostante sia in circolazione da un decennio, è solo quest'anno che si è allargato a PC e Chromebook, ecco perché è risalito sulla cresta dell'onda.
Migliori app 2024- Migliore per Divertimento: Mila by Camilla Lorentzen
- Migliore per Crescita Personale: UpStudy - Camera Math Solver
- Migliore per essenziali quotidiani: MacroFactor - Macro Tracker
- Migliore Gemma Nascosta: Timeleft
- Migliore per Smartwatch: Baby Daybook - Newborn Tracker
- Migliore per Schermi Grandi: Infinite Painter
- Migliore per Google TV: Peacock TV: Stream TV & Movies
- Migliore per l'Auto: PBS KIDS Video
- Miglior Multiplayer: Squad Busters
- Miglior Pick Up & Play: Eggy Party
- Miglior Indie: Yes, Your Grace
- Miglior storia: Solo Leveling: Arise
- Miglior in corso: Honkai: Star Rail
- Migliore per Famiglie: Tab Time World
- Migliore su Play Pass: Kingdom Rush 5: Alliance
- Migliore di Google Play Games on PC: Cookie Run: Tower of Adventures
La classifica che segue riguarda chiaramente il pubblico americano e non sappiamo nemmeno in base a quali criteri precisi sia stata redatta. La riportiamo giusto per completezza e curiosità. Chi volesse qualche altro spunto su app e giochi, non necessariamente cucito a misura dell'Italia, lo può trovare su questa pagina che quantomeno è localizzata in italiano.
- Favorite fantasy: "Dragon Rider" by Taran Matharu (ebook, audiobook)
- Favorite thriller: "All the Colors of the Dark" by Chris Whitaker (ebook,audiobook)
- Favorite romance: "House of Flame and Shadow' by Sarah J Maas (ebook, audiobook)
- Favorite fiction: "All Fours" by Miranda July (ebook, audiobook)
- Favorite memoir: "Knife" by Salman Rushdie (ebook, audiobook)
- Favorite horror: "The Eyes are the Best Part" by Monika Kim (ebook, audiobook)
- Favorite graphic novel: "Homebody" by Theo Parish (ebook | audiobook)
- Favorite cozy manga: "Breakfast with My Two-Tailed Cat" by Ai Shimizu (ebook)
- Favorite business book: "Teams: Getting Things Done with Others" by David Allen and Edward Lamont (ebook, audiobook)
- Favorite personal development: "Supercommunicators" by Charles Duhigg (ebook, audiobook)
- Favorite historical fiction: "James" by Percival Everett (ebook, audiobook)
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ChromeOS diventerà Android sul nuovo Pixel Laptop: cosa ha in mente Google?
Da diversi anni ormai conosciamo Chrome OS come il sistema operativo di Google dedicato ai PC portatili, i cosiddetti Chromebook. E sicuramente da più tempo conosciamo Android, il robottino verde che anima milioni di smartphone e non solo in tutto il mondo. Ma ci sorprende lo stesso sapere che Google ha intenzione di trasformare Chrome OS in Android, e di lanciare questa novità su un nuovo Pixel Laptop.
Quanto appena menzionato sicuramente non è chiaro, visto che Chrome OS e Android sono due entità abbastanza indipendenti, almeno in termini di finalità di utilizzo. Allora proviamo a vedere cosa ha in mente Google.
Secondo gli ultimissimi rumor emersi online, corroborati dalle fonti di Android Authority, Google avrebbe in mente di trasformare Chrome OS in Android. Cosa significa?
Chrome OS è ormai noto per essere stabilmente il sistema operativo di Google dedicato ai Chromebook, ovvero dei PC portatili con risorse hardware non particolarmente avanzate. D'altro canto, sappiamo che Chrome OS può essere installato su macchine nate con sistemi operativi diversi (ecco la guida per trasformare un vecchio PC in un Chromebook). E allora perché Google vuole trasformarlo in Android?
La risposta a queste domande non riguarda i Chromebook, o meglio non riguarda i Chromebook per come li abbiamo conosciuti finora. L'obiettivo di Google sarebbe quello di colmare un vuoto che finora, nonostante i molteplici sforzi dell'azienda nel corso degli anni, esiste e si fa sentire nei confronti di iPad.
Google infatti starebbe pensando di sviluppare un sistema operativo basato su Android specificatamente dedicato ai tablet. Sviluppare quindi una piattaforma software che sia finalmente competitiva con quella che Apple offre su iPad. Nel corso degli anni abbiamo visto Google aggiornare in maniera rilevante sia Android che Chrome OS per renderli competitivi su dispositivi come tablet e PC. Questo evidentemente non è bastato a Google stessa.
Un sistema operativo che sia in grado di coniugare le peculiarità di Android e Chrome OS in ottica tablet e PC portatili è quello che vuole Google. Recentemente abbiamo visto dei punti di contatto tra Chrome OS e Android, come ad esempio con lo stack software per il Bluetooth. Questi punti di contatto potrebbero moltiplicarsi, coinvolgendo ad esempio parti dello stack Android, il kernel Android Linux e i framework Android.
E forse abbiamo già avuto modo di vedere alcune di quelle che saranno le caratteristiche di questa nuova versione di Android, come il supporto alle estensioni Chrome su Android, il supporto ottimizzato a mouse e tastiere, l'interfaccia software multi-finestra. Novità che pensavamo dovessero arrivare su Android per come lo conosciamo, ma che invece potrebbero essere alcune delle colonne portanti di questo nuovo sistema operativo che ha in mente Google.
Ammettiamo che il quadro appare ancora confuso. Sappiamo bene che una versione di Android stock per tablet esiste già, l'abbiamo vista su Pixel Tablet. Probabilmente quella che vuole lanciare Google è una versione di Android molto più vicina a quello che conosciamo adesso come Chrome OS, e che ovviamente sarà esclusiva di dispositivi come tablet e portatili. Col tempo ne sapremo di più.
Quello che appare abbastanza definito è che tutto ciò potrebbe debuttare e prendere vita su Pixel Laptop, la seconda novità appena emersa online.
I più appassionati di voi ricorderanno i Pixelbook, quelli che sostanzialmente erano i Chromebook targati Google. Si trattava di portatili realizzati direttamente da Google, arrivati sul mercato con Chrome OS a un prezzo non da Chromebook. Dei dispositivi che in Italia non sono mai arrivati ufficialmente, e che sul mercato non hanno mai preso il volo.
Nelle ultime ore sono emersi dei dettagli che indicherebbero l'esistenza di Pixel Laptop. Parliamo dell'evoluzione dei Pixelbook? In un certo senso è vero. Anche se questo Pixel Laptop potrebbe essere qualcosa di più, visto che potrebbe passare alla storia come il primo dispositivo a sfoggiare il nuovo Android di cui abbiamo parlato sopra.
Un portatile che nasce con Android ha un fascino non indifferente. Secondo i rumor emersi online, il progetto Pixel Laptop ha preso piede in Google, e l'azienda avrebbe un team che sta lavorando alla sua realizzazione. Non sappiamo praticamente ancora nulla sulle sue presunte specifiche, e tanto meno sul suo aspetto. Per ora ci faremo bastare l'idea, sperando di ricevere nuovi dettagli presto.
Per tornare con i piedi per terra, vi lasciamo una serie di guide che potrebbero interessarvi se volete personalizzare il vostro dispositivo Android:
- Come personalizzare Android
- Come cambiare font su Android
- Quali sono i migliori launcher per Android
L'articolo ChromeOS diventerà Android sul nuovo Pixel Laptop: cosa ha in mente Google? sembra essere il primo su Smartworld.
Questo è l'uso migliore mai fatto finora dell'IA: far sclerare truffatori e spammer
L'operatore britannico Virgin Media O2 ha creato un tool geniale per sfruttare l'intelligenza artificiale a suo vantaggio; o meglio, a svantaggio dei malintenzionati.
Questo strumento, chiamato amichevolmente Daisy, imita la voce di una signora anziana, con uno e un solo scopo: far perdere la pazienza a chi cerca di truffarci / venderci qualcosa a tutti i costi.
O2 ha infatti aggiunto dei numeri di telefono fittizi, collegati a Daisy, agli elenchi utilizzati dai truffatori per bersagliare la gente. (E già qui c'è del genio.)
Il risultato è che il truffatore di turno si troverà a parlare con una "nonnina" pedante e pesante, che gli racconterà la storia della sua vita, gli fornirà dati sbagliati e commetterà ogni genere possibile e immaginabile di errori, facendo perdere tempo e pazienza al malcapitato (si fa per dire).
A quanto pare l'idea di una IA del genere l'hanno data a O2 gli stessi inglesi, che in un recente sondaggio avrebbero rivelato di volersi in qualche modo vendicare di chi cerca di truffarli. E come dargli torto!
Non sappiamo di preciso su che modello sia basata Daisy, che è piuttosto una somma di modelli diversi, addestrati grazie anche al noto YouTuber Jim Browning, che della lotta agli scammer ha fatto il suo pane quotidiano.
Il bello è che Daisy sembra anche piuttosto efficace. Nelle recenti settimane Daisy ha tenuto in media attaccati al telefono i truffatori per circa 40 minuti l'uno, impedendogli così di chiamare altra gente nel frattempo.
Come dire: non sarà certo la soluzione, ma unite la sua utilità alla componente "vendicativa", ed è facile volere bene a "nonna Daisy".
L'articolo Questo è l'uso migliore mai fatto finora dell'IA: far sclerare truffatori e spammer sembra essere il primo su Smartworld.
Xiaomi Smart Air Fryer 5.5L è la friggitrice ad aria best buy del momento: costa meno delle altre ed è migliore in tutto
Il design della nuova friggitrice ad aria di Xiaomi ricalca in tutto e per tutto quello dei precedenti modelli.
È più simile a quella da 6.5L che abbiamo nominato poco fa che alle prime due. Cambia però il cestello, visto il vetro frontale che permette di sbirciare dentro durante la cottura.
In ogni caso, sono da sempre grande fan delle linee estetiche delle air fryer di questo marchio, sia per il bianco lucido elegante, sia per le linee stondate, eleganti e ricercate, e questa non fa certo eccezione.
Le dimensioni all'esterno ammontano a 386 x 286 x 291 mm. È insomma poco più bassa del modello precedente, e anche un po' più leggera visto che si parla di 5,1 kg (contro 5,4).
Il cestello, come oramai avrete capito, è da 5,5 litri. Bello capiente insomma, pensato per famiglie di 3 o 4 persone.
Il vetro temperato frontale è da 6,8 pollici. È bello ampio, e ci sono tante preparazioni che vi permettono di essere seguite in tempo reale.
Qual è il vantaggio? Controllare lo stato di cottura senza aprire il cestello. Si disperde meno calore e si consuma un pelo meno energia.
L'unico difetto? Non potete mettere il cestello in lavastoviglie. Dovete lavarlo a mano e con spugne delicate e non abrasive.
Potrebbe entrare un po' di acqua nell'intercapedine che c'è fra i due strati di vetro e con il tempo potrebbe formarsi un po' di calcare. Se state attenti durante il lavaggio però è meno probabile che questo accada.
Xiaomi stavolta non ha specificato il materiale del rivestimento, ma viste le tantissime somiglianze con il modello da 6.5L è molto probabile che si tratti sempre di doppio strato in PTFE a base di acqua, che facilita la pulizia ed è più resistente all'usura del tempo.
Gli accessori inclusi in confezione sono un piatto antiaderente molto particolare e una griglia.
Il primo dei due ha una serie di fori le cui forme ricordano una spirale o le pale di un ventilatore in movimento.
Non sono casuali, servono a favorire la circolazione dell'aria nel cestello. Così facendo in teoria non c'è bisogno di una resistenza posta anche in basso.
E in pratica? Diciamo che se la cava più che discretamente, meglio di modelli che hanno piatti di cottura classici.
Inoltre, con i suoi piedini in silicone, può essere posto ad altezze differenti, avvicinando magari le pietanze al resistore superiore.
A livello tecnico, la potenza nominale è di 1.600W, sono quindi 200W in meno del modello più grande.
Ottimo quindi da un punto di vista dei consumi. Provando a monitorare la potenza istantanea con una presa smart abbiamo registrato valori intorno ai 1.400W, anche meno quando la friggitrice ad aria è a regime.
Il range di temperature va da 40 a 220°C. Davvero ottimo, migliore di tante air fryer in commercio.
Intervalli del genere permettono di spaziare da essiccatura di frutta, verdure e carne, yogurt, decongelamento, lievitazione, cottura lenta della carne, sgrassatura, arrosto.
Non staremo qui a discutere per l'ennesima volta di cos'è una friggitrice ad aria, sul funzionamento, sul nome commerciale che gli è stato dato e sui vantaggi rispetto a un forno convenzionale. Ne ho parlato in passato qui.
Passiamo ai comandi. A bordo c'è lo stesso display circolare con ghiera di sempre. Lo schermo è un LCD, e rispetto agli OLED che Xiaomi usava in passato è un po' meno visibile.
Dopo tanti anni inizio anche a trovarlo un po' scomodo. È sicuramente originale ed elegante, ma non c'è un modo di tornare indietro se si sbaglia qualcosa (dovete spegnere e riaccendere) e le scritte più lunghe le visualizza lentamente.
La ghiera se non altro è un po' più precisa di quella in dote al modello più grande sempre del 2024.
Oltre alla modalità Manuale, che permette di impostare manualmente temperatura e tempo di cottura, ci sono 12 modalità d'uso.
Ce ne sono alcune che si dividono anche in sotto-modalità. Ali di polo e costolette di agnello per esempio hanno le modalità grigliatura croccante e sgrassatura, che, come suggeriscono i nomi, permettono di ottenere effetti diversi.
Per alcune modalità, incluse le due appena citate, potete selezionare anche singolo o doppio strato, nel caso voleste cuocere più porzioni livellandole con griglia e piatto di cottura.
E poi c'è Pianificazione. Direttamente dalla friggitrice ad aria potete programmare la partenza entro 24 ore di una cottura specificando temperatura e tempo di cottura. Può tornare utile per programmare pranzo o cena già al mattino, a patto di usare cibi che non risentono dello stare fuori dal frigo per diverse ore.
C'è anche la funzione di mantenimento del calore. Arrivata a fine cottura, la friggitrice ad aria di Xiaomi si pone per 30 minuti in questo stato di mantenimento, che cerca di mantenere calda la pietanza senza ovviamente cuocerla ulteriormente. Fa tutto da sola!
E per quanto riguarda i tempi di cottura? Impostandola al massimo, o comunque a temperature alte, potete usarla per massimo un'ora.
È un valore diffuso in tutti i modelli di friggitrici ad aria, non solo quelle Xiaomi. Calando la temperatura si può cuocere anche per 24 ore.
Facciamo un recap delle caratteristiche tecniche salienti prima di procedere oltre:
- Temperatura impostabile: da 40° a 220°
- Materiale del cestello: rivestimento antiaderente per alimenti
- Volume nominale: 5,5 litri
- Pianificazione: 24 ore
- Timer: 1/60 minuti da 80°C a 220°C, fino a 24 ore sotto 80°C
- Potenza nominale: 1.600 W
- Tensione nominale: 220-240 V
- Frequenza nominale: 50-60 Hz
- Connettività: Wi-Fi 2.4 GHz
- Dimensioni: 386 x 286 x 291 mm
- Peso: 5,1 kg
A livello di rumore siamo in linea con il modello da 6 litri. Si sente, inutile girarci intorno, ma è comunque un fornetto con ventola, e un po' di rumore lo deve fare per forza di cose.
Come da tradizione, anche questa friggitrice ad aria di Xiaomi è smart. Al suo interno nasconde un modulo Wi-Fi da 2.4 GHz che vi permette di collegarla all'app Xiaomi Home.
A cosa serve l'app? In primis vi permette di controllare da remoto la friggitrice ad aria. Nella video recensione che trovate in apertura vi mostriamo come funzioni anche senza essere connessi alla Wi-Fi di casa.
Potete ad esempio cancellare una programmazione (quella della modalità Pianificazione) o modificarla, crearne di nuove, controllare i parametri dal divano e simili.
Ora, come vi dissi nell'ultima recensione, ci sarebbero delle direttive europee che in teoria vietano l'accensione di certi tipi di elettrodomestici da remoto.
In effetti la Xiaomi Smart Air Fryer 5.5L non si accende da remoto, dovete lasciarla accesa per poterla poi manovrare da fuori casa.
Però ecco, ci sono friggitrici ad aria che non permettono nemmeno programmazioni di cotture che potrebbero partire quando non siete in casa. Con la Xiaomi potete farlo tranquillamente.
Ci sono poi tantissime ricette: sono divise per categorie, tradotte in italiano, coadiuvate da elenchi di ingredienti, passaggi e immagini. Proprio dalle immagini si vede chiaramente che sono pensate per questo modello specifico di friggitrice.
Sembra banale, ma non è da sottovalutare. Se è la vostra prima friggitrice ad aria troverete tanti consigli su come usarla al meglio, e se siete già navigati troverete comunque nuovi spunti.
Ci sono anche i comandi vocali, come dal primo modello d'altro canto. C'è però il supporto solo all'assistente vocale di Google.
Bene, ma visto la piega che sta prendendo ultimamente Google Assistant, avrei preferito trovarci anche Alexa.
C'è un perché comunque, anche piuttosto semplice: Xiaomi a listino ha prodotti che ricalcano lo stile dei Nest di Google.
Le performance sono perfettamente in linea con le aspettative. Come tutte le friggitrici ad aria, i programmi pre-impostati solitamente funzionano con quantità modeste di cibo.
Se volete cucinare per tutta la famiglia, o se volete provare qualcosa di più complicato, c'è bisogno di prendere dimestichezza con la modalità manuale.
D'altronde, se dovete cuocere cibi surgelati o fare appunto preparazioni rapide, potete benissimo "sparare" al massimo la temperatura e cuocere velocemente i cibi.
Rispetto al modello recensito a febbraio, cala la dimensione del cestello, ma cala anche la potenza. Cosa significa? Che condivide gli stessi problemi del modello di febbraio.
Problemi fino a un certo punto, si intende. Il fatto è che la cottura di pietanze multiple, come banalmente un pollo e patate, richiederà più tempo che cuocendoli separati e anche un po' di attenzione da parte del cuoco. Ci sarà da girare il pollo, levarlo per smuovere un po' le patate, magari togliere il pollo a un certo punto per dare una "botta" finale alle patate.
Per il resto, finché sono pietanze singole la friggitrice ad aria di Xiaomi se la cava alla grande. Va sfruttato quanto più possibile il piatto incluso in confezione, in modo da creare all'interno del cestello una circolazione d'aria migliore e scaldare anche il fondo dei cibi.
Questo vale soprattutto con panificati, torte salate o salatini (comunque tutta la roba di pasta sfoglia), torte e ovviamente anche con la carne. Le patate fritte dovrete convivere con il fatto che vanno scosse dopo un po' di minuti per cuocerle più uniformemente.
Già il prezzo di listino di questa Xiaomi Smart Air Fryer 5.5L è ottimo. Si parla di 89,99€, che a confronto con i 159,99€ che Xiaomi richiedeva per il suo modello 2023, più piccolo e meno performante, sono già pochissimi.
Sul sito Xiaomi la trovate a 69,99€. Praticamente un furto.
Persino il primo modello si pagava di più. Considerato che questo è la summa di tutte le migliori caratteristiche che si poteva sperare di trovare, è un prezzo davvero, davvero ottimo.
Questa è la scheda del prodotto su Amazon. Al momento però non risulta disponibile.
Sempre sul sito Xiaomi trovate il modello da 6.5 litri scontato a 79€.
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Il prossimo passo evolutivo di ChatGPT sarà fare da maggiordomo? Ecco cosa potrebbe diventare
ChatGPT è ormai un punto fermo nel settore dell'intelligenza artificiale. La popolare piattaforma offre diverse soluzioni di utilizzo, e OpenAI non accenna a frenare il suo sviluppo. Nelle ultime ore sono emersi interessanti dettagli su cosa sarà Operator, la prossima novità che potrebbe caratterizzare ChatGPT.
Operator di ChatGPT è una soluzione che è ancora in fase di sviluppo, ma questo non preclude la possibilità di vedere di cosa potrebbe essere capace. Vediamo cosa sappiamo.
Il titolo che abbiamo usato è chiaramente provocatorio, anche se la novità che sta preparando OpenAI per ChatGPT potrebbe essere intesa nel senso di un agente virtuale che possa assolvere alle funzioni di maggiordomo.
La novità in questione è in fase di sviluppo e si chiama, almeno in termini di nome in codice, Operator. In generale, Operator dovrebbe essere in grado di svolgere attività per conto degli utenti, i quali potranno quindi delegare l'esecuzione di intere operazioni a questo nuovo agente virtuale.
Operator dovrebbe essere quindi in grado, ad esempio, di scrivere intere parti di codice in autonomia e addirittura di completare prenotazioni per conto degli utenti. Il suo funzionamento dovrebbe avvenire direttamente tramite browser web, proprio come se fosse un assistente che ci accompagna nella nostra vita digitale.
Al momento non abbiamo particolari dettagli su come apparirà a livello grafico, ma è facile dedurre che l'aspetto dell'interfaccia è quello che meno ci interessa considerando la natura di Operator.
Questo agente virtuale intelligente dovrebbe arrivare presto, almeno stando alle informazioni appena riferite da Bloomberg. Si parla addirittura di un accesso in preview entro gennaio.
Questo interesse da parte di OpenAI per un servizio come quello di un agente virtuale non sorprende poi così tanto. Sembra infatti che l'interesse dei grandi player nel settore dell'IA sia ora focalizzato proprio sullo sviluppo degli agenti virtuali IA. Questo dovrebbe affiancare lo sviluppo dei modelli IA per i servizi che già conosciamo, i quali sono già ampiamente sviluppati.
Possiamo quindi ipotizzare che la novità che sta preparando OpenAI sarà affiancata da altre novità simili, ovvero da altri agenti AI, che verranno lanciati dagli altri suoi competitor nel corso dei prossimi mesi o anni. Staremo a vedere se il loro impatto sarà significativo come quello che hanno avuto i chatbot AI che ormai usiamo ogni giorno.
Visto che siamo in tema, qui sotto trovate una serie di guide interessanti per approfondire l'uso dell'intelligenza artificiale:
- Le migliori app per creare immagini con l'IA
- Come usare l'app di ChatGPT
- Come usare DALL-E in ChatGPT
- Come usare Gemini al posto di Google Assistant
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Il Black Friday LEGO è già partito! Su Amazon c'è una marea di sconti per set Harry Potter, Technic e Speed Champions
Il Black Friday 2024 inizia prima su tantissimi set LEGO! Già da ora sono disponibili offerte speciali da non perdere su Amazon Italia, con ribassi clamorosi per i set Harry Potter, Technic e Speed Champions. Nelle prossime sezioni vi proponiamo i modelli in sconto, con diversi set per tutti i gusti. L'opportunità di risparmio è altissima, dunque non perdetevi questo Black Friday LEGO in anticipo.
Prima di proseguire, però, vi lasciamo anche il pulsante per iscrivervi al nostro canale Telegram delle offerte, dove ogni giorno vi consigliamo in tempo reale i migliori prodotti in sconto su Amazon e sugli altri store online più affidabili.
I set LEGO Harry Potter sono tra i più convenienti del momento. Con l'anticipazione del Black Friday LEGO, i prezzi sono calati a cifre mai viste prima.
Da non perdere alcuni grandi classici come Edvige al Numero 4 di Privet Drive e il Baule del Quidditch, per non parlare del super economico set Ford Anglia Volante.
Per il Black Friday LEGO in anticipo è molto ampia la selezione di set LEGO Technic, con diversi modelli per auto, moto, mezzi di lavoro e altro ancora.
Costano un po' ma sono bellissime sia la Ferrari Daytona SP3 che la Mercedes-AMG F1 W14 E Performance. Più economico il trattore John Deere 9620R 4WD Tractor, ma attenti anche alla Emirates Team New Zealand AC75, un modello molto interessante da montare.
Se volete dei set più economici, ci sono tanti modelli della collezione LEGO Speed Champions da non farsi scappare. Per questo Black Friday LEGO anticipato trovate una lunga serie di Ferrari, Lamborghini, Audi, McLaren e tanto altro, tutte a meno di 40€.
Se non vi bastano i set LEGO proposti in questo articolo, potete dare un'occhiata alla nostra super selezione dal primo link a seguire. Nell'elenco in basso trovate anche altre categorie di prodotto, tra le più convenienti da acquistare durante il Black Friday.
- Black Friday 2024 LEGO
- Black Friday 2024 Dyson
- Black Friday 2024 Informatica
- Black Friday 2024 Auricolari
- Black Friday 2024 Fotocamere
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Box Android TV + decoder digitale terrestre integrato: ecco Mecool KT2!
Negli ultimi anni il segmento dei dispositivi Android TV e Google TV è cresciuto notevolmente, e attualmente sul mercato troviamo tantissime soluzioni che promettono di rendere smart le nostre TV. A questi si aggiunge il nuovo box Android TV 4K presentato da Mecool.
Il nuovo dispositivo presentato dall'azienda viene definito come un box Android TV ibrido, in quanto è dotato anche del modulo DVB-T2/T, il che lo rende perfetto anche per accedere al digitale terrestre. Andiamo a vedere insieme tutte le caratteristiche tecniche e il prezzo di lancio.
Il nuovo box Android TV lanciato sul mercato da Mecool prevede il supporto ufficiale ai principali servizi di streaming multimediale, come Netflix, Amazon Prime Video, Disney+, e YouTube. Il dispositivo poi supporta ufficialmente Google Assistant per interagire in maniera più agevole con il sistema tramite comandi vocali.
A conti fatti si tratta di un'ottima alternativa ai vari attori sul mercato, come il Chromecast con Google TV che offre BigG. Il vantaggio in questo caso è avere a disposizione anche l'accesso al digitale terrestre secondo lo standard più aggiornato, un dettaglio non da poco anche per noi utenti italiani.
Il nuovo Mecool KT2 4K Android TV DVB è già disponibile sul mercato italiano, e il prezzo di lancio, considerando cosa offre, non è niente male. Si parla infatti di 85,34 euro.
Al momento il dispositivo è disponibile sullo store ufficiale dell'azienda, anche se risulta esaurito. Ci aspettiamo che entro le prossime settimane tornerà disponibile alla spedizione, e magari che arriverà anche su altri store online.
Per rimanere in tema, qui sotto trovate una serie di guide interessanti per approfondire il tema dello streaming e il suo utilizzo nel quotidiano:
- I migliori siti di streaming per il calcio
- Come vedere chi altro sta usando i miei servizi di streaming
- Quali sono i migliori siti per lo streaming
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Rabbit R1 riceve una funzionalità di personalizzazione mai vista prima, nella speranza che qualcuno si ricordi di lui
Rabbit R1 era stato presentato in grande stile e aveva generato grandi aspettative. Il dispositivo con intelligenza artificiale in realtà si è rivelato ancora immaturo, anche se il suo supporto software continua. Nelle ultime ore è arrivato un nuovo aggiornamento per Rabbit R1, con il quale riceve una funzionalità di personalizzazione inedita.
Rabbit R1 è in grado di fare diverse azioni e funzioni con la sua intelligenza artificiale, e quella che è stata appena introdotta permette di personalizzare automaticamente l'interfaccia utente. Vediamo di che si tratta.
Sin dal suo lancio sul mercato abbiamo constatato come Rabbit R1 avesse un'interfaccia utente abbastanza limitata, un aspetto che in qualche maniera è stato anche voluto da Rabbit e che rientra nella natura del dispositivo. Un'interfaccia minimale non esclude però che non possa essere personalizzabile.
E proprio in questo contesto arriva l'ultima novità introdotta da Rabbit per il suo dispositivo. Come potete vedere dalle immagini in basso, condivise da un utente su X che ha già provato la novità, ora Rabbit R1 permette una personalizzazione particolare dell'interfaccia utente.
Nello specifico, vediamo che l'utente ha personalizzato l'interfaccia grafica del suo Rabbit R1 secondo un tema di The Legend of Zelda. E per farlo ha semplicemente chiesto al suo Rabbit R1 di farlo, tramite comando vocale quindi.
Non si tratta di un'operazione complicata, basta infatti abilitare l'opzione per l'interfaccia utente generativa che si trova all'interno delle impostazioni del proprio account su Rabbit R1. Una volta abilitata questa funzione si riceverà un prompt di conferma da parte del sistema, che sottolineerà la possibilità da parte dell'utente di personalizzare l'interfaccia utente a proprio piacimento come se fosse un designer.
Secondo quanto riferito da Rabbit, la nuova funzionalità sicuramente è in grado di applicare delle personalizzazioni all'interfaccia utente ma la stessa interfaccia utente così modificata potrebbe essere più lenta a rispondere alle richieste degli utenti rispetto all'interfaccia standard. Quindi se si volesse più rapidità sarà necessario disabilitare la funzione.
La novità che abbiamo appena visto dovrebbe essere già a disposizione di tutti gli utenti che hanno Rabbit R1, si dovrebbe trattare di un aggiornamento distribuito a livello server. Sicuramente una funzionalità che renderà Rabbit R1 più appetibile, considerando sempre i suoi talloni di Achille non è assolutamente comune vedere opzioni del genere su altri dispositivi simili.
Visto che siamo in tema di intelligenza artificiale, qui sotto trovate una serie di guide interessanti per approfondire l'argomento sul suo utilizzo nel quotidiano:
- Le migliori app per l'intelligenza artificiale
- Le migliori app per creare immagini con l'intelligenza artificiale
- Come fare presentazioni PowerPoint con l'IA
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L'AI di Meta arriva sui Ray-Ban Meta in italiano (con un limite)
L'intelligenza artificiale di Meta, chiamata senza molta fantasia Meta AI, sappiamo non essere ancora disponibile sul suolo europeo, ma sembra che oggi sia il giorno del cambiamento, che parte però dagli occhiali smart Ray-Ban Meta e non da altre piattaforme o app.
Se siete curiosi di testare la Meta AI o di saperne di più su quello che può fare potete leggere il nostro articolo dedicato.
Vi abbiamo già raccontato della Meta AI dei Ray-Ban Meta che avevamo testato in anteprima e raccontato in articolo specifico.
Da quel momento attivare la Meta AI in inglese sfruttando una VPN è stato lo "sport" preferito di molti utenti degli occhiali smart di Ray-Ban che però hanno più volte segnalato come questo sistema fosse instabile e come fosse anche perdere (per nessuna apparente ragione) queste funzionalità.
Ah, se per caso avete anche voi gli occhiali e volete parlare con altri utenti Ray-Ban Meta potete entrare nel nostro gruppo chiuso su Facebook.
Meta però annuncia oggi un grande cambiamento visto che lancia Meta AI in Francia, Italia, Spagna e Irlanda, aggiungendo il francese, l'italiano e lo spagnolo alle lingue ufficialmente supportate. Sarà un lancio graduale e pertanto gli utenti Ray-Ban Meta potrebbero non trovare subito la novità sui loro occhiali.
Vi ricordiamo che la funzionalità va attivata tramite app Meta View su smartphone e che non richiede ulteriori aggiornamenti degli occhiali.
Al momento però è esclusa da questo pacchetto di novità la possibilità di avere informazioni su quello che si vede davanti a noi. Diventano invece funzionanti tutte le altre funzionalità che richiedono Meta AI, come per esempio la gestione delle informazioni tramite voce o per esempio la gestione dei promemoria. È ovviamente un peccato che la parte più "ghiotta" della Meta AI sugli occhiali sia ancora disattivata. Probabilmente proprio a causa delle stesse restrizioni dell'EU che Meta cita nel suo annuncio.
Se ve lo siete persi ecco il nostro video che risponde a molte domande interessanti sui Ray-Ban Meta:
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LEGO presenta 4 nuovi set floreali: c'è anche la Mini-orchidea a 29€, ma che errore clamoroso che hanno fatto
LEGO ha svelato tutta una nuova serie di prodotti per una delle sue linee di maggior successo: Icons Botanical, ovvero le piante LEGO!
Da quando il brand danese ha deciso di produrre e commercializzare i primi fiori e piante LEGO, tantissime persone da tutto il mondo si sono riavvicinate ai mattoncini.
Dopo un timido inizio con il Bonsai LEGO, piano piano i negozi, virtuali e non, si sono popolati di bouquet, fiori in vaso, piante e simili. E ogni volta che c'è un nuovo lancio, come quello recente dei nuovi Crisantemo e Albicocco giapponese, i nuovi set vanno a ruba.
In questi ultimi mesi del 2024, LEGO ha deciso di presentare 4 nuovi set Botanical davvero, davvero carini.
Quello che quasi sicuramente venderà più di tutti è la nuova Mini-orchidea, un set da appena 29,99€ che si presta benissimo come regalo e anche come complemento di arredo per tante case.
C'è un solo, piccolissimo problema. La data di lancio.
Tra Black Friday e Natale acquisti e regali sono dietro l'angolo, e visto che non sempre è facile trovare qualcosa di gradevole e universale, il lancio di nuovi fiori LEGO a basso prezzo avrebbe giovato a tutti.
Quando abbiamo visto che LEGO ha svelato i nuovi set Botanical ci aspettavamo un lancio per dicembre e, perché no, la possibilità di prenotarli. E invece no.
Tre dei quattro nuovi set, inclusa la Mini-orchidea, arriveranno il 1° gennaio 2025. Sì, dopo il Black Friday, dopo il Cyber Monday, dopo gli sconti di Natale e dopo Natale stesso.
E per rincarare ulteriormente la dose, uno dei quattro set arriverà il 1° febbraio 2025. Vediamo l'elenco completo dei nuovi set Botanical, data di uscita e altre informazioni utili:
- LEGO Composizione floreale Botanical Collection #10345 - 1.161 pezzi - camelie, peonie, ortensie, gipsofila, ranuncoli, bouvardia e gigli in vaso bianco - 31 x 23 x 26 cm - 1° febbraio 2025 - 109,99€
- LEGO Bouquet di fiori rosa Botanical Collection #10342 - 749 pezzi - margherite, fiordalisi, eucalipto, fiori di sambuco, rose, ranuncoli, orchidee cymbidium, una campanula e una dalia waterlily - 32 cm di altezza circa - 1° gennaio 2025 - 59,99€
- LEGO Mini-orchidea Botanical Collection #10343 - 274 pezzi - 5 fiori di orchidea in fiore e un vaso in stile terracotta con base effetto legno - 25 cm di altezza circa - 1° gennaio 2025 - 29,99€
- LEGO Bambù del buon auspicio Botanical Collection #10344 - 325 pezzi - 3 steli di bambù verde e ciottoli e un vaso con base effetto legno - 29 cm di altezza circa - 1° gennaio 2025 - 29,99€
Una cosa però che potete acquistare è il Botanic Almanac, un libro LEGO venduto direttamente sullo store ufficiale composto da 112 pagine che include illustrazioni dettagliate di fiori e piante realizzate con mattoncini LEGO.
Oltre ai fiori che compaiono nei set ufficiali potreste trovare anche nuovi spunti per composizioni e nuovi fiori da ideare con i mattoncini a vostra disposizione.
Se volete acquistare i precedenti set della linea Botanical qualcosa si trova in sconto anche su Amazon:
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Sorpresa Apple: il nuovo MacBook Pro usa per la prima volta i quantum-dot!
A quanto pare la maggiore luminosità e la nano-texture non sono le sole novità del display dei nuovi MacBook Pro con chip M4.
A quanto pare Apple ha infatti dotato i suoi nuovi portatili di quantum-dot, in luogo del KSF fosforo impiegato in precedenza. Ma in soldoni questo cosa significa?
I quantum dot sono minuscoli nanocristalli che vengono inseriti all'interno dello strato retroilluminante dello schermo. Quando la retroilluminazione colpisce i quantum dot, questi emettono luce di colori precisi a seconda della loro dimensione. Ciò permette di avere colori più ricchi e una gamma cromatica più ampia rispetto ai tradizionali display LED, oltre a una maggiore luminosità.
In passato Apple aveva preferito una soluzione al KSF fosforo per ragioni di efficienza energetica e per l'assenza di cadmio al loro interno. Adesso anche gli ultimi quantum-dot ne sono privi e in quanto ai consumi sono migliorati.
Questo spiega in parte com'è che il nuovo pannello è più luminoso, ma per di più significa che non c'è differenza solo in termini di luminosità, ma anche di qualità.
Ne riparleremo in sede di recensione del MacBook Pro M4, ma per adesso è senz'altro una buona notizia.
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È già Black Friday (e anche Natale): è iniziato il periodo di reso prolungato Amazon!
Amazon è ormai un punto di riferimento per milioni di persone quando si tratta di acquistare prodotti, forte della sua grande piattaforma che può ospitare prodotti di qualsiasi tipo e della sua logistica che culmina con il servizio Prime.
Quest'anno è ormai avviato alla sua conclusione, con importanti eventi all'orizzonte per Amazon. Il tanto atteso Black Friday nel 2024 durerà praticamente due settimane.
Il tutto sarà seguito dal consueto Cyber Monday. Si tratta delle campagne promozionali più importanti dell'anno, e che noi seguiremo con attenzione come al solito.
Immediatamente dopo si entrerà nel clima natalizio, con altre offerte a tema.
E proprio per questo periodo di promo e sconti, Amazon ha annunciato delle interessanti novità. Il colosso dell'e-commerce ha infatti annunciato l'estensione del periodo di reso gratuito per i prodotti acquistati sulla sua piattaforma.
Nello specifico, gli articoli restituibili acquistati fino al 31 dicembre 2024 potranno essere resi fino al 31 gennaio 2025. Questo significa un'estensione del classico periodo di reso su Amazon che dura 14 o 30 giorni, a seconda del prodotto. Il periodo di reso prolungato terminerà con gli acquisti effettuati a partire dal 1 gennaio 2025.
Vi ricordiamo che la politica resi di Amazon consente di ripensare all'acquisto effettuato e di restituire l'articolo stesso, senza doverne specificare il motivo, fino al termine dei 14 o 30 giorni di calendario dalla data di avvenuta consegna.
Abbiamo già raccolto gli sconti attivi e i prodotti da tenere d'occhio in tante pagine dedicate che vi elenchiamo qui di seguito:
- Black Friday 2024 smartphone da meno di 200€
- Black Friday 2024 smart home: rendi la tua casa intelligente
- Black Friday 2024 cuffie: le migliori da comprare
- Black Friday 2024 robot aspirapolvere: i modelli top
- Black Friday 2024 Scope Elettriche e Lavapavimenti
- Black Friday 2024 Monitor: i migliori schermi per PC in offerta
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Starlink Mini arriva in Italia: la connessione satellitare entra in uno zaino
L'offerta di Starlink in Italia si arricchisce con il nuovo kit Starlink Mini, che non è destinato tanto all'utenza residenziale, per la quale le cose non cambiano, quanto a quella "in mobilità".
Starlink Mini è infatti così compatto che lo si può facilmente inserire dentro uno zaino, ed è infatti pensato per chi voglia una connessione internet anche in viaggio.
Starlink Mini dispone di un router integrato e di un'antenna Wi-Fi di dimensioni ridotte (circa 30 x 26 cm), per un peso che supera di poco il chilo e mezzo, con cavalletto e cavo da 15 metri inclusi.
C'è poi un supporto pieghevole che consente di posizionare l'antenna su superfici piane o di fissarla a strutture esistenti per un'installazione stabile e un adattatore per tubi, che permette di montare l'antenna su pali o supporti con diametro compreso tra 31 e 50 mm. Chiude il tutto l'alimentatore CC (12-48 V 60 W), dal peso di appena 200 grammi.
Una volta posizionata l'antenna in un'area con una visuale libera del cielo e alimentata, l'antenna si collega automaticamente alla costellazione di satelliti Starlink, stabilendo una connessione Internet. Il router Wi-Fi integrato (802.11 ac) si occupa poi di distribuire il segnale di rete, a cui è possibile collegarsi anche tramite la porta Ethernet presente sull'antenna.
In termini di velocità, Starlink Mini offre velocità di download intorno ai 100-150 Mbps, sufficienti per streaming in alta definizione, videoconferenze e altre applicazioni a uso continuo di dati.
La latenza si attesta intorno ai 35-40 ms, adeguata per la maggior parte delle applicazioni online.
Il consumo energetico infine è inferiore rispetto ad altre soluzioni, tanto che può essere alimentato tramite batterie esterne compatibili con lo standard USB-C PD (minimo 100 W, 20 V/5 A).
Starlink Mini è quindi pensato per viaggiatori / escursionisti, lavoratori in mobilità, installazioni temporanee e tutte quelle situazioni in cui non ci sia bisogno di una connessione stabile e perenne, 365 giorni all'anno.
Il kit Starlink Mini ha un costo iniziale di 399€ cui poi va aggiunto l'abbonamento per navigare. Questo è disponibile in due varianti:
- 40€/mese con 50 GB di traffico
- 72€/mese con traffico illimitato
Chiaramente si tratta di cifre superiori rispetto all'offerte residenziale. A questo proposito qui sotto trovate uno specchietto di tutti i piani Starlink. Ulteriori informazioni sul sito ufficiale.
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Da iPhone ad Android arriva Zerocam: l'app fotocamera più "autentica" che ci sia
L'app fotocamera più semplice che potete immaginare, non solo per l'assenza di impostazioni ma anche di elaborazioni, è appena arrivata su Android.
Stiamo parlando di Zerocam, che dopo essere stata lanciata su iPhone il giugno scorso, ora approda anche sui telefoni del robottino: ecco cosa offre (o meglio cosa non offre) e quanto costa.
Interfaccia semplice e zero elaborazioneZerocam è un'app fotocamera che fa della semplicità e del rispetto della privacy degli utenti il suo punto di forza. Un'interfaccia semplicissima, con un pulsante di scatto enorme, un'opzione per cambiare lo zoom... e basta.
Per quanto riguarda l'elaborazione delle immagini, l'app promette di mantenerle il più aderenti possibile alla realtà. Quindi nessun effetto AI o HDR, che esalta sì le zone in ombra, ma influisce inevitabilmente sulla profondità delle immagini (per usare un eufemismo).
Zerocam promette infatti di "scattare in RAW ed elaborare le tue foto per rimuovere tutti gli effetti artificiali, offrendo immagini morbide e piacevoli per gli occhi". Le immagini sono salvate in JPG, ma il livello di elaborazione è bassissimo.
Nei nostri test, a parte la resa, questo si riflette anche sulle dimensioni dei file: su un Pixel 4a le immagini scattate con l'app fotocamera standard sono di 3 MB, mentre le stesse immagini scattate con Zerocam sono di 4 MB.
Effettivamente le immagini sono estremamente pulite, piaccia o meno, ed è una proposta interessante in un mondo in cui ormai è il significato stesso di foto a essere messo in discussione.
Rispetto per la privacyE la privacy? L'app non richiede permessi strani: solo l'accesso alla fotocamera e alla galleria per salvare le immagini.
Al momento è indietro rispetto a iPhone, ma gli sviluppatori sono molto attiviL'app è stata lanciata su Android il 12 novembre con la versione 0.0.0, proprio come avvenuto su iOS a giugno. Al momento, la versione per Android è un po' indietro, sul fronte delle pur scarse funzionalità.
Su iPhone, per esempio, c'è un widget per partecipare a una 365 Challenge che consente di migliorare le proprie abilità fotografiche, e usando il Force Touch sull'icona dell'app è possibile scegliere immediatamente lo zoom.
Nondimeno, gli sviluppatori hanno promesso aggiornamenti, che su iPhone sono avvenuti a ritmo elevatissimo.
Zerocam è disponibile gratuitamente con acquisti in app su Google Play e App Store, dove c'è più concorrenza con app come Halide e forse anche i nuovi stili fotografici lanciati con la serie iPhone 16.
C'è però un limite: 5 scatti al giorno. Se si vuole eliminarlo e sostenere gli sviluppatori bisogna pagare 1,19 euro al mese o 10,99 euro l'anno, su Android. Su iPhone i prezzi sono invece di 1,99 euro al mese e 14,99 euro l'anno.
Per farlo, basta toccare la voce in alto a destra che mostra gli scatti rimanenti e poi scegliere l'opzione che si desidera. Era stata lanciata un'opzione anche per l'acquisto una tantum, ma deve essere stato un errore perché è stata rimossa poco dopo.
Vale la pena pagarli? Ovviamente sta a voi deciderlo, ma possiamo svelarvi che, almeno per il momento, disinstallando l'app e reinstallandola (o semplicemente cancellandone tutti i dati e riavviandola) il sistema si resetta, quindi potete usarla gratuitamente senza limiti con questo piccolo trucchetto.
Se siete appassionati di foto, date un'occhiata ai nostri approfondimenti sui migliori telefoni da comprare e i consigli su come usarli al meglio.
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Vota la tua fotocamera preferita degli smartphone 2024 (con un telefono segreto)
Torniamo con uno dei nostri format più apprezzati, ovvero il confronto fotografico al buio fra le fotocamere degli smartphone top di gamma, in questo caso di fine 2024. Quando parliamo di "confronto al buio" parliamo di votare le fotocamere preferite di 5 smartphone senza sapere per quale smartphone state votando. Gli smartphone in questione sono:
Come potete vedere anche da voi la lista comprende solo 4 dispositivi. Il 5o non possiamo ancora svelarvelo in quanto è uno smartphone che verrà annunciato prossimamente.
Una sfida interessante e anche un gioco divertente per chi vorrà votare qua sotto, senza sapere quale smartphone si stia votando. A seguire trovate 13 foto scattate da questi 5 smartphone private dei dati exif. Le foto sono state scattate sempre in modalità automatica, lasciando le impostazioni di default e al massimo disattivando solo l'utilizzo della AI esplicita (solitamente un livello di elaborazione più aggressivo di quella solitamente già integrata). Le foto sono state ridimensionate tutte a 4000 x 3000 pixel.
Ogni foto è collegata ad una lettera (A,B,C,D,E) e per ognuno delle 13 foto scattate vi chiederemo di votare la vostra foto preferita nel form che trovate a fine pagina. È più comodo se aprite ogni galleria in un nuovo tab da desktop. In alternativa trovate il form per votare qui da aprire in un altro tab.
Questa volta abbiamo testato 3 livelli di zoom: 2X, 3.5X e 10X per cercare di dare a tutte le fotocamere zoom di questi smartphone una possibilità e anche per testare la loro capacità di interpolazione. Nello scatto notturno selfie abbiamo invece abilitato il flash virtuale sugli smartphone che non avevano nessun tipo di miglioramento automatico. Le foto sono tutte di qualità scarsa ma abbiamo ripetuto lo scatto dove sembrava ci fosse un problema e abbiamo scelto la migliore. Nei selfie abbiamo ribaltato le immagini di iPhone che erano speculari.
Le macro hanno prospettive leggermente diverse perché la fotocamera dello smartphone è in posizione diversa e da distanze così ravvicinate non era possibile fare diversamente.
Apri sondaggio in una altro tab
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LEGO rivoluziona gli sconti con la sua raccolta punti: ne potete convertire quanti volete creando il coupon che volete voi!
Il programma gratuito LEGO Insiders è quello che permette agli utenti iscritti di accumulare punti con ogni acquisto effettuato sul LEGO Store ufficiale.
Questi punti possono poi essere convertiti in premi speciali, ovvero set esclusivi, gadget e simili, o in coupon per avere sconti sugli acquisti.
Quest'ultima possibilità, ovvero quella di generare coupon con sconti per il LEGO Store, è stata rivoluzionata. Vediamo come!
Finora, per riscattare gli sconti si dovevano accumulare punti Insiders e convertirli in coupon specifici. C'erano però delle limitazioni.
Per generare ad esempio un coupon da 20€ di sconto si doveva obbligatoriamente raggiungere 3.000 punti Insiders, un traguardo affatto banale.
C'era anche il traguardo precedente, ovvero 5€ di sconto con 750 punti, ma non si poteva crearne 3 e riscattarli con il solito acquisto.
Da ora (novembre 2024) non sarà più così.
Come si legge aprendo la sezione dei Premi per gli utenti Insiders, "Troverai gli sconti proprio quando ne hai bisogno". È proprio sparita la sezione che permetteva di generare i coupon con gli sconti.
Questo perché adesso troveremo un nuovo metodo di conversione direttamente al checkout!
Come vedete dall'immagine qui sopra, aggiungendo un set al carrello, come la nuova Ghirlanda di Natale, sarà possibile direttamente al checkout convertire i vostri punti LEGO Insiders senza limitazioni di coupon e soprattutto senza il raggiungimento di determinate soglie.
Si tratta di un sistema di scontistica ben più elastico. Considerate che 750 punti equivalgono a 5€ di sconto. In questo caso i miei 6.000 punti Insiders valgono 40€ di sconto. Prima non avrei potuto riscattarli così.
Avrei dovuto raggiungere 7.500 punti Insiders, spendendo quindi tanti altri soldi per accumularli, per poi convertirli in uno sconto da 50€. Così invece gli sconti sono più immediati, e potete riscattarli quando volete.
Giusto per ricordarlo, 1€ di spesa sul LEGO Store ufficiale equivale a 7,5 punti Insiders. Comprando quindi un set da 49,99€, accumulereste per esempio 375 punti Insiders.
Occhio che per i set in sconto, come LEGO Creator 3-in-1 Strada Principale scontato del 40%, fa fede il prezzo che pagate al checkout, e non quello di listino.
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