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Updated: 3 hours 56 min ago

Sciopero dei benzinai, i motivi di questa scelta

Sun, 11/17/2024 - 19:00

Durante questa settimana potrebbe arrivare l’ufficialità che in molti non volevano. In uno di questi giorni potrebbe essere proclamato uno sciopero nazionale dei benzinai. Infatti, il 14 novembre diversi sindacati hanno convocato un incontro, i partecipanti in questione sono dei gruppi dirigenti di Faib-Fegica-Figisc/Anisa.

La nota stampa che si legge è molto chiara, il punto principale all’ordine del giorno è la calendarizzazione di una prima chiusura degli impianti su strade ed autostrade contro la diffusione indiscriminata degli appalti e la precarizzazione del settore. 

Faib-Fegica-Figisc/Anisa hanno espresso in ogni minimo dettaglio la loro posizione, motivando al meglio questa convocazione. La possibilità che possa essere convocato uno sciopero dei benzinai è veramente alta.

I comunicati ufficiali di questo sciopero

“È finalmente chiaro a tutti che i petrolieri – Eni in testa-, violando le leggi approvate dal Parlamento Italiano, stanno portando il settore alla deriva ed alla completa precarizzazione un’intera Categoria con l’introduzione, su larga scala, di contratti di appalto di un anno, senza diritti e senza riconoscimenti per chi svolge un servizio essenziale alla mobilità. L’obiettivo, apertamente dichiarato, è quello di muoversi a loro piacimento sostituendo – senza giustificazione – i Gestori con “appaltisti” impiegati al loro posto sugli impianti: appaltisti costretti, da un sistema perverso di precariato, ad accettare qualsiasi ricatto per non essere espulsi definitivamente. I “benzinai” sono solo l’ultimo segmento nel quale la fantasia di avidi industriali si è esercitata: dopo i call center ed il sistema di appalti e sub-appalti nella logistica, nella distribuzione e nell’edilizia ora arriva anche questa Categoria – capillarmente presente nel territorio con un servizio insostituibile – alla quale viene riservato lo stesso trattamento.”

Faib-Fegica-Figisc/Anisa stanno chiedono che vengano rispettate le Leggi vigenti, le stesse che il Parlamento ha emanato e delle quali le Organizzazioni di Categoria hanno ripetutamente chiesto, tramite gli organi civili e militari preposti alla vigilanza, di verificarne il rispetto. Purtroppo, secondo i sindacati però, fino ad adesso non hanno prodotto ancora alcun risultato.

“Lo stesso Parlamento italiano ha approvato, all’unanimità ad ottobre dello scorso anno, tre risoluzioni, con le quali – maggioranza ed opposizione – hanno chiesto che finalmente si procedesse al riordino del settore, nel rispetto delle norme. Anche il Governo ha ponderato come il primo approccio avuto al tema non rispondesse alle necessità del Paese e dei lavoratori impegnati nel settore: per questo ha disposto un ulteriore approfondimento del testo del ddl di riforma già approdato al Consiglio dei Ministri.”

Le associazione di categoria rimarcano questo concetto, reputando inaccettabile violare la Legge e proporre o immaginare una “riforma del settore”. Considerando anche la decarbonizzazione in atto, che accolga solo le istanze dei petrolieri (che hanno maturato negli ultimi anni superprofitti da capogiro), recando quindi un danno a tutti i consumatori e ai Gestori.

Non ci resta quindi che aspettare un verdetto, sembra però che uno sciopero del genere, a queste condizioni, sia inevitabile. Considerando la situazione futura probabilmente non sarà neanche l’ultimo, finché non cambierà questa situazione, in Italia continueremo ad andare in contro a tutto ciò.

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RECENSIONE HYUNDAI i10 N line: city car ma con brio!

Sun, 11/17/2024 - 18:48

La Hyundai i10 N Line 2024 è una vettura compatta del segmento A che risulta compatta, pratica in città ma allo stesso tempo in grado di divertire con poco grazie alla sua leggerezza, al motore brioso, all’ottimo cambio manuale e ad una frenata efficace.

Design e costruzione

La versione “N Line” della nostra prova si distingue per elementi estetici più sportivi, come i paraurti più aggressivi, la griglia anteriore a nido d’ape, i cerchi in lega da 16 pollici, finiture rosso fuoco e doppio terminale di scarico cromato.

Nonostante le dimensioni compatte ha 5 porte ed è in grado di ospitare comodamente 4 adulti ed anche il baule ha una capienza interessante di 252 litri (peccato per quella cappelliera senza cordini davvero fastidiosa)

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  • Lunghezza: 370 cm
  • Larghezza: 174 cm
  • Altezza: 150 cm
  • Passo: 242 cm
Guida e Dinamica

La Hyundai i10 2024 è semplice da manovrare e parcheggiare, perfetta per l’uso urbano.

Questa piccola city car è in grado di regalare soddisfazioni anche quando si abbandona la città in cerca di curve: perfetta per le strette strade di montagna, dove risulta agile e poco ingombrante ed anche davvero divertente.

Lo sterzo è preciso e non risulta troppo leggero, come avviene su altre utilitarie e la taratura delle sospensioni della ” N Line” è leggermente più rigida rispetto alla i10 standard, senza sacrificare più di tanto il comfort.

Il motore 1.0 turbo 3 cilindri ha perso 10 CV rispetto la versione 2023, a cause dell’adeguamento alla normativa Euro 6E, fermandosi ora a quota 90 CV e 172 Nm di coppia. Si rivela essere un “frullino” divertente, con una spinta superiore alle aspettative, complici il peso ridotto (circa 1100 Kg) e l’ottimo cambio manuale a 5 rapporti.

Quest’ultimo si contraddistingue poi per una corsa corta e innesti piacevolmente contrastati.

Anche la frenata risulta davvero valida, con una corsa del pedale corta e spazi di arresto ridotti, anche al posteriore abbiamo dei bei freni a disco anziché dei tamburi molto diffusi per questa categoria e fascia di prezzo.

Tecnologia e comfort

A bordo troviamo un sistema di infotainment da 8 pollici con un’interfaccia forse un po’ semplice e basica ma intuitiva e con tasti fisici attorno al display e al volante.

Presenti Apple CarPlay e Android Auto, da usare con cavo.

Sotto il sistema multimediale troviamo anche una porta USB Type A, una Type C e una presa 12 Volt.

Presente anche il cruise control, purtroppo non di tipo adattivo.

Per quanto riguarda gli ADAS troviamo l’avviso di collisione (troppo prudente), il mantenimento della corsia, il riconoscimento dei segnali stradali (davvero troppo molesto).

Lo spazio a bordo è ben studiato, anche come portaoggetti, e c’è spazio anche per i più alti.

Il divanetto posteriore è dotato di attacchi ISOFIX ed è abbassabile in configurazione 60/40.

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La Hyundai i10 N Line è perfetta per chi cerca una city car compatta ma divertente, capace di emozionare nonostante non abbia certo prestazioni da capogiro.

Il prezzo è di circa 20 mila euro, più alto rispetto alle versioni standard, ma potrebbe essere una scelta ideale per giovani automobilisti o per chi vuole una auto cittadina briosa.

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Meta: multa da quasi 800 milioni di euro da parte dell’UE

Sun, 11/17/2024 - 18:30

797,72 milioni di euro. E’ questa la cifra che Meta dovrà pagare a causa di alcune pratiche anticoncorrenziali condotte. Stiamo parlando di una questione piuttosto importante che vede come protagonista la società di Mark Zuckerberg e che in questi giorni non sta facendo altro che attirare l’attenzione di molti.

Quel che emerge da una recente indagine condotta dalla Commissione Europea è che Meta avrebbe condotto pratiche che hanno favorito Facebook Marketplace sul social network. Scopriamo tutti i dettagli della questione che vede come protagonista la società su Zukerberg nel corso di questo nuovo articolo.

Meta: la risposta all’Unione Europea

Secondo quanto diffuso nelle scorse ore, sembrerebbe che Meta abbia violato un articolo del TFEU ben noto con il nome di Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. Nel dettaglio, ad essere stato violato sarebbe proprio l’articolo 102, per una serie di ragioni importanti.

Non a caso, infatti, la violazione sembrerebbe essere direttamente legata al fatto che Facebook Marketplace Facebook siano connesse tra loro. Ciò significa che anche nel caso in cui l’utente non voglia si ha facile accesso al negozio virtuale. Oltre a ciò, sarebbe stata riscontrata l’imposizione di condizioni commerciali inique ad altri fornitori di servizi di annunci online che fanno pubblicità sia su Facebook che su Instagram.

Come conseguenza, dunque, Meta è ormai del tutto costretta a modificare la propria condotta evitando di ripetere gli stessi errori in futuro. La somma pari a ben 797,72 milioni di euro è una multa basata su un calcolo dettagliato. Nello specifico, per decidere la cifra è stato tenuto conto non solo della durata dell’infrazione ma, soprattutto, della gravità. Tra i parametri tenuti in considerazione, però, non manca il fatturato di Facebook Marketplace e quello di Meta. Insomma, la cifra da pagare è sostanziale visto che parliamo di un totale di ben 797,72 milioni di euro ma Meta ha dichiarato di voler presentare il ricorso.

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Piracy Shield: duri gli scontri in Agcom

Sun, 11/17/2024 - 18:00

Piracy Shield è negli ultimi giorni al centro di alcune importanti discussioni tra i membri di Agcom. Non a caso, infatti, la piattaforma è stata criticata ed attaccata, tanto che si sarebbe arrivati a chiederne la chiusura. A tal proposito, il commissario Elisa Giomi ha nuovamente espresso il proprio parere pubblicando anche un post sulla nota piattaforma online LinkedIn.

La stessa Elisa Giomi avrebbe infatti posto le distanze in merito alle dichiarazioni che il Presidente di Agcom ha rilasciato nei giorni scorsi alla commissione Cultura della Camera dei Deputati. Scopriamo nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli che riguardano la questione.

Piracy Shield: le critiche nei giorni scorsi

Il commissario Elisa Giomi ha assunto delle posizioni critiche in merito a quello che è il tema dell’attuale scudo antipirateria. Tema che Giomi considera un elemento che comporta rischi semplicemente non sostenibili, per le aziende e per gli utenti.

Ed è proprio tramite un recente post sulla piattaforma LinkedIn che il commissario ha nuovamente sottolineato i malumori e la frattura presente all’interno di Agcom. Ad essere critica, in particolare, la posizione assunta dal presidente Agcom Giacomo Lasorella. Lo stesso commissario ha infatti ribadito più volte di prendere le distanze dalle dichiarazioni del presidente.

Oltre a ribadire che il presidente può rappresentare l’Autorità, ma non può certo sostituirla, Giomi ha sottolineato che la reingegnerizzazione della piattaforma di blocco dei siti pirata e degli indirizzi IP non si è resa necessaria per ottimizzare l’impianto esistente e adeguarlo all’evoluzione tecnologica ma perché generava una percentuale significativa e costante di errori non compatibili con le prescrizioni normative. Tali errori, secondo il commissario, non sono da attribuirsi a difetti nelle segnalazioni ma al funzionamento della piattaforma stessa.

La lotta alla pirateria, ribadisce ancora, è fondamentale, ma nel farlo bisogna sempre tenere in considerazione il rispetto degli altri.

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Samsung, il SoC Snapdragon 8 Elite for Galaxy non impressiona nei benchmark

Sun, 11/17/2024 - 17:30

Nelle scorse ore è emersa l’indiscrezione che la famiglia Galaxy S25 potrebbe arrivare in tutto il mondo dotata del chipset Snapdragon 8 Elite for Galaxy. Questa versione personalizzata del System-on-Chip Qualcomm consente di raggiungere frequenze operative più alte.

Sulla carta, il vantaggio di un clock più veloce è la possibilità di ottenere prestazioni migliori rispetto alla versione standard. Tuttavia, i primi test benchmark registrati dal Galaxy S25 con SoC “for Galaxy” non ha impressionato.

I punteggi ottenuti su Geekbenk risultato più basi della versione non overcloccata dello Snapdragon 8 Elite. Il divario prestazionale è talmente elevato da sembrare addirittura due chipset provenienti da generazioni hardware diverse.

 

Samsung potrebbe aver scelto un approccio più conservativo per l’utilizzo del Snapdragon 8 Elite for Galaxy sui prossimi Galaxy S25

Non essendo disponibili informazioni più precise e dettagliate, possiamo solo ipotizzare quale sia il motivo di tali risultati. Considerando queste differenze, non possiamo che pensare che Samsung stia eseguendo dei test e che, quindi, il SoC Qualcomm non sia stato utilizzato al massimo della potenza disponibile.

Tuttavia, nonostante le prestazioni sulla carta maggiorate, storicamente i punteggi ottenuti dai device Samsung sono sempre stati inferiori a quelle dei competitor. Il motivo potrebbe essere legato alla volontà del produttore coreano di massimizzare l’efficienza piuttosto che le prestazioni pure.

Il brand adotterebbe un utilizzo più conservativo dei core che compongono il SoC, bilanciando la fluidità e l’esperienza utente con un’autonomia maggiore della batteria. Il vantaggio di questo approccio è anche quello di avere un chipset che scalda meno e che non deve essere raffreddato tramite imponenti sistemi di scambio termico. La conseguenza diretta di questa situazione è la mancanza di un sistema di dissipazione attiva con ventole e camere di vapore, pesanti ed ingombranti.

Non resta che attendere maggiori dettagli da parte di Samsung o di fonti vicine all’azienda per scoprire la scheda tecnica completa e definitiva dei prossimi Galaxy S25.

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Cina: installato il più grande parco fotovoltaico al mondo

Sun, 11/17/2024 - 17:00

Transizione energetica e decarbonizzazione sono ormai temi che interessano da vicini i più grandi Paesi. Non a caso, infatti, come obiettivo principale viene posto il raggiungimento di adeguate risorse derivanti dalle energie rinnovabili. Tra questi, la Cina è riuscita ad ottenere ottimi risultati diventando il principale installatore di energia rinnovabile al mondo.

In particolare, i risultati ottimali raggiunti dalla Cina riguardano l’energia eolica a solare. Non a caso, infatti, una notizia diffusasi nelle scorse ore annuncia proprio un grandioso traguardo ottenuto in merito all’energia solare. Scopriamo nel corso di questo nuovo articolo perché ad oggi la Cina non può passare inosservata per quanto riguarda le energie rinnovabili.

Cina: installato il più grande parco fotovoltaico

Il più grande parco fotovoltaico si trova in Cina. Parliamo di un risultato importantissimo ottenuto dall’azienda cinese CHN Energy che si è occupata di installare e collegare alla rete il primo parco fotovoltaico offshore da 1 GW. Per lo sviluppo del parco invece bisogna nominare la Guohua Energy Investment Co. di CHN Energy per il grande lavoro che è stata in grado di portare a termine.

Secondo quanto diffuso, il parco fotovoltaico, installato al largo della costa di Dongying, ha un’estensione di ben 1.223 ettari. Le piattaforme che sono state utilizzate arrivano ad un totale di ben 2.934 unità. Ciascuna con una lunghezza pari a 60 metri e una larghezza di 35 metri.

Oltre alle enormi dimensioni, a confermare il grande risultato raggiunto dalla Cina è anche l’utilizzo, per la prima volta, di un cavo per trasportare l’energia prodotta in mare fino alla terraferma. Un sistema del tutto eccellente che consente ti portare energia a case e aziende per un totale che dovrebbe raggiungere i 1,78 miliardi di kW/h di elettricità all’anno. Non possiamo, dunque, non dire che il traguardo raggiunto dalla Cina rappresenta un importante esempio di transizione energetica per tutto in mondo.

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Swisscom acquisisce Vodafone Italia: ok dell’Agcom e attesa per l’AGCM

Sun, 11/17/2024 - 16:30

L’operazione che vede Swisscom acquisire la divisione italiana di Vodafone, che include anche il controllo di Fastweb, ha finalmente ottenuto l’ok dall’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Dopo un’attesa di quasi due mesi, l’approvazione è arrivata il 6 novembre, mettendo fine a una lunga fase di analisi che era iniziata il 15 marzo scorso, quando Swisscom aveva annunciato ufficialmente l’intenzione di acquistare Vodafone Italia. La transazione era stata notificata all’Agcom il 17 settembre e, nonostante l’attesa, l’Autorità non ha sollevato obiezioni, dando il via libera senza condizioni. La notizia è stata resa nota successivamente tramite una comunicazione ufficiale del gruppo.

 

Swisscom passa l’approvazione dell’Agcom

Tuttavia, sebbene l’approvazione dell’Agcom rappresenti un passo importante, il processo non è ancora completamente concluso. Restano da affrontare altre fasi burocratiche, in particolare l’approvazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che a settembre ha avviato una seconda fase di indagine per valutare gli effetti di questa concentrazione nel mercato italiano delle telecomunicazioni. Questo approfondimento riguarda la possibile alterazione della concorrenza e, sebbene non vi siano indicazioni che possano ostacolare il procedimento, l’AGCM non ha ancora emesso il suo verdetto finale. Swisscom, comunque, si dice ottimista, confidando nell’approvazione da parte dell’antitrust italiano forte anche dei successi già ottenuti.

Nel frattempo, Swisscom ha già provveduto a garantire i fondi necessari per l’acquisizione, pari a 8 miliardi di euro, e ha ottenuto il via libera anche da altre autorità, tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri italiano, che ha autorizzato l’operazione nell’ambito delle leggi sul golden power. Anche la Commissione Europea ha dato il proprio consenso, confermando che la transazione rispetta le normative relative ai sussidi esteri. L’azienda svizzera prevede di completare l’acquisizione nel primo trimestre del 2025, mantenendo intatti i tempi e confermando il suo impegno a rafforzare ancora la propria posizione nel mercato delle telecomunicazioni italiane.

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Oppo Reno 13 e 13 Pro avvistati in foto dal vivo

Sun, 11/17/2024 - 16:00

Continuano ad arrivare nuove indiscrezioni riguardanti i prossimi smartphone di punta del colosso cinese Oppo. Ci stiamo riferendo ai prossimi smartphone di fascia alta denominati Oppo Reno 13 e Oppo Reno 13 Pro. Nel corso delle ultime ore, sono state pubblicate in rete alcune foto dal vivo che non fanno altro che confermarci quello che dovrebbe essere il design definitivo di questi smartphone. Vediamo qui di seguito i dettagli.

 

 

Oppo Reno 13 e Oppo Reno 13 Pro, trapelano in rete alcune foto dal vivo

Nel corso delle ultime ore due dei prossimi smartphone di punta del colosso cinese Oppo sono stati avvistati in rete in alcune foto dal vivo. Come già accennato in apertura, ci stiamo riferendo ai prossimi Oppo Reno 13 e Oppo Reno 13 Pro. Le foto in questione sono state pubblicate dall’utente Zions Anvin sulla propria pagina del social network X.

Come è possibile osservare anche da queste foto, anche questa volta sembra che ci saranno non poche similitudini con i modelli del rivale di casa Apple. Il modulo fotografico ricorda infatti moltissimo quello presente sui dispositivi del rivale ed è anche piuttosto simile la curvatura degli angoli della backcover. Possiamo poi inoltre scoprire due delle colorazioni che saranno disponibili. Si tratta di quelle più classiche, ovvero Black e White, in una rifinitura che sembra per lo più opaca.

Entrambi i nuovi smartphone dovrebbero essere annunciati durante un evento che si terrà ufficialmente fra pochi giorni, ovvero il prossimo 25 novembre 2024. Ricordiamo che, dal punto di vista tecnico, ci troveremo di fronte a dei dispositivi di rilievo. Il nuovo Oppo Reno 13 Pro, in particolare, sappiamo che potrà contare sulla presenza di un ampio display con tecnologia OLED di tipo LTPO. Dal punto di vista prestazionale, invece, sappiamo che il tutto sarà alimentato dalla presenza di un potente processore, ovvero il potente soc MediaTek Dimensity 9300.

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WindTre: la promo 2×1 per il cinema torna con WinDay

Sun, 11/17/2024 - 15:30

WindTre rinnova il suo programma di fidelizzazione gratuito, WinDay, con un’offerta dedicata agli appassionati di cinema. Dal 14 al 27 novembre 2024, alcuni clienti selezionati potranno acquistare due biglietti per le sale The Space Cinema al prezzo di uno. L’iniziativa, accessibile tramite l’app dell’ operatore, sarà visibile solo ai residenti in province coperte da queste sale.

WindTre: vantaggi settimanali e altre sorprese con WinDay

WinDay, disponibile per clienti sia di rete fissa che mobile, offre vantaggi esclusivi ogni giorno della settimana. Per partecipare, è necessario scaricare l’app WindTre e registrarsi gratuitamente. La promo 2×1 si affianca ad altre offerte disponibili, come sconti su prodotti e concorsi giornalieri. In più, per i clienti che hanno aderito al programma premium WinDay+, l’iniziativa era già attiva all’inizio di novembre.

WinDay non si limita però alla sola promozione per il cinema. Ma offre anche una varietà di premi e attività. Tra queste, il quiz del martedì, con la possibilità di vincere ricariche o sconti, e il concorso Instant Win del mercoledì. Il quale questa settimana mette in palio un soggiorno a Perugia. I giochi del giovedì includono il WinQuiz e lo SmartGigaQuiz, che premiano i partecipanti con Giga extra o smartphone in omaggio.

Tra le iniziative fisse, troviamo sconti su prodotti Oral-B e donazioni gratuite tramite il progetto Share The Meal, che garantisce pasti a chi ne ha bisogno. Inoltre, la sezione WINGAMES nell’app offre una sala giochi con titoli come Scopa e Puzzle Gift, pensata per divertirsi.

WindTre consolida così la sua strategia di fidelizzazione. Proponendo un’offerta diversificata che unisce intrattenimento, risparmio e iniziative sociali. In modo da rafforzare considerevolmente il legame con la propria clientela. Se siete desiderosi di conoscere altre novità e sorprese messe a disposizione dall’ operatore, vi consigliamo anche di consultare il suo sito web ufficiale. Su cui troverete una soluzione per ogni vostra esigenza.

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Bug e ritardi complicano il rilascio della One UI 7 Beta

Sun, 11/17/2024 - 15:00

Il lancio della One UI 7 Beta, l’interfaccia Samsung basata su Android 15, sta incontrando più ostacoli del previsto. Secondo il noto leaker Ice Universe, la versione attualmente in fase di test interno presenta numerosi bug. Alcuni dei quali del tutto nuovi rispetto alle versioni precedenti. Ciò ha spinto Samsung a posticipare ulteriormente il rilascio pubblico della Beta, per garantire appunto un’esperienza più stabile.

One UI 7: cosa aspettarsi dalla nuova interfaccia e le sfide per il rilascio

Questi problemi spaziano da semplici malfunzionamenti a criticità più complesse. Di conseguenza la loro presenza sta richiedendo un lavoro in più da parte del team di sviluppo. Samsung, pur non avendo ufficializzato una nuova data, si trova ora in una difficile posizione. Ovvero dover bilanciare il desiderio di rispettare le tempistiche annunciate con la necessità di garantire un prodotto di qualità. Il risultato è che, nonostante alcune indiscrezioni avessero ipotizzato il 17 novembre 2024 come giorno di rilascio della Beta, è altamente probabile che si debba aspettare ancora.

La One UI 7 promette infatti importanti miglioramenti rispetto alle versioni precedenti. Tra le novità attese si segnalano animazioni più fluide, funzionalità di sicurezza avanzate. Oltre che una maggiore personalizzazione e il supporto al tasto Galaxy AI per i tablet Galaxy
Tab S9. L’interfaccia si propone di migliorare radicalmente l’esperienza utente. Introducendo anche un pannello rapido più personalizzabile e un design aggiornato per alcune icone, come quella della galleria.

Samsung sembra quindi determinata a non ripetere gli errori del passato. Puntando a un software che rispecchi gli standard qualitativi elevati per cui il marchio è conosciuto.

Un’attesa giustificata?

Per molte persone, la delusione per i ritardi è compensata dalla possibilità di ricevere un prodotto rifinito e senza problemi. Però, questa scelta non è priva di rischi. In quanto il mercato degli smartphone è altamente competitivo, e ogni passo falso potrebbe avvantaggiare i rivali. Con il debutto di Android 15 sui dispositivi di altri produttori, l’ azienda deve dunque muoversi con cautela. Ma anche con una certa urgenza, per non perdere terreno.

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Benzinai: il Governo interviene per evitare lo sciopero nazionale

Sun, 11/17/2024 - 14:30

Gli scioperi nelle città italiane sono ormai, purtroppo, eventi all’ordine del giorno. Quante volte si è sentito parlare di scioperi dei benzinai nell’ultimo periodo? Decisioni che, quasi sempre, derivano da una serie di problematiche che portano i lavoratori a scioperare e a far sentire la propria voce. In merito allo sciopero nazionale dei benzinai che si sarebbe dovuto proclamare nei prossimi giorni sembrerebbe essersi trovata una “soluzione“.

Nei giorni scorsi tra Faib-Fegica-Figisc/Anisa era stato convocato un incontro indispensabile per poter decidere se proclamare lo sciopero nazionale. Al proposito, però, sembrerebbe che il Governo sia riuscito ad evitare la proclamazione. Scopriamo insieme in questo articolo tutti i dettagli sulla questione che coinvolgerebbe numerosi lavoratori impiegati nel settore ma anche tantissimi automobilisti.

Benzinai: l’intervento del Governo per evitare lo sciopero nazionale

La proclamazione di uno sciopero nazionale ha, come ben sappiamo, diverse conseguenze sia per i lavoratori stessi che per i cittadini che si trovano a dover fare i conti con molti disagi. Secondo quanto diffuso nelle scorse ore, il Governo sarebbe intervenuto per evitare il prossimo sciopero nazionale dei benzinai. Quest’ultimo, infatti, si sarebbe proposto di intervenire per farsi carico di una mediazione tra le diverse posizioni espresse dal settore.

Tale decisione che ha visto coinvolte le diverse organizzazioni sembrerebbe essere piaciuta e non è mancato quel pizzico di entusiasmo per il lavoro di cui si occuperà il Governo. Le stesse organizzazioni hanno reso noto di voler sostenere il compito assunto dal Governo, sospendendo la proclamazione formale dello sciopero nazionale sia su rete ordinaria che autostradale. Tutto ciò nel chiaro intento di dare la possibilità per un estremo tentativo di riportare nel recinto della piena legalità anche i comportamenti delle compagnie petrolifere più retrive. Non ci resta, dunque, che attendere gli aggiornamenti in merito ai risultati della mediazione di cui si occuperà il Governo italiano nelle prossime ore.

 

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Stellantis: nessuna chiusura in Italia e nuovi modelli in arrivo

Sun, 11/17/2024 - 14:00

Stellantis ha ribadito un punto fermo durante il Tavolo Stellantis con il Governo: nessuna chiusura di stabilimentilicenziamenti collettivi in Italia. Giuseppe Manca, responsabile delle risorse umane per Stellantis Italia, ha sottolineato che il gruppo intende mantenere la propria presenza industriale nel Paese, pur riconoscendo le difficoltà del settore.

Le rassicurazioni giungono in un momento critico per il settore italiano, con stabilimenti come quello di Mirafiori al centro di polemiche e preoccupazioni. La cassa integrazione prolungata alimenta timori sul futuro di questa fabbrica storica. È realistico pensare che tutto si risolva con le promesse di nuovi modelli? Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, resta cauto, richiamando Stellantis a maggiore impegno. Il Governo annuncia, intanto, un aumento del Fondo Automotive nella prossima manovra dopo i tagli. Questi fondi, tuttavia, non saranno utilizzati per nuovi incentivi come sperato, lasciando aperti interrogativi sulle misure effettive per sostenere il comparto. A cosa serviranno?

Nuovi modelli e prospettive future Stellantis

La strategia di Stellantis punta sulla produzione di nuovi veicoli per rilanciare gli stabilimenti italiani. A Melfi, nel 2025, debutterà una DS e la Jeep Compass elettrica, seguite da altre vetture nei due anni successivi. Una programmazione che mira a garantire occupazione e continuità. Ma saranno sufficienti queste innovazioni per invertire la crisi?

Anche Pomigliano guarda al futuro. La produzione della Panda proseguirà fino al 2029 e si studia l’arrivo di un modello aggiuntivo. A Cassino, invece, la Maserati Grecale sarà prodotta oltre il 2030, mentre un nuovo veicolo commerciale approderà ad Atessa. Nonostante gli annunci, restano dubbi. Il piano sembra solido, ma l’industria automobilistica italiana affronta sfide globali, dalla transizione elettrica alla competitività dei costi. I nuovi modelli riusciranno a garantire la sostenibilità delle fabbriche a lungo termine Il prossimo incontro del Tavolo Stellantis, previsto per il 16 dicembre, sarà decisivo. Il futuro del settore e degli stabilimenti italiani è ancora in gioco. Tra manovre contrastanti, rinnovi e incentivi, la situazione generale resta in bilico.

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Oppo Reno 13: sul web un’immagine che svela il design

Sun, 11/17/2024 - 13:30

Il debutto del nuovo Oppo Reno 13 dovrebbe avvenire il 25 novembre in Cina ma, nel frattempo, sul web non si ferma la diffusione di nuove immagini che vedono come protagonista il nuovo smartphone dell’azienda cinese.

Come sappiamo, la diffusione di foto prima di un debutto ufficiale consente di avere un’idea piuttosto chiara di quello che sarà il design che contraddistinguerà quel determinato device. Nel caso del nuovo Oppo Reno 13, le immagini diffuse nelle scorse ore confermano quanto si era visto in precedenza, ovvero che avrà un look del tutto simile al nuovo smartphone dell’azienda Apple. Scopriamo insieme in questo nuovo articolo tutti i dettagli che sono emersi nelle scorse ore.

Oppo Reno 13: nuove immagini sul design del nuovo smartphone

Quel che sappiamo, ad oggi, è che il nuovo Reno 13 Pro ospiterà un display LTPO OLED quad-curvo da 6,78 pollici (1264×2780 pixel). Per quanto riguarda il comparto fotografico, quest’ultimo dovrebbe offrire una fotocamera periscopica da 50 MP con zoom ottico 3x.

Un’adeguata autonomia, invece, dovrebbe essere assicurata grazie alla presenza di una La batteria con capacità di 5.900 mAh e non mancherà il supporto alla ricarica wireless da 50W e cablata da 80W. Alla base di tutto, il processore che il costruttore potrebbe aver scelto è il MediaTek Dimensity 9300.

Non a caso, anche questa volta Oppo ha lavorato al fine di portare sul mercato uno smartphone in grado di competere con device di altri noti brand. Come anticipato in apertura, le nuove immagini diffuse sul web confermano che il design richiamerà molto quello del nuovo iPhone 16 da poco lanciato dal colosso Apple. A confermare ciò, le dimensioni dell’Reno 13 e dell’iPhone 16 che risultato essere del tutto uguali. Alcune piccole differenze possono essere riscontrate solamente nel modulo fotografico e nelle colorazioni dei dispositivi. Non ci resta dunque che attendere il debutto del 25 novembre per scoprire ulteriori dettagli sul nuovo smartphone dell’azienda cinese.

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Galaxy S25: Snapdragon il processore, Exynos non convince

Sun, 11/17/2024 - 13:15

Chi da tempo ormai acquista smartphone Samsung dovrebbe sapere benissimo che l’azienda coreana per quanto riguarda i dispositivi top di gamma adopera un approccio binomiale, infatti su alcuni mercati il device arriva con processore Snapdragon mentre su altri con processore Exynos, una scelta che da sempre non convince la gran parte degli utenti, ma che Samsung giustifica attestando che i due processori offrono prestazioni praticamente paragonabili.

La verità che in cuore nostro sappiamo un po’ tutti è che non è così, nonostante tutto Samsung non perde mai occasione per poter mettere alla prova il proprio processore, facendolo girare su smartphone ritenuti top di gamma, cosa che non va completamente giù agli utenti, ma che alla fine non si può cambiare, più o meno.

Sembra infatti che per quanto riguarda la prossima generazione di Samsung top di gamma l’azienda coreana stia valutando forzatamente di introdurre solo ed unicamente la variante Snapdragon, il motivo sarebbe legato al fatto che il processore prodotto nelle proprie fonderie non stia convincendo appieno l’azienda offrendo prestazioni non sufficientemente soddisfacenti al punto da poterlo utilizzare sul larga scala.

 

Risultati e futuro

Recentemente non a caso sono apparsi online i risultati di un ipotetico Galaxy S25 che monterebbe a bordo il processore Snapdragon 8 Elite, scelta che confermerebbe le indiscrezioni che vedono non solo il processore in questione non offrire abbastanza prestazioni da soddisfare l’azienda, ma anche le fonderie di Samsung non in grado di soddisfare la richiesta in modo adeguato a causa di problemi di produzione evidenti e manifesti, sembra infatti che circa il 70% dei chip usciti dalle fonderie di Samsung soffra di problemi e difetti che li rendono di fatto inutilizzabili.

Non a caso pare addirittura che i Samsung abbia intenzione di rivolgersi a TSMC per la produzione dei propri chip e che per il prossimo smartphone abbia deciso di rivolgersi a Qualcomm come soluzioni di ripiego d’eccellenza e di lusso.

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DAZN, super promo con prezzi shock per il Black Friday

Sun, 11/17/2024 - 13:00

Il Black Friday 2024 è sempre più vicino e varie aziende e operatori telefonici so stanno preparando per stupire al meglio i propri utenti con tantissime offerte e promozioni. Tra i vari big del settore, ora anche il colosso dello streaming DAZN ha deciso di dire la sua per celebrare questa occasione, proponendo una super promozione. L’azienda, in particolare, ha deciso di proporre ad un super prezzo il piano in abbonamento a DAZN Standard nelle sue diverse versioni. Vediamo qui di seguito i dettagli.

 

 

DAZN, per il Black Friday l’azienda propone una super promozione

Il Black Friday si sta avvicinando e il colosso dello streaming DAZN si sta preparando per rendere disponibile una nuova promozione. Come già accennato in apertura, l’azienda ha deciso di proporre in sconto il suo piano in abbonamento a DAZN Standard. L’azienda ha deciso di proporre questo piano ad un prezzo scontato in tutte le sue versioni.

Il piano a DAZN Standard nella sua versione mensile, in particolare, sarà ora disponibile all’attivazione ad un costo di 19,90 euro al mese per i primi tre mesi. Dopo i primi tre mesi, gli utenti dovranno sostenere un costo pari a 44,99 euro al mese. Gli utenti potranno inoltre scegliere anche il piano a DAZN Standard nella sua versione annuale con pagamento però dilazionato. In questo caso, gli utenti dovranno sostenere un costo scontato pari a 14,90 euro al mese sempre per i primi tre mesi.

Successivamente, gli utenti dovranno poi sostenere un costo di 34,99 euro al mese per il resto dei mesi. Nel caso in cui gli utenti decidessero di attivare il piano in abbonamento a DAZN Standard in versione annuale con un unico pagamento, gli utenti potranno usufruire in ugual modo della promozione lanciata da DAZN. In questo caso, infatti, gli utenti dovranno sostenere un costo scontato pari a 259 euro.

Insomma, si tratta di una super occasione per tutti coloro che hanno intenzione di passare a DAZN.

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Pneumatici invernali: ciò che devi sapere sul nuovo obbligo stradale

Sun, 11/17/2024 - 12:45

Il freddo è arrivato e con esso l’obbligo di dotazioni invernali per alcune strade italiane. Dal 15 novembre, chi percorre tratti extraurbani o autostradali con appositi cartelli deve avere pneumatici invernali o catene a bordo. Non si tratta solo di rispettare la legge, ma anche di garantire la propria sicurezza. Le sanzioni possono essere salate, partendo da 42 euro nei centri abitati fino a 344 euro fuori città. E il fermo del veicolo? È un rischio reale per chi viaggia senza le dotazioni richieste. Ma non è meglio pensare alla sicurezza, oltre che al portafoglio? Fabio Bertolotti, di Assogomma, ribadisce appunto che gli pneumatici invernali migliorano mobilità e sicurezza, anche quando difatti la neve non c’è. Le gomme adatte riducono il rischio di molto incidenti. Come fare a sapere se i propri pneumatici sono adatti? E se non li si ha? Solo un professionista può valutare correttamente lo stato delle gomme e consigliare eventuali sostituzioni.

Pneumatici 4 stagioni: un’opzione valida?

Non tutti gli automobilisti affrontano condizioni estreme. Per chi vive in pianura o non percorre strade di montagna, le gomme 4 stagioni possono essere una scelta pratica. Questi pneumatici, utilizzabili tutto l’anno ed evitano il cambio stagionale delle gomme ogni qualvolta faccia caldo o freddo. Chi abita in zone con inverni rigidi o con nevicate frequenti, invece, dovrebbe optare per le coperture invernali, più sicure in situazioni critiche.

Come distinguere le gomme giuste? Gli pneumatici invernali hanno il simbolo del fiocco di neve e la sigla M+S (Mud and Snow). I 4 stagioni riportano solo quest’ultima. Adeguarsi alla normativa non è solo un dovere legale, ma una scelta di buon senso. Gli pneumatici invernali garantiscono maggiore aderenza, frenate più sicure e controllo del veicolo anche su fondi bagnati o ghiacciati. Ignorare queste dotazioni può trasformarsi in un rischio per sé e per gli altri. La tecnologia delle gomme moderne, dai modelli all season a quelli specifici per l’inverno, donano soluzioni per ogni esigenza. Scegliere bene significa viaggiare tranquilli, a prescindere dalle condizioni climatiche oltre a non dover incorrere in multe.

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Trump e Musk: verso la fine degli incentivi per le auto elettriche?

Sun, 11/17/2024 - 12:30

La presidenza Trump potrebbe segnare un netto cambio di rotta nella politica in generale negli Stati Uniti. “Colpite” anche le auto elettriche nei suoi piani. Pare che lo staff del presidente starebbe considerando di eliminare il credito d’imposta di 7.500 dollari per l’acquisto di veicoli elettrici. Questo incentivo, pilastro dell’Inflation Reduction Act voluto da Joe Biden, è stato importantissimo per la diffusione di tali vetture. Perché questa mossa? Perché fermare la transizione verso l’elettrico ed il sostenibile?

Ci si aspettava che Elon Musk, uno dei protagonisti del settore e alleato di Trump, non avrebbe condiviso tale piano. Sembra invece che abbia già espresso espresso il suo assenso allo stop dei sussidi. Tesla sarebbe meno colpita rispetto ai concorrenti americani, che invece potrebbero subire un danno significativo. Insomma, per Musk sarebbero gli altri a pagarne le conseguenze e non lui. La strategia  potrebbe anzi favorire il suo marchio sul mercato.

Il futuro delle auto elettriche americane con l’insediamento Trump

Se Trump decidesse di eliminare il credito d’imposta, le conseguenze potrebbero essere profonde infatti per l’intera industria. Tesla, già leader consolidato, potrebbe mantenere il proprio slancio. Altre case automobilistiche potrebbero però incontrare ostacoli enormi nella transizione verso le BEV (Battery Electric Vehicles). Gli Stati Uniti rischierebbero di perdere terreno rispetto a Europa e Cina.

Le reazioni non si sono fatte attendere. L’Alliance for Automotive Innovation, associazione che rappresenta le maggiori case automobilistiche, ha chiesto al Congresso di mantenere gli incentivi. Per l’associazione il credito d’imposta è essenziale, fondamentale per mantenere alto il nome degli Stati Uniti nei produttori d’auto. Il presidente  Trump dovrà inoltre affrontare un altro punto sempre riguardante le vetture. Parliamo i dazi sulle auto europee. Una decisione che potrebbe influenzare non solo l’economia americana, ma anche i rapporti commerciali internazionali. Il futuro della mobilità negli Stati Uniti si gioca su un equilibrio delicato. Trump manterrà la sua linea o ascolterà le pressioni del settore? La risposta potrebbe segnare il destino del mercato elettrico americano per i prossimi anni. Rallentare ora non significa rischiare di restare indietro?

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Fastweb: come attivare la fibra gratuitamente

Sun, 11/17/2024 - 12:15

Tutti gli utenti che desiderano una connessione in fibra ottica ad alta velocità potrebbero ritenere interessante la nuova proposta Fastweb. L’operatore presenta un’offerta molto conveniente per tutti i nuovi utenti. Si tratta di Fastweb Casa Light. Al momento, l’offerta è disponibile a 27,95 euro al mese. È possibile ridurre il costo, già vantaggioso, a 23,95 euro mensili abbinando la promo per la rete fissa ad una per mobile. Tale opzione consente di risparmiare 4 euro al mese, rendendo l’offerta ancora più conveniente.

Fastweb: l’opzione ideale per la rete di casa

L’abbonamento include diversi vantaggi. Il primo è sicuramente l’attivazione gratuita. Ciò elimina ulteriori spese iniziali. Inoltre, viene fornito l’innovativo Internet Box NeXXt One, dotato di tecnologia Wi-Fi 6. Quest’ultimo garantisce una connessione stabile e performante in tutta la casa.

Le chiamate da rete fissa sono a consumo, con un costo di 15 centesimi al minuto per le telefonate verso numeri nazionali, sia fissi che mobili. Inoltre, Fastweb offre una garanzia di soddisfazione. Cosa significa? Gli utenti hanno la possibilità di disdire la promo. Ciò purchè procedano entro 30 giorni dall’attivazione. Chi decide di procedere in tal senso riceverà il rimborso completo delle spese sostenute.

Una volta attivata l’offerta fibra, così come quella mobile, bisogna installare l’app MyFastweb. Quest’ultima è disponibile gratuitamente su App Store e Google Play. L’applicazione permette di monitorare i consumi, consultare le fatture e gestire eventuali problematiche legate alla linea. Tale strumento rende ancora più agevole il controllo dei servizi attivi e l’interazione con il servizio clienti.

L’offerta Fastweb Casa Light rappresenta un’opzione estremamente vantaggiosa per tutti coloro che cercano una linea fissa sicura e vantaggiosa. Per ulteriori dettagli e condizioni della promo, è possibile consultare la pagina apposita sul sito ufficiale dell’operatore. Inoltre, la possibilità di aggiungere servizi mobili personalizzati è un ulteriore vantaggio. Per sottoscrivere la promozione è sufficiente recarsi sul sito ufficiale di Fastweb e seguire le indicazioni.

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Xiaomi accelera: raggiunte 100.000 SU7 prodotte

Sun, 11/17/2024 - 12:00

Xiaomi ha fatto un debutto sorprendente nel mondo delle auto elettriche. La sua berlina elettrica, la SU7, ha raggiunto un grande traguardo. La sua produzione ha toccato le 100.000 auto in appena 230 giorni. Un numero impressionante. Considerando la complessità del settore automotive, dominato da colossi affermati come Tesla, l’aziende ha dimostrato quanto sia potente. Ma come ha fatto Xiaomi, nota per l’elettronica perlopiù, a ottenere un successo così rapido?

La risposta sta in una strategia precisa e ben pianificata. Xiaomi ha sfruttato le sue capacità. Ha lavorato sulla progettazione, produzione e gestione della catena di approvvigionamento. Questo le ha permesso di accelerare i tempi. In tal modo ha superato superando molti ostacoli che altre aziende hanno incontrato nel settore. Nonostante le sfide iniziali, Xiaomi ha dimostrato di poter competere così con brand ben più conosciuti. L’obiettivo di ora dell’azienda è raggiungere le 100.000 consegne entro novembre. Un risultato che confermerebbe ulteriormente la solidità del progetto. Mostrerebbe anche la crescente domanda del modello SU7. Ma questo è solo l’inizio del percorso di Xiaomi nel mercato.

Progetti ambiziosi e nuove sfide all’orizzonte per Xiaomi

La Xiaomi non si fermerà dopo il recente successo, anzi, vuole volare sempre più in alto. Il CEO Lei Jun ha già annunciato nuove ambizioni per il futuro. Tra queste, un SUV elettrico che potrebbe essere presentato già nel 2025. Ci sarà inoltre una versione ad alte prestazioni della berlina SU7, chiamata SU7 Ultra, per attrarre gli amanti della velocità.

Queste mosse indicano che Xiaomi è pronta a diversificare la sua gamma di veicoli elettrici. Ma la domanda sorge spontanea: riuscirà a competere con Tesla e altre aziende leader su scala globale? La capacità produttiva e l’innovazione tecnologica sono punti di forza che l’azienda ha dimostrato di saper sfruttare. Con una crescita così rapida, la società sta dimostrando di poter diventare un attore importante nel mercato globale delle auto elettriche. Il futuro di questo settore si preannuncia molto interessante e Xiaomi è pronta a giocare un ruolo da protagonista.

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Google Ricerca si rinnova: arriva la scheda notifiche per Android

Sun, 11/17/2024 - 11:45

L’app Ricerca di Google per Android si evolve con l’introduzione definitiva della scheda Notifiche. Una funzione che punta a migliorare l’organizzazione e l’accesso agli avvisi personalizzati. Dopo una fase di test in beta all’inizio dell’anno, l’aggiornamento è ora distribuito in modo stabile a tutti. La nuova scheda è posizionata nella barra inferiore accanto a Home, Cerca e Pagine salvate. Essa sostituisce l’icona a forma di campanella, in precedenza collocata nell’angolo superiore destro dell’app.

Un cambiamento in linea con la strategia di Google

La finestra Notifiche raccoglie gli avvisi che in passato venivano mostrati come note sparse. Ora però vengono presentate in un feed cronologico. In cui le informazioni più recenti, come “Oggi” o “Novità per te“, sono visualizzate nella parte superiore. Mentre quelle più datate appaiono più in basso sotto la dicitura “In precedenza”. Il contenuto delle notifiche è estremamente vario. Si va dalle previsioni meteo del giorno successivo ai risultati sportivi, fino a suggerimenti su programmi TV, film e persino la parola del giorno. Ogni notifica offre una doppia interazione. Infatti selezionandola, si accede ai risultati di ricerca correlati. Invece tramite il menu con i tre puntini, si può eliminarla, disattivare avvisi simili o inviare un feedback per migliorare ancora di più il servizio.

L’aggiornamento è stato distribuito con la versione 15.44+ dell’app Google per Android e presenta il design come quello già disponibile da tempo su iOS. Questo adeguamento non è un caso isolato. Rientra infatti in una strategia più ampia del colosso di Mountain View che intende migliorare l’esperienza d’uso e integrare l’intelligenza artificiale, in modo sempre più profondo, nei suoi servizi. Altri esempi di questa tendenza sono l’introduzione della ricerca musicale avanzata, la riorganizzazione dell’interfaccia grazie a tecnologie AI. Ma anche modifiche estetiche come il cambio dei colori dei risultati in modalità scura.

L’obiettivo principale di queste innovazioni è offrire un’esperienza sempre più personalizzata e controllabile, mettendo l’utente al centro. Grazie a questa funzione, infatti , le persone gli possono evitare di essere sommersi da notifiche inutili e accedere rapidamente alle informazioni più importanti.

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