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Biocarburanti: il futuro del diesel secondo Stellantis
Stellantis ha appena fatto un annuncio importante che potrebbe cambiare il panorama dei carburanti. L’intera gamma di auto e veicoli commerciali leggeri del gruppo è ora completamente compatibile con il gasolio HVO (Hydrotreated Vegetable Oil). Si tratta di una svolta significativa. Questo biocarburante, infatti, viene prodotto da materie prime rinnovabili. Proviene da materiali come oli esausti e scarti animali ed è molto più pulito rispetto al diesel classico.
Ma cosa rende davvero così speciale questo “prodotto”? Tale carburante è realizzato attraverso un processo di idrogenazione. Che vuol dire? Che l’HVO è privo di zolfo e contiene una quantità minore di composti aromatici e inquinanti. Nonostante sia più sostenibile, non compromette poi minimamente le prestazioni dei veicoli. I motori funzionano esattamente come con il diesel fossile. Essi garantiscono la stessa efficienza e potenza dis empre. Stellantis ha voluto anche ribadire che con l’HVO non si corrono rischi di malfunzionamenti o problemi di compatibilità.
Compatibilità e transizione verso i biocarburanti di StellantisL’annuncio Stellantis non riguarda solo i nuovi modelli. Anche alcuni veicoli già in circolazione, omologati Euro 5 e Euro 6, sono compatibili con il gasolio HVO. Basta controllare se sul bocchettone di rifornimento compare la sigla “XTL”. Anche alcuni modelli diesel Euro 6 senza questa dicitura sono comunque compatibili. Si apre quindi un nuovo capitolo per l’uso di biocarburanti in veicoli esistenti, dando la possibilità ai proprietari di contribuire alla riduzione delle emissioni senza cambiare auto. Non è questa una soluzione ideale per chi vuole una transizione green più accessibile?
L’Italia, intanto, spinge sempre di più a livello europeo. Cerca di trovare un modo affinché i biocarburanti trovino spazio nella transizione energetica. Il Nostro Paese vuole ridurre il prima possibile la dipendenza dai combustibili fossili. Il lavoro è quello di limitare l’impatto ambientale del settore dei trasporti. Stellantis dimostra che questa strada è percorribile anche con soluzioni immediate, senza dover attendere lo sviluppo su larga scala dell’elettrico o dell’idrogeno. L’HVO può davvero essere il mezzo giusto verso un futuro più sostenibile? Stellantis scommette di sì. Adesso resta da vedere se altri produttori seguiranno l’esempio e se l’uso dei biocarburanti diventerà una realtà diffusa nel mondo dell’automotive.
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Novità su YouTube per Android: cambia il “metodo” per i video lunghi
Un recente aggiornamento dell’app YouTube per Android ha introdotto una novità che ha sorpreso molti utenti. Ora, durante la visione di video lunghi a schermo intero, lo scorrimento verso l’alto non riduce più il video ma porta direttamente al contenuto successivo. Questo cambiamento rappresenta una scelta audace che punta a rendere le opzioni di utilizzo più uniformi come quelle utilizzate per gli Shorts e per le altre piattaforme social. Tale modifica però sembra essere poco intuitiva in questo contesto. Considerando che i video lunghi offrono un’esperienza differente rispetto a quella tipica dei contenuti brevi e rapidi.
YouTube: un aggiornamento in fase di test, ma già al centro di criticheLe persone, abituate a interagire con YouTube, si trovano di fronte a un cambiamento che richiede un adattamento non immediato. La memoria muscolare sviluppata per uscire dalla modalità a schermo intero, infatti, rischia di essere confusa dalla nuova funzione. Rendendo meno fluida la navigazione. Questa modifica riflette, come detto, un tentativo di uniformità delle impostazioni, ma non sembra tener conto delle diverse esigenze delle due esperienze di visione. Portando molti a chiedersi se sia davvero la scelta migliore.
Va detto che questa modifica, al momento, non è ufficiale. La nuova funzionalità sembra essere in fase di test, e solo una parte degli utenti ha avuto modo di sperimentarla. Tuttavia, le prime impressioni sono state decisamente negative. Molti utenti ritengono che questa uniformità nelle gesture non sia vantaggiosa e finisca per penalizzare l’esperienza complessiva. Soprattutto per chi apprezzava il semplice gesto per minimizzare o massimizzare i video.
Resta da vedere se YouTube confermerà la nuova gesture o se tornerà sui suoi passi, tenendo conto del feedback ricevuto. Questa vicenda dimostra come i cambiamenti nell’interfaccia di una piattaforma molto usata possano facilmente creare disorientamento, anche quando puntano a una maggiore coerenza. La scelta di YouTube sarà quindi attesa con interesse. Riuscirà la piattaforma a trovare il giusto equilibrio tra praticità e intuizione?
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Fitbit potrebbe presto generare guide personalizzate per il sonno
India: molto presto il gaming potrebbe superare Bollywood
Un dato decisamente interessante che riguarda I videogiochi ci arriva direttamente dall’India, sembra che il paese asiatico infatti stia godendo di un impressionante sviluppo per quanto riguarda il mondo dei videogiochi e secondo alcune stime molto presto quest’ultimo supererà anche il mercato cinematografico, a dircelo è un report di Lumikai che afferma come da oggi fino al 2029, il mercato di videogiochi, un dialogo godrà di una crescita costante del 20% ogni anno.
Dati davvero impressionanti
Secondo il report stilato il mercato dei videogiochi indiano passerà passerà dagli attuali 3,8 miliardi di dollari a 9,2 miliardi entro il 2029.
Nel dettaglio, il mondo del gaming indiano vanta un’utenza pari a 491 milioni di giocatori che si compongono di un 44% di donne e un 66% di uomini, la fetta più grossa è rappresentata dal mondo del gaming mobile di cui l’India risulta essere la seconda maggiore consumatrice al mondo, sembra infatti che è in India il tempo di gioco medio trascorso dagli utenti sia aumentato del 30% negli ultimi anni e anche il settore competitivo ha goduto di una crescita elevata che ha lasciato senza alcun dubbio il segno.
Anche dal punto di vista lavorativo, la crescita è stata a dir poco dirompente, se nel 2020 le aziende degne di nota che si occupavano di produrre videogiochi erano all’incirca 25, attualmente sono arrivate a quasi 2300, un aumento impressionante che non sembra destinato a fermarsi, ma anzi a continuare nei prossimi anni.
Come se non bastasse questa crescita non è legata solamente a degli stimoli interni e ad una politica nazionale incentrata sull’accrescimento del mercato interno, ma è anche stimolata da alcune iniziative provenienti dall’esterno come quella India Hero Project da parte di Sony.
Sembra insomma che il mercato indiano li videogiochi stia piano piano muovendo dei passi importanti all’interno di questo settore e molto presto potrebbe arrivare a dire la sua anche a livello internazionale.
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PosteMobile: Creami EXTRA WOW 150 nuova promo disponibile online
PosteMobile lancia la promozione “Creami EXTRA WOW 150″. Un’offerta esclusiva riservata ai nuovi clienti che la attivano online. Con un costo mensile di 6,99€, essa prevede chiamate e SMS illimitati, oltre a 150GB di traffico dati in 4G+, con velocità fino a 300Mbps. L’attivazione richiede un contributo di 10€ per la SIM e una prima ricarica da 10euro, comprendente il primo mese di servizio. La copertura di rete, grazie alla collaborazione con Vodafone, raggiunge oltre il 99% del territorio italiano. Garantendo una connessione stabile e affidabile.
Condizioni e trasparenza del servizio PosteMobileA completare l’offerta di PosteMobile ci sono vari servizi aggiuntivi senza costi extra. Tra cui “Ti cerco”, “Richiama ora”, avviso di chiamata, controllo del credito residuo e la possibilità di utilizzare l’hotspot per condividere i GB con altri dispositivi. È fondamentale avere credito sufficiente per il rinnovo dell’offerta. In caso contrario, i costi per chiamate, SMS e navigazione dati ammontano a 18 centesimi al minuto, 12cent per SMS, e 2€ al giorno per 500MB di dati. La gestione del traffico a consumo è personalizzabile. Si può infatti abilitare o disabilitare la tariffa base giornaliera inviando un SMS gratuito al 4071160 oppure attraverso l’app PostePay.
La promozione “Creami EXTRA WOW 150” è offerta da PostePay S.p.A., sotto la supervisione di Poste Italiane S.p.A. La quale fornisce servizi di comunicazione elettronica nel rispetto della normativa vigente. Informazioni dettagliate sulle condizioni economiche e contrattuali del servizio sono disponibili online nella sezione “Termini e condizioni” o presso gli uffici postali. Per navigare alla velocità massima in 4G+, è richiesto un dispositivo 4G e una copertura adeguata, con un massimo teorico di 300Mbps. La velocità reale può variare in base a fattori quali la congestione della rete, la copertura locale e le caratteristiche del device utilizzato.
PosteMobile adotta politiche di trasparenza tariffaria e tecnica, impegnandosi a rendere accessibili i propri servizi anche agli utenti con disabilità. Attraverso questa offerta, l’ operatore intende garantire una connessione performante e versatile, con un occhio di riguardo alla chiarezza e all’accessibilità per i propri clienti.
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RedMagic 10 Pro: il nuovo gaming phone di Nubia in arrivo
Nubia è pronta a lanciare entro fine anno la serie RedMagic 10. Un nuovo capitolo per i suoi smartphone da gaming, pensati per offrire alte prestazioni e un’estetica unica. Il modello di punta, il RedMagic10 Pro, si distinguerà per colorazioni innovative. Tra cui Dark Knight, DayWarrior, Deuterium Transparent Dark Night, DeuteriumTransparent Silver Wing. Le quali presentano una sezione posteriore parzialmente trasparente, rivelando parte della struttura interna. Con un look rinnovato e dettagli unici, Nubia punta così a conquistare i giocatori che desiderano tanta potenza, ma anche un dispositivo dal design estremamente sofisticato.
Nubia RedMagic 10 Pro: specifiche avanzate per performance di livello superioreIl RedMagic 10 Pro nasce in un contesto in cui gli smartphone da gaming sono diventati uno dei settori più vivaci del mercato mobile. Grazie a un display OLED da 6,86 pollici con risoluzione 1.5K e frequenza di aggiornamento a 144Hz, offre un’esperienza visiva di alto livello. Assolutamente perfetta per il gioco. Al suo interno troveremo il potente processore Snapdragon 8 Elite. A conferma che il dispositivo è progettato per eccellere non solo nei videogame, ma anche nell’utilizzo quotidiano.
Il RedMagic 10 Pro è dotato di caratteristiche pensate per un’esperienza di gaming totale. Oltre alla tripla fotocamera posteriore, sono presenti pulsanti specifici per i giochi, una ventola di raffreddamento integrata e un interruttore per la modalità gioco. Tutti posizionati lungo i lati del dispositivo. Per i più esigenti, si parla anche di una versione potenziata, il RedMagic10Pro Ultra. Il quale offrirà uno schermo ancora più grande, da 7 pollici, una RAM fino a 24GB e una capacità di memoria interna che raggiunge 1TB. La batteria, con una capacità oltre i 7,000mAh, supporterà una ricarica rapida da 120W. Ideale per chi vuole giocare senza interruzioni.
Con queste novità, Nubia si propone quindi di soddisfare appieno le esigenze dei gamer, unendo specifiche tecniche di alto livello a un design distintivo. I nuovi RedMagic 10 Pro e 10Pro Ultra promettono di offrire prestazioni eccellenti. Puntando a diventare dispositivi di riferimento per chi cerca il massimo nel mobile gaming, confermando la dedizione di Nubia nel migliorare costantemente l’esperienza di gioco su smartphone.
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WhatsApp Beta rinnova la galleria: condivisione semplificata e altre opzioni
WhatsApp ha lanciato un nuovo aggiornamento nella versione beta 2.24.24.9 per Android. Introducendo importanti cambiamenti nell’interfaccia della galleria. Questo rinnovamento risponde all’esigenza di rendere l’app più intuitiva. Attraverso l’ aggiunta di funzioni per migliorare la condivisione dei contenuti. Il design aggiornato della galleria è stato appunto pensato per facilitare l’invio di foto e video. Offrendo anche una nuova opzione per mantenere la qualità originale dei file condivisi. Gli utenti possono ora selezionare più elementi in contemporanea. Una funzione che semplifica il processo di condivisione di interi album o raccolte di immagini in pochi passaggi.
WhatsApp: gestione migliorata degli album e nuove funzionalitàUn’altra novità rilevante riguarda l’introduzione di un pulsante specifico per inviare foto e video in alta qualità, preservando la risoluzione originale dei file. Questa opzione risponde anche a un’altra richiesta molto diffusa tra le persone che spesso lamentano la perdita di qualità durante l’invio di contenuti. Con il nuovo sistema, WhatsApp si avvicina alle esigenze di chi usa la piattaforma per scopi professionali o personali, mantenendo sempre alta la qualità dei file condivisi.
L’aggiornamento ha anche migliorato il supporto per la gestione degli album, che ora possono includere didascalie personalizzate. Questa nuova opzione consente di aggiungere informazioni o commenti per ogni raccolta di immagini e video. Garantendo un’esperienza più organizzata e chiara. In più, ogni album mostrerà il numero di elementi in esso contenuto, aiutando l’utente a tenere traccia dei file condivisi.
Per migliorare la velocità di condivisione, l’interfaccia ora evita il passaggio automatico all’editor. Coloro che desiderano inviare contenuti senza apportare modifiche possono così saltare direttamente alla schermata di condivisione. Chi preferisce personalizzare foto e video può comunque accedere all’editor con un pulsante dedicato accanto alla barra della didascalia, garantendo massima flessibilità. Anche se questa versione della galleria è per ora limitata a pochi utenti in beta, si prevede una graduale distribuzione per tutti gli utilizzatori nei prossimi aggiornamenti.
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Intel: le prestazioni di Arrow Lake deludono nel gaming
Recentemente abbiamo assistito all’arrivo sul mercato del processore top di gamma della famiglia Intel Arrow Lake, quest’ultimo portava con sé tante speranze e ha mantenuto le promesse soprattutto per quanto riguarda l’efficienza energetica che ha subito un miglioramento davvero evidente e palese, stesso discorso, però, a quanto pare non si può fare per quanto riguarda le prestazioni che soprattutto dal punto di vista del gaming nei test effettuati dopo l’arrivo hanno deluso non poco sia gli appassionati sia Intel stessa.
Parla Intel
A parlarne è stato direttamente uno dei dirigenti di Intel, Robert Hallock, il quale ha espresso il proprio disappunto per quanto riguarda i risultati ottenuti dei test effettuati dai partner terzi sottolineando come qualcosa non torni e nello specifico come Intel abbia intenzione di intervenire a riguardo, infatti l’azienda si aspettava di non avere subito un miglioramento evidente di prestazioni dal momento che il passo in avanti è ancora troppo breve, ma allo stesso tempo i risultati sono esageratamente a ribasso e mostrano che c’è ancora del lavoro da fare per quanto riguarda le ottimizzazioni, il dirigente ha specificato poi di non fare carico in nessun modo di responsabilità, i partners, bensì che è Intel ad assumersele tutte.
Di conseguenza Intel è già al lavoro per trovare una soluzione e dichiarato che probabilmente il problema risiede in un punto qualsiasi tra BIOS e sistema operativo, dunque l’azienda stilerà un rapporto dettagliato dei problemi e poi procederà a rilasciare un aggiornamento che i vari produttori di schede madri dovranno poi distribuire agli utenti finali che dovranno banalmente effettuare un giro sull’attenti per scaricare il pacchetto di aggiornamenti che risolverà questo calo di prestazioni inatteso e imprevisto.
Dunque il consiglio che vi diamo è che se siete utenti in possesso già di un processore appartenente alla famiglia Raptor Lake, non conviene effettuare il passaggio ad Arrow Lake dal momento che il cambiamento non è poi così evidente nonostante Internet stia cercando di migliorare le prestazioni, quest’ultima infatti non può fare miracoli.
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Google Gemini si evolve: l’intelligenza artificiale diventa alleata nel lavoro
Con un’attenzione sempre più forte verso l’uso professionale dell’intelligenza artificiale, Google sta rendendo Gemini uno strumento versatile. Assolutamente in grado di rispondere alle domande, generare immagini, e persino assistere in compiti lavorativi. Ad esempio, la funzione GeminiAdvanced consente già agli utenti di caricare documenti di testo o fogli di calcolo complessi. File che poi l’IA potrà riassumere o modificare su richiesta, rendendo il lavoro su contenuti pesanti o articolati un’attività più rapida e semplice.
Un nuovo livello per Gemini Live: l’IA pronta a interagire con i file caricatiL’azienda sembra voler puntare a un ulteriore passo avanti. Proprio come suggerito da alcune stringhe di codice individuate nella versione beta 15.45.33.ve.arm64 dell’app Google. Queste linee di testo indicano la possibilità che Gemini Live possa presto gestire i file in modo più diretto. Aprendo prospettive interessanti per un utilizzo immediato e naturale. Così da migliorare l’ efficienza e l’ efficacia della piattaforma in ambito lavorativo.
Oggi, Gemini Advanced permette di caricare materiale e lavorarci attraverso l’interfaccia standard dell’assistente Google. Ma i nuovi dettagli emersi nella versione beta lasciano intendere che GeminiLive potrebbe diventare ancora più intuitivo e autonomo. Il sistema potrebbe infatti suggerire agli utenti di spostarsi su Live non appena viene riconosciuto un file. Facilitando l’interazione con esso e sfruttando appieno le capacità contestuali e conversazionali della piattaforma.
Anche se le funzioni complete di Gemini Live non sono ancora del tutto note, sembra ormai certo che Google stia lavorando a un’esperienza sempre più avanzata e interattiva. Non ci sono ancora indicazioni precise su quando questa funzionalità sarà disponibile per tutti, ma l’attesa è alta. Sarà il colosso di Mountain View stesso a fornire ulteriori aggiornamenti ufficiali su questo strumento innovativo. Il quale promette di semplificare notevolmente la gestione dei documenti nel lavoro quotidiano. Ovviamente per verificarne l’effettiva efficacia non ci resta che stare ad attendere e vedere quali saranno i futuri feedback degli utenti interessati.
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Intel Xeon: una riga di Kernel Linux migliora le prestazioni di 40 volte
La linea di processori che Intel ha dedicato ai server è quella Xeon, questa tipologia di CPU è infatti utilizzata nei centri di grandi dimensioni e garantisce prestazioni davvero di altissimo livello in postazioni, ovviamente che racchiudono al loro interno molteplici CPU su una singola scheda madre le quali ovviamente hanno un architettura che le rende compatibili in queste configurazioni multi CPU.
Ovviamente le prestazioni dipendono da svariati fattori che partono dalle CPU stesse fino al software che le fa girare, a quanto pare d’ora in avanti nei server con Kernel Linux Godranno di prestazioni addirittura 40 volte superiori, il merito va ad una singola stringa di codice che è stata inserita tramite un software proprietario di Intel che si occupa proprio di analizzare il Kernel per varare determinate ottimizzazioni, l’incremento di prestazioni è stato ottenuto nel test di scalabilità “will-it-scale.per_process_ops” ed è stato pari al 3888,9% in più.
Cambio e boost
In base a quanto emerso il commit responsabile è intitolato “mm, mmap: limit THP alignment of anonymous mappings to PMD-aligned sizes” ed è stato integrato nel server mainline in questi giorni, tutto ciò si tradurrà in un incremento prestazionali davvero evidente che andrà a correggere alcune perdite di prestazioni che si verificavano in determinati scenari ben precisi e delineati.
Ovviamente si tratta di un cambiamento che riguarderà i server e sarà di spunto a Intel per futuro ottimizzazioni dal momento che l’architettura presente all’interno dei suoi chip Xeon è simile A quella che vediamo all’interno dei professori lato consumer, dunque eventuali miglioramenti di una influiscono sul miglioramenti dell’altra in senso positivo, ovviamente i dettagli tecnici ben precisi e approfonditi sono molto più complessi da leggere, ma il dato più interessante è sicuramente l’aumento percentuale di prestazioni che ha lasciato tutti a bocca aperta, dal momento che la dice lunga sull’importanza dell’ottimizzazione software in questo tipo di tecnologia.
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Google Keep introduce la scrittura a mano libera
Google Keep si prepara a lanciare una modalità di scrittura a mano. Una funzione interessante che offrirà agli utenti più opzioni per personalizzare i propri appunti. Tale novità, scovata nella versione 5.24.422.02.90 dell’app, sarà utile per annotare e organizzare pensieri, liste e idee in modo libero e creativo. Già in passato la piattaforma consentiva di inserire testi da immagini tramite l’OCR (riconoscimento ottico dei caratteri). Il quale permette di trasferire nelle note elementi testuali derivanti anche da disegni. Questa funzionalità però ha un limite importante, poiché il testo inserito non è modificabile. Dunque, con la nuova modalità a mano libera, sarà possibile creare note più originali, ma anche intervenire sul testo. Cambiando posizione, colore, dimensione, e orientamento.
La tecnologia AI rende più fluida la scrittura a mano in Google KeepQuesta funzionalità include anche la possibilità di copiare alcune porzioni di testo selezionate o intere sezioni, e di esportare le note come file PDF. Chi desidera organizzare appunti che mescolano testo, disegni e immagini troverà nella scrittura a mano un modo più versatile per personalizzare e visualizzare le proprie idee. Tale opzione si distingue come una risposta alla richiesta di chi cerca una gestione grafica e dinamica delle proprie note. Ecco quindi come Google Keep diventa uno strumento più potente anche per chi utilizza disegni all’ interno dei propri appunti.
Tra le novità introdotte, una delle più rilevanti riguarda il miglioramento del riconoscimento automatico della grafia. Nelle impostazioni è stata infatti trovata una nuova opzione per aggiornare manualmente il modello di scrittura a mano. Quest’ultimo consentirà all’app di “imparare” lo stile adottato dall’utente per effettuare un riconoscimento molto più accurato. Una volta attivata, la modalità ha dimostrato una maggiore precisione nel catturare i tratti grafici di chi scrive.
Tale funzionalità, pur essendo in fase di test, offre già un’anteprima delle capacità evolutive dell’app. Ma non è tutto. In futuro Google potrebbe rendere automatici gli aggiornamenti della scrittura a mano, migliorando continuamente il riconoscimento senza interventi da parte dell’utente. In attesa del rilascio ufficiale, la scrittura a mano su Google Keep segna un passo avanti nell’integrazione di AI e personalizzazione. Aprendo a nuove possibilità per organizzare e rendere uniche le proprie note
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Apple si prepara ad entrare nel mondo delle telecamere smart di sicurezza
Apple sta per fare il suo ingresso nel mondo della smart home con un prodotto innovativo: le telecamere IP smart. Dopo il Vision Pro e i tentativi nell’automotive, Apple guarda ora alla domotica, con un occhio particolare su un nuovo sistema operativo dedicato, chiamato homeOS, previsto per il 2026. Secondo l’analista Ming-Chi Kuo, noto per le sue previsioni accurate, sarà Goertek, uno dei principali fornitori di Apple, a produrre queste telecamere. Lo stesso Goertek è coinvolto nella produzione degli AirPods e di componenti per il Vision Pro, quindi rappresenta una scelta naturale per Apple in questo progetto.
Apple prepara il terreno per l’ingresso nel mondo delle telecamereDopo alcuni problemi contrattuali tra le due aziende, il rapporto è tornato sereno, consentendo a Goertek di rientrare nella catena di fornitura Apple. Le telecamere IP saranno compatibili con l’ecosistema della Mela, offrendo un’integrazione senza interruzioni con altri dispositivi come iPhone, iPad e Mac, potenzialmente gestiti dall’intelligenza artificiale targata Apple. Questo potrebbe dare un significato concreto al termine “smart” nel contesto delle telecamere di sicurezza, permettendo una gestione automatizzata e avanzata della casa.
Nonostante le novità, l’iPhone resta il prodotto di punta della compagnia, che continua a cercare nuove strade per diversificare le sue entrate. Anche se il lancio di iPhone 16 non ha suscitato lo stesso entusiasmo dei modelli precedenti, ha comunque registrato vendite elevate. Bloomberg, attraverso il suo reporter Mark Gurman, suggerisce che, per ora, Apple dovrà accettare che l’iPhone è ancora il suo prodotto più apprezzato.
Infine, le stime sui prezzi sono ancora premature, anche se alcuni commenti di Kuo hanno scherzato sul fatto che i componenti delle telecamere potrebbero costare quanto un telefono Android economico. Speriamo che Apple non ripeta il famoso errore del piedistallo per monitor da 1.000 dollari.
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ho Mobile festeggia il Black Friday con una super promo
Tra pochi giorni si terrà il noto evento dedicato al Black Friday. Per questa occasione, svariate aziende e vari operatori telefonici italiani proporranno svariate promozioni ed offerte di rilievo. L’operatore telefonico virtuale ho Mobile, in particolare, ha deciso per questa occasione di far ritornare disponibile per tutti i suoi nuovi clienti una super promozione molto apprezzata in passato. Ci atiamo riferendo all’offerta mobile denominata ho. 4,99 100 GB. Vediamo qui di seguito cosa ha da offrire.
ho Mobile, per il Black Friday ritorna disponibile la super promo ho. 4,99 100 GB
In occasione dell’evento del Black Friday che si terrà a breve, l’operatore telefonico virtuale ho Mobile ha deciso di far tornare disponibile una delle sue offerte di rilievo. Come già accennato in apertura, ci stiamo riferendo all’offerta mobile denominata ho. 4,99 100 GB. Quest’ultima è già stata proposta qualche tempo fa dall’operatore e ha riscosso un notevole successo.
Ora l’offerta in questione è tornata dunque disponibile per tutti i nuovi clienti dell’operatore virtuale. In particolare, l’offerta sarà attivabile da tutti i nuovi clienti dell’operatore che richiederanno la portabilità del proprio numero da specifici operatori telefonici, tra cui i seguenti:
Iliad, Fastweb, CoopVoce, PosteMobile, CMLink Italy, Foll-In, Green Telecomunicazioni, Lyca Mobile, MUND_GSM, NTmobile, NV Mobile, Noitel, Optima, Ovunque, Plintron, Rabona Mobile, Tiscali, 1Mobile, Welcome Italia, Withu, Spusu Italia, Wings Mobile Italia, Daily Telecom, Elimobile, Italia Power, Conexo Technologies, 2appy Afinna One.
Nello specifico, il bundle dell’offerta include ogni mese fino a 100 GB di traffico dati per navigare con connettività 4G su rete Vodafone. Oltre a questo, il bundle dell’offerta include anche minuti di chiamate senza limiti verso tutti i numeri fissi e mobile nazionali e anche sms illimitati da inviare verso tutti. Come suggerisce il nome, il costo per il rinnovo di questa offerta è di soli 4,99 euro al mese.
Per il momento, l’operatore virtuale ha deciso di continuare a proporre l’offerta ho. 4,99 100 GB almeno fino al prossimo 2 dicembre 2024.
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Apple: parti di ricambio per iPhone 16 ufficialmente in vendita
Come tutti ben sanno, è ormai molto più semplice riparare il proprio iPhone scegliendo i pezzi di ricambio direttamente presso i brand produttori. Apple ha lanciato tempo addietro il suo programma Self Service Repair. Questo offre agli utenti il modo di avere delle linee guida per aggiustare gli iPhone, usando ovviamente parti di ricambio originali. Proprio in queste ultime ore il colosso di Cupertino ha ampliato ufficialmente il programma, rendendo disponibili i pezzi di ricambio utili per riparare gli iPhone 16.
La disponibilità riguarda gli Stati Uniti e l’Europa con i prezzi che cambiano in base al componente da acquistare e in base al modello di iPhone 16.
iPhone 16 adesso è riparabile in maniera autonoma: Apple rende disponibili i ricambiPer fare un esempio, un kit display e viti per l’iPhone 16 costa $279 negli Stati Uniti, €339 in Europa. Prendendo invece in esame il top di gamma assoluto, iPhone 16 Pro Max, lo stesso kit ha un prezzo pari a $379, €489. Per quanto riguarda invece le back cover, quelle da applicare sul posteriore in caso di rottura, si parte da $169 o €199 per ‘iPhone 16 e si arriva a $199, al cambio €229, per il 16 Pro Max.
Ci sono ovviamente anche le batterie di ricambio. Chi ne vuole una per iPhone 16, dovrà sborsare $99 (€109). Nel caso invece ne sia necessaria una per il 16 Pro Max si arriva ad un prezzo di $119 (€135). Apple inoltre offre un credito per la restituzione del componente sostituito se l’utente invia la vecchia batteria. I moduli fotocamera partono da $169 (€199) per l’iPhone 16 e raggiungono $249 (€299/) per il 16 Pro Max.
È proprio da questi impegni presi da Apple che si riesce a percepire la volontà del colosso di favorire gli utenti e le loro riparazioni. Tutti dunque potranno procedere autonomamente e senza dover ricorrere per forza ai centri assistenza. Per avere a disposizione una panoramica ancora più chiara e ampia, bisogna solo recarsi sul Self Service Repair Store di Apple.
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Truffa agli utenti con un testo incredibile: è pericolosissimo
Negli ultimi giorni si sta aggirando tramite e-mail un testo molto particolare che sembrerebbe essere un avviso. Le persone hanno creduto infatti di ritrovarsi di fronte ad una situazione di pericolo da poter gestire ma in realtà non era così. È proprio per questo che abbiamo deciso di dare a tutti modo di capire come è articolata la truffa, inserendo il messaggio nel paragrafo in basso.
In questo modo gli utenti possono avere dunque un esempio di come agiscono i tentativi di phishing, i quali dunque non fanno altro che mettere in difficoltà le persone facendogli credere qualcosa che in realtà non esiste.
Questa è la truffa: il messaggio sembra reale ma vuole i vostri dati e soldi“Come stai? Mi chiamo Shelva. E voglio farti un’offerta molto interessante.
Ho divorziato da mio marito un anno fa e per tutto questo tempo sono stata sola. Mi manca davvero l’attenzione maschile.
Ho trovato la tua foto su uno dei siti di incontri. Mi sei davvero piaciuto, sei così coraggioso.
Ti suggerisco di incontrarti in un bar e prendere una tazza di caffè. E dopo il caffè possiamo andare a casa.
Se ti ho interessato, ho lasciato molte informazioni su di me nel mio profilo.
Ecco il mio profilo con il nickname Bitch_Shelva-025, dove puoi vedere la mia foto e il numero di telefono di contatto.
Aspetterò il tuo messaggio o la chiamata“.
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Open Beta 2 di Android 15 arriva su Nothing Phone
Nothing ha da poco lanciato la seconda beta pubblica di NothingOS 3.0. Ovvero la nuova versione del sistema operativo basata su Android 15, per il modello Phone (2a). Oltre a questo dispositivo di fascia media, anche il Phone2, il top di serie, sta sperimentando l’ OS 3.0, anche se solo tramite la prima versione della beta. A partire da dicembre, l’azienda ha annunciato che l’aggiornamento sarà disponibile anche per altri modelli, come il Phone1 e il Phone2a Plus. Dando così la possibilità a un numero maggiore di persone di scoprire le ultime novità disponibili.
Nothing Phone: fotocamera migliorata e nuove funzioni per le appL’Open Beta 2 per Nothing Phone (2a) introduce diverse nuove funzionalità. Tra queste spiccano i “widget condivisi”. Una funzione innovativa che permette di interagire con parenti e amici direttamente dalla schermata home, visualizzando i loro widget e inviando reazioni. Al momento, questa opzione è attiva solo tra dispositivi Nothing e consente la condivisione esclusiva di widget-foto in formato quadrato. Ma la società sta lavorando per estendere il supporto anche ad altri tipi di widget. In aggiunta, Nothing ha rifinito le animazioni per le impostazioni rapide, migliorando transizioni e interazioni. Soprattutto nel caso delle animazioni di swipe e del file Bluetooth, per un’esperienza d’uso più scorrevole.
L’aggiornamento in atto apporta importanti miglioramenti alla fotocamera. Tra cui una maggiore stabilità durante il passaggio tra le diverse modalità.
Altre novità riguardano il sistema di gestione delle applicazioni. La nuova beta infatti include una gestione complessiva delle app più precisa. Con un ordinamento automatico che si adatta all’uso dell’utente, facilitandogli la navigazione. In più è stata migliorata la frequenza di aggiornamento per PUBG, ora a 90Hz, per un’esperienza di gioco più fluida. Una nuova guida aiuterà a scoprire le funzioni pop-up. Mentre diverse correzioni di bug e miglioramenti generali completano il tutto. Entro fine anno, la beta sarà estesa agli altri modelli, ampliando la disponibilità di Nothing OS 3.0 su tutta la serie.
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Android 16 garantirà una migliore gestione audio: ecco come
Da poco è arrivata l’ultima versione del sistema operativo ma gli utenti pensano già al futuro. Android 16 è già al centro dei pensieri di tantissime persone, che non vedono l’ora di scoprire quali saranno le novità dopo averne trovate poche nell’ultima release di Android 15. A quanto pare qualcosa di molto interessante bolle in pentola e lo dimostrano le ultime indiscrezioni di queste ore.
Android 16 dovrebbe infatti introdurre una nuova funzione attesa dagli utenti. Si tratta dell’Audio Input Switcher, opportunità che consentirà di avere una gestione dei dispositivi audio collegati molto più semplice ed intuitiva. Questa novità permetterà di passare facilmente tra diverse sorgenti audio, come microfoni e cuffie, senza dover navigare in menù complicati. Il nuovo Switcher sarà accessibile direttamente dai Quick Settings che arriveranno, garantendo un passaggio rapido da un dispositivo all’altro.
Android 16 prepara una funzione per gestire i dispositivi audio collegati nel migliore dei modiAppositamente progettata per garantire un’esperienza più fluida, questa nuova funzionalità permetterà una gestione perfetta dei dispositivi audio come gli altoparlanti Bluetooth e le cuffie wireless. L’Audio Input Switcher consentirà, ad esempio, di passare da un paio di auricolari Bluetooth a un microfono integrato direttamente dal menù rapido, evitando di dover disconnettere e riconnettere ogni dispositivo manualmente.
Almeno per il momento la gestione audio su Android non è così agevole. Bisogna infatti spesso andare nelle impostazioni del dispositivo in uso o all’interno dell’applicazione del produttore per poter cambiare la sorgente audio.
Per ora, l’Audio Input Switcher è in fase di sviluppo, ma le anticipazioni indicano che potrebbe arrivare con il lancio ufficiale di Android 16. Bisognerà attendere ancora un po’ per capire se questa funzionalità arriverà o meno, visto che serve ancora un po’ di tempo al lancio di questa nuova versione del sistema operativo. Nel frattempo però le indiscrezioni sembrano essere molto attendibili.
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Google Meet porta gli sfondi generati da Gemini AI su Android
Al giorno d’oggi la tecnologia continua a trasformare la nostra quotidianità, e l’intelligenza artificiale non è più solo un concetto astratto, ma parte integrante di molti strumenti digitali. A tal proposito, GoogleMeet, l’applicazione di videoconferenze di Google, sta per integrare una funzione avanzata. Quest’ultima infatti, consentirà agli utenti Android di creare sfondi personalizzati con l’AI di Gemini. Dopo il lancio della funzione per la versione web nel 2023, tale novità si estende finalmente alla versione mobile. Offrendo così una nuova opzione di personalizzazione.
Google Meet: Gemini AI porta un tocco unico alle videochiamate in mobilitàL’aggiornamento, individuato da Android Authority, per Google Meet, aggiunge il pulsante “Genera sfondi” al menu principale dell’app. Tramite questa funzione, le persone potranno descrivere lo sfondo che desiderano. Insieme alla possibilità di scegliere tra vari stili. Come Fotografia, Sci-Fi, Illustrazione, Animazione 3D, Fantasy, e un’opzione a tema natalizio. Dopo aver inserito il prompt, Gemini AI mostrerà una serie di immagini generate automaticamente. Da cui si potrà selezionare quella preferita e vedere un’anteprima della schermata della videochiamata con lo sfondo scelto.
Questa nuova funzione non è solo un passo avanti per l’app Google Meet, ma anche un ampliamento delle possibilità di personalizzazione per chi lavora in mobilità. La sezione di anteprima, che si apre in automatico dopo aver selezionato il prompt, consente infatti di visualizzare varie proposte grafiche generate dall’AI e di testare lo sfondo all’interno del contesto della videochiamata. Tale aggiornamento è attualmente in fase di sviluppo e il suo rilascio è previsto nel prossimo futuro.
Non è comunque la prima volta che Meet si arricchisce di opzioni legate all’intelligenza artificiale. Già nei mesi scorsi sono state aggiunte altre funzioni. Tra cui la generazione automatica di verbali e il supporto alla presa di appunti. Con l’introduzione degli sfondi generati da GeminiAI, l’app dunque, conferma il suo obiettivo di integrare l’ IA per migliorare e personalizzare le interazioni virtuali di milioni di persone nel mondo.
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DAZN: il Codacons condanna diversi spot in piattaforma
Il Codacons ha richiesto l’intervento dell’AGCM e dell’AGCOM. La richiesta di indagini è avvenuta con un esposto e riguarda la richiesta di controlli sulle pratiche pubblicitarie attuate da DAZN. Al centro della denuncia vi sono sospetti di pratiche considerate lesive dei diritti degli utenti. Stando a quanto riportato dal Codacons, DAZN ha introdotto un sistema pubblicitario che comprometterebbe significativamente la qualità dell’esperienza di visione. In particolare, l’associazione sostiene che in caso di problemi di connessione o di variazioni nei programmi, la riproduzione degli annunci pubblicitari riprende dal principio. Ciò senza possibilità di essere evitata dagli utenti. Tale caratteristica porta ad un incremento complessivo nel numero di spot visualizzati e a un allungamento dei tempi di attesa.
DAZN sotto indagine del CodaconsUn altro aspetto critico evidenziato riguarda il posizionamento frequente degli annunci pubblicitari nei riquadri affiancati all’evento sportivo in corso. Tale modalità fa sì che la pubblicità sia costantemente visibile, distraendo i telespettatori. Il Codacons sottolinea come tale tecnica si riveli particolarmente invasiva. Inoltre, riduce il diritto degli utenti a un’esperienza immersiva e priva di disturbi.
Il Codacons ha anche segnalato la presenza di messaggi relativi al gioco d’azzardo. Si tratta di un argomento sensibile. Inoltre, viene regolamentato da normative specifiche. Quest’ultime fanno riferimento soprattutto ai minori tra il pubblico. L’associazione ha dunque espresso preoccupazione sulla possibile esposizione a contenuti inadeguati. Secondo il Codacons, DAZN dovrebbe operare un controllo più rigoroso sui messaggi trasmessi durante gli eventi sportivi. In tal modo la piattaforma potrà rispettare le normative vigenti.
Considerando tali problematiche, l’associazione ha sollecitato un intervento tempestivo dalle autorità. La richiesta è che DAZN riveda le proprie politiche in ambito pubblicitario. In questo modo sarà possibile trovare un equilibrio tra le esigenze commerciali e un servizio adeguato. Non resta che attendere e scoprire quali saranno i risultati delle indagini. Oltre che i possibili cambiamenti attuabili da parte di DAZN.
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Asus ROG Phone 9: primi dettagli dei nuovi smartphone da gaming
A pochi giorni dal lancio ufficiale della serie ASUS ROG Phone 9, previsto per il 19 novembre, emergono già alcuni dettagli sui nuovi dispositivi dedicati al gaming. Gli smartphone sono infatti apparsi nei test di Geekbench ML, svelando in anteprima alcune delle loro specifiche tecniche. La linea comprende due modelli, il ROG-Phone 9 e il ROG-Phone9 Pro. Entrambi dotati del potente chip Snapdragon 8 Elite di Qualcomm, della GPU Adreno 830 e di un’ampia dotazione di 24GB di RAM. Queste caratteristiche indicano una potenza di elaborazione in grado di supportare le applicazioni e i giochi più complessi. Così da poter essere in grado di soddisfare le necessità anche dei giocatori più accaniti.
Display ultraveloce e batteria potenziata per il ROG Phone 9 ProRiferendosi ai ROG Phone 9 Pro, non si parla solo di hardware di ultima generazione, ma anche di un sistema operativo aggiornato basato su Android 15. Il quale garantirà un’esperienza d’uso molto più moderna e fluida. Uno degli aspetti più sorprendenti riguarda i punteggi ottenuti su Geekbench ML. Il ROG Phone9 ha infatti raggiunto un risultato di 1812, suggerendo un’ottima gestione delle operazioni di apprendimento in tempo reale. Essenziale per chi utilizza giochi e app che richiedono elaborazioni AI istantanee. Ad ogni modo, anche se i punteggi sono ancora da confermare, sembrano comunque indicare una potenza difficilmente eguagliabile da altri dispositivi.
Una delle caratteristiche più attese del modello ROG Phone 9 Pro è senza dubbio il display. Secondo le indiscrezioni, si tratterà di un pannello da 6,78 pollici con una frequenza di aggiornamento fino a 185Hz. Ideale per chi cerca la massima fluidità nelle proprie sessioni di gaming. Non da meno, la batteria sarà potenziata rispetto ai modelli precedenti. Si vocifera infatti una capacità di 5.800mAh con supporto per la ricarica rapida a 65W. Superando così i 5.500mAh del ROGPhone 8 Pro e promettendo sessioni di gioco più lunghe e senza interruzioni.
Sul fronte fotografico, il Phone 9 non intende restare indietro. La fotocamera principale dovrebbe essere una Sony Lytia 700 da 50MP. Accompagnata da un obiettivo ultra-grandangolare da 13MP. In aggiunta, la versione base potrebbe includere una fotocamera macro da 5MP. Mentre quella Pro sembrerebbe avere un teleobiettivo da 32MP. Entrambi i modelli poi una camera frontale da 32MP, adatta anche per chi cerca selfie di qualità elevata. L’attesa per scoprire tutte le specifiche ufficiali si concluderà il 19 novembre. Esattamente quando Asus svelerà finalmente la nuova generazione di ROGPhone.
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