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Truffa con un messaggio incredibile: in molti ci sono cascati subito
Purtroppo capita ogni giorno di ricevere delle e-mail che potrebbero risultare ambigue per il contenuto che presentano. L’indecisione degli utenti spesso è lampante: cosa bisogna fare in questi casi? Tutto diventa ancora più complicato quando all’interno del testo si parla di un pacco in attesa o di un famoso negozio online. Tutti devono sapere che potrebbe trattarsi di una truffa.
A chi non è mai capitato di ricevere un’e-mail che sembra arrivare dalla banca, da un corriere o magari da un famoso negozio online? Questi avvisano di un problema urgente o promettono un premio speciale, ma dietro c’è spesso una truffa. Questo tipo di frode si chiama phishing, ed è più comune di quanto si pensi.
Come agiscono i truffatoriLe e-mail di phishing sono studiate per sembrare autentiche. Usano loghi e nomi di aziende conosciute, cercano di metterti fretta con messaggi del tipo: “Il tuo account sarà bloccato” o “Clicca qui per ricevere il tuo premio”. Di solito, ti invitano a fare due cose pericolose: cliccare su un link o scaricare un allegato.
Se clicchi sul link, verrai portato su un sito che sembra quello della banca o del negozio, ma in realtà è un falso. Qui ti chiedono di inserire dati come la password o il numero della carta di credito. Se scarichi l’allegato, potresti installare un virus che ruba informazioni dal tuo computer.
Come difendersi da una truffa del genereNon devi essere un esperto di tecnologia per proteggerti da queste truffe. Basta un po’ di attenzione e qualche accorgimento:
- Non farti prendere dalla fretta: se un’e-mail ti mette pressione o ti spaventa, è un segnale di allarme. Prenditi il tempo per verificare;
- Controlla sempre l’indirizzo del mittente: i truffatori usano indirizzi strani, pieni di numeri o con errori;
- Non cliccare sui link sospetti: se hai dubbi, vai direttamente sul sito ufficiale digitandolo nel browser;
- Non fornire mai dati personali via e-mail: banche e aziende serie non te li chiedono mai così;
- Aggiornare i dispositivi: effettuare un update dei propri device può essere fondamentale per includere protezioni contro le truffe più recenti;
- Parlane con qualcuno: se un’e-mail ti sembra sospetta, chiedi a un amico o a un familiare prima di agire.
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Google Keep: l’intelligenza artificiale al servizio della creatività
Google Keep sta preparando una nuova funzionalità che promette di rivoluzionare il modo in cui gli utenti interagiscono con i loro schizzi e disegni. Stiamo parlando della modalità “Aiutami a disegnare”, attualmente ancora in fase di sviluppo. Si tratta di una novità davvero interessante. In quanto si avvale delle moderne funzionalità dell’ IA. Insomma, l’intelligenza artificiale sarà utilizzata per migliorare e perfezionare i disegni a mano libera. Anche se non è ancora completamente operativa, tutto ciò è già stato avvistato nella versione 5.24.462.04.90 dell’applicazione. Essa consentirà quindi di intervenire sui propri schizzi, aggiungendo dettagli ed effetti vari grazie all’AI.
Google Keep: in arrivo un futuro ricco di innovazioniDopo aver disegnato una bozza, si avrà la possibilità di selezionare un’area di interesse. Da qui basterà cliccare su “Aiutami a disegnare”. A questo punto, si apre una finestra che permette di scegliere tra diversi stili. Come ombreggiature a matita colorata, linee in inchiostro o grafiche vettoriali. Il sistema applica automaticamente lo stile scelto, migliorando il disegno originale. Questo strumento, fa parte di una più ampia modalità “text to sketch” che mira a semplificare e ampliare le possibilità creative per chi utilizza l’app per prendere appunti o sviluppare idee grafiche.
Questa novità si inserisce all’ interno di un piano di evoluzione più ampio per Google Keep. La piattaforma infatti, di recente, ha ricevuto un restyling importante, introducendo un’interfaccia più moderna e in linea con il design “Material You”. In aggiunta, la modalità di scrittura a mano, che sarà rilasciata a breve, si integra perfettamente con queste nuove capacità grafiche.
Anche se i test non permettono ancora di visualizzare i risultati finali generati dall’AI, l’introduzione di queste funzionalità suggerisce che Google Keep si stia preparando a diventare una piattaforma sempre più versatile. Grazie a cui gli utenti potranno mettere in altro e sfruttare, ancora di più, la loro creatività digitale.
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Telegram: le mini app protagoniste del più grande aggiornamento di sempre
Telegram ha appena rilasciato quello che definisce “il più grande aggiornamento nella storia delle mini app“. Le novità ruotano tutte attorno al potenziamento di queste applicazioni integrate, rendendole più versatili e utili per utenti e sviluppatori. Rispetto a tutti gli altri aggiornamenti c’è un’attenzione in più soprattutto sul gaming in app.
Tra le principali innovazioni, le mini app possono ora sfruttare una modalità a schermo intero, sia in orientamento verticale che orizzontale, ideale per giochi e interfacce più immersive. Inoltre, le app possono ricevere dati sul movimento del dispositivo, consentendo esperienze di gioco più dinamiche, come il controllo tramite inclinazione o rotazione.
Una funzione molto attesa è l’accesso rapido: gli utenti possono creare scorciatoie delle mini app preferite direttamente sulla schermata Home, semplificando l’apertura di giochi o servizi senza passaggi intermedi.
Un altro importante miglioramento riguarda la condivisione della posizione. Le mini app possono ora accedere ai dati di geolocalizzazione, previa autorizzazione esplicita dell’utente. Questo apre scenari interessanti, come giochi basati sulla posizione o mappe interattive per eventi.
Non finisce qui: Telegram con le mini app ha rivoluzionato tuttoTelegram introduce anche un sistema di regali per celebrare traguardi, utilizzando le “Stelle di Telegram” come moneta digitale. Gli utenti Premium possono ora impostare stati emoji nelle mini app, mostrando cosa stanno facendo, come giocare o ascoltare musica.
Un passo avanti significativo riguarda la condivisione di media. Le mini app possono inviare contenuti direttamente nelle chat, dalle immagini ai file generati dall’IA, e pubblicare storie con documenti multimediali. Gli sviluppatori potranno inoltre monetizzare le mini app con piani di abbonamento, offrendo funzioni extra e ricevendo ricompense dagli annunci Telegram.
Con queste novità, Telegram consolida la propria posizione come piattaforma innovativa, offrendo strumenti avanzati per esperienze sempre più personalizzate e interattive. Un aggiornamento che promette di ridefinire l’uso delle mini app nella messaggistica.
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OnePlus V Flip: il lancio del nuovo pieghevole atteso per il 2025
La presentazione del OnePlus V-Flip, il nuovo smartphone pieghevole della casa cinese, non avverrà nel 2024 come inizialmente previsto. Infatti, il suo lancio è stato posticipato per il secondo trimestre del 2025. Collocandosi quindi tra aprile e giugno. Almeno stando a quanto riportato dal leaker cinese Digital Chat Station sul social Weibo.
Questa scelta sembra rappresentare un cambio di strategia per OnePlus che dopo il successo del OnePlusOpen, punta a consolidare la sua offerta nel settore dei pieghevoli.
Il OnePlus V Flip sarà caratterizzato da un design a conchiglia. Uno stile che lo mette in diretta competizione con altri giganti tecnologici. Come, ad esempio, il Samsung Galaxy Z Flip6. Nonostante le aspettative iniziali la decisione di rimandare il lancio potrebbe essere legata a necessità tecniche o di mercato. La volontà di perfezionarlo ulteriormente, ad esempio, potrebbe essere alla base di questa scelta. Magari per cercare di renderlo più competitivo. Una decisione che lascia comunque spazio a possibili sorprese nei prossimi mesi.
Le voci sul OnePlus V Flip sono iniziate a circolare già all’inizio del 2024. Alcuni analisti avevano ipotizzato che il dispositivo potesse essere una nuova prova dell’ OPPOFind N5Flip. Ovvero un altro pieghevole a conchiglia mai arrivato sul mercato. Ad ogni modo, malgrado la presunta decisione di OPPO di ritirarsi dal settore dei pieghevoli a causa di problemi di guadagno, sembra che OnePlus abbia preferito sviluppare un progetto completamente autonomo.
Insomma, nonostante l’incertezza, il 2025 potrebbe diventare un anno fondamentale per OnePlus. La decisione di rimandare il lancio potrebbe permettere al marchio di affinare ulteriormente il dispositivo, rispondendo alle aspettative dei numerosi utenti. Nel frattempo, si attendono conferme ufficiali e nuovi dettagli che possano svelare le caratteristiche tecniche e il prezzo del V Flip, un modello destinato sicuramente a far parlare ancora di sé.
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Pixel Tablet è già sulla strada del cimitero di Google? Il prossimo probabilmente sì, ma non tutto è perduto
In pieno stile Google, c'è un'atmosfera di mistero, incertezza e persino dramma che circonda in questo momento il Pixel Tablet. Sembra infatti che il Pixel Tablet 2 sia stato cancellato e forse persino il progetto sia pericolosamente vicino al cimitero di Google.
Se appena una settimana fa indicavamo il prossimo tablet di Google come lo strumento definitivo per la produttività (o l'ennesimo emulo di iPad), nelle scorse 48 ore sembra cambiato tutto. Scopriamo cosa si sa e le speranze per il futuro per uno dei migliori tablet Android.
Ma partiamo dall'inizio. Fino alla scorsa settimana sembrava che il progetto Pixel Tablet andasse a gonfie vele. Mishaal Rahman di Android Authority aveva parlato con una fonte affidabile all'interno di Google, che gli aveva rivelato alcune informazioni relative al Pixel Tablet 2 e persino mostrato le foto di un prototipo (non pubblicate).
Si parlava di un dispositivo, nome in codice kiyomi, sostanzialmente simile al primo Pixel Tablet, con alcune modifiche nella disposizione dei componenti (bilanciere del volume, fotocamera) e cornici leggermente più sottili.
Le novità sotto al cofano però erano parecchie. Stando a quanto riportato, avrebbe ricevuto il chip Tensor G4 dei Pixel 9, una nuova fotocamera e persino una cover con tastiera, elemento ormai irrinunciabile per questo tipo di dispositivi. Il dispositivo sarebbe dovuto arrivare nel 2025 in due varianti, con sola connettività Wi-Fi e nella versione 5G.
Nel frattempo, alcuni documenti emersi da gChips e condivisi da Kamila Wojciechowska avevano rivelato che Google stava già lavorando al Pixel Tablet 3, che sarebbe arrivato nel 2027 con il chip Tensor G6.
Non solo, ma questo dispositivo avrebbe dovuto ricevere alcuni aggiornamenti importanti che lo avrebbero reso capace di competere con un portatile. Tra questi, la presenza di una seconda porta USB-C.
Stiamo usando il passato, perché nel giro di 48 ore è cambiato tutto.
Due giorni fa il portale Android Headlines ha pubblicato la notizia secondo cui Pixel Tablet 3 sarebbe stato cancellato. Il sito cita fonti interne all'azienda, dando quindi per sicura la notizia.
Non solo, ma poche ore dopo è stato pubblicato un articolo di Android Authority, che avrebbe saputo da un'altra fonte interna che Google avrebbe cancellato il Pixel Tablet 2. I motivi? Paura di perderci troppi soldi.
Quindi sommando le due informazioni sembrerebbe che Google abbia cancellato interamente il progetto Pixel Tablet, che si sarebbe quindi fermato a un solo dispositivo al suo attivo. La notizia è stata anche condivisa da The Verge, che parla chiaramente di come Google intenderebbe abbandonare la categoria dei tablet.
Attenzione, però, perché nell'articolo di Android Headlines si parla di un dispositivo il cui nome in codice è kiyomi, che come abbiamo visto sembrerebbe associato al Pixel Tablet 2. Quindi sia Android Headlines che Android Authority si starebbero riferendo allo stesso dispositivo.
In sostanza, stando a quanto sappiamo finora, Google avrebbe cancellato il Pixel Tablet 2 e non il Pixel Tablet 3, notizia confermata dallo stesso sito Android Authority.
Ovviamente questo non mette al sicuro il prossimo tablet di Google da un futuro a tinte fosche: se la GrandeG perde denaro con il 2, non vediamo perché non dovrebbe perderlo con il 3, e dubitiamo che aggiungere una porta USB-C possa cambiare la prospettiva. Nondimeno, rimanda la decisione di due anni e dà una boccata di ossigeno ai fan.
A questo punto bisogna vedere se tutto il lavoro fatto dall'azienda nel rendere Android un'interfaccia più utile per chi usa tablet e tastiere continuerà. E soprattutto come questo si inserisca nella notizia che si starebbe lavorando a unificare ChromeOS e Android, con tanto di Pixel Laptop in via di sviluppo.
Delusi dalla decisione di Google? Se per almeno tre anni non vedremo un nuovo Pixel Tablet, questo non significa che non ci siano alternative sul mercato. Date un'occhiata ai migliori tablet Android sul mercato: scoprirete sicuramente il dispositivo adatto alle vostre esigenze.
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Amazon Music Unlimited: nuovo accesso ad Audible
Gli abbonati di Amazon Music Unlimited negli Stati Uniti, Regno Unito e Canada ora possono accedere a una vasta libreria di audiolibri. Quest’ultima è fornita da Audible. Gli utenti hanno la possibilità di prendere in prestito un audiolibro al mese tra oltre un milione di titoli disponibili. Ciò senza costi aggiuntivi. Tale vantaggio si somma all’offerta di musica e podcast senza interruzioni pubblicitarie, già inclusi nell’abbonamento.
Amazon Music Unlimited arricchisce il suo catalogoL’azienda non intende minare il modello di business di Audible, anch’esso parte del suo ecosistema. Infatti, per gli abbonati al piano “Premium Plus” continuerà a essere disponibile un credito mensile per l’acquisto definitivo di un audiolibro. Oltre alla possibilità di ascoltare illimitatamente quello noleggiato. Una volta scaduto il mese, gli utenti possono restituire il titolo e sceglierne un altro. Oppure rinnovare il prestito dello stesso libro. Tale iniziativa mira a promuovere la scoperta del mondo degli audiolibri, stimolando l’interesse verso Audible. Non è escluso che alcuni utenti, trovando limitante l’accesso a un solo audiolibro al mese, decidano di sottoscrivere un abbonamento Audible completo o effettuare acquisti una tantum.
Il modello introdotto da Amazon ricorda quello introdotto da Spotify. Quest’ultima piattaforma consente 15 ore di ascolto gratuito di audiolibri al mese per gli utenti Premium. Con la possibilità di acquistare 11ore aggiuntive a 11 dollari. È importante sottolineare che chi desidera ascoltare opere lunghe tali soglie potrebbero risultare insufficienti.
Per quanto riguarda il prezzo, Amazon Music Unlimited costa 10 dollari al mese. O, in alternativa, 99 dollari all’anno per gli utenti Prime. Mentre gli altri clienti pagano 11 dollari al mese. Nonostante l’interesse crescente per gli audiolibri, né Amazon né Spotify offrono attualmente tale funzionalità in Italia. Se l’esperimento avrà successo nei mercati anglofoni, è plausibile che si espanda anche ad altri paesi. Ciò amplierà le opzioni per tutti gli amanti dell’ascolto digitale di audiolibri.
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Brevetti violati: Samsung contro BOE, la disputa si intensifica
Samsung Display ha accusato l’azienda cinese BOEDisplay Technology di aver violato alcuni suoi brevetti. Ciò ha dato quindi vita a una battaglia legale che potrebbe avere conseguenze rilevanti sul mercato statunitense dei dispositivi elettronici. La controversia è iniziata nel 2022, con Samsung che puntava il dito contro vari importatori. Per poi ampliarsi fino al 2023 includendo anche BOE. Inizialmente, la US International Trade Commission (ITC) aveva respinto la richiesta del gigante coreano di bloccare l’importazione di prodotti ritenuti in violazione. Poiché era stato annunciato che non avrebbero avuto un impatto rilevante sul mercato americano.
Samsung vs BOE: un possibile blocco, gli effetti sul mercato tecnologico americanoMa contro qualsiasi aspettativa, di recente si è verificata una vera e propria svolta. L’ITC, in una decisione preliminare, ha ritenuto che BOE abbia effettivamente infranto i brevetti di SamsungDisplay. La testata coreana “The Elec” sottolinea infatti, come questa nuova posizione possa permettere a Samsung di riproporre la sua richiesta di divieto. Una decisione definitiva sul caso è attesa per marzo 2025, ma le conseguenze per l’ intero settore potrebbero essere enormi già da ora.
La prospettiva di un divieto alle importazioni dei display BOE sta sollevando non poche preoccupazioni tra i produttori di articoli elettronici negli Stati Uniti. BOE, conosciuta per offrire pannelli a prezzi competitivi, rifornisce aziende di spicco. Come Apple, Dell, HP e ASUS, a cui garantisce prodotti che spaziano dagli smartphone ai notebook, dalle TV agli smartwatch. Quindi mentre Samsung Display domina il mercato dei pannelli di fascia alta, BOE risulta essere una scelta strategica per molte aziende proprio grazie ai suoi costi contenuti.
Detto ciò, i marchi che potrebbero essere colpiti più duramente includono OnePlus, i cui smartphone di punta utilizzano pannelli-BOE, e Motorola, che impiega display-BOE nei suoi pieghevoli Razr. Anche Google potrebbe affrontare difficoltà, poiché utilizza gli stessi pannelli nella serie Pixel 8. Insomma, l’intero settore attende con ansia la sentenza definitiva del 2025, che potrebbe cambiare completamente gli equilibri tra i principali attori del mercato. Oltre che influenzare le scelte dei consumatori americani.
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WhatsApp batte Telegram: la trascrizioni dei messaggi vocali arriva per tutti in italiano, ma con priorità per iPhone
WhatsApp è tra le app più usate da milioni di persone in tutto il mondo nel quotidiano, e per questa ragione siamo sempre molto interessati ai suoi sviluppi. Nelle ultime ore è arrivata una novità molto importante: finalmente le trascrizioni dei vocali su WhatsApp arrivano su Android e iOS.
La novità che abbiamo appena menzionato è stata annunciata ufficialmente nelle ultime ore da Mark Zuckerberg, dopo una serie di rumor e anticipazioni. La funzionalità coinvolgerà gli utenti Android e quelli con iOS, con qualche limitazione per noi italiani.
La trascrizione dei messaggi vocali è una funzionalità che rende WhatsApp praticamente completa. La piattaforma di messaggistica istantanea negli ultimi anni ha visto diverse evoluzioni, con funzionalità sempre più specifiche e trasversali. Mancava effettivamente la trascrizione dei messaggi vocali, una mancanza che sta per essere definitivamente risolta.
La nuova funzionalità funzionerà proprio come vi aspettate. La trascrizione dei messaggi audio nelle chat proporrà automaticamente il testo corrispondente al contenuto del vocale registrato.
L'immagine che trovate in basso riassume l'interfaccia che vedremo quando riceveremo un vocale su WhatsApp con la relativa trascrizione. Il testo relativo alla trascrizione verrà proposto come didascalia al messaggio vocale, un po' come le didascalie che opzionalmente possiamo scrivere quando condividiamo una foto o un video sulla piattaforma di messaggistica.
La funzionalità di trascrizione dei messaggi vocali su WhatsApp sarà disattiva di default, con la possibilità di attivarla all'interno delle impostazioni dell'app. L'opzione si troverà all'interno della sezione Chat delle impostazioni di WhatsApp.
La novità è stata presentata sottolineando anche l'aspetto della privacy, visto che parliamo di trascrizioni di contenuti potenzialmente sensibili. WhatsApp assicura che il processo di trascrizione avverrà interamente sul dispositivo sul quale l'app è installata, senza passare da alcun server esterno. Questo significa che nessuno, oltre al proprietario del dispositivo e destinatario del vocale, potrà accedere al contenuto audio in esso contenuto.
La distribuzione della funzione di trascrizione automatica dei vocali WhatsApp dovrebbe partire a breve a livello globale, e completarsi entro le prossime settimane. Dal punto di vista del supporto però arrivano solo delle parziali buone notizie per noi utenti italiani: WhatsApp ha infatti specificato che per gli utenti Android le lingue supportate inizialmente saranno inglese, portoghese, spagnolo e russo.
Per coloro che hanno iOS invece sarà possibile usare da subito la funzionalità, visto che l'italiano figura tra le lingue supportate insieme a inglese, spagnolo, francese, tedesco, giapponese, coreano, portoghese, russo, turco, cinese e arabo (a patto di avere un dispositivo aggiornato almeno a iOS 16).
Con il tempo verrà esteso il supporto ad altre lingue, dunque anche gli utenti Android dovrebbero presto poter provare questa interessante novità.
Se anche voi siete utenti WhatsApp e volete conoscere quali sono le funzionalità meno comuni disponibili sulla piattaforma, allora vi suggeriamo di leggere le guide che trovate nell'elenco qui sotto:
- Come stampare foto da WhatsApp
- Come funziona "Attiva lucchetto" su WhatsApp
- Come aggiornare WhatsApp senza Play Store
- Come personalizzare il font di WhatsApp
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Black Friday Amazon, Offerta Motorola Sound MA1: scopritene il prezzo
Il Black Friday su Amazon è il giorno X sul calendario di molti di noi. Dispositivi di ultima generazione sono proposti a prezzi super bassi, come resistere? Perché perdere tempo con cavi aggrovigliati quando è possibile trasformare ogni viaggio in auto in un’esperienza smart e senza fili? Con il Motorola Sound MA1, l’adattatore wireless per Android Auto, il controllo del telefono diventa immediato e sicuro, direttamente dal display della propria auto. Questa offerta straordinaria, disponibile per un costo praticamente irrisorio, è un’occasione da non lasciarsi sfuggire.
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Ottobre segna un mese record per l’App Store: ricavi e download in crescita
Ottobre ha segnato un mese particolarmente positivo per l’App Store di Apple, con un incremento significativo nei ricavi e nei download, ben oltre le normali tendenze stagionali. I dati, forniti da Sensor Tower e analizzati da J.P. Morgan, evidenziano una crescita che inverte il calo registrato a settembre e supera di gran lunga le medie storiche del periodo.
Nuovo successo dell’App Store di Apple, ma a cosa è dovuto?
I ricavi generati dagli acquisti sull’App Store sono aumentati del 2,6% rispetto a settembre, un risultato che si distacca dalla diminuzione del 2,3% osservata tra agosto e settembre. Questo rimbalzo risulta particolarmente rilevante, rappresentando una crescita doppia rispetto all’aumento medio mensile dello stesso periodo negli anni precedenti. Anche su base annuale, i numeri confermano un trend positivo: rispetto a ottobre 2023, i ricavi sono aumentati del 15%, rafforzando il ritmo di crescita osservato a settembre, che si attestava al 14%.
Un andamento simile emerge dai dati sui download. Rispetto al mese precedente, in ottobre si è registrato un incremento del 3%, superando la media storica del 2,4% per questo periodo. Ancora più significativo è il confronto con l’anno precedente: i download di ottobre 2024 sono aumentati del 7,5%, confermando una costante accelerazione rispetto al +6,6% di settembre. Questo andamento suggerisce non solo un incremento della base di utenti attivi, ma anche una maggiore propensione all’acquisto, segnalata dalla stabilità del prezzo medio di vendita delle app.
L’Average Selling Point (ASP), infatti, ha mostrato un lieve calo dello 0,4% su base mensile, molto inferiore alla media storica di ottobre, che registra normalmente un decremento dell’1,2%. Su base annuale, l’ASP è aumentato del 7,3%, indicando una monetizzazione più efficace delle applicazioni.
Anche se non ci sono spiegazioni ufficiali, un possibile fattore è il lancio dell’iPhone 16, che potrebbe aver spinto nuovi acquisti e download. Il grafico dei ricavi suggerisce infatti una relazione tra il successo dei nuovi dispositivi Apple e la performance dell’App Store, confermando un ciclo virtuoso tra hardware e servizi digitali.
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Il Galaxy S25 Ultra avrà un costo di produzione più alto: ecco perché
Il Samsung Galaxy S25 Ultra potrebbe arrivare sul mercato con un costo di produzione significativamente più alto rispetto al suo predecessore, un dettaglio che potrebbe influire negativamente sul prezzo finale per i consumatori. Secondo indiscrezioni emerse sul social network cinese Weibo, il Bill of Materials (BoM), ovvero il costo complessivo dei materiali utilizzati per la realizzazione del dispositivo, sarebbe aumentato di almeno 110 dollari rispetto a quello del Galaxy S24 Ultra.
Il mistero dietro al prezzo finale del Galaxy S25 Ultra
Sebbene Samsung non divulghi ufficialmente questi dati, analisti di settore stimano che il BoM del Galaxy S24 Ultra si aggirasse intorno ai 530 dollari, segnando già un aumento rispetto ai 469 dollari del Galaxy S23 Ultra. Tuttavia, l’incremento previsto per il Galaxy S25 Ultra sembra essere il doppio, con un divario che si attesterebbe sui 110 dollari. Questa crescita accelera il trend degli ultimi anni, evidenziando una tendenza verso costi sempre più elevati per i dispositivi di fascia alta.
Uno dei principali responsabili di questo incremento sembra essere il nuovo chip Snapdragon 8 Elite di Qualcomm. Questo processore, decisamente più potente rispetto al modello precedente, risulta anche più costoso, con un incremento stimato del 20% rispetto al prezzo dell’anno scorso. Si parla di un costo vicino ai 250 dollari per unità, contribuendo da solo a una parte significativa dell’aumento complessivo. Inoltre, Samsung avrebbe introdotto miglioramenti sostanziali nel comparto fotografico, con sensori più sofisticati e tecnologie innovative, come la possibile introduzione della tecnica ALoP.
Nonostante il costo di produzione più alto, non è detto che l’aumento si rifletta uniformemente sui prezzi globali. In Cina, per esempio, Samsung potrebbe mantenere i prezzi invariati per contrastare la concorrenza agguerrita dei produttori locali. Resta però da vedere se questa strategia sarà applicata anche in Europa e negli altri mercati internazionali, dove i consumatori potrebbero dover affrontare un rincaro significativo.
Per il momento, gli appassionati del brand non possono far altro che attendere il lancio ufficiale per scoprire se il Galaxy S25 Ultra rappresenterà un investimento ancora più impegnativo rispetto ai suoi predecessori.
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Apple TV+: gli aggiornamenti raggiunti fino ad ora
Apple TV+ presenta contenuti dalla qualità elevata che hanno coinvolto alcuni nomi celebri di Hollywood. Eppure, la piattaforma sembra faticare ad emergere nel mercato streaming. Il servizio è stato lanciato nel 2019. Ha investito oltre 20miliardi di dollari. Quest’ultimi sono usati per creare una libreria di contenuti originali. Il suo impatto però rimane modesto. Lo scorso giugno, secondo quanto riportato da Nielsen, Apple TV+ rappresentava solo lo 0,3% del tempo totale di visione. Una cifra, negli Stati Uniti, che evidenzia la difficoltà a conquistare una posizione.
Apple TV+ non riesce a trovare un posto nel mercato streaming?Le stime indicano circa 25 milioni di utenti tra gli abbonati. Un dato inferiore rispetto ai 283 milioni di Netflix. O anche ai 200milioni di Prime Video. Anche piattaforme più piccole come Paramount+ (72 milioni) superano Apple TV+ per numero di iscritti. Uno dei problemi principali è la dimensione ridotta del catalogo. Nel dettaglio, ci sono 259 tra show e film. Un valore ben lontano dai 18.000 titoli disponibili su Netflix.
Un ulteriore limite è rappresentato dalla spesa contenuta per il marketing. Nel 2019, Apple ha investito 14,9milioni di dollari. Lo scopo era quello di promuovere la sua piattaforma streaming. Meno della metà di quanto investito nella pubblicità per i dispositivi iPhone. Eppure, sembra che l’azienda stia cambiando strategia. Con uno share di mercato marginale dopo cinque anni di attività, Apple TV+ deve adottare strategie più incisive per diventare un attore rilevante nel settore dello streaming. Senza interventi significativi, il rischio di restare un progetto di nicchia appare sempre più concreto.
Secondo Bloomberg, Apple starebbe esplorando la possibilità di concedere in licenza i suoi contenuti originali a emittenti straniere e piattaforme di noleggio o acquisto. Con l’obiettivo di aumentare la visibilità del proprio catalogo. Inoltre, AppleTV+ ha iniziato a offrire abbonamenti attraverso piattaforme terze, come bundle con Comcast e Amazon Prime Video. Si tratterebbe di interventi mirati che hanno l’obiettivo di risollevare le sorti della piattaforma.
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Roma introduce “Cerbero”, il dispositivo contro la sosta selvaggia
Roma punta sulla tecnologia per combattere la sosta selvaggia e individuare i veicoli privi di assicurazione. In questo contesto, la Polizia Locale ha introdotto “Cerbero“, un dispositivo innovativo che combina intelligenza artificiale e telecamere bidirezionali, evolvendo il precedente sistema di “street control“. La novità è stata presentata dal Sindaco Roberto Gualtieri attraverso un breve filmato condiviso sui suoi canali social, dove ne ha mostrato il funzionamento e i vantaggi.
Cerbero, un nuovo guardiano per le strade romane
Il nome “Cerbero” richiama la creatura mitologica a guardia degli Inferi, riflettendo la sua funzione di sorveglianza. Installato sul tetto delle auto mediante un supporto magnetico, il dispositivo utilizza un tablet per attivare un software capace di rilevare irregolarità come soste in doppia fila, assenza di assicurazione o mancata revisione. Attraverso una combinazione di telecamere e connessione con le banche dati, Cerbero identifica in tempo reale i veicoli non in regola. Tuttavia, la decisione finale di emettere una multa spetta all’agente, che agisce premendo un semplice pulsante sul tablet.
Per tutelare la privacy dei cittadini, le immagini raccolte dal dispositivo oscurano automaticamente i volti. Al momento, venti unità di Cerbero sono già operative, distribuite tra i Gruppi territoriali e il GPIT (Gruppo Pronto Intervento Traffico).
Durante la presentazione, il Sindaco Gualtieri ha sottolineato come le sanzioni rappresentino un deterrente necessario per garantire il rispetto delle regole. Ha anche ribadito che i proventi derivanti dalle multe non vengono utilizzati per “fare cassa”, ma reinvestiti per migliorare la sicurezza stradale e la qualità della vita urbana. Secondo il primo cittadino, comportamenti scorretti come il parcheggio in doppia fila danneggiano non solo la circolazione ma anche la libertà di chi utilizza gli spazi in modo regolare.
Con Cerbero, Roma intende rispondere alle richieste degli stessi cittadini, promuovendo una maggiore disciplina e contribuendo a rendere le strade efficienti, oltre che più sicure, per chi ci abita.
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Black Friday Comet: le comete brillano meno di queste super PROMO
Il Black Friday è arrivato da Comet! Troverete in store e online una cascata di offerte pazzesche che vi faranno battere forte il cuore dall’entusiasmo folle. Se stavate aspettando il momento giusto per regalarvi quell’iPhone tanto desiderato questa è la vostra chance! Con promozioni spettacolari, risparmiare da Comet diventa una certezza! Potreste addirittura acquistare molto più di quello che avevate inizialmente pianificato, che ne dite?
Grandi occasioni per sorprendere voi stessi e chi amate con CometAvete già stabilito il vostro budget? Non preoccupatevi, perché troverete offerte da Comet per tutte le tasche! Con l’iPhone 14 da 128GB a soli 599 euro, potete finalmente avere in mano il top della tecnologia più magnifica. Preferite un computer leggero e potente? Il MacBook Air da 13″ è vostro a 849 euro, una cifra irrinunciabile per un laptop così iconico. E non dimentichiamo chi cerca un tablet performante: l’iPad 10.9″ è in vendita a 319 euro, un vero affare! Con queste offerte, non vi sembra il momento perfetto per aggiornare i vostri dispositivi o sorprendere qualcuno a Natale?
Il Black Friday non è solo il momento per acquistare, ma anche per regalare. Volete fare una sorpresa indimenticabile a chi amate o magari coccolarvi con quel dispositivo che desideravate da tempo? Grazie a Comet, tutto diventa possibile! Siete appassionati di musica? Gli AirPods 4 a 139 euro vi permettono di ascoltare la vostra playlist preferita con una qualità che vi lascerà senza parole.
E se state cercando un compagno tecnologico che vi segua ovunque, l’Apple Watch Serie 10 GPS + Cellular a 539 euro è il regalo perfetto per voi. Vi serve un televisore nuovo o grandi elettrodomestici per la casa? Comet ha pensato proprio a tutto, offrendo sconti che faranno di questo Black Friday il più entusiasmante di sempre. Non c’è tempo da perdere: le offerte sono limitate e ogni minuto che passa potrebbe essere quello in cui il vostro prodotto preferito va a ruba. Correte sul sito di Comet, immergetevi nelle promozioni folli e preparatevi a vivere un’esperienza di shopping unica, dove risparmio e qualità vanno di pari passo. Cominciate ad acquistare cliccando qui ed accedendo al sito Comet.
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Esselunga: il Black Friday vi attende con OFFERTE da PAZZI
Esselunga non è solo sinonimo di qualità alimentare! Quest’anno si trasforma ancora in un teatro di sconti super per gli amanti della tecnologia. Il Black Friday 2024 porta con sé promo irripetibili! Avrete prezzi talmente bassi che non crederete ai vostri occhi, dovrete guardare due volte. Vi promettiamo che resterete stupiti di trovare occasioni del genere. Pronti allo shopping folle?
Offerte su smartphone e accessori ECCEZIONALI da EsselungaSe pensate che Esselunga sia solo cibo, detersivi e bla bla bla, siete decisamente fuori strada. Quest’anno il Black Friday è all’insegna della tecnologia! Avete bisogno di un nuovo telefono? Il Samsung Galaxy A05S, con 4GB di RAM e 128GB di memoria, è disponibile al prezzo iper mega folle 115 euro, un’occasione unica. Oppure, se siete fan della mela, non la Melinda, l’iconico iPhone 15 vi aspetta al prezzo wow 739 euro, con un risparmio di ben 179 euro rispetto al prezzo di listino. E non è finita qui! Per chi vuole un paio di auricolari senza fili di qualità, gli auricolari Nubox Hero Music TWS sono proposti a 9,90 euro, invece di 29,90. Un vero affare! Non è incredibile trovare queste occasioni in un supermercato? Esselunga si conferma la destinazione perfetta per chi vuole risparmiare senza rinunciare a prodotti di marca.
Ma la tecnologia non si ferma ai dispositivi mobili. Anche la vostra casa può diventare più smart con le offerte di Esselunga. Cercate una TV nuova? La Samsung Serie 7 da 43 pollici è in offerta a 279 euro, mentre la versione da 55 pollici è vostra per 379 euro. Con un prezzo così competitivo, rinnovare il vostro salotto non è mai stato così conveniente. E se non avete ancora un aspirapolvere robot, ora è il momento giusto: il Roomba Combo Essential è in super offerta a 189 euro. Esselunga ha pensato anche alla vostra cucina. Il microonde Samsung MS20A3010AH/ET scende a 59,40 euro, con un risparmio di quasi 40 euro. Non è forse il momento ideale per dare una ventata di freschezza ai vostri elettrodomestici? Le offerte di Esselunga sono valide fino al 30 novembre, ma fate attenzione: la disponibilità è limitata. Non aspettate troppo! Tutte le promo sono sul sito online di Esselunga.
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Apple rinuncia al programma di riparazione gratuito
Apple ha posto fine al programma gratuito per la riparazione delle tastiere “a farfalla“. Quest’ultimo è stato introdotto nel giugno 2018. Il suo scopo è affrontare i problemi di affidabilità riscontrati in diversi modelli di MacBook. Tale programma, che è durato sei anni e mezzo, ha segnato una delle vicende tecniche più controverse nella storia della società di Cupertino.
Apple chiude il programma di riparazioneLa tastiera a farfalla, presentata per la prima volta nel marzo 2015 con il MacBook Retina da 12 pollici. Era stata progettata per garantire una maggiore stabilità e un profilo estremamente sottile. L’entusiasmo iniziale su tale innovazione si è presto trasformato in un calvario per molti utenti.
A tal proposito, i primi problemi sono emersi con i MacBook Pro del 2016, dotati della seconda generazione del meccanismo butterfly. Su tali dispositivi i tasti si bloccavano, c’erano ripetizioni di caratteri e malfunzionamenti vari. Tali difetti, poi riscontrati anche nei MacBook Air dal 2018, hanno generato un’ondata di critiche. Il tutto è culminato in una class action negli Stati Uniti.
Per rispondere alle crescenti pressioni, in quello stesso anno, Apple aveva lanciato il “Keyboard Service Program“. In tal modo offriva riparazioni gratuite per diversi modelli di MacBook, purché i problemi fossero riscontrati entro quattro anni dall’acquisto. Eppure, le revisioni del design e l’introduzione di una membrana in silicone per ridurre i difetti, non ha risolto i problemi di durabilità.
Nel 2019, Apple ha riconosciuto pubblicamente le problematiche, scusandosi con gli utenti. La vicenda si è conclusa nel novembre 2022. Apple ha accettato di pagare 50milioni di dollari per risolvere la class action. Inoltre, ha compensato gli utenti con importi tra i 50 e i 395 dollari, in base ai costi sostenuti.
Il capitolo della tastiera a farfalla si è ufficialmente chiuso nel 2019, con il ritorno del più affidabile meccanismo a forbice, adottato per tutti i MacBook dal 2020. La conclusione del programma di riparazione lascia però gli utenti ancora in possesso di dispositivi con tastiere butterfly senza soluzioni ufficiali. Ciò potrebbe alimentare ulteriori malumori, considerando la persistenza di difetti anche nei dispositivi già riparati.
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Google Play Awards 2024: app, giochi e libri, ecco quali sono i migliori titoli
Anche quest’anno, i Google Play Awards hanno celebrato l’eccellenza tra app, giochi e, per la prima volta, libri disponibili sul Play Store. L’evento, ormai una tradizione, offre agli utenti spunti per scoprire nuovi contenuti da aggiungere alle proprie librerie digitali.
Le migliori app del 2024 ai Google Play AwardsTra le app, il riconoscimento più importante è andato a Partiful, una piattaforma intuitiva per organizzare eventi. Dalla creazione degli inviti alla gestione delle risposte, quest’app semplifica ogni aspetto della pianificazione. Non sorprende la vittoria di Max come miglior app multi-dispositivo: il popolare servizio di streaming di HBO continua a conquistare il pubblico con il suo vasto catalogo.
Altri premi hanno evidenziato app di nicchia, tra cui:
- Migliore per il divertimento: Mila;
- Crescita personale: UpStudy – Camera Math Solver;
- Essenziale per la quotidianità: MacroFactor – Macro Tracker;
- Gemma nascosta: Timeleft;
- Per smartwatch: Baby Daybook – Newborn Tracker;
- Per tablet: Infinite Painter;
- Per Google TV: Peacock TV: Stream TV & Movies;
- Per Android Auto: PBS KIDS Video.
Il premio di miglior gioco dell’anno è stato assegnato ad AFK Journey, un RPG apprezzato per la sua accessibilità e il divertimento senza pressioni sugli acquisti in-app. Clash of Clans si è distinto come miglior gioco multi-dispositivo, grazie al recente supporto per PC e Chromebook.
Tra i vincitori:
- Miglior gioco dell’anno: AFK Journey;
- Miglior gioco multi-dispositivo: Clash of Clans;
- Miglior multiplayer: Squad Busters;
- Miglior indie: Yes, Your Grace;
- Miglior ongoing: Honkai: Star Rail;
- Migliore storia: Solo Leveling: Arise.
Novità assoluta per quest’anno, i libri hanno trovato spazio tra i premi. Tra i vincitori:
- Fantasy: Dragon Rider di Taran Matharu;
- Thriller: All the Colors of the Dark di Chris Whitaker;
- Romance: House of Flame and Shadow di Sarah J. Maas;
- Fiction: All Fours di Miranda July.
Con questa edizione, i Google Play Awards dimostrano ancora una volta di saper premiare il meglio della tecnologia e della cultura digitale, offrendo un’esperienza sempre più completa ai propri utenti.
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Vulcani sulla Luna: sulla faccia nascosta sono stati attivi per 1 miliardo di anni
Ad illuminare il cielo di notte ci pensa il satellite naturale che da sempre accompagna il pianeta Terra, la Luna. Sebbene sia estremamente silenziosa e continui ad affascinare le persone per la sua bellezza e luminosità, c’è un dettaglio che sarebbe stato scoperto grazie ad una missione cinese. Quella identificata con il nome Chang’e-6, avrebbe infatti dimostrato che la Luna sarebbe stata teatro di eventi naturali clamorosi: sulla faccia nascosta infatti avrebbero avuto attività per oltre 1 miliardo di anni diversi vulcani.
Chang’e-6 ha raccolto quasi due chili di rocce lunari da una zona mai esplorata prima, portando sulla Terra indizi preziosi sulla storia del nostro satellite. Tra i campioni analizzati, alcuni risalgono a 4,2 miliardi di anni fa, ma ciò che sorprende di più sono frammenti datati a 2,8 miliardi di anni fa, prova di un’attività vulcanica insospettata in epoche così recenti.
La Luna e quella faccia nascosta in balia dei vulcani oltre un miliardo di anni faLa faccia nascosta della Luna si distingue nettamente da quella visibile. Mentre dalla Terra vediamo pianure basaltiche scure, il lato nascosto è un vero campo di crateri, con una crosta più spessa e caratteristiche uniche. Comprendere le cause di queste differenze è ancora una sfida, ma i campioni raccolti potrebbero offrire risposte importanti.
Il professor Yi-Gang Xu, uno degli esperti che hanno studiato queste rocce, sottolinea quanto siano utili per capire le origini e le evoluzioni della Luna. I risultati mostrano che i metodi di datazione basati sul conteggio dei crateri, usati per la faccia visibile, sono validi anche per quella nascosta.
Queste scoperte ci dicono molto su come la Luna si sia evoluta nel tempo. Ad esempio, si ritiene che fosse già bloccata gravitazionalmente e dunque con un lato sempre rivolto verso la Terra. Questo anche quando le ultime eruzioni vulcaniche si spegnevano.
Ogni nuova informazione ci avvicina a comprendere meglio il passato del nostro satellite, ma soprattutto ci ricorda quanto ci sia ancora da scoprire su quello che sembrava un mondo immobile e senza segreti.
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D-Link: nessuna correzione per la vulnerabilità riscontrata
Diversi prodotti D-Link fuori produzione sono stati colpiti da una grave vulnerabilità. La risposta a tale situazione da parte dell’azienda non è quella attesa. D-Link ha consigliato di disconnettere tali dispositivi dalla rete. La motivazione è semplice: non verranno rilasciati aggiornamenti correttivi. Tale situazione potrebbe suonare familiare, poiché nel corso del 2024 si sono già verificati due episodi simili. In tali casi, la problematica riguardava unità NAS per utenti privati e piccole imprese. Mentre quest’ultima volta coinvolge quattro modelli di router VPN. Eppure, il risultato rimane invariato. I dispositivi sono vulnerabili senza alcuna possibilità di patch.
D-Link non rilascia un aggiornamento correttivoI router interessati sono i modelli DSR-150, DSR-150N. DSR-250 e DSR-250N. La vulnerabilità è stata individuata dal ricercatore noto come delsploit. Anche se i dettagli tecnici della falla non siano stati divulgati per prevenire attacchi su larga scala, il ricercatore afferma che potrebbe consentire l’esecuzione di codice non autorizzato. Ciò lascia presupporre un rischio significativo.
Una particolarità di tale vicenda è che il supporto software per i router coinvolti è terminato relativamente di recente, circa sei mesi fa. Se il problema fosse stato scoperto in primavera, D-Link avrebbe potuto rilasciare un aggiornamento correttivo, o almeno è ciò che si può sperare. Ad oggi, però, l’azienda si limita a consigliare di scollegare i dispositivi vulnerabili e a incentivare l’acquisto di modelli più recenti.
Per chi decidesse di continuare a utilizzare i dispositivi interessati, D-Link raccomanda di aggiornare il firmware all’ultima versione disponibile. Ciò pur ammettendo implicitamente che tale misura offre una protezione quasi nulla contro la nuova specifica vulnerabilità. Inoltre, l’azienda segnala l’esistenza di firmware alternativi sviluppati da terze parti. Una soluzione che però può sembrare più un’ammissione di resa che un reale supporto. Quanto accaduto evidenzia l’importanza di un supporto software prolungato e di soluzioni più inclusive per affrontare falle critiche in dispositivi ormai fuori produzione.
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Tesla: Optimus è il nuovo protagonista dei post di Kim Kardashian
L’attenzione di Kim Kardashian all’innovazione è sempre più evidente. A tal proposito, sui social media ha pubblicato un post su un suo nuovo “amico”. Si tratta di Tesla Optimus. La celebre star ha condiviso numerosi video e storie in cui mostra le incredibili capacità del robot umanoide. Tra i contenuti più virali, spicca un video in cui Kim chiede ad Optimus di completare un cuore con le mani e di simulare un bacio.
Il robot di Tesla risponde con una precisione impressionante. Dimostrando così le sue straordinarie capacità. Nelle sue storie su Instagram, Kim ha messo alla prova il robot in diverse attività. Come, ad esempio, correre, salutare e ballare. In un’occasione, ha persino sfidato Optimus a una partita di “sasso, carta, forbici”.
Tesla Optimus: nuova star del webIl robot Tesla rappresenta una delle tecnologie più avanzate di Elon Musk. Dotato di 40 attuatori elettromeccanici, uno schermo facciale per esprimere emozioni, e il sistema di intelligenza artificiale delle auto Tesla, Optimus è progettato per riconoscere oggetti e svolgere compiti con estrema precisione. Secondo Musk, sarà prodotto in serie entro il 2026. Il suo costo previsto andrà tra i 20.000 e i 30.000 dollari.
Kim non si è fermata al solo Optimus, Ha mostrato anche un secondo robot dorato e persino un Cybercab Tesla, un veicolo elettrico futuristico anch’esso in versione gold. Non è chiaro se i prodotti siano stati acquistati o prestati per fini promozionali. In ogni caso, la star ha colto l’occasione per offrire ai fan uno sguardo esclusivo su tali novità tecnologiche.
Nel frattempo, Tesla Optimus è al centro di una controversia. Alex Proyas, regista di Io, Robot (2004), ha accusato l’azienda di Musk di aver copiato i design dei suoi androidi per il robot e per altri modelli. Tali polemiche non hanno però fermato l’entusiasmo per tali tecnologie. Gli utenti continuano a distrarsi particolarmente interessati ai dispositivi che presto potrebbero arrivare sul mercato.
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