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PS5 Pro: ecco le prime stime sulle vendite della console
Il lancio di PlayStation 5 Pro è stato in un certo quel modo il lancio della discordia, tutti gli utenti sono infatti rimasti a dir poco scioccati dal prezzo di mercato della console al punto che in rete hanno iniziato a circolare numerosi dubbi in merito la resa in termini di vendite del prodotto, quest’ultima è arrivata sul mercato il 7 novembre e dopo oltre una settimana sta iniziando a circolare i primi dati sulle vendite in America della console.
Ad esprimersi a riguardo è stato l’analista Matt Piscatella che ha affermato: “PS5 Pro ha fatto registrare un ottimo debutto, totalizzando vendite analoghe a quelle del lancio di PS4 Pro. Potrò però scendere più nel dettaglio solo fra qualche settimana.“.
Sony forse aveva ragione
Prima di trarre qualsiasi tipologia di conclusione, è bene rammentare che i numeri di vendita vicini al lancio di un qualsiasi prodotto hanno una logica tutta loro e non consentono di fare una stima adeguata per il futuro, infatti per fare ciò servirà attendere i numeri basati su un periodo molto più lungo che consentiranno di avere una visione più reale delle vendite del prodotto, allo stato attuale la console in questione sta seguendo esattamente le orme del modello precedente, proprio come aveva previsto Sony, che infatti vista la natura di nicchia della console attuale è precedente prevedeva i medesimi numeri, fino a questo momento sta avendo ragione dal momento che una piccola nicchia sta acquistando PlayStation 5 pro che mira a costituire il 20% della vendita totale di PlayStation 5 esattamente come fece PlayStation 4 Pro con PlayStation 4.
Non rimane dunque che attendere per vedere come proseguiranno le vendite della console e si andranno incontro a un regime costante come accaduto in passato o se assisteremo a un tracollo verticale legato al calo dell’entusiasmo inerente il lancio appena avvenuto.
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Amazon fa CROLLARE il prezzo di Poco F6: lo sconto è PAZZO
Amazon prova a ridurre ulteriormente il prezzo di uno degli smartphone più amati e discussi degli ultimi mesi, stiamo pralando di Poco F6, un dispositivo che viene commercializzato di listino a 499 euro, ma che oggi potrete trovare scontato anche di 160 euro.
Occasione davvero imperdibile per riuscire a mettere le mani su un prodotto con display AMOLED da 120Hz, 6,67 pollici di diagonale con risoluzione 1220 x 2712 pixel, che può raggiungere 446 ppi, mantenendo comunque il refresh rate fino a 120Hz, con anche 16 milioni di colori e protezione Gorilla Glass Victus (contro urti e graffi). A tessere le fila ci pensa il processore Qualcomm Snapdragon 8s Gen3, con GPU Adreno 750, ed anche una configurazione di base che prevede 8GB di RAM e 256GB di memoria interna.
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Amazon ha in serbo una sorpresa davvero unica
Se stavate aspettando il momento giusto per acquistare un Poco F6, vi possiamo assicurare essere finalmente arrivato, infatti in questi giorni lo smartphone è in vendita su Amazon con un risparmio che va ben oltre le aspettative, costando complessivamente soli 339,90 euro, rispetto ad un valore di listino di 499 euro. Se lo volete acquistare, vi potete collegare qui.
Il comparto fotografico è a tutti gli effetti rappresentato da un paio di sensori, presenti nella parte posteriore, di cui troviamo un principale da 50 megapixel, seguito da un ultragrandangolare da 8 megapixel, i quali permettono di raggiungere una risoluzione massimo di 8165 x 6124 pixel, ed anche una ripresa video in 4K a 60ps. La gestione è comunque affidata ad una batteria da 5000mAh, più che sufficiente per raggiungere una qualità di utilizzo perdurante nel tempo, senza dover ricorrere continuamente alla presa a muro. Lo smartphone viene commercializzato con garanzia di 24 mesi, oltre che essere completamente sbrandizzato.
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OnePlus 12 è quasi REGALATO su Amazon: l’OFFERTA da non perdere
OnePlus 12 rappresenta uno dei migliori smartphone attualmente in circolazione, un prodotto che fa del rapporto qualità/prezzo il proprio cavallo di battaglia, mettendo a disposizione del pubblico specifiche tecniche di alto livello, ma senza richiedere l pagamento di un contributo eccessivo. La promozione attivata da Amazon è sicuramente favorevole per i consumatori, considerando che comunque è sul mercato da più di un anno.
Il tutto ha inizio con dimensioni complessivamente allineate con gli standard a cui siamo abituati, raggiungendo per la precisione 164,3 x 75,8 x 9,15 millimetri, con un peso che si aggira attorno ai 220 grammi. Lo smartphone è dotato di processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen3, uno dei più performanti degli ultimi anni, oltre a GPU Adreno 750, 12GB di RAM ed anche 256GB di memoria interna (non espandibile con microSD).
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OnePlus 12: occasione imperdibile su Amazon
OnePlus 12 è davvero un’occasione a questo prezzo di vendita, se considerate che lo smartphone di base avrebbe un listino di 1099 euro, è quasi superfluo sottolineare lo sconto di 350 euro applicato da Amazon (pari al 32% del valore iniziale), per arrivare così a costare solamente 751,25 euro. Per effettuare l’ordine ed acquistarlo, premete qui.
Tornando a parlare di specifiche tecniche, l’occhio indubbiamente cade sulla presenza, nella parte posteriore, di ben 3 sensori differenti: un principale da 50 megapixel, seguito da un ultragrandangolare da 64 megapixel, ed anche un teleobiettivo da 48 megapixel, con zoom ottico 3X. I video vengono realizzati al massimo in 8K a 24fps, anche se la resa migliore è possibile averla con il 4K a 60fps. Da non trascurare nemmeno la batteria, componente da 5400 mAh, che può raggiungere una buonissima durata nel tempo, con supporto alla ricarica rapida. Se deciderete di acquistarlo, ricordiamo che lo smartphone viene distribuito da Amazon con garanzia di 24 mesi, ed anche completamente sbrandizzato.
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Iliad: ecco la promo che offre giga in 5G in quantità
Se in questo momento state cercando una nuova promozione ad attivare sul nostro numero di telefono, sicuramente un’opzione che qui in Italia può risultare molto valida e rappresentata dal provider telefonico Iliad, quest’ultimo ha iniziato muovendo piccoli passi all’interno della nostra penisola ed è diventato una vera e propria realtà autorevole grazie al proprio catalogo di offerte sempre ricchissimo di possibilità e con costi decisamente competitivi fin dall’inizio.
Il provider vestito di rosso infatti ha sempre sfruttato i propri punti di forza con grande abilità proponendo promozioni del prezzo davvero competitivo a tutti i suoi utenti, tra l’altro è stato uno dei primi a introdurre la connettività 5G all’interno del nostro paese a prezzi decisamente competitivi.
Se dunque siete in procinto di attivare una nuova promozione eccone una che sicuramente può risultare interessante con caratteristiche davvero ottime in grado di offrire un’esperienza soddisfacente e soprattutto completa.
Ecco Iliad 180
La promo di cui vi parliamo oggi garantisce a chi la sottoscrive ben 180 GB di traffico dati in connettività 5G di Iliad nelle aree coperte dal segnale e ovviamente sui dispositivi che supportano tale connettività ed in più garantisce minuti ed SMS limitati verso tutti, la promozione è rivolta a tutti gli utenti e consta di un costo di attivazione pari a 9,99 €, Iliad però, garantisce che il prezzo resterà fisso per sempre, senza dunque avere aumenti unilaterali e improvvisi.
Nel caso dunque foste interessati tutto ciò che dovete fare e recarvi sul sito ufficiale di Iliad e cliccare sulla pagina della promozione per scoprire tutti i dettagli inerenti e nel caso procedere all’attivazione direttamente online dal sito di Iliad, ovviamente non perdete troppo tempo dal momento che Iliad potrebbe rimuovere da un momento all’altro la promozione in questione dalla propria pagina ufficiale, per attivarla, infatti, bastano pochi clic e i vostri documenti d’identità.
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Amazon FOLLE: offerta su DJI Mini 4K, costa poco
DJI Mini 4K è lo il drone più economico, o meglio migliore per rapporto qualità/prezzo, con il quale vi potrete confrontare in questo periodo, e sopratutto al giorno d’oggi che è disponibile in super promozione su Amazon, grazie ad una promozione Black Friday che vi farà letteralmente impazzire.
Lo sconto applicato è attivo per ogni singolo utente, ciò sta a significare che il consumatore lo può acquistare a prescindere che abbia, o meno, un abbonamento Amazon Prime attivo. Il prodotto è caratterizzato dalla presenza di una fotocamera che permette la registrazione in 4K nella parte anteriore, stabilizzata con possibilità di registrare video in quasi ogni condizione ambientale (stabilizzatore su 3 assi). Tutto questo in dimensioni veramente ridottissime, se pensate che comunque pesa non più di 249 grammi.
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Amazon abbassa il prezzo di DJI Mini 4K
Potete acquistare uno dei droni più amati dal pubblico ad un prezzo davvero da saldo, dovete sapere infatti che il dispositivo elencato nel nostro articolo può essere vostro a soli 239 euro, con una riduzione del 20% rispetto al valore iniziale di 300 euro. Acquistatelo subito a questo link.
Uno dei suoi punti di forza, oltre ad un peso talmente ridotto da essere quasi irrisorio, se considerate appunto che non serve il patentino per il suo utilizzo (anche se va registrato), è anche l’autonomia della batteria. La versione disponibile in promozione prevede una sola batteria inclusa in confezione, la quale comunque può garantire fino a 31 minuti di utilizzo continuativo, rispettando determinati requisiti particolari ambientali. Il controllo del dispositivo avviene tramite il radiocomando, sul quale andrà posizionato il vostro smartphone, a prescindere dal sistema operativo di riferimento. La consegna a domicilio viene gestita direttamente da Amazon ed avviene in pochi giorni.
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Wi-Fi 8 già in produzione? Ecco le possibili innovazioni
È ancora in corso la diffusione del Wi-Fi 7. La certificazione dei primi dispositivi risale soltanto a inizio anno e sono ancora pochi i dispositivi compatibili sul mercato. Eppure, sembra che siano già iniziati i lavori per il nuovo standard Wi-Fi 8. Quest’ultimo non dovrebbe debuttare prima del 2029/2030. Nella sua fase preliminare dello sviluppo, si stanno gettando le basi per il prossimo standard. Ciò ha portato all’emergere di alcune informazioni sui suoi possibili tratti distintivi.
Wi-Fi 8: dettagli distintivi emersi fino ad oraSecondo alcune indiscrezioni, il nuovo standard non porterà un aumento significativo delle prestazioni rispetto al Wi-Fi 7. Punterà piuttosto a una serie di ottimizzazioni mirate a migliorare l’efficienza complessiva della rete. Chi si aspetta un raddoppio della larghezza di banda potrebbe rimanere deluso. Il Wi-Fi 8 non introdurrà rivoluzioni tecniche, bensì migliorerà le velocità attuali tramite una gestione più intelligente delle risorse.
Secondo un’analisi di PC World, basata su indicazioni di MediaTek, le migliorie principali saranno legate al coordinamento tra punti di accesso e dispositivi connessi. Tra le tecnologie che permetteranno tali ottimizzazioni ci sono il Coordinated Spatial Reuse (Co-SR) e il Coordinated Beamforming (Co-BF). Il primo migliorerà la comunicazione tra i punti di accesso. Ottimizzando così la potenza di trasmissione e incrementando la produttività dal 15 al 25%. Il Co-BF, invece, consentirà un indirizzamento più preciso dei segnali all’interno delle reti mesh. Con guadagni stimati tra il 20 e il 50%.
Un’altra funzionalità rilevante sarà il Dynamic Sub-Channel Operation (DSO). Quest’ultimo assegnerà dinamicamente la larghezza di banda Wi-Fi in base alle capacità dei dispositivi connessi, migliorando la produttività fino all’80%. Infine, la Refined Modulation potenzierà la trasmissione dati in movimento. Con incrementi delle prestazioni tra il 5% e il 30%. Ciò sarà particolarmente utile per la rete Wi-Fi negli ambienti domestici. Considerando quanto detto è evidente che il Wi-Fi 8 si presenta come un’evoluzione orientata alla stabilità, all’efficienza e all’intelligenza nella gestione delle reti.
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Intesa UE-Cina sui dazi auto elettriche: passi avanti in vista?
Le relazioni tra l’Unione Europea e la Cina sono sempre tese sul fronte delle auto elettriche. Anche dopo l’introduzione di dazi definitivi sui veicoli elettrici cinesi, le due parti continuano a dialogare per trovare un’intesa. Secondo quanto riportato dall’emittente statale cinese China Central Television, sarebbe stato raggiunto un “consenso tecnico” durante gli ultimi incontri, che si sono svolti dal 2 al 7 novembre.
Ma cosa implica questo passo avanti? L’accordo riguarderebbe i cosiddetti “impegni sui prezzi”, un sistema per controllare i costi e i volumi delle esportazioni. Questo meccanismo potrebbe scongiurare l’applicazione delle tariffe doganali. Secondo fonti europee, però, i progressi sarebbero limitati. L’UE parla di esiti insoddisfacenti, alimentando dubbi sulla reale efficacia del dialogo. Eppure, Pechino non ci sta. Attraverso la televisione di stato, accusa Bruxelles di diffondere informazioni “fuorvianti”. Dichiarazioni che sembrano evidenziare tensioni crescenti sui dazi. C’è la volontà dichiarata di entrambe le parti di lavorare per un obiettivo comune, eppure sembrano scontrarsi con un muro impenetrabile. Ma la vera domanda è: fino a che punto ci si può fidare di queste aperture?
Un percorso pieno di ostacoli ancora davanti per i daziAnche se il “quadro generale” degli impegni sui prezzi sembra definito, il cammino resta complicato. Bruxelles e Pechino devono ancora affrontare questioni chiave, come la sostenibilità economica e la protezione dei mercati europei. Secondo Bloomberg, la distanza tra le posizioni sarebbe ancora significativa. L’UE teme che la Cina non faccia abbastanza per rispettare gli standard di concorrenza leale.
D’altro canto, Pechino cerca di proteggere le proprie esportazioni strategiche. Le tariffe imposte dall’Europa sono una minaccia per il settore automobilistico cinese. La Cina si mostra quindi determinata a negoziare sul costo dei dazi, ma è pronta a reagire a ogni passo falso. Le accuse reciproche rischiano di complicare ulteriormente la situazione. Queste trattative porteranno a un accordo o finiranno per naufragare? Per ora, non resta che attendere l’esito delle prossime tornate negoziali. Saranno i fatti, e non le parole, a stabilire se il “consenso tecnico” è il preludio di un compromesso o solo un’illusione.
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Mediaworld Black Friday: PROMO più eccezionali non esistono
Il Black Friday, il periodo più bello di tutto l’anno per chi ama lo shopping a costi più ragionevoli. Se sei un appassionato di tecnologia, sai di cosa stiamo parlando e sai anche quanti store propongono promozioni in questo momento. MediaWorld ha superato però tutti, compresa se stessa, quest’anno, con una selezione di offerte da paura, così folli che non ci si crede. Adesso è ora di fare acquisti e di riempire il carrello con il top del tech risparmiando.
OFFERTE da paura da MediaWorld per il più pazzo Black FridayChe ne dici del Samsung Galaxy A54? Elegante, potente e ora incredibilmente conveniente. Durante questo Black Friday di MediaWorld, sarà tuo al prezzo extra stracciato di 299 euro. Sei un appassionato di videogiochi? Allora preparati: la PS5 Slim digitale, tanto attesa dai gamer di tutto il mondo, è disponibile a 386,99 euro. Un vero affare, non trovi? Pensa a quante ore di gioco ti aspettano!
Preferisci qualcosa di più pratico e utile per la tua vita quotidiana? Anche in questo caso, MediaWorld ha l’offerta giusta per te. Il rasoio Philips OneBlade QP6551/15, perfetto per chi cerca precisione e comfort, è ora tuo per 69,99 euro. Un piccolo lusso quotidiano a un prezzo accessibile, ideale per prendersi cura di sé senza far piangere il portafoglio. MediaWorld non delude con i pc portatili! Il potente Samsung Galaxy Book4, dotato di Core i7, è ora in offerta a 699 euro. Hai mai visto un prezzo così per un laptop di questa qualità? È la scelta perfetta per chi cerca prestazioni elevate e affidabilità in un unico dispositivo elegante ed extra leggero. Preferisci una soluzione versatile ma altrettanto performante per caso? Il laptop HP 15s-fq5091nl, al prezzo pazzo 599 euro, è una valida alternativa.
E per i veri fan dei videogiochi? Non possiamo non menzionare EA SPORTS FC25 per PS4, il gioco che ogni appassionato sogna di avere. Ora in offerta a 59,99 euro, non puoi lasciartelo scappare. Insomma, le offerte sono così irresistibili che sarebbe un peccato non approfittarne. Il Black Friday di MediaWorld renderà ogni acquisto possibile. Sbrigati e clicca qui per esplorare il sito ed acquistare.
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Redmi K80 e K80 Pro si preannunciano dei veri flagship
L’esistenza della famiglia Redmi K80 è stata ufficializzata da parte del produttore ma l’azienda non ha condiviso una data di lancio ufficiale. L’unica certezza al momento è che i due device che comporranno la serie saranno presentati entro la fine dell’anno.
Tuttavia, considerando che mancano poche settimane alla fine dell’anno, possiamo provare ad immaginare quale sarà la scheda tecnica di Redmi K80 e della versione Pro. Una certezza ce la offre direttamente il produttore, confermando che i device sono pensati per garantire la miglior qualità visiva possibile.
Dal punto di vista hardware, invece, ci aspettiamo che i due dispositivi si potranno configurare come dei flagship che ambiscono a conquistare la fascia alta del mercato. Considerando questa ambizione, i Redmi K80 non potranno che essere spinti dai due migliori SoC in circolazione.
Iniziano a trapelare i primi dettagli sulla scheda tecnica della famiglia Redmi K80, SoC Snapdragon 8 e fotocamera principale da 50MP
Per la variante base, ci aspettiamo la presenza dal SoC Snapdragon 8 Gen 3. Sebbene non si tratti dell’ultimo chipset realizzato da Qualcomm, le prestazioni saranno comunque elevate e in grado di coprire tutti i principali task che gli utenti svolgeranno nel corso della giornata. Sul Redmi K80 Pro, invece, troverà spazio lo Snapdragon 8 Elite. Questa scelta permetterà di garantire le massime prestazioni attualmente disponibili nel settore mobile.
Passando al comparto fotografico, ci aspettiamo delle differenze tra il modello base e la versione Pro. In particolare, il Redmi K80 potrà contare su una tripla ottica composta da una fotocamera principale da 50MP, una lente ultra-wide da 8MP e un sensore macro da 2MP. La fotocamera frontale, invece, sarà da 20MP ottimizzata per i selfie e le videochiamate.
Per quanto riguarda il modello Pro, il numero di ottiche resta invariato ma cambiano i sensori. La fotocamera principale da 50MP sarà affiancata da una lente ultrawide da 32 MP e un teleobiettivo da 50MP. Invariata la fotocamera frontale da 20MP.
Passando alla batteria, per il K80 Pro sembra quasi certa una unità da 6000 mAh con supporto alla ricarica rapida a 120W con cavo e a 50W in modalità wireless. Non resta che attendere ancora qualche giorno per scoprire ulteriori dettagli.
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GOVE: il futuro delle auto volanti prende il via
L’auto volante GOVE, presentata da GAC alla China International Aviation and Aerospace Exhibition, è un passo concreto verso il futuro della mobilità. Durante l’evento il veicolo ha eseguito una dimostrazione di decollo. L’auto volante alzandosi dal suolo ha confermato la sua capacità di combinare tecnologie avanzate con un design tutto nuovo. Ma di cosa si tratta? È un’auto volante completamente elettrica. Essa è stata progettata per operare sia a terra che in aria. Una creazione che potrebbe creare un mondo alla “Futurama” prima o poi.
Lo scorso marzo, GOVE ha sorvolato il Central Business District di Guangzhou, segnando il suo primo volo urbano a bassa quota. Inoltre, l’11 settembre, GAC ha ricevuto il certificato speciale di volo per velivoli senza pilota dall’Aviazione Civile Cinese. Un segnale chiaro che il progetto sta superando le sfide regolamentari. Riuscirà GOVE a rendere l’auto volante una realtà quotidiana?
Tecnologia e prospettive di mercato per l’auto volanteLa vera forza di GOVE sta nella sua versatilità. Grazie a un telaio intelligente, la cabina di volo può separarsi per trasformarsi in un veicolo terrestre o aereo. Il telaio funge anche da stazione di ricarica mobile, garantendo autonomia e precisione negli spostamenti. La cabina dell’auto volante utilizza un sistema multi-rotore con 12 eliche, progettato per ottimizzare la sicurezza e l’efficienza. Dal 2023, sono stati condotti oltre 400 test di volo, dimostrando la capacità del veicolo di adattarsi alle sfide operative. Il mercato dell’economia a bassa quota, secondo le stime, raggiungerà 1,5 trilioni di yuan entro il 2025. GAC punta a lanciare operazioni pilota già nel 2027, mirando alla Greater Bay Area. La domanda sorge spontanea: il futuro delle città sarà nei cieli?
Con i principali produttori cinesi, come Xpeng e Geely, pronti a investire, il panorama appare promettente. GOVE, con il suo design innovativo, potrebbe trasformare un’idea ambiziosa in un’opzione concreta. La mobilità aerea urbana non è più solo un sogno. Tutto quello che per anni ci è sembrato un mero sogno ora, con lavoro, diverrà realtà. In leggero ritardo rispetto le previsioni di “Ritorno al futuro”, le auto volanti arriveranno presto?
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Mercedes CLA 2025: la nuova era della berlina tedesca
La nuova Mercedes CLA, attesa per l’autunno 2025, promette di ridefinire il concetto di berlina compatta. Con un design elegante e proporzioni slanciate, rimarrà fedele alle sue linee iconiche. La nuova Mercedes CLA prenderà il posto di Classe A e Classe B, ormai fuori produzione. Si propone come il modello d’ingresso nel mondo Mercedes, unendo tecnologia avanzata e prezzi competitivi. Riuscirà a soddisfare un mercato sempre più orientato alla sostenibilità?
Basata sulla piattaforma modulare MMA, la Mercedes CLA garantisce versatilità e l’innovazione desiderata da chiunque si affidi al brand. Questa architettura supporta diverse motorizzazioni per una versatilità a tutto tondo. Ci sono infatti versioni a benzina, diesel ibridi e completamente elettriche. Oltre alla berlina, arriveranno anche una versione Shooting Brake e due nuovi crossover. Questi ultimi sostituiranno GLA e GLB, incluse le versioni elettriche EQA ed EQB. Mercedes punta così a coprire una gamma completa, combinando lusso e sostenibilità per conquistare nuovi clienti.
Innovazione nei motori nello stile MercedesMercedes non abbandona i motori termici. La nuova Mercedes CLA offrirà una motorizzazione 1.5 turbo mild hybrid, un compromesso tra prestazioni e consumi ridotti. Funzionando secondo il ciclo Miller, più efficiente del tradizionale ciclo Otto, sarà disponibile in tre potenze (136, 163 e 190 CV). Questo motore, supportato da un sistema a 48 volt, garantirà agilità e fluidità, con trazione anteriore o integrale. Il prezzo iniziale della Mercedes? Si ipotizza poco sotto i 50.000 euro. Ma è l’elettrica a promettere una vera rivoluzione. Con un sistema a 800 volt, accoglierà ricariche rapide fino a 320 kW, garantendo tempi di sosta ridotti. La versione top di gamma, dotata di una batteria da 85 kWh, offrirà un’autonomia media di oltre 750 km. Una soluzione sufficiente per ridurre l’ansia da ricarica? Probabilmente sì.
L’innovazione tecnologica include anodi all’ossido di silicio, che migliorano l’efficienza e la durata della batteria. La versione elettrica, disponibile a trazione posteriore o integrale, offrirà prestazioni interessanti, con una potenza fino a 381 CV nella configurazione più spinta. Il prezzo di partenza, in questo caso, dovrebbe aggirarsi intorno ai 55.000 euro. Mercedes, dunque, non si accontenta. La nuova CLA punta a un equilibrio tra lusso, efficienza e sostenibilità. Riuscirà a conquistare un mercato sempre più competitivo? I presupposti ci sono tutti.
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Samsung ripensa la fotografia mobile per rendere le ottiche meno sporgenti
La qualità fotografica che gli smartphone moderni sono in grado di esprimere è costantemente aumentata nel corso degli anni. I produttori hanno inserito moduli fotografici di altissima qualità all’interno dei propri device per ottenere fotografie sempre più nitide, luminose e fedeli alla realtà.
Tuttavia, per garantire risultati eccezionali, i sensori e gli obiettivi stanno diventando sempre più ingombranti. Questa situazione causa non pochi problemi di design, con i vari dispositivi che nella parte posteriore hanno ottiche ampie che aumentano notevolmente lo spessore degli smartphone.
Le fotocamere sporgenti sono un problema da non sottovalutare e Samsung sta lavorando proprio per cercare di risolverlo. Il brand coreano ha svelato la nuova tecnologia ISOCELL ALoP (All Lenses on Prism) che permetterà di mantenere inalterata la qualità fotografica e ridurre lo spessore delle fotocamere.
Samsung sta sviluppando un nuovo modulo fotografico meno spesso degli attuali ma di pari prestazioni per rendere i device più sottili
Alla base della tecnologia ALoP di Samsung c’è un cambiamento radicale della disposizione delle lenti che compongono la fotocamera. Attraverso gli studi condotti dal brand, grazie al riposizionamento delle lenti all’interno dello smartphone, è possibile migliorare la qualità fotografica riducendo lo spessore esterno dell’ottica.
L’azienda indica che con la tecnologia ISOCELL ALoP è possibile ottenere un diametro dell’apertura effettiva (EPD) notevolmente più grande senza aumentare la distanza tra le lenti e, di conseguenza, lo spessore dell’obiettivo. Il tutto si basa su un prisma posizionato con un angolo di 40° che riflette la luce verso le lenti e i sensori disposti perpendicolarmente nel dispositivo.
Le stime effettuate da Samsung indicano una riduzione complessiva di spessore del 22% rispetto alle soluzioni tradizionali. Il primo modulo messo a punto con questa tecnologia supporta un’apertura focale di f/2.58 e una lunghezza focale di 80mm. Questa combinazione permette di ottenere foto con bassi livelli di rumore anche in condizioni di illuminazione ambientale scarsa.
Non sappiamo se il primo smartphone dotato di questa tecnologia sarà il Galaxy S25 Slim o un device che arriverà successivamente. In ogni caso attendiamo nuove informazioni non appena possibile.
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Moxi migliora la logistica ospedaliera e l’efficienza del personale
Mentre l’innovazione nel campo dei robot umanoidi avanza, Moxi, un robot sviluppato da Diligent Robotics, sta già rivoluzionando il settore sanitario negli Stati Uniti. Questo robot mobile, progettato per assistere il personale ospedaliero, ha raggiunto un importante traguardo: 100.000 corse in ascensore effettuate in completa autonomia. Equipaggiato con un braccio robotico, Moxi può aprire porte e premere pulsanti, incluso quelli degli ascensori, dimostrando la sua capacità di muoversi in ambienti complessi.
Moxi, il robot facchino che aiuta l’ospedale
Il robot è stato integrato nelle routine quotidiane degli ospedali, svolgendo mansioni come la consegna di forniture mediche e il trasporto di campioni di laboratorio. Operando senza sosta, Moxi permette al personale sanitario di dedicarsi maggiormente alla cura dei pazienti, sollevandolo da compiti logistici ripetitivi. Questo risultato è reso possibile grazie all’intelligenza artificiale che guida le sue operazioni, rendendolo in grado di navigare e interagire in ambienti dinamici e imprevedibili.
La formazione di Moxi ha seguito un approccio “human-in-the-loop“, in cui inizialmente gli operatori di Diligent Robotics supervisionavano le attività per raccogliere dati utili ad addestrare i modelli di intelligenza artificiale. Attualmente, una flotta di 100 Moxi è operativa in 20 strutture sanitarie, con supervisione a distanza, mostrando un grado di autonomia sempre più avanzato.
Grazie alla capacità di interagire con porte e ascensori di diversa tipologia, Moxi ha contribuito allo sviluppo di modelli di azione che potrebbero essere applicati in altre aree dell’automazione. Inoltre, il robot ottimizza i suoi spostamenti evitando percorsi congestionati e comunicando con il personale tramite il suo schermo, migliorando ulteriormente la sua efficienza.
Parallelamente, si registrano progressi in altri ambiti della robotica medica. Ricercatori della Johns Hopkins University e della Stanford University hanno recentemente addestrato un sistema robotico a eseguire interventi chirurgici complessi. Utilizzando video di procedure mediche, i robot hanno raggiunto un livello di abilità comparabile a quello dei chirurghi umani, aprendo la strada a nuove applicazioni nel settore sanitario.
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Car TV Mate Pro: l’adattatore che trasforma la tua auto in cinema! – Review
Gli adattatori da HDMI a CarPlay e Android Auto stanno rapidamente diventando una nuova tendenza tra i produttori di accessori, che lanciano idee innovative per dispositivi da collegare alle porte USB delle auto.
Table of Contents
Toggle- Caratteristiche e Design
- Avvio e CarPlay e Android Auto Wireless
- Prestazioni HDMI
- Verdetto Finale
- Acquisto
Nella confezione troverete un manuale di istruzioni cartaceo, l’adattatore stesso con il suo cavo integrato lungo 60 cm, e un adattatore da USB-A a USB-C per le moderne porte CarPlay e Android Auto USB-C.
L’aspetto esteriore e le dimensioni dell’adattatore sono molto simili al modello non-pro. L’adattatore ha una forma quadrata con un dettaglio circolare texturizzato sulla parte superiore. Presenta le stesse luci di stato, loghi, porte HDMI e USB sull’esterno del modello precedente.
Una volta collegato e alimentato, questo adattatore si avvia in 10 secondi e mostra due opzioni principali nel menu: CarPlay e Android Auto wireless e HDMI.
In alto a sinistra c’è un pulsante più piccolo per tornare alla schermata del sistema dell’auto e alcune etichette di testo che informano sul numero di firmware attuale dell’adattatore.
Toccando prima CarPlay, si viene portati a una schermata di connessione dall’aspetto familiare, che attende la connessione del vostro iPhone. In caso di Android Auto, il collegamento avviene immediatamente, mostrando l’interfaccia principale. Dal momento dell’accoppiamento Bluetooth all’attivazione del collegamento wireless sono necessari 23 secondi, un tempo che non regge il confronto con gli adattatori più veloci attualmente disponibili.
A livello di prestazioni, si comporta come altri adattatori wireless di Ottocast, simile al modello U2-Air. Tuttavia, il Car TV Mate MAX ha un’altra caratteristica unica: l’ingresso HDMI.
Prestazioni HDMIToccando l’icona di uscita da CarPlay o Android Auto, si torna alla schermata del menu con due opzioni: CarPlay/Android Auto e HDMI.
Selezionando HDMI, viene visualizzato un messaggio “nessuna connessione” mentre l’adattatore attende un dispositivo da collegare. In un test con Google Chromecast, l’animazione di avvio del dispositivo è apparsa in pochi secondi. L’audio era riprodotto attraverso tutti gli altoparlanti dell’auto, con interazioni fluide.
Google Chromecast via HDMICon YouTube, si è notata una scarsa sincronizzazione audio su una Honda VR-V, con un ritardo di -400 ms. Un test con Netflix ha mostrato risultati migliori, evidenziando che le prestazioni variano a seconda delle app. Per risolvere il problema, è necessario aggiornare il prodotto tramite l’app “OttoPilot” e la funzione Firmware Upgrade.
iPhone via HDMICollegando un iPhone 15 Pro tramite un cavo HDMI a USB-C del produttore UNI, lo schermo del telefono è apparso sul display CarPlay. Testando YouTube, si è riscontrato un ritardo di +380 ms, meno pronunciato rispetto ad altri dispositivi.
Galaxy S24 Ultra e HDMICollegando un Samsung Galaxy S24 Ultra, l’interfaccia è apparsa senza problemi. Con YouTube Music, la sincronizzazione audio-video era fluida, con un differenziale di +60 ms, praticamente impercettibile.
Verdetto FinaleIl Car TV Mate MAX di Ottocast rappresenta un passo avanti interessante nel mondo degli adattatori CarPlay, ma non è ancora perfetto.
Punti di forza:
- Integrazione di CarPlay wireless, Android Auto Wireless e ingresso HDMI.
- Facilità di passaggio tra modalità CarPlay e HDMI.
- Pulsante di regolazione dello schermo.
Punti deboli:
- Problemi di sincronizzazione audio-video.
- Incompatibilità con alcuni dispositivi.
Per chi è adatto?
Adatto agli early adopter e agli appassionati di tecnologia, ma per l’utente medio potrebbe essere meglio attendere miglioramenti futuri.
Prospettive future:
Con aggiornamenti e ottimizzazioni, il Car TV Mate MAX potrebbe diventare lo standard per gli adattatori di prossima generazione.
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Voto: 7.5/10
Un prodotto promettente che necessita di miglioramenti per giustificare pienamente il prezzo premium.
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Ottimizzazione ricarica ritorna sui pixel che eseguono la beta 1 di android 15 QPR2
Google ha recentemente avviato il secondo ciclo di sviluppo intermedio di Android 15, rilasciando la beta 1 di Android 15 QPR2 su tutti i Pixel compatibili.
Dapprima, però, la più recente versione in anteprima aveva rimosso la funzionalità Ottimizzazione ricarica: nelle ultime ore, però, la stessa la funzionalità ha fatto ritorno sui Pixel, dando un pizzico notevole di novità in tal senso
Ottimizzazione ricaricaLa beta 1 di Android 15 QPR2, disponibile da qualche giorno sui dispositivi Pixel supportati che vengono registrati al programma, aveva rimosso una funzionalità già avvistata durante il ciclo di sviluppo di Android 15 e poi rilasciata ai beta tester con la beta 2 di Android 15 QPR1.
Ci si riferisce all’Ottimizzazione ricarica, quella che la scorsa settimana sembrava in distribuzione anche per gli utenti del canale stabile. In breve perciò, questa funzionalità consente agli utenti di scegliere tra ricarica adattiva o limita a 80%.
Nelle ultime ore, la funzionalità è stata resa disponibile per tutti coloro che eseguono la beta 1 di Android 15 QPR2 sui loro Pixel supportati: tutto ciò è possibile perché la disponibilità della funzionalità è regolata da un server.
Il mese prossimo, inoltre, la funzionalità Ottimizzazione ricarica dovrebbe essere resa disponibile anche sul canale stabile.
Per ricevere le versioni in anteprima del secondo ciclo di sviluppo intermedio di Android 15, vi basterà raggiungere la pagina dedicata al programma Android Beta, individuare la sezione “I tuoi dispositivi idonei”, cliccare su “Registra” e accettare termini e condizioni per partecipare al programma.
Appurato questo, lo smartphone registrato riceverà la nuova versione in anteprima di Android 15 QPR2 come se fosse un normalissimo aggiornamento tramite OTA.
Qualora installiate la beta 1 di Android 15 QPR2, la prima finestra utile per l’abbandono del programma beta cadrà a nel prossimo marzo 2025, momento in cui dovrebbe avvenire, qualora le previsioni e la tradizione venissero rispettate, il rilascio in forma stabile di Android 15 QPR2 e, assieme a lui, del Pixel Drop di marzo 2025.
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Android XR è in arrivo e c’è un’app che lo conferma
Samsung, Qualcomm e Google stanno collaborando per la realizzazione di una nuova versione di Android dedicata ai dispositivi XR e che sarà lanciata con il nome di Android XR.
Oggi sono pochi i dettagli noti su questa nuova versione del sistema operativo del colosso statunitense e nelle scorse ore è emerso qualche interessante particolare su come dovrebbe integrarsi con Android sui dispositivi mobile.
Ecco gli indiziNei giorni scorsi Google ha rilasciato una prima versione beta di Android 15 QPR2 e tra le varie novità che porta c’è anche un’applicazione chiamata Android Glasses Core. Nello specifico, si tratta di un’app di sistema primaria situata nella partizione del prodotto. Ad oggi, però, Android Glasses Core in Android 15 QPR2 Beta 1 è un pacchetto non pieno e ciò significa che ci sono pochissime informazioni che possiamo apprendere sul suo conto.
Secondo ciò che viene riportato sembrerebbe che Android Glasses Core sia in realtà l’app companion per gli occhiali smart Google Glass Enterprise Edition 2, lanciati da Google nel 2019 e se viene installata su uno smartphone Android consente lo streaming di app dal telefono sugli smartglass e la modifica di tante opzioni.
Google, inoltre, ha terminato il supporto per Google Glass Enterprise Edition 2 l’anno scorso e non ha annunciato ulteriormente che i piani per rilasciarne un altro paio e non sembra avere senso aggiornare l’app Android Glasses Core. Inoltre, l’applicazione trovata in Android 15 QPR2 Beta 1 non è solo più recente ma ha anche una nuova icona.
Dunque, ciò suggerisce che Google abbia intenzione di riutilizzare l’app Android Glasses Core per i prossimi prodotti che eseguono Android XR, sfruttando così parte del lavoro già svolto per l’app companion dei suoi occhiali smart. Ad ogni modo, Android XR dovrebbe essere lanciato il prossimo anno. Dunque sono attese delle copiose e interessanti novità per quanto riguarda Android XR. Senz’altro avremo un quadro chiaro nelle prossime settimane o mesi.
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TerraMaster rivoluziona il backup aziendale: 5 server che cambiano tutto!
In un contesto in cui i dati rappresentano una risorsa cruciale per le imprese moderne, TerraMaster, un leader globale nel settore dell’archiviazione e gestione dei dati, ha presentato ufficialmente i suoi nuovi server di backup ad alte prestazioni: T9-500 Pro, T12-500 Pro, U4-500, U8-500 Plus e U12-500 Plus. Questo lancio arricchisce l’offerta dell’azienda e fornisce agli utenti aziendali una soluzione integrata, efficiente e sicura per il backup dei dati, combinando hardware e software attraverso la suite di backup aziendale BBS.**** Caratteristiche principali dei nuovi server di backup integrati
- T9-500 Pro & T12-500 Pro: Questi modelli high-end si distinguono per il loro design compatto e la facilità di gestione. Dotati di potenti processori, ampie capacità di memoria e interfacce di rete duali 10GbE, garantiscono operazioni di backup altamente efficienti, ideali per le esigenze di archiviazione delle piccole e medie imprese.
- U4-500: Progettato per piccole aziende e scenari di lavoro remoto, l’U4-500 ha un design compatto a 4 baie e una connessione di rete pratica. La sua interfaccia intuitiva facilita l’implementazione e la manutenzione.
- U8-500 Plus & U12-500 Plus: Questi modelli rackmount da 8 e 12 baie presentano un design ottimizzato, processori ad alte prestazioni e interfacce di rete 10GbE duali. Sono progettati per migliorare la velocità di elaborazione dei dati e aumentare la sicurezza, risultando particolarmente adatti per le piccole e medie imprese che gestiscono grandi volumi di dati.
Per potenziare ulteriormente l’efficienza e la sicurezza dei backup aziendali, TerraMaster ha lanciato contemporaneamente la BBS Business Backup Suite. Questa suite include software avanzato come Centralized Backup, TerraSync, Duple Backup, CloudSync e Snapshot, insieme a tecnologie di crittografia dei dati. Automatizza i compiti di backup riducendo gli errori umani e supporta la sincronizzazione su cloud per garantire la protezione dei dati in ogni situazione.
Vantaggi della soluzione di backup integrata- Copertura completa: La nuova linea TerraMaster è progettata per soddisfare le esigenze di backup delle aziende di tutte le dimensioni.
- Gestione efficiente: La piattaforma centralizzata della BBS semplifica l’impostazione e il monitoraggio delle attività di backup, riducendo i costi operativi.
- Sicurezza dei dati: Con standard avanzati di crittografia, TerraMaster assicura la protezione dei dati durante la trasmissione e l’archiviazione.
- Espansione flessibile: Il design dei prodotti consente aggiornamenti ed espansioni facili, proteggendo gli investimenti a lungo termine delle aziende.
La nuova serie di server di backup integrati TerraMaster e la BBS Business Backup Suite sono ora disponibili a livello globale. L’azienda accoglie richieste e ordini da ogni tipo di organizzazione, offrendo sistemi affidabili per la protezione dei dati aziendali.
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Rover Perseverance: rocce bianche e luminose su Marte
Particolari rocce bianche e luminose. E’ quanto è stato individuato nei giorni scorsi su Marte dal rover Perseverance della NASA. A tal proposito, è certamente importante ricordare che il rover Perseverance ha iniziato la sua esplorazione del bordo del cratere Jezero da due mesi.
Secondo quanto diffuso, dunque, sarebbero state rilevate rocce bianche e luminose alla base del Mist Park, sul bordo del cratere. Un’area che sta dunque attirando l’attenzione di tutti grazie al rilevamento del rover Perseverance. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli diffusi nelle scorse ore.
Rover Perseverance: rocce bianche luminose su MarteIl ritrovamento di rocce bianche sulla terra può essere considerato qualcosa di inevitabilmente comune. Ma quando la questione vede come protagonista Marte le cose non possono che diventare del tutto più misteriose. Come ben sappiamo, infatti Marte si contraddistingue grazie alla presenza di minerali prevalentemente scuri. Ma nel momento in cui ad essere state individuate sono delle rocce bianche luminose? Una notizia che non fa che attirare l’attenzione e aumentare la curiosità di tutti verso il pianeta rosso.
Non casualmente, l’individuazione di tale tipologia di materiale su Marte viene considerato piuttosto anomalo dal punto di vista geologico. Ecco perché tutto ciò si pone al centro di quello che in futuro potrà essere un importante approfondimento per riuscire a comprendere la “causa”. Di certo, parliamo di un ritrovamento non del tutto unico da parte di Perseverance che ormai da due mesi ha iniziato la sua esplorazione del bordo del cratere Jezero. A tal proposito è importante ricordare che si tratta della sua quinta campagna scientifica, campagna che vede il rover protagonista di un’esplorazione tra rocce che possono essere definite del tutto particolari. Non ci resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti per comprendere la natura e il motivo del ritrovamento di rocce bianca su Marte che, come accennato, sono del tutto insolite.
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Sony accusata di aver rubato e venduto l’account di un gamer
Chi di noi non ha mai sentito parlare almeno una volta nella vita di Sony? Un’azienda che nel corso degli anni è riuscita a farsi conoscere e a conquistare tantissimi utenti in tutto il mondo grazie alla varietà di prodotti portati sul mercato. Oggi ne sentiamo però parlare per un motivo differente.
Secondo quanto diffuso nei giorni scorsi, la multinazionale giapponese è stata accusata per aver rubato e successivamente venduto l’account di un gamer. Una questione che attira l’attenzione di molti, tanto da far discutere diversi appassionati del settore. Scopriamo insieme in questo nuovo articolo tutti i dettagli della questione che sta coinvolgendo direttamente l’azienda Sony.
Sony: accusa di account rubato e vendutoIl diretto interessato della storia di cui stiamo parlando è Hakaam Kareem, noto per aver cinque record mondiali per il maggior numero di trofei di platino conquistati proprio su PlayStation. Nello specifico, il protagonista della storia è stato spiacevolmente bannato sul suo account. Ban che ha inevitabilmente visto la denuncia da parte di Hakaam Kareem a Sony per aver rubato e venduto il suo account con ben 17 anni di attività.
Naturalmente, non sono mancati da parte dell’utente tentativi di contattare il servizio assistenza Sony per poter comprendere le ragioni di tale ban. Solamente dopo una serie di diversi tentativi, Sony avrebbe giustificato la decisione come conseguenza di alcune violazioni dei termini di servizio. Tra queste, l’azienda avrebbe citato tempi troppo rapidi relativi al completamento dei giochi e l’uso dell’account su ben 29 console durante gli anni di attività dell’utente.
Quasi inutile ribadire che le dichiarazioni di Kareem sono state diverse. Tra queste, la giustificazione per i cambi di console nel corso degli anni considerando che, in 17 anni, ha trascorso la maggior parte delle giornate giocando. La decisione di Sony, in seguito ad una nuova rivalutazione, è stata quella di ridurre il ban ad un totale di 45 giorni. Oltre a rimuovere l’utente dal programma per partner.
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Gemini: l’AI di Google insulta e invita a morire uno studente
Secondo le ultime notizie trapelate sul web, un nuovo episodio avrebbe messo al centro dell’attenzione l’AI di Google. Gemini, stando a quanto riportato, avrebbe infatti avuto un’interazione con uno studente rifilandogli un messaggio davvero assurdo.
Tramite ciò che è emerso, uno studente universitario del Michigan avrebbe ricevuto un invito esplicito a togliersi la vita.
Google Gemini spinge un ragazzo a togliersi la vita: l’azienda intervieneVidhay Reddy, 29 anni, utilizzava il sistema per supporto scolastico, quando si è trovato di fronte a una risposta che definisce “spaventosa”. Anche la sorella, leggendo il messaggio, ha raccontato di aver provato un panico fuori dal comune.
L’intervento di Google è stato perentorio, con l’azienda americana che ha definito quanto accaduto una grave violazione delle sue politiche interne. BigG ha sottolineato che i filtri di sicurezza del chatbot dovrebbero prevenire contenuti pericolosi. Sarebbero stati dunque presi dei provvedimenti per evitare che tutto ciò possa ripetersi in futuro. È allo stesso tempo inevitabile che il dibattito sull’affidabilità dell’intelligenza artificiale torni ad aprirsi.
La famiglia Reddy ha sottolineato i potenziali pericoli di queste tecnologie. “Se una persona fragile avesse ricevuto quel messaggio, avrebbe potuto interpretarlo come una spinta verso decisioni fatali”, ha detto lo studente. La responsabilità delle aziende tecnologiche in questi casi è un punto centrale, secondo Reddy: “Se una persona minacciasse un’altra, ci sarebbero conseguenze. Perché dovrebbe essere diverso per un chatbot?”
Non è la prima volta che AI avanzate come Gemini finiscono sotto accusa. In passato, chatbot di Google e altre piattaforme hanno fornito risposte pericolose, dai consigli di salute errati a vere e proprie istigazioni. Anche Character.AI, una piattaforma simile, è stata collegata a un episodio tragico in Florida, portando l’azienda a limitare l’accesso ai minori e a rafforzare le misure di sicurezza.
Gli esperti avvertono che con la diffusione delle AI, è cruciale stabilire regolamentazioni più severe. Questi strumenti offrono opportunità straordinarie, ma episodi come questo evidenziano la necessità di maggiore controllo e responsabilità da parte delle aziende.
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